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Autore: ElefanteInCamicia    15/05/2012    2 recensioni
Tratto dal capitolo otto:
E’ mattina, sono solo le 8 e sono già sveglia..dalla mia finestra si vede benissimo il centro, oggi sembra tutto più calmo le macchine girano con più tranquillità, le persone sembrano più sorridenti, o forse sono semplicemente io che vedo tutto a rallentatore.
-Lexy per favore mi apri, ho bisogno di parlarti- dice Liam dietro la porta chiusa, non rispondo... capirà.
-LEXY PER L’AMOR DEL CIELO APRI QUESTA MALEDETTISSIMA PORTA- continua lui, sapendo che sono dentro la stanza.
Alzo gli occhi al cielo, è mai possibile che se uno sta male devono spaccare le palle tutti e poi lui cosa ci fa qui?
Mi decido e apro, in un nano secondo chiude di nuovo la porta a chiave e mi viene vicino.
-Lexy..- aspetta che io risponda ma non so cosa digli –Lexy per favore parlami- una lacrima mi riga il viso e per la prima volta da quando è entrato mi giro per guardare la sua faccia.
Senza pensarci lo abbraccio chiedendogli scusa in continuazione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ethan di cosa ha bisogno papà?- chiede mia sorella incuriosita dalla richiesta di nostro padre del mattino
-Non so, mi ha detto semplicemente di venirvi a prendere questo pomeriggio, ma nulla di più- sorride a mia sorella e continua a guidare.
Mia sorella è davanti al posto del passeggero mentre io sono dietro, mio fratello ha una bellissima Range Rover di ultimo modello, mio padre gliel’ha regalata per il suo compleanno, 12 Maggio.
-Sorellina cespuglio sei ancora tra noi o gli alieni ti hanno portato in un altro pianeta?- mi chiede mio fratello ironizzando i miei capelli ricci a mo’ di criniera di leone
-E’ troppo occupata a pensare a Connor, e a quello che è successo tra lui e Jenna- dice mia sorella alzando di appena un po’ la radio.
Quando con mio fratello non si parla di lei, beh.. lei non ti fa parlare con lui; e questo ne è la prova.
Sorrido forzatamente a mio fratello che mi fa l’occhiolino e mi fa cenno che ne parleremo più tardi, da soli.
Alla radio stanno trasmettendo una canzone di Katy Perry “Part of me”.
Dopo quindici minuti di macchina, siamo finalmente arrivati da nostro padre; Jade e Ethan entrano a braccetto mentre io rimango indietro con le cuffie per la musica nelle orecchie, che ho messo poco prima per non sentir parlare mia sorella della sua vita amorosa scadente e della sua popolarità con mio fratello.
Il parcheggio oggi sembra meno affollato del solito.
Mi dirigo a passo svelto verso lo studio di mio padre, dove dovrebbe aspettarci.
Busso e una voce che amo con tutta me stessa mi da il permesso di entrare, mi siedo di fronte a mio padre e lo guardo per un tempo lunghissimo mentre lui mi sorride compiaciuto.
-Papà perché ci hai fatto venire qui?- chiedo non curandomi del fatto che non ci sono ne mio fratello ne mia sorella.
-Vi ho fatto venire qui perché Ethan mi ha detto che Jade vuole incidere delle canzoni nuove, e ho pensato che oggi fosse il giorno perfetto, ho solo un gruppo di ragazzi qui oggi che devono incidere, quindi l’altra sala è libera!- sorride -..Potete andare-
-Papà..- gli sorrido fintamente -..io non sapevo nulla e penso che lei intendesse da sola quando parlava di incidere- sono amareggiata dal comportamento di Jade, si è sempre stata lei quella che voleva Ethan tutto per se e anche un CD tutto suo, ma non pensavo potesse arrivare a farmi sentire lo scarto della famiglia Thompson.
-Ah, Lexy scusami pensavo che voi..- si mette la testa tra le mani e si scompiglia i capelli
-Tranquillo papà starò qua con te, posso aiutarti oppure mi metto in un angolino e suono un po’ la chitarra- gli sorrido per rassicurarlo, lui non ha fatto niente.
-Lexy vai in sala d’incisione e registra anche tu, quel gruppo non arriverà prima delle 4.30pm fai ancora in tempo..- mi sorride -..voglio vedere la mia bambina suonare quella dannata chitarra e cantare una dannata canzone che la faccia stare bene, voglio vedere la mia bambina felice e so per certo che l’unico modo per vederti così è quello di farti cantare, suonare o in qualche modo farti stare a contatto con la musica; quindi vai e spacca il culo a tutti bimba mia-
Mi alzo e corro ad abbracciare il padre migliore del mondo.
-Sei il migliore papà, ti voglio bene.- gli sorrido e lui fa lo stesso
Mentre sto per uscire mio padre mi richiama..
-Lexy, lascia che dalla regia si possa sentire ok? Così ogni tanto passo a sentirti- annuisco e mi avvio alla sala di registrazione numero 2.
 
Attacco il mio cellulare con le tracce delle canzoni che voglio cantare, la prima è Hey there Delilah.
Conosco quella canzone ormai a memoria, così inizio ad intonarla appena la base comincia..
 
