One Direction, 'l'apparenza ti fotte' di makyu

**************SPAZIO AUTRICE
Questa è la fine, si la fine della mia prima, primissima fan fiction che ho avuto il coraggio di pubblicare su questo sito. Scriverla alcune volte è stato facile perchè sapevo cosa voler trasmettere,altre volte avevo dei blocchi mentali assurdi e pensavo di lasciar stare ma voi, voi che avete recensito, che avete letto ogni singolo capitolo, voi che la seguivate in incognito voglio solo dirvi GRAZIE, GRAZIE DAVVERO.
Grazie a maridirectioner, GiulyDirectioner, Mary11997, Loola, FedePayne13, MaRi DeLeNa E dRaMiOnE, _Saoirse_, Megan McCarrots, justdream, Leah_Love, loveLouTommo, smileelicarrot, Shining31_, Rory_xoxo, Irene_Tomlinson, Chiaralove_you, Ely98, Crazier_, VioletBris, ABBOMBhAZZA, OneDirection fan siete state così coraggiose da leggerla e da recensirla e voglio ringraziare ognuna di voi per il vostro supporto,per i vostri consigli e soprattutto per avermi spronato a continuare a scrivere. E un altro grazie anche a tutte le altre ragazze che la leggono e che non ho citato perchè preferivate rimanere in incognito, a tutte le ragazze che hanno messo questa fan fiction tra le preferite/seguite/ricordate.
SIETE STATE LA MIA FORZA, E NON VI RINGRAZIERO' MAI ABBASTANZA.

p.s= questa è un altra storia che sto scrivendo se volete fateci un salto: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1072609&i=1

GRAZIE DAVVERO.

26. l’apparenza ti fotte, ma non sempre.

