So che il capitolo precedente era un po’ incasinato, scusatemi çç
Mi girai sul lato sinistro e vidi una ragazza dall’aria innocente che dormiva beatamente accanto a me.
Era così carina…sembrava un angelo! Io però non provavo niente per lei, anche se triste da ammettere.
Ricordavo a malapena il suo nome: Sarah? Ania? Hannah!
Di solito non mi preoccupavo dei sentimenti delle ragazze che mi portavo a letto e nemmeno a quelle importava granché, ad essere sinceri.
Era solo sesso. E com’è che adesso mi vengono tutti questi sensi di colpa? Dana non poteva entrarci nulla. Dev’essere una cosa psicologica. Dopo l’ultima ragazza mi è venuta questa fissa.
‘E poi Dana sarà sicuramente andata a letto con quel ragazzo con cui limonava, quindi siamo pari!’ avrei tanto voluto esserci io al posto suo, lo ammetto..
‘Perché continuo a desiderarla? Non posso essermi innamorato in questo modo di lei. Neanche la conosco, cazzo! Sarà una semplice attrazione fisica?’
la mia testa continuava a ricordarmela, nonostante fossi andato a letto con una sconosciuta proprio per non pensare a quel viso bellissimo, a quel corpo mozzafiato!
Accarezzai il viso della ragazza, forse incurante del fatto che l’avessi usata. Mi alzai, mi vestii e in 2 minuti ero già pronto.
Le lasciai un bigliettino e sgattaiolai fuori dalla stanza, senza far rumore, sperando in cuor mio di non essere visto.
Poco dopo Hannah si svegliò e provò un senso di vuoto vedendosi sola in quell’enorme letto.
Si ricordava vagamente della serata trascorsa… tranne il fatto che Niall era un po’ restio a lasciarsi andare…
Per un secondo si soffermò a riflettere su quel particolare, ma poi si accorse di un foglio sul comodino, lo lesse e sorrise compiaciuta.
Grazie della serata che abbiamo trascorso.
Mi sono divertito molto, spero che
per te sia stato lo stesso.
Niall
Rispetto ai ragazzi con qui era stata, il biondo si era comportato diversamente.
Era stato l’unico a farle sapere che era stato bene con lei.
Quel ragazzo era adorabile!
Dopo qualche secondo decise che era giunta l’ora di andare.
Si alzò dal letto e modellando il lenzuolo bianco sul suo corpo sinuoso uscì dalla stanza in cerca del bagno.
Non c’era l’ombra dei suoi vestiti in giro, non ricordava nemmeno quali fossero, a dirla tutta.
Bussò alla stanza accanto, e notando che nessuno le aveva risposto aprì la porta.
La puzza d’ alcool la invase facendole girare la testa tanto che dovette reggersi con tutte le forze che aveva per non cadere.
Sentì un rumore, qualcosa era caduta a terra rompendosi in mille pezzi.
‘Ma che cazz…’ disse una voce impastata.
Doveva esserci qualcuno sul letto, ma lei non ci fece caso.
Inizialmente lo sguardo del ragazzo era carico di disprezzo per essere stato svegliato in quel modo, poi notando quella specie di angioletto dai capelli biondi, sorrise mostrando una schiera bianchissima di denti perfetti.
Si soffermò sul suo corpo avvolto solamente da un leggero lenzuolo e ammiccò.
Hannah era ancora attaccata alla porta quando finalmente riuscì a parlare.
‘Scusami se ti ho svegliato e…anche se ho rotto il tuo vaso…Stavo cercando il bagno’ disse tutto d’un fiato cercando di non arrossire.
‘Tranquilla! E’ proprio qui’ rispose lui sorridendole e cercando di alzarsi prima che una fitta alla testa lo costringesse a sedersi di nuovo gemendo.
Quanto cazzo aveva bevuto quella sera?
‘E’…tutto ok? Comunque posso fare da sola’ gli sorrise lei, recandosi con passo incerto verso il punto indicato dal ragazzo.
‘Ti ho visto alla festa, ma in che circostanze?’ pensò corrugando la fronte.
Lanciò uno sguardo al bagno. Era piccolo, accogliente e stranamente era tutto in ordine! Si aspettava chissà quale casino.
Le mattonelle erano di diverse tonalità di azzurro e di bianco.
Sbatté la porta dietro di sé.
Si girò attorno e vide un reggiseno a fascia, un perizoma e un vestitino azzurro…be’ era roba sua!
Ringraziò mentalmente Dio e velocemente li indossò.
Si guardò per alcuni minuti allo specchio, aggiustandosi i capelli scomposti e sorridendo compiaciuta all’immagine riflessa.
Fece un respiro profondo e uscì, guardando di sottecchi quello splendido ragazzo con i capelli spettinati -che gli davano un’aria così da bambino- e con occhi più blu del cielo. Notò anche il suo abbigliamento: indossava un paio di pantaloni rossi e una maglietta a righe. ‘Un momento, lui non è quello che ci provava con me…prima che venissero il biondo e il suo amico a portarselo via?’ pensò inorridendo.