Hey there Delilah
What's it like in new York city
I'm a thousand miles away
But girl tonight you look so pretty
Yes you do
Time square cant shine as bright as you
I swear it's true

 
(...)

Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
Oh it's what you do to me
What you do to me

 
(…)
 
Quando la canzone finisce mi fermo a bere e riascolto la registrazione che è venuta alla perfezione, la salvo sul mio cellulare e anche sul CD che papà ha soprannominato “little star without the sky, Lexy”, in quel cd ci sono tutte le cover solo mie da quando ho sette anni fino ad adesso.
Rifaccio partire la musica e inizia la base di Dirty Little Secret dei The All-American Rejects
 
Let me know that I've done wrong,
When I've known this all along,
I go around a time or two,
Just to waste my time with you.

(…)

I'll keep you my dirty little secret,
(Dirty little secret)
Don't tell anyone or you`ll be just another regret,
(Just another regret, hope that you can keep it)
My dirty little secret,
Who has to know?

 
Controllo che anche Dirty little secret l’abbia cantata bene, e rifaccio partire ancora le tracce del mio cellulare che per mia sfortuna mi fa iniziare Amazed di Duncan James.
 
Everytime our eyes meet
This feeling inside me
Is almost more than I can take
Baby when you touch me
I can feel how much you love me
And it just blows me away
I've never been this close to anyone or anything
I can hear your thoughts
I can see your dreams

I don't know how you what you do
I'm so in love with you, it just keeps getting better
I wanna spend the rest of my life with you by my side
Forever and ever
Every little thing that you do
Baby I'm amazed by you

 
(…)
 
Mentre canto non mi accorgo che qualcosa sta ascoltando la mia voce dalla regia, o forse qualcuno.
 
 Narrator’s P.O.V.
I ragazzi sono arrivati e il padre di Lexy li sta accompagnando in sala di registrazione, dimenticandosi completamente che sua figlia sta registrando.
Entrano,  il padre rimane quasi basito dallo spettacolo che si trova davanti, la figlia sta cantando in modo impeccabile Amazed di Duncan James.
I ragazzi rimangono altrettanto esterrefatti da co’ tanta bravura.
Lexy non si accorge di niente fino a quando la canzone non finisce.
Il brutto difetto di Lexy è quello di cantare con le spalle rivolte verso la regia, così che nessuno possa vederla in faccia mentre registra.
 
Lexy’s P.O.V.
Oh, every little thing that you do
Baby I'm amazed by you

 
-E anche questa è finita- dico alzandomi e posando la chitarra sull’apposito tre piede.
Mi volto e rimango bloccata a osservare quelle sei persone che mi guardano con aria sconvolta.
‘OMFG’ penso nell’esatto momento in cui tra quelle sei teste scorgo il viso compiaciuto ed esterrefatto di mio padre.
Con la testa bassa esco dalla sala d’incisione e entro nella regia dove c’è la mia borsa, cerco di recuperarla e quando sto per andarmene, con ancora dodici occhi puntati su di me, vengo fermata dalla calda voce di mio padre..
-Bambina mia sei stata bravissima- ha gli occhi luccicanti, come un bambino quando riceve per natale quello che ha desiderato per tutto l’anno.
-Grazie papà, adesso vado non voglio rubare altro tempo ai ragazzi, arrivederci- non so come si possono definire quei ragazzi, sono cinque ragazzini che a mala pena raggiungono la maggiore età.
-No, aspetta non ci hai rubato del tempo, anzi è stato un piacere sentirti cantare..- alzo lo sguardo per vedere chi ha parlato, è stato uno dai capelli biondo platino con due occhioni azzurri non molto alto e con un bel sorriso.
-Oh, grazie...- mi ferma con una mano e mi sorride, fa l’occhiolino agli altri
-Che ne dici di farci sentire qualcos’altro?- ha parlato un ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli alla Goku, con un orecchino e un tatuaggio sul petto, che si intravede dalla maglia scollata che porta.
-Ehm..non so, non mi sembra il caso- si può capire che sono molto timida e rincoglionita.
-E perché no, magari la tua musica piace a questi giovani ragazzi- mi sprona mio padre, i ragazzi annuiscono e mi sorridono tutti cordialmente.
Sospiro e accenno un ‘Va bene’ con la testa.
Mio padre mette su il CD con le registrazioni e inizia Hey There Delilah, quella registrata poco prima..
-Ei bimba l’hai registrata oggi questa?- chiede mio padre nel sentire le note della canzone dei Plain White t’s.
-Si papà- sorrido e mi metto in un angolo della regia.
La canzone finisce e i ragazzi mi fanno i complimenti per la bellissima voce.


ElefanteInCamicia vi parla (:
Ed ecco il secondo capitolo (:
Vorrei ringraziare 1Dilovesomuchthem 
per avermi messo tra le preferite, grazie mille (:
Riguardo alla storia... finalmente Lexy incontra i ragazzi, ma nel prossimo capitolo saranno più presenti. (:
Spero di ricevere qualche recensione, lo spero davvero (:
A giovedì (: Ciao Elefanti (:


 per ppppù

   
 
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