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Autore: ElefanteInCamicia    13/05/2012    0 recensioni
Tratto dal capitolo otto:
E’ mattina, sono solo le 8 e sono già sveglia..dalla mia finestra si vede benissimo il centro, oggi sembra tutto più calmo le macchine girano con più tranquillità, le persone sembrano più sorridenti, o forse sono semplicemente io che vedo tutto a rallentatore.
-Lexy per favore mi apri, ho bisogno di parlarti- dice Liam dietro la porta chiusa, non rispondo... capirà.
-LEXY PER L’AMOR DEL CIELO APRI QUESTA MALEDETTISSIMA PORTA- continua lui, sapendo che sono dentro la stanza.
Alzo gli occhi al cielo, è mai possibile che se uno sta male devono spaccare le palle tutti e poi lui cosa ci fa qui?
Mi decido e apro, in un nano secondo chiude di nuovo la porta a chiave e mi viene vicino.
-Lexy..- aspetta che io risponda ma non so cosa digli –Lexy per favore parlami- una lacrima mi riga il viso e per la prima volta da quando è entrato mi giro per guardare la sua faccia.
Senza pensarci lo abbraccio chiedendogli scusa in continuazione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Lexy sveglia!- urla da circa dieci minuti mia sorella.
Tra due giorni finisce la scuola, e finalmente potrò dedicarmi totalmente a me e al mio benessere, cosa che invece Jade odia fare, preferisce stare tutto il giorno a mangiare Haribo seduta sul divano mentre guarda un film, anche in piena estate.
-Sono sveglia, cosa urli?- chiedo infastidita alzandomi dal letto con malavoglia.
-Muoviti, sei in ritardo e sai quanto odio arrivare tardi agli appuntamenti- mi dice lei buttandomi un paio di shorts e una canotta verde smeraldo.
-Hai un appuntamento con la professoressa di filosofia?- dico mentre mi avvio al bagno con un sorrisetto stampato in faccia.
-No, ci aspettano tra 10 minuti esatti qui fuori Riley e Connor, quindi muoviti- dice mentre mi spinge con non curanza dentro il bagno sbattendo poi la porta.
Mi guardo per tre minuti buoni allo specchio, il risultato? Sono uno zombi.
Mi lavo velocemente e mi vesto, pettino i capelli e metto un filo di matita sopra e sotto l’occhio, solo per darmi un po’ di vivacità.
Io e Jade siamo, se non l’esatto ci siamo vicini, contrario.
Io ho i capelli ricci biondi scuri, ho due occhioni verdi, sono magra e sono alta quasi un metro e sessantacinque; mia sorella invece ha i capelli lisci castani chiari ha due occhioni azzurri, è leggermente più in carne di me ed è alta un metro e sessanta.
L’unica cosa in comune nel nostro aspetto sono gli occhi grandi, come ho già detto, una nasino tenero e buffo e labbra carnose e rosee.
Esco dal bagno, e mi dirigo al piano inferiore dove un ragazzo biondo con due occhi marroni mi sta guardando con un sorriso a trentadue denti e le braccia allargate come se volesse un abbraccio.
Connor è il mio migliore amico da circa quando sono nata, abbiamo la stessa età e frequentiamo la stessa scuola (privata), passo tre quarti della giornata con lui e anche a scuola siamo sempre insieme visto che ogni santo corso, togliendo chimica che lui non frequenta, lo abbiamo insieme.
Riley, non che fratello di Connor, è il migliore amico di mia sorella, ha anche lui la nostra età e frequenta anche lui l’High School Talent.
Appena lo vedo corro giù dalle scale e lo abbraccio, lui mi fa roteare e poi mi riappoggia sul pavimento.
-Ei bellissima, come stai?- mi dice mentre mi passa una mano attorno al bacino
-Molto bene, grazie e tu?- gli dico, poi gli scocco un sonoro bacio sulla guancia
-Bene, stanotte mi sono arrivati 18 messaggi, indovina un po’ di chi?- mi dice, mentre si siede vicino a Riley sullo sgabello della cucina.
Saluto con la testa Riley e lui ricambia allo stesso modo, poi torno a concentrarmi sulla domanda di Connor.
-Sarah? Alexy? Marie?- dico cercando di indovinare il nome di una delle sue tante puttanelle, come le chiamo io.
Connor è un ragazzo veramente bello, è alto magro con un fisico statuario, capelli biondo scuro e occhi scuri! A scuola lo amano tutti, lui non ama nessuno però, lui si diverte con le ragazzine, o puttanelle del secondo anno, che l’unico talento che hanno è quello di mettere in mostra le tette rifatte pagate dal padre, che vuole vedere la propria figlia ai livelli di grandi modelle come Giselle Bunchen o Kate Moss, o come grandi cantanti di fama internazionale come Madonna o Rihanna.
-No, mi ha scritto Jenna.- lo dice con un sussurro, spalanco gli occhi e rimango con la bocca semiaperta.
-Ei, Lexy tutto bene?- mi chiede preoccupata mia sorella
-Oh, si certo..- mi riprendo e guardo Connor -..sono solo rimasta basita da questa improvvisa ricomparsa, insomma se n’è andata più di un anno fa e non si è più fatta sentire con nessuno, non è un po’ strano? Tu e lei non avete mai avuto un grande rapporto, no?- forse parlo troppo in fretta perché nemmeno io capisco più quello che sto dicendo.
-Si certo io e lei non avevamo un bel rapporto, ma mi ha detto che aveva bisogno di un favore e che non poteva chiedere a voi..- lo guardo perplessa e lui mi sorride in modo consolatorio -..ha detto che sua madre è in coma per colpa della troppa droga, e lei adesso è nel correzionale di Città del Messico-
-In un correzionale?- esclamiamo io e Jade contemporaneamente.
Jenna era il quinto componente del nostro gruppo, se possiamo definirlo così,è una ragazza con molti problemi, non fisici ma nemmeno mentali, ha una famiglia disastrata e un fratello incapace di badare a se stesso.
Suo padre morì quando lei aveva 8 anni, e sua madre da quel momento iniziò a drogarsi, fino ai 15 anni è rimasta qui dove sua madre prendeva cure e frequentava corsi per disintossicarsi, ma Kiley (sua madre) un anno e mezzo fa decise di trasferirsi in Messico, Città del Messico, e non l’abbiamo più sentita.
Suo fratello è dall’età di 12 anni in riformatorio, prima qui in Canada, poi all’età di 16 anni è stato trasferito in quello di New York, il più organizzato e grande riformatorio d’America.
-Si nel correzionale di Città del Messico, dice che i servizi sociali l’hanno messa lì dentro solo perché è troppo grande per essere data in affidamento e troppo piccola per mantenersi da sola- dice lui levandosi il sorrisetto di poco prima.
-Connor quel’è il favore che ti ha chiesto di fare?- chiede Jade fin troppo sconvolta
-Ehm..in realtà..- si poggia una mano dietro al collo, significa solo una cosa: STA PER DIRE UNA BUGIA.
-Connor la verità- lo blocco io prendendo la sua mano per poi farla combaciare perfettamente con la mia.
-Non posso..- tiene la testa bassa, mollo subito la presa della sua mano e mi allontano dal tavolo
-Si sta facendo tardi, andiamo a scuola!- incalzo io prendendo il mio zaino e le chiavi di casa.
-Si ha ragione Lexy, si sta facendo tardi- approva Riley battendo una mano sulla schiena di Connor, ancora seduto al tavolo con la testa tra le mani.
 