Senza rendersene conto aveva portato una mano sulla bocca guardandolo per alcuni secondi con gli occhi sbarrati, tanto che il ragazzo scoppiò a ridere -quella bellissima risata cristallina- facendola arrossire.
‘Ho qualcosa che non va?’ le chiese continuando a sorridere.
‘Emmh no, stavo solo cercando le mie scarpe..’ fu tutto quello che riuscì a dire.
‘Credo siano qui’ continuò Louis indicando sotto il letto.
‘Grazie mille’ tagliò corto lei fiondandosi fuori dalla porta con le sue scarpe di vernice lucida in una mano.
‘Che figura di merda’ pensò dandosi un colpetto sulla fronte, per poi indossarle e uscire da quella lussuosissima casa in cui aveva trascorso una delle più belle serate in vita sua.
Dana
‘Sapevo che sarebbe finita così: lui che mi bacia con passione, mi butta sul letto e mettendosi sopra di me, comincia a spogliarmi lentamente.
Mi stuzzica e mi eccita con le mani, con la lingua, con i denti e io non posso fare altro che scappare. E lasciarlo solo, ad annusare il mio profumo rimastogli sulla pelle.
Scappo da lui, da tutto quello che ho sempre desiderato e che ora, solo ora, può essere mio -senza puttanelle che gli girano intorno- che faccio? Scappo. Sono una codarda, lo so. Ma che cazzo ci posso fare se ho paura, paura d’amare?
Paura di soffrire, paura di lasciarmi andare?
Questo perché io non voglio fare solo del sesso con una persona, ma voglio poter fare l’amore; perché io devo amare quella persona per portarmela a letto.
Se era tanto innamorato di me, poteva farsi avanti prima, no?
E non adesso che sono cresciuta e sono diventata una bellissima donna.
Se lui mi vuole solo per una notte, che se ne cerchi un’altra di sgualdrina.
Mi diranno che sono patetica, ma non m’interessa.
Io non mi concederò mai a lui solo per divertimento, punto.
La gente pensa che se una ragazza è bella se la tira, ma le persone -diciamocela tutta- non sanno un cazzo; sono solo pronti a giudicare, ad avere dei pregiudizi!
E’ per questo che sono ancora vergine e di questo passo ci resterò a lungo.
Vaffanculo alla gente! Vaffanculo a quello che possano o meno pensare.
Che vadano tutti a farsi fottere!
Io voglio donare la mia verginità ad una persona che sappia apprezzarmi per il mio carattere, per il mio senso dell’umorismo, per il mio sorriso e non per il mio corpo!
NON voglio essere considerata un oggetto, che sia chiaro!
Io voglio solo amare ed essere amata, chiedo tanto?’
Sono sul letto, con le mani strette ai lati del cuscino, urlo e mi mordo terribilmente il labbro inferiore, nel tentativo di non piangere.
So che è impossibile perché questo è l’unico modo per cui riesca a calmarmi e tantomeno a sfogarmi.
‘Perché questa cazzo di vita deve essere così dura? Perché i ragazzi mirano solo al sesso? Perché non posso essere come una delle troie di questo mondo? Perché mi angoscio la vita solo per una scopata? Perché tutti mi hanno abbandonato?’ urlo ancora più forte mentre le lacrime iniziano a scorrere dai miei occhi, rigandomi le guance.
E finalmente lascio andare quelle lacrime amare che volevano uscire già da tempo.
Piango a lungo, finché le palpebre cedono e mi addormento, nella speranza che almeno nel sonno, la mia vita potesse essere migliore.
Venite da Nando’s
Io sono già qui
Niall
Aspettami potato!!
Louis
Arrivo ;)
Zayn
Ok babe J
Liam
20 minuti e sono da te.
Harry
I ragazzi si ritrovarono in un tavolo a ingozzarsi delle peggiori schifezze.
Nessunoin quel momento criticava Niall per il suo modo di mangiare, perché erano decisamente peggio di lui; tanto che il biondo si fermò a guardarli scoppiando a ridere.
Le uniche persone che non li stavano già fissando, li guardavano disgustate.
‘Che cazzo hai da ridere?’ urlò Zayn cercando di non sputare l’hamburger che aveva in bocca.
‘Niente, niente’ tagliò corto il biondo asciugandosi una lacrima dovuta alle risate.
‘Comunque…com’è andata ieri sera?’ chiese poi tentando di iniziare una conversazione.
Silenzio da parte degli altri 4.
‘Io mi sono scopato Selene’ disse Harry alzando la mano e continuando a rosicchiare indifferente le sue ali di pollo.
Ricevette anche una gomitata d’approvazione da parte di Louis alla quale rispose con un sorriso fiero.
‘Questo era scontato, dopo la canzone che le hai dedicato’ constatò Zayn.
‘A parte Harry?’ continuò il biondo con una mossa disinteressata della mano.
Altro minuto di silenzio.
‘Io sono andato in bianco perché ero abbastanza ubriaco’ dichiarò Louis sporgendo il labbro inferiore.
‘Abbastanza’ puntualizzò Liam.