p.o.v of Louis

Non l’ho vista per tutto il giorno, ed ora si presenta fuori scuola tutta felice con quella specie di ragazzo che assomiglia alla brutta copia di un modello di Abercrombie. Non posso fare a meno di rimanere spiazzato da quanto vedo, lei, la ragazza a cui ho praticamente aperto il mio cuore sta accanto ad un altro ragazzo con il sorriso stampato in faccia, come se ieri sera non fosse successo nulla. Mi sto innervosendo, si, mi sto innervosendo perché vorrei essere io la ragione per cui stava sorridendo ed era felice, e non la causa per cui è sbiancata e si è nascosta dietro quello. Harry, con cui stavo parlando prima, mi molla un pizzicotto sul braccio costringendomi a girarmi verso di lui.
- Harry, mi hai fatto male- borbotto a rallentatore quasi intontito e confuso da quello che mi circonda. Il riccio, che mi stava spiegando quanto fosse felice di stare con la sua nuova ragazza, mi guarda corrucciando la fronte e seguendo la direzione del mio sguardo sventolando, poi, una mano verso il gruppetto alla fermata. Mi costringe a seguirlo per andare a salutare le ragazze mentre io, abbassato lo sguardo dapprima, lo rialzato puntandolo negli occhi verdi del ragazzo davanti a me e lo sfido, nella mia testa, a non abbassare lo sguardo così lui dopo un guardata confusa mi guarda silenziosamente e indagatore come faccio io.
-ehm Harry, Louis vi presento Jason- balbetta Billie guardando prima me e poi questo Jason, che sinceramente, mi sta antipatico solo a prima vista. Sbuffo, portandomi le mani in tasca, quando Jason mi tende una mano.
-ciao- dico neutro, lanciando un’occhiata a Billie che sposta immediatamente lo sguardo torturandosi il labbro inferiore. E’ bella, anzi bellissima e lo è sempre stato solo che lei non l’ha mai capito, ed ora mi sta sfuggendo di mano come neve al sole. A interrompere questa situazione opprimente è l’arrivo del autobus che prendiamo tutti e cinque: loro quattro iniziano a parlare del più e del meno, cosa che non mi sfiorano minimamente, mentre io mi estraneo dal mondo volgendo i miei pensieri fuori dal finestrino poggiando una mano sotto il mento.
- Louis, scendiamo qui- disse Harry passandomi una mano davanti agli occhi risvegliandomi da quello stato di tranche. Mi guardo intorno un po’ spaesato e senza pensarci su lo seguo, scendendo dal bus e ritrovandomi davanti il vialetto di casa di Billie. Harry mi ha invitato a casa sua per passare il pomeriggio come eravamo soliti fare tanto tempo fa, e quindi non mi spiego il motivo per cui sto entrando in una casa che non è quella di Harry, ma che profuma di buono, di dolce, profuma di Billie.
- potete posare le cartelle sul divano, se volete- dice Billie aggiustandosi i capelli in una coda alta, e sistemandosi meglio la felpa grigia che copre tutte le sue forme. Mi sorprendo solo adesso di come stia notando ogni minimo particolare di lei, ogni minimo movimento e mi chiedo il perché non l’abbia capito che sono fottutamente innamorato di lei, indipendentemente da chi era prima. Lasciamo le cartelle sul divano come ci ha detto, e io impacciato dato che non sono mai stato a casa sua, mi guardo intorno esaminando ogni oggetto della casa, ancora non capendo il motivo per cui sono lì.
- bene, che vi va di fare? A parte studiare, s’intende- esulta Shelby sedendosi su una poltroncina libera in soggiorno, tutti noi la imitiamo e iniziamo a chiacchierare su possibili giochi, film, e altre cosa da fare per passare il tempo. Alla fine decidiamo di mettere le nostre scelte al voto e le prime tre che escono saranno le tre cose che faremo quel pomeriggio, a parte lo studio, s’intende: film horror, scelto da noi ragazzi, cucinare schifezze, scelto dalle ragazze più Harry, e infine un’uscita per il centro scelto da tutti e cinque. Per il film horror optiamo per ‘Profondo Rosso’ e devo dire che così tanto spaventoso non è, ma le ragazze, o meglio, Billie continua a urlare per ogni scena ed affondare il viso nel divano e alcune volte, contro il petto di Jason, cosa che mi fa sprofondare come a diventare un tutt’uno con la poltroncina in pelle.
- vado a prendere un bicchiere d’acqua- bisbiglia lei ad un certo punto, alzandosi dal divano e scomparendo in cucina sotto il mio sguardo fisso, mi rigiro e rigiro sulla poltroncina combattuto se alzarmi e andare da lei, o fare finta di niente e lasciare che questo tizio accanto a me, me la porti via. Decido di alzarmi e facendo attenzione a non pestare la mano di Harry, che era steso sul tappeto tutto concentrato, seguo la luce in cucina e silenziosamente mi poso al lavabo a braccia incrociate aspettando che Billie mi degni della sua attenzione,ma, come infondo mi aspetto, fa finta di nulla continuando a sorseggiare il contenuto nel suo bicchiere. Serro i denti, blocco l’impulso di toglierle quell’affare da mano e baciarla come vorrei, fino a perdermi in un tunnel senza uscita ma non voglio rovinare ancora di più la situazione quindi mi limito a guardare oltre la porta della cucina da dove proviene il rumore della TV.
- devi bere anche tu?- mi domanda Billie, posando il suo bicchiere nel lavabo e guardandomi per la prima volta dritto negli occhi senza voltarsi, mentre io rimango spiazzato dalle piccole lentiggini sul suo viso, dalle sue labbra color carne, dai suoi occhi color cioccolato troppo diversi dai miei.
- no, veramente volevo parlar…- cerco di dire mettendo in senso logico almeno due frasi , anche se mi ero preparato psicologicamente a quello che avrei voluto dirle ora mi trovo senza saper neanche dove cominciare.
- Biz, stai ancora bevendo? Il film è finito…- sento dire dietro le mie spalle da Jason. Ma dico io, proprio adesso doveva arrivare questo? Billie annuisce e sfila accanto a me, raggiungendolo sorridendo per poi ritornare in cucina e parlare con Shelby. Mi giro verso Jason e vorrei ucciderlo con le mie mani, mentre mi sorride e segue Billie. L’ho già detto che mi sta antipatico?