 
Le ore di lezione sono passate in fretta, e ora mancano cinque minuti alla fine dell’ora di Chimica poi finalmente è ora di pranzo.
Nella nostra scuola le prime cinque ore sono formate da materia scolastiche comuni come matematica, inglese, letteratura o chimica,… le successive all’ora di mensa sono per i corsi extra (talenti) musica, arte, spettacolo, ecc..che possono variare ad esempio il lunedì si posso fare tre/quattro ore dopo l’ora della mensa, mentre il giovedì se ne possono fare solo due.
Oggi è venerdì e nel primo pomeriggio ho tre ore di arte e spettacolo.
E’ un corso di scenografia che frequento solo il venerdì!
Il mio talento è la musica, suono tre strumenti: Chitarra acustica/elettrica, Batteria e Piano, mi piace cantare ma non sono particolarmente brava, ho una voce comune ma sono comunque intonata.
Mia sorella, anche lei talentuosa verso la musica, suona: Chitarra acustica, batteria, basso e la sua voce, cristo, è veramente bella.
Nostro padre ci ha fatto incidere le cover di alcuni canzoni nella sua casa di registrazione, e alcune le abbiamo anche messe su Youtube.
Driiiinnnnnnnnnnnnnnnnn
La campanella mi dice che è ora di: CIBOOOOOO.
 
