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Autore: _Destiny1    16/05/2012    23 recensioni
ciao a tutti questa è una mia nuova FF spero vi piaccia :D
ecco un assaggino :
Buio,solo buio, nient’altro che buio e silenzio. Un silenzio tremendamente fastidioso. Provo ad alzarmi in piedi ma invano, la mia gamba è bloccata, forse da una catena. Ma dove sono? Che cosa è successo? Porto le gambe al petto e inizio a piangere e a pensare, pensare al giorno precedente.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic grazie a tutti per le recensioni! davvero siete fantastiche! 
lo so dico sempre la stessa cosa ma non ci posso fare nulla, dico solo la verità!
sò che mi ucciderete ma questo è l'ultimo capitolo! 
spero che vi piaccia.
questa FF mi mancherà moltissimo! mi ci ero affezionata perchè era la prima un pò strana e particolare che scrivevo.
non sò forse mi sono affezionata molto hai personaggi e lo sò che è strano ma scivendo gli ultimi capitoli ho prso  qualche lacrima  xD 
non prendetemi per pazza xD
mi piacerebbe scrivere una nuova FF, appena avrò l'ispirazione giusta la scriverò. se vorrete la troverete nel mio canale :)
ok ora non mi voglio dilungare troppo perciò vi lascio a questo capitolo :) 
spero davvero che vi piaccia, fatemi sapere :D


*punto di vista di Harry*

Sono passati tre mesi da quando mi sono arruolato e sono partito per la spedizione.
  Sono il più giovane qui.
Tutti mi chiedono come mai ho fatto questa scelta e io non dico mai il vero motivo perché so che nessuno mi capirebbe.
So che nessuno poserebbe la sua mano sulla mia spalla e mi direbbe “fratello ti capisco” nessuno lo farebbe mai.
Mi direbbero tutti che sono un folle o chissà quali altre cose. 
Forse è vero, sono un folle, un pazzo ma lo sono a causa sua, a causa di Des. 
È incredibile come riesco a pensare a lei anche qui. Ogni minima cosa che vedo mi riporta a lei, qui la gente soffre la fame, ho visto bambini  di pochi anni  feriti gravemente e l’unica cosa che pensavo era a Des, a quanto avrebbe sofferto a vedere quelle piccole creature con in mano un fucile più grande di loro, di quello che avrebbe fatto pur di salvarne uno.  Lei ha un cuore grande, spesso mi portava alle mense dei poveri e aiutavamo il personale, andavamo agli orfanotrofi a leggere le storie ai bambini, facevamo tutte queste cose fantastiche perché lei aveva un cuore così grande  che non riusciva a pensare seriamente a se stessa per più di un secondo.
 Molte volte avrei voluto chiamarla, sentire la sua voce, ma qui non esistono i cellulari, non esiste internet, qui è tutto un altro mondo. Così mi sono rifugiato nelle vecchie lettere, quelle che ormai non scrive più nessuno.  Avrò scritto una centinaia di lettere tutte per lei e per i ragazzi, purtroppo mai troverò il coraggio di inviarle tramite la posta aerea.  In queste lettere non faccio altro che raccontare tutto ciò che ho fatto nei lunghi giorni o di quanto mi mancasse tenerla tra le mie braccia o di quanto ancora l’amassi.

“ehy amico, dobbiamo andare a controllare  quella via. Metti l’elmo e andiamo!” mi dice il mio compagno.  Annuisco e  mi metto l’elmetto.
Sospiro, estraggo la foto che tengo in una piccola taschina e la fisso.
È la prima foto mia e di Des, siamo abbracciati e io le stampo un bacio sulla guancia mentre del  leggero rossore compare sulle sue guance. Faccio un piccolo sorriso e la ripongo nella mia tasca.
“sono pronto” ammetto avanzando tenendo saldo il fucile tra le mani.
Io e il resto della squadra ci muoviamo furtivamente nella via, il sergente  ci da l’ordine di separarci. Io e il mio compagno Draik  ci infiliamo in un vicolo in cui si trova una grande scala di ferro, iniziamo a muoverci senza fare troppo rumore.
Non ho neanche il tempo di sbattere le palpebre che vengo colpito da un proiettile.
Cado a terra, la testa è dolorante, non riesco a muovere la gamba che mi hanno colpito.
Alzo leggermente  la testa per vedere se la ferita è grave, non riesco a vedere bene, c’è solo sangue, troppo sangue.
Butto indietro la testa, dove è il mio compagno?! Il mio compagno che mi dovrebbe soccorrere? Il mio scudo? Ha dimenticato le regole? Mai abbandonare il compagno?!  Gli occhi si fanno più pesanti, si stanno per chiudere ma un’immagine nitida compare nella mia mente.
È lei, con i suoi capelli lunghi e biondi, con i suoi occhi blu come il mare, con il suo sorriso così perfetto.
Mi faccio forza e riapro gli occhi, provo a tirarmi su aiutandomi con delle macerie, cado nuovamente. In lontananza sento gridare qualcuno.
“è un’imboscata scappate!” è questo che sento gridare in lontananza.
Mi faccio forza e provo a strisciare il più lontano possibile.
Mantenendo sempre l’immagine della mia Des. Sono fuori dal vicolo, sono esausto, non ho le forze di andare più lontano. Penso di essere salvo ma a quanto pare mi sbaglio. Mi sento scaraventare lontano, un rumore fortissimo mi perfora i timpani e poi il buio.
 
