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Autore: Lily_James    18/05/2012    5 recensioni
«Ricapitoliamo. Tu scriverai una poesia – molto poco convincente, aggiungerei – a Lily, lei cadrà ai tuoi piedi, uscirete insieme, vi sposerete e farete tanti bambini tra cui uno, Hugo».
«Harry».
«Harry» ripetè Remus, esasperato.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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«Ricapitoliamo. Tu scriverai una poesia – molto poco convincente, aggiungerei – a Lily, lei cadrà ai tuoi piedi, uscirete insieme, vi sposerete e farete tanti bambini tra cui uno, Hugo».
«Harry».
«Harry» ripetè Remus, esasperato.
James era sdraiato sul letto e osservava il soffitto con uno sguardo vuoto e un sorriso idiota. Ormai i Malandrini erano abituati a questo tipo di situazioni, ma se c'era qualcuno che si divertiva sempre, quello era Sirius.
«Sembri una dodicenne, sai» intervenne il ragazzo, annoiato. Si stiracchiò nel letto con aria soddisfatta. «Di quelle che hanno gli ormoni che escono pure dal culo».
«Sempre fine, Sirius» sospirò Remus, e Peter ridacchiò.
«No, Felpato, amore mio. Vedi, Lily è come le notti di Luna Piena o come gli scherzi che facciamo ai Serpeverde. Lei è una partita di Quidditch, quando qualcuno si infortuna e vinciamo di culo. Lily è...» prese un bel respiro, «Lily è il giorno di un’interrogazione, quando poi Ruf decide di spiegare e non hai studiato un cazzo».
«Ti sei fottuto il cervello, Ramoso» borbottò Sirius. Scivolò giù dal letto e gli tirò addosso un paio di mutande. «E non chiamarmi amore mio».
«Io penso che James dica la verità» intervenne Peter.
«Grazie, Coda, meno male che ci sei tu. Sirius è fatto così, un po' idiota» sospirò James teatralmente. «Il che significa che ha tante probabilità di capire l'amore quante ne ha Evans di non accettarmi».
«Ottime probabilità, allora» commentò Sirius.                
James si alzò improvvisamente dal letto e andò verso di lui.
«Non devi crederti figo solo perché sei più alto di me di due centimetri...»
«Io ho qualcosa come venti centimetri in più di te» precisò Sirius, orgoglioso. «E visto che parliamo di centimetri in più o in meno...»
«Fai schifo, amico» borbottò Peter, mentre James camminava avanti e indietro per la stanza con passo marziale e un’espressione da “Dorea Potter che ha una bacchetta e non ha paura di usarla”.
«... o per quei quattro capelli in faccia che ti ritrovi...»
«Sai, Allison Ford di Corvonero non la pensa così».
«Sempre detto che i Corvonero sono strani» tagliò corto James con convinzione, e perse definitivamente l'ultimo briciolo di calma quando Sirius scoppiò a ridere con gusto. «Ed Allison non è neanche tutta questa bella ragazza».
«Le sbavavi al secondo anno» gli ricordò Sirius. «E calmati, sei più ansioso di mamma Rem».
«Hey!»
«Anche io sono d’accordo sul fatto che Remus sia ansioso, ma-»
«Hey!»
«Io le scriverò la poesia, punto» concluse James.
«Ripeto, sei un idiota masochista, ma va bene, va bene...» acconsentì Sirius con leggerezza. «Solo, se devi morire, potresti almeno farlo dopo? No, perché sai, c’è un fantomatico tema di Erbologia che dovresti finire per me e Peter».
                                                                           
Scritto in una grafia disordinata e leggermente inclinata, c’era scritto:
 
Occhi verdi come un parco irlandese,                                                                                                       
capelli rossi come un Petardo Cinese,
sei bella come una stella,
e graziosa come una rosa,
o Lily, diverrai la mia sposa!
 
Lily ripiegò il foglietto, indecisa se ridacchiare o buttarsi dalla Torre di Astronomia. Sollevò lo sguardo su James, che la fissava in attesa di una risposta.
«Allora?» le chiese, dopo qualche attimo di silenzio. «Ti è piaciuta, Evans?»
E dopo qualche attimo scoppiò a ridere. Lily lo fissò, impassibile. E lo fissò. E lo fissò. E senza un motivo preciso, cominciò a ricordarsi di tutto quello che James le aveva fatto in sei anni di scuola. Ricordò quando le rubò il reggiseno e lo indossò in mezzo alla Sala Comune. Ricordò quando salì sul tavolo della Sala Grande e urlò a tutti di amarla. E che dire dell’anno prima? Solo lui poteva rinchiuderla nello spogliatoio dei Grifondoro in sua compagnia, fingendo di aver dimenticato la chiave dentro il Dormitorio. C’erano così tanti episodi sconcertanti. La sua bocca, prima chiusa in una smorfia, si aprì in una risata.
In fondo, i capelli di James non erano neanche così tanto assurdi.
«Questa è... è la poesia più orribile che io abbia mai letto!» esclamò Lily tra le risate.
James quasi si strozzò con la propria saliva.
«Oh... oh, beh, sì, lo sapevo. Chi potrebbe mai scrivere una cosa del genere?»

«Sirius, questa poesia è semplicemente bellissima, piacerà sicuramente a Lily!»
«Oh, sicuro... sono più propenso a credere che Mocciosus si lava i capelli...»

«Sì» sorrise Lily, scrutandolo di sottecchi con un sorrisetto. «Credo che la conserverò. Dopo che uscirò con te, ovviamente».
Se c’era una cosa che James aveva imparato durante sette anni a Hogwarts - non Aritmanzia, o Pozioni, o Divinazione...- era che non bisognava mai sorprendersi troppo delle cose. James sorrise.
“Stupido cagnaccio... non lo capirai mai, l’amore!”



Note dell'Autrice:            
Mi sto vergognando davvero tanto per quella "poesia", ha.
Anyway, non c'entra niente ma domani faccio un anno qui su EFP! Akljfd.
Spero che questa sciocchezzuola vi sia piaciuta.
Un bacio a tutti! :)
Lily_James.
  
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