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Autore: El_    15/05/2012    2 recensioni
Questa storia parla di Scarlett, una ragazza con un sogno: incontrare i suoi idoli. Nella sua vita ha incontrato parecchie difficoltà, ma mai avrebbe creduto di incontrare i suoi idoli così di colpo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Perché mi stava fissando?
L’allenamento finì e il mister mi chiamò subito.
-Eccomi mister- dissi un po’ affannata. Mi avrebbe preso?
-Ti ho osservata e giochi davvero bene, hai talento ragazza. Sarei davvero felice di averti nella squadra, quindi, per me sei dentro!-
Non ci potevo credere, ero al settimo cielo; l’under 16 poteva anche andare al diavolo, ora giocavo nell’under 18, cosa poteva esserci di migliore?
-Oh grazie di cuore mister! Solo una cosa, posso giocare come attaccante?-
-Sì, è proprio quello che volevo proporti. Purtroppo in quel ruolo siamo un po’ carenti, l’unico che tira avanti è Luca, il numero 10-
-Ah sì, ho capito chi è. Posso andare adesso mister?-
-Certamente Scarlett, ci vediamo sabato mattina per gli allenamenti, e domenica pomeriggio c’è la partita, giocherai già dal primo tempo, ti avverto-
Momento, sabato sera c’era il concerto e domenica sarei dovuta partire assieme a Lu e i ragazzi.
Merda, e adesso?
-Scarlett, c’è qualche problema?- mi chiese il mister, ancora in attesa di una mia risposta.
-No è che, io domenica sera parto, tornerò per i primi di agosto!-
-Ah ma non ti preoccupare, tanto quella di domenica è l’ultima partita, poi faremo solo allenamenti, non ti preoccupare, vieni quando puoi, sei sempre la benvenuta-
-Grazie mille mister, ci vediamo sabato mattina! Ciao a tutti ragazzi, è stato un piacere conoscervi!- dissi uscendo dal cancello.
-Ehi aspetta!- una voce sconosciuta mi chiamò.
-Sì?- mi voltai e notai che il ragazzo che aveva passato l’allenamento a fissarmi mi era venuto in contro.
Era Luca, il capitano della squadra, nonché attaccante più forte.
-Piacere sono Luca!-
-Piacere mio, Scarlett!- dissi stringendogli la mano.
-Non ho sentito cosa ti ha detto il mister, domenica giocherai? Ma soprattutto, sei dentro alla squadra ora?-
-Sì, sono nella squadra e domenica giocherò in attacco, come da accordo con il mister-
-Ah ok, perfetto! Senti, che ne dici di andare assieme al bar? Così ci conosciamo meglio-
-Ehm, mi farebbe piacere solo che..-  non sapevo come dirgli che ero fidanzata, quel ragazzo mi metteva in imbarazzo.
-Solo che?- chiese un po’ dispiaciuto.
-Solo che sono fidanzata, e conoscendo il mio ragazzo non la prenderebbe molto bene-
-Oh, capisco, ma puoi sempre dirgli che ci andiamo da amici no?-
-Sì, ma non lo so, mi dispiace facciamo per un’altra volta ok?- gli sorrisi.
-Va bene, ciao bellezza, ci vediamo sabato mattina- mi schioccò un bacio sulla guancia e se ne andò.