 
“stà riaprendo gli occhi” sento dire da una dottoressa.
La vista è annebbiata  e  sento poco. “stia fermo!” dice l’infermiera, riesco a capire ciò che ha detto solo leggendo il labiale.
Mi sento così debole, non riesco a muovermi, il corpo mi fa male, un dolore troppo forte da riuscire a sopportare. La faccia mi brucia, le braccia mi sembrano così pesanti da non riuscirle a muoverle.  Provo a parlare ma nessuno sembra capirmi, sono troppo debole anche per parlare, riesco solo ad emettere gemiti.
  Mi faccio forza e muovo il braccio mimando il gesto della scrittura.
L’infermiera riesce a capire e mi porta una penna e un fogli. Non so con quali forze inizio a scrivere, sono poche righe anche se io avrei voluto scrivere un poema  purtroppo le forze mi abbandonano, la penna mi scivola dalle mani, la testa torna a posarsi sul cuscino e una singola lacrima mi scivola lungo il volto prima che la mia anima abbandoni il mio corpo per sparire in un’altra dimensione.

 
*punto di vista di Destiny*

Sono sola in casa, i ragazzi sono  a quel programma famoso X-factor.
Ormai sono la da qualche settimana, si sono messi insieme in un gruppo, sono molto bravi. Ne parlavano sempre, l’idea era stata di Harry e loro hanno portato avanti questo progetto da soli. Sento il campanello suonare, poso la foto che tenevo tra le mani, una mia e di Harry, la prima che avevamo scattato.
Ritrae me e Harry abbracciati, lui mi sta dando un bacio sulla guancia mentre le mie guance sono visibilmente rosse.
Sorrido e vado ad aprire la porta, non appena vedo la figura dinnanzi a me il mio sorriso sparisce e i miei occhi si riempiono di lacrime.
Scuoto la testa. “no..” sussurro portandomi le mani alla bocca per trattenere i gemiti di dolore e terrore che fuoriescono dalla mia bocca.
Davanti a me, il sergente con in mano una busta ufficiale e una scatola, rimane impassibile. “la prego mi dica  che non è vero!” grido avvicinandomi a lui. L’unica reazione che ottengo è un si, detto con voce  dispiaciuta.  A quelle parole mi lascio cader a terra e mi abbandono in un pianto disperato. Il sergente si accuccia  vicino a me e prova a consolarmi. “lui è stato uno dei soldati più coraggiosi, non è da tutti  arruolarsi a soli diciotto anni. Ha avuto coraggio da vendere, ha affrontato tutto questo sempre sorridendo. Gli bastava guardare una foto che teneva sempre con se per restare allegro.  Era un ragazzo magnifico e vivrà per sempre nei nostri cuori. Il suo ricordo non sbiadirà mai per le persone  che lo amano. Sii forte, sii forte per lui. In questa scatola ci sono le sue cose, non mi sono permesso si aprire. Ho solo pensato fosse giusto portare i suoi effetti personali a casa sua. Ora devo andare, in questa busta ci sono i dati per il funerale, sarei felice di vederla e di sentirla parlare durante quel giorno”  dice il sergente porgendomi la busta e la scatola per poi andarsene lasciandomi una carezza.  Non ci voglio credere Harry non può essere morto, lui non può avermi lasciata così, lui aveva detto che sarebbe tornato e che avrebbe lottato per noi.  Mi faccio forza e  prendendo in mano ciò che il sergente mi ha dato, chiudo la porta e vedo a sedermi sul divano senza provare a trattenere le lacrime.
Apro la scatola con mani tremanti, sono tutte lettere. Prendo la prima, questa non è proprio una lettera, è un pezzo di carta stropicciato con scarabocchiato qualcosa di incomprensibile.  Strizzo gli occhi per riuscire a decifrare il biglietto.
“sto morendo e l’unica cosa a cui riesco a pensare sei tu. Scusami amore mio.”
Finito di leggere questo biglietto scoppio in un pianto frenetico. Mi sembra di morire, è come se il mio cuore avesse smesso di battere. Forse è così, forse sono morta.. dentro. 
 
