Capitolo 5:
Santuario Parte II: L’Aquila A Due Teste
Quando Aiolos e gli altri arrivarono nella casa di Aldebaran, vi trovarono ad aspettarli uno dei sei Shadow Saint al servizio del fu Herodion: Tizoc di Ssorta. Aveva capelli corti biondi e occhi azzurri. Il suo elmo, a casco, rappresentava la testa dell’aquila con becco leggermente ricurvo, il coprispalla sinistro aveva la forma della seconda testa, ma aveva il becco dritto, per non dar fastidio durante i combattimenti, mentre l’altro era ovale e bombato. Il resto del cloth, con tanto di ali dietro la schiena, non era molto diverso da quello del suo padrone o a un silver.
-Toh. I fuggiaschi son tornati all’ovile!- disse.
-Hai osato entrare in casa mia. Te la farò pagare!- disse Aldebaran.
-Ehy, che vuoi? Sei scappato e l’hai lasciata incustodita. Ora è mia e non devo pagare proprio niente. Mica c’era l’affitto!-
Aldebaran si arrabbiò molto.
-Ragazzi, voi andate avanti. Questo tizio ha bisogno di tante botte. Tutte quelle che non gli hanno dato da piccolo.-
-Fa attenzione.- gli dissero semplicemente proseguendo.
-Certo che sei bello grosso. Quindi farai molto rumore quando cadi.-
Aldebaran, senza dire nulla, si mise a braccia conserte.
-Mh?-
-Great Horn!-
Sembrava che il colpo fosse andato a segno, ma con somma sorpresa del saint, vide che Tizoc lo aveva parato con facilità.
-Hai un colpo davvero potente. Ora capisco perché sei chiamato “il selvaggio toro d’oro”. Però con me non funziona.-
-I… Impossibile.-
-Vuoi vedere un colpo vero? Eccolo! Demoniac Flight!-
Aldebaran fu scagliato lontano. Perse perfino l’elmo.
-È proprio come dicono: la resistenza del gold cloth è davvero stupefacente. Fosse stato di un altro tipo sarebbe andato subito in pezzi.-
-Maledetto! Great Horn!-
Di nuovo, il colpo fu parato.
-Di nuovo… ma come diavolo…?-
-Rassegnati e lasciati ammazzare.-
-Ma neanche per sogno! Great Horn!-
-Ancora? Che noia!-
Tizoc parò di nuovo il colpo, ma stavolta lo trattenne nella sua mano per poi rispedirlo al mittente. Aldebaran, mentre lo prese in pieno, rimase stupito e disorientato al tempo stesso. Una volta a terra, Tizoc gli si avvicinò.
-Sai qual è il tuo problema? Che non hai altre carte da giocare. Hai solo quel Great Horn.-
-Mpf! Attento a quel che dici. Mi sembra che anche tu non stia messo meglio. O sbaglio?-
Tizoc rimase un secondo zitto per poi sorridergli.
-Touchè!-
Non appena Aldebaran si rialzò, lo Shadow Saint iniziò a colpirlo con pugni allo stomaco, al viso e concluse il tutto con un calcio rovesciato in pieno mento. Non appena cadde a terra, Tizoc rise.
-Hai visto? Te l’avevo detto. Più siete grossi e più cadete con fragore!-
Aldebaran non ce la fece più a sopportare le risate di scherno del suo nemico e lo sorprese afferrandolo per il collo, lo sollevò da terra e lo schiantò violentemente sul pavimento. In quel momento ne approfittò per prenderlo a calci e c’era da dire che non era per niente piacevole.
-Dannazione! Demoniac Flight!-
Aldebaran fu scagliato sul soffitto lasciandoci una grossa sagoma per poi ricadere con violenza sul pavimento.
-Uff… che fatica!- disse Tizoc rialzandosi e guardandolo.
Aldebaran no si muoveva più, quindi il suo avversario sorrise soddisfatto.
-Se non ho capito male, oltre a loro c’era anche un altro tizio. Ora lo aspetto e farò fuori anche lui.-
Ikki arrivò pochi minuti dopo.
-Ah! Aldebaran!-
-Salve moccioso. Non preoccuparti per il tuo amico, ma per te stesso.-
-Chi sei?-
- Tizoc, Shadow Saint di Ssorta!-
-Bene. Mi sarebbe dispiaciuto non conoscere il nome della mia vittima.-
-Tsk! Credi di poter battere l’aquila demoniaca a due teste? Non c’è riuscito il toro, figurati la fenice!-
-C’è solo un modo per scoprirlo!-
-Illuso. Grazie alla barriera del mio signore, la vostra forza è molto diminuita. Non avete alcuna speranza di batterci!-
-Ah! Che razza di…-
-Uh, uh, uh, uh!-
-Non importa… combatterò lo stesso.-
-Fai pena!-
-E tu tristezza!-
Non appena i due si misero in posizione, e le due grandi figure dei mitici uccelli comparvero alle loro spalle, Aldebaran si alzò con grande sorpresa di entrambi.
-Questa è la mia casa e devo proteggerla anche a costo della vita. Perciò, Ikki, vai avanti e lascialo a me!-
-Sei sicuro?-
-Assolutamente!-
Ikki non disse nulla e si preparò a proseguire.
-Tu non vai da nessuna parte!- disse lo Shadow Saint mettendosi davanti.
-Tizoc!-
Aldebaran lo colpì di sorpresa con un braccio teso così da permettere a Ikki di proseguire.
-E sia allora!-
I due cominciarono a bruciare i loro cosmi.
-Sei finito. Non hai alcuna speranza. Ti sei condannato da solo!-
-E tappati quella fogna, cavolo!-
-Ok, basta chiacchiere! Demoniac Flight!-
Aldebaran, con grande sorpresa del suo avversario, respinse con un pugno l’onda energetica che gli stava arrivando contro.
-Cosa? Come diavolo hai fatto?-
Non gli rispose e continuò a bruciare il suo cosmo sempre di più.
-Great Horn!-
L’onda del Great Horn era più grande del solito e investì Tizoc distruggendogli, oltre al cloth, anche il corpo.
-Addio, maledetto ospite abusivo!-
Stanco, si sedette sul pavimento con le gambe incrociate e, prima di addormentarsi, sussurrò:
-Buona fortuna amici!-