-Sono tornata!-
-Ehi Scar, dove sei stata? Sono le dieci mi spieghi come mai rientri a quest’ora?- era Louis.
-Ehi Louis, ero al campo-
-Al campo? E a fare che?- chiese Harry venendomi ad abbracciare.
-Ero al campo ad allenarmi, sono entrata a far parte dell’under 18 adesso e domenica ho la prima partita con quella squadra-
-Ma domenica partiamo!- mi ricordò Liam.
-Sì Liam, lo so, la partita è al pomeriggio intanto, e noi partiamo alla sera, è tutto a posto-
-Scar scusa, vieni un attimo di qua- Lu mi prese per il braccio e mi trascinò in cucina.
-Cos’è successo al campo?-
-Cosa?- chiesi cercando di far finta di niente.
-Non fare la finta tonta, l’ho visto. Chi è quel ragazzo, e cosa vuole?-
-Non lo so, mi ha chiesto di uscire ma ho rifiutato-
-Sì ho notato, solo che devi stare attenta; le sue intenzioni non mi sembravano molto buone. Non dirlo a Zayn però, si arrabbierebbe-
-Lo so, ci stavo già pensando prima, non gli dirò nulla tranquilla-
-Hai fame?- mi chiese con un sorriso cambiando discorso.
-No grazie, Zayn è di sopra per caso? Ho bisogno di stare un po’ con lui-
-Sì, è in camera tua ed era parecchio preoccupato per te, vai da lui ora, muoviti!- mi disse battendomi una pacca sul sedere.
-Ok ok, mi muovo!- dissi ridendo.
Aprii lentamente la porta e guardai un po’ in giro, cercandolo.
Era disteso sul mio letto, con le braccia dietro alla testa e gli occhi chiusi.
Mi avvicinai piano e gli lasciai un bacio sulle labbra.
-Sei tornata- disse freddo.
-Sì, ero al campo-
-Bene, ma non mi interessa-
-Zayn, cos’hai?-
-Niente, è che abbiamo pochi giorni ancora per stare assieme in santa pace e tu te ne vai al campo a giocare?- si era seduto e mi guardava, arrabbiato.
-Zayn, hai ragione, ma dovevo sfogarmi e il calcio è l’unica cosa che mi aiuta a svuotare la testa-
-Se hai dei problemi ci siamo io e Lu, non hai bisogno di andare a giocare a calcio!-
-Con voi posso solo sfogarmi mentalmente, ma tutto il mio nervoso si accumula nel corpo e sento il bisogno di sfogarmi anche fisicamente! Se permetti ora, vado a farmi una doccia- gli girai la schiena e andai dritta in bagno.
-Fai in fretta- fu l’ultima cosa che sentii dire prima di chiudere a chiave la porta.
Sotto la doccia pensai a cosa mi aveva appena detto Zayn; aveva ragione, ma cosa potevo fare? Dovevo sfogarmi in qualche modo.
Mi asciugai i capelli, e mi misi il pigiama; andai in camera e trovai Zayn ancora seduto sul letto, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani sul viso.
Misi una mano sulla sua spalla ma lui non si mosse. Mi sedetti allora di fianco a lui e rimasi in silenzio qualche secondo.
-Scusa Zayn-
-No, scusami tu amore, è solo che..- non finì la frase, mi abbracciò solo, e mi portò giù sul letto con lui.
-Stanotte sarai mia-
Avevo capito bene, e avevo capito anche cosa intendeva.
Non avevo paura, me la sentivo.
Iniziò a baciarmi, e poi ci spingemmo oltre. Quella fu la nostra notte, la nostra prima volta assieme, la mia prima volta.
Il mattino seguente, fu Lucy a svegliarmi.
-Scar, sono troppo felice per te!-
Ci impiegai un po’ a realizzare di cosa stesse parlando; poi mi ricordai la notte passata.
-Dai Scar, svegliati! Vestiti e raccontami tutto!- disse euforica, raccogliendo i miei vestiti per la stanza e lanciandomeli.
Le raccontai tutto e poi, non potei fare a meno di chiederle cosa fosse successo quella notte a lei.
-E tu e Niall invece? Cosa avete fatto?-
Mi guardò, sorridente.
-Oh mamma mia, non ci credo! E non mi hai raccontato nulla? Quando è successo? Voglio sapere dai!- Le dissi sorridendo.
-Sai quando ci hai trovati in intimo sul tappeto? Beh, ci siamo rivestiti appena prima di addormentarci-
-E perché non mi hai detto nulla tontolona?- chiesi facendo l’offesa.
-Perché volevo aspettare succedesse anche tra te e Zayn- mi rispose abbracciandomi.
-Siamo le ragazze più fortunate del mondo, lo sai vero?- le chiesi.
-Sì Scar, lo so. Ora andiamo a fare colazione dai! Vestiti che andiamo al bar oggi-
Al bar? E quando mai facciamo colazione al bar? Vabbè, se proprio voleva.
Era venerdì e il giorno dopo ci sarebbe stato il concerto.
Facemmo colazione tranquille e poi mi venne in mente una cosa.
-Lu senti, domani c’è il concerto ricordi?-
-Certo! Perché?-
-Perché io non ho un cazzo da mettermi- dissi ridendo.
-Ora che mi ci fai pensare, nemmeno io- rideva.
-Allora oggi andiamo a comprarci qualcosa, ci stai?-
-Ovvio che sì Scar- mi disse sorridendo.

-Ehi ciao- mi sentii dire; era una voce famigliare, ma non troppo. Chi cazzo era adesso?
  
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