‘Ok! Lo ammetto, ero ubriaco marcio. Tanto che due tizi mi hanno portato in camera’
‘Quei due tizi eravamo io e Niall’ rispose il moro con un sorriso.
Lou sgranò gli occhi, poi si buttò sulle gambe del ragazzo e cominciò a sbaciucchiarlo.
‘Grazie, caro’ continuava a ripetere.
Niall scoppiò a ridere, trascinando gli altri 3.
Era fantastico vedere Liam sclerare dicendogli di togliersi di dosso.
La situazione tornò alla normalità e il biondo ricominciò con le domande.
‘Tu, Liam?’ gli chiese.
‘Messaggiavo con una’ rispose semplicemente lui, senza far trapelare alcuna informazione.
‘E tu, Zayn?’
Il moro non sapeva che rispondergli: ‘Dopo un paio d’anni ho rincontrato la ragazza che mi piaceva, ma poi ho rovinato tutto cercando di portarmela a letto?’
Si limitò a fare spallucce, il ché stava a significare discorso archiviato.
‘Be’, io invece sono andato a letto con una sventola’ dichiarò Niall, piuttosto compiaciuto.
I ragazzi si guardarono per un secondo negli occhi prima di scompisciarsi dalle risate tanto che Niall si sentì mortificato.
Liam era l’unico a contenersi.
‘Si, come no?’ esclamò Harry stringendosi lo stomaco.
‘Cosa vorresti insinuare, che sono ancora vergine?’ sputò il biondo.
‘Mai detto questo’ si intromise Louis.
‘Vi siete dimenticati delle nostre scommesse “Chi ne scopa di più”, a quanto pare’. Niall era davvero furioso.
‘Pensiamo solo che sei troppo dolce per comportarti ancora in questo modo. Avevi detto che quella era la prima e l’ultima scommessa a cui partecipavi. Ricordi?’ Zayn gli fece l’occhiolino.
‘E’ vero, cazzo!’ Niall si ricordò di quelle sue stesse parole. Poi si alzò, prese il suo giubbotto e uscì dal locale, lasciando i suoi amici confusi e con gli occhi sbarrati.
Conoscevano le sue debolezze, non dovevano comportarsi in quel modo.
'Ma per chi mi hanno preso? Mi considerano un fottuto bambino che non sa niente della vita?’
Camminava con le cuffiette del suo iPod grigio nelle orecchie e malediceva il suo stupido atteggiamento da bimbominchia.
A quel punto gli vennero i sensi di colpa.
Aveva di nuovo usato una ragazza per il sesso.
Si era ripromesso di non farlo mai più, ma aveva ricommesso lo stesso errore.
La colpa è stata di Dana, se solo lei non fosse stata avvinghiata a quel moro, se solo le donne non fossero così dannatamente sexy..
Un urto, qualcuno gli aveva sbattuto contro.
E meno male che camminavo sul marciapiede.
‘Ma che caz…’ stava per sbottare quando si accorse di una figura femminile rannicchiata a terra.
Indossava il cappuccio della felpa e teneva il viso tra le mani, cercando di nascondere i singhiozzi.
‘Ehi, scusami. Che hai, stai male?’ ma la ragazza non accennava a rispondere né a smettere di piangere.
L’ abbracciò d’impulso, stringendola al suo petto e aspettando che si calmasse.
Qualche minuto dopo, la ragazza si allontanò da lui. Sembrava spaventata,
‘Che è successo di tanto grave da ridurti in questo stato?’ le chiese spontaneamente.
Era davvero preoccupato per quella ragazza che aveva scontrato per strada?
‘C’è che odio la mia cazzo di vita’ rispose lei quasi urlando.
Niall restò spiazzato, non poteva essere lei.
La curiosità e il desiderio di poterla vedere, stringere tra le sue braccia si impadronirono di lui.
Con delicatezza cercò di allontanare le mani da quel visino quasi diafano per poterla vedere, quella era Dana, quella era la sua voce, ne era certo.
‘Voglio vedere il tuo viso’sussurrò il biondo notando la determinazione della ragazza a non voler mollare la presa, a non volersi fare vedere,
Fu allora che si mosse, un movimento rapido, poi lei non c’era più.
'Grazie mille, sconosciuto’ soffiò prima di scappare via.
Niall non poté far altro che veder quel corpo perfetto correre via, sempre più lontano da lui.
Se non fosse stato per quel cazzo di cappuccio, avrebbe almeno potuto vedere il colore dei capelli, se non fosse stato per quelle mani, avrebbe visto i suoi occhi di sicuro, color smeraldo…perché quella era lei.
Dio, quanto desiderava stare accanto a quella ragazza.
La vibrazione del suo cellulare lo riportò sulla Terra.
'Scusaci tanto, amico. Ci siamo comportati da idioti..’
Niall non riuscì a trattenere un sorriso, amava quei 4 coglioni/migliori amici con tutto sé stesso e be’..li aveva già perdonati.
Spero che questo sia più chiaro :3
Buona lettura.
Mi svegliai presto, con i raggi del sole che entravano in camera. Era evidente che quella non era casa mia: la serranda sarebbe stata di certo abbassata.
Niall
"Ma questa voce..?”