Sono passate due settimane da quando Harry è morto. Solo dopo una settimana sono riuscita ad alzarmi dal letto e leggere tutte le sue lettere.  Erano tutte lettere d’amore. Tutte lettere per me. Mi chiedeva scusa, mi diceva che gli mancavo, che mi amava e mi raccontava tutto ciò che gli accadeva durante quelle dure giornate.  Raccontava tutto così bene che quasi mi sembrava di essere li, accanto a lui. Mi sembrava di provare il dolore che lui stesso provava.
Oggi ci saranno i funerali, i ragazzi hanno avuto un permesso per venire. Sarà doloroso, ma andrò li e gli dirò addio. Dirò addio al mio ricciolino, dirò addio a mio fratello, dirò addio al mio Romeo, dirò addio al ragazzo che mi ha salvata, dirò addio a un amico,  dirò addio al ragazzo che mi ha fatto innamorare, dirò addio a Harry, al mio Harry. Sospiro e scendo dalla macchina che mi stava conducendo nel luogo in cui  si svolgerà il funerale. Sospiro e guardo Niall, Louis, Liam e Zayn dall’altro lato della strada.  Hanno gli  occhi gonfi e rossi, è stato un duro colpo per tutti ma per Louis, per Louis è stato devastante. Mi avvicino e gli abbraccio tutti soffermandomi maggiormente su Louis che non appena sente il contatto con la mia pelle scoppia in un pianto disperato e io con lui.
La cerimonia è finita, ora è il mio turno. Devo parlargli, dirgli addio. Lo hanno fatto tutti, Louis, Niall, Liam, Zayn, il suo sergente i suoi compagni e ora tocca a me eppure sento che non ce la posso fare.  Mi avvicino tremante tenendo in mano la nostra foto, la nostra prima foto.
“Harry.. Harry era la persona più perfetta di questo mondo, lui era semplicemente così, PERFETTO. La gente dice che la perfezione non esiste, bhe questa gente non lo ha mai conosciuto.  Lui, lui era il mio fidanzato, lui era il mio Romeo, lui era il mio tutto, lui era mio fratello.  Ci siamo innamorati era così sbagliato?!  Forse si ma a noi sembrava così giusto. Non sapevo di essere sua sorella, lo ho scoperto dopo. Ma dopo che lo ho scoperto sapete cosa è cambiato? Nulla. Io lo ho continuato ad amare e lui mi ha continuato ad amare.  Non potevamo stare insieme, ma non potevamo non amarci.  È per me che si è arruolato. Non sopportava più il dolore, quello stesso dolore che provavo anche io. Ora che se ne è andato  ha portato via con se anche me, in un modo o nell’altro mi ha portato con lui perché io so di non essere più me stessa, so che la vera me, quella che lui amava, quella che sorrideva, che rideva ora non esiste più. Lo odio per essersene andato ma mi rendo conto dio non poterlo odiare davvero perché io, io lo amo troppo. E la verità è che io lo amerò per sempre!  Non mi scorderò mai di lui, non dimenticherò mai più i suoi occhi verdi che brillavano di luce propria, non  dimenticherò mai i suoi sorrisi o la sua voce, non cancellerò mai dal mio cuore ciò che provavo per lui. Addio Harry.” Dico tra i singhiozzi commuovendo le persone intorno.  Poso la foto che tenevo tra le mani sulla bara e mi allontano per fiondarmi tra le braccia di Louis.

DIECI  ANNI DOPO


“oggi è il suo compleanno..” sussurro stringendo la mano di Louis. “lo so amore” dice lui dandomi un bacio in fronte. “mi manca” aggiunge poi. “anche a me” dico asciugando una lacrima dal volto di Louis, mio marito.
 Già, è mio marito. Non so come sia successo, forse perché   riuscivamo a capire a vicenda il dolore che provavamo, forse per disperazione, forse per speranza, forse per destino , ci siamo innamorati.  Abbiamo capito che potevamo risollevarci, insieme. Abbiamo capito che Harry è ancora vivo, in noi.Abbiamo capito che non dovevamo chiuderci all’amore. Abbiamo capito che Harry voleva questo, abbiamo capito di essere felici.  E ora eccoci qui, insieme, davanti alla lapide di Harry a ricordarlo, a compiangerlo e a rassicurarci a vicenda.  Sono sicura che la nostra vita, quella mia e di Louis,  ora sia completa.  Amerò per sempre Harry, non lo dimenticherò mai ma  come dice il proverbio se ami davvero una persona lasciala andare. Io e Louis lo abbiamo fatto, lo abbiamo lasciato libero e questo ci ha fatto trovare, ci ha fatto capire che eravamo fatti per stare insieme.  Non smetterò mai di ringraziare Harry per tutto ciò che ha fatto per me, non lo dimenticherò mai.
“Grazie Harry” sussurro per poi dare un bacio a stampo a Louis che poi lui approfondisce mettendoci tutta la passione che ha. 

fine

  
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