Metto giù i libri nell’armadietto e mi dirigo verso la mensa, di solito aspetto Connor all’entrata di quest’ultima, ma questa volta sono veramente arrabbiata con lui, non mi ha voluto dire cos’è successo stanotte mentre messaggiava con Jenna, e questo mi fa pensare che non si fidi di me.
Mi siedo al tavolo, dove Riley e Jade mi stanno aspettando come ogni giorno.
-Lexy dov’è mio fratello?- chiede spaesato Riley
-Non lo so.- rispondo forse troppo acidamente.
-Vuoi fargliela pagare, vero?- mi chiede mia sorella con un sorriso sornione stampato in faccia
Annuisco e inizio a mangiare il mio panino.
-Tanner che fine ha fatto oggi?- chiede Jade
-Lui e la sua classe sono a New York per tre giorni, torna oggi pomeriggio- dico io finalmente con un sorriso stampato in faccia.
Iniziamo a parlare di tutto quello che ci capita, evitando il discorso Connor e Jenna.
 
Dopo cinque minuti buoni..
-Ei ragazzi, Lexy perché non mi hai aspettato?- chiede Connor appoggiandomi una mano sulla schiena e chinandosi leggermente per vedere il mio viso
-Pensavo che ce l’avresti fatta da solo- dico io spostandomi dalla sua presa
-Ma che ti prende Thompson?- chiede lui mentre si siede comodamente al tavolo
-Che mi prende?- domando guardandolo –Ma mi prende per il culo?- rivolgo il mio sguardo ai due ragazzi che ci osservano divertiti
Mi alzo di scatto raccolgo lo zaino con dentro i libri di cinema e spettacolo per le successive ore e mi dirigo verso l’uscita, non ho voglia di stare con lui e di sentirmi dire che sto sbagliando perché dovrei farmi gli affari miei, beh se dovevo farmi gli affari miei lui non avrebbe dovuto dirmelo.
-E ora dove cazzo vai?- domanda lui alzando di un’ottava la voce
-AFFANCULO- gli rispondo di rimando con lo stesso tono
 
Il giardino della scuola non è nulla di spettacolare: un grande parco con qualche panchina e tavolino qua e là, una fontana al centro e cestini per i rifiuti anche loro sparsi qua e là, poco più in là c’è il campo da Baseball e Rugby con gli spalti.
Mi dirigo con passo svelto sotto l’unica panchina coperta da un salice piangente, è in un angolo del parco, è isolato quel posto ed è perfetto per stare da soli o per poter pensare.
Mi siedo e accendo l’ipod, ascolto l’unica canzone che mi fa tranquillizzare: Hey there Delilah.
Passo dieci minuti buoni sotto quel salice, poi mi vibra il cellulare: messaggio.
Ah no, due messaggi.
1 SMS: “Lexy mi dispiace per stamattina, Jade mi ha detto che non vuoi parlarmi o vedermi ma ti prego lasciami spiegare. Ti aspetto oggi alle 4pm al solito bar. Ti prego parliamone, TI VOGLIO BENE. C. xx”
 
Sorrido senza rendermene conto, e gli rispondo con un banale ‘ci sarò’.
 
2 SMS: “Lexy sono papà, oggi alle 3.30pm Ethan vi passa a prendere a casa; dovete assolutamente venire in sala d’incisione, dillo anche a Jade. Vi aspetto qui. Xx P.”
 
Non rispondo a papà, sa che ci faremo trovare pronte.
Quindi mando un messaggio a Connor per disdire:
 
“Scusa Connor oggi non posso venire, papà ci aspetta con Ethan in sala d’incisione. Xx L.”
Mi risponde dopo circa dieci secondi: “Ti mando un messaggio stasera, scusami ancora. C. xx”  
 

ElefanteInCamicia vi parla (:
Ciao a tutti, sono nuova e questa è la mia prima fanfiction, siate generosi (:
Spero che qualcuno lasci una recensione, mi farebbe davvero piacere (:
Riguardo alla storia..i ragazzi dovrebbero esserci dal prossimo/3 capitolo, ancora non so.
Vi aspetto con il prossimo capitolo Elefanti (:

   
 
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