-Harry ma non sai fare niente!- lo rimprovera Billie – Jason lascia stare quella panna, è già poca se continui a mangiarla dopo non la posso mettere sul dolce!- dice strappando il vassoio dalla mani di Jason e rimetterlo nel frigo dov’era prima. Lei, Shelby e Harry stanno facendo una gara per preparare qualcosa, anche se a dirla tutta Harry ha rotto solo tre uova, fatto cadere la farina per terra mentre Shelby ha semplicemente preparato dei tramezzini. Sorrido nascostamente a vedere quella scena, ad essere sincero sono arrabbiato o forse deluso, deluso dal comportamento che ha nei miei confronti, non so cosa pensa, ne cosa ha intenzione di fare, so solo che mi sta trattando con indifferenza e questo mi brucia dentro.
- dov’è il bagno?- chiedo ad un certo punto a nessuno in particolare, Shelby mi indica la rampa di scale ed io annuisco salendole ed ad aprire una porta dopo l’altra senza però trovare il bagno, apro la prima delle due porte rimaste e noto che è la camera di Billie,o almeno credo, e ci entro dentro socchiudendo dietro di me la porta. Do una rapida guardata a tutte i poster, i libri e le foto che ci sono in giro avvicinandomi ad una in particolare dove vedo Billie e Jason abbracciati.
- che stai facendo?- Mi allontanai di scatto dalla scrivania, e mi voltai verso la porta sospirando sollevato nel vedere il viso di Billie, anche se corrucciato.
- stavo guardando quella foto… cos’è Jason?- le domando indicando la fotografia,ora siamo solo io e lei, solamente noi due e mi viene in mente che dovrei parlare adesso prima che sfugga di nuovo l’occasione.
- cos’è Jason cosa?- replica confusa avvicinandosi a me e piegandosi per prendere la foto e lucidarla con il dorso della mano.
- cos’è lui per te?- mi spiego avvicinandomi quanto più possibile a lei senza farla arretrare. Lei dapprima mi guarda stranita poi alzando gli occhi al cielo, sbuffa senza rispondermi.
- La cosa non ti riguarda, e poi non sono tenuta a dirtelo- mormora talmente vicino al mio viso che riesco a percepire il suo alito fresco invadermi le narici, i polmoni, l’aria. Per un paio di minuti nessuno dei due parla, come immersi nei nostri pensieri, e nei nostri sguardi che da parte sua non riesco a decifrare, quando lei sospirando apre la porta e scende seguita da me poco dopo. Ritorniamo in salotto da tutti gli altri.
- sono le cinque e mezza, che ne dite di uscire?- propone Harry mentre tutti gli altri annuiscono tranne Shelby che dice di dover andare alle prove per il ballo, o qualsiasi cosa abbia detto, fatto sta che ad uscire siamo io, Harry, Jason e Billie.
- allora dove mi portate?- domanda curioso Jason, sottobraccio di Billie, che lo guarda incantata. Sto trattenendo un impulso troppo forte che non sapevo di riuscire a reggere ma voglio godermi quest’uscita e poi questa sera avrei chiarito una volta e per tutta, qualsiasi cosa sarebbe successa.
Arriviamo fino al centro, percorrendo le strade principali e entrando in qualche negozietto ogni tanto. Ho parlato con Jason si e no, quattro volte in tutto questo tempo e anche se mi disturba ammetterlo, non è così antipatico come credevo anzi, potremmo anche essere amici se non fosse per il fatto che è attaccato tutto il tempo alla mia… a Billie.
- cos’è Jason per te?- sussurro nuovamente al suo orecchio. Siamo in un negozio di musica, il più grande qui a Doncaster, e ci siamo separati per fare un’ intero giro dell’edificio quando ho visto Billie ferma a uno degli scaffali di musica con un cd di Demi Lovato e Avri Lavigne tra le mani, da quanto ho capito sono le sue cantanti preferite. Lei sobbalza al contatto con la mia pelle sul suo orecchio e si gira riducendo gli occhi a due fessure,la vedo aprire la bocca per dire qualcosa poi chiudere senza dire niente e arrossire di colpo.
- cosa ti importa?- risponde seria, posando i due cd sullo scaffale e girarsi completamente verso di me. Le prendo la mano, intrecciandola con la mia e portandomela al petto, lei mi guarda sorpresa e quando gliela accarezzo col pollice avvampa più rossa di prima.
- perchè vorrei farti felice come fa lui, perché vorrei sfiorarti, abbracciarti come fa lui e … baciarti, e dirti che sei mia, che sei l’unica che adesso da un scossa al mio cuore, che passerei tutto il mio tempo a amare ogni tuo particolare – dico di getto senza preoccuparmi di dare un senso a tutto, sono parole che mi passano per la testa, a cui penso ogni volta che la guardo, che la sogno, che la desidero, parole che non ho mai detto a nessuna prima di lei, perché lei è l’unica, l’unica per me e l’ho è sempre stata e voglio farglielo capire ora, adesso.
- … è il mio migliore amico, Louis- sibila lei, abbassando lo sguardo e cercando di sfilare via dalle mie mani. Per un momento ho pensato di essere uno stupido geloso, di essere talmente preso da lei che non ho capito niente, poi mi ritrovo a sorridere come un’ebete perché non c’è più niente che mi possa bloccare o impedire quello che sto per fare.
- Billie…- la chiamo dolcemente alzandole il mento con due dita per allacciare i miei occhi con i suoi – Ti amo.-
Sorrido. Mi avvicino lentamente alle sue labbra prima sfiorandole poi ad assaporarle senza essere fermato, le sue mani si liberano dalle mie e ho paura che mi respinga ma al contrario di ciò che penso, le intrufola tra i miei capelli spingendomi più vicino a lei. La bacio con voga, non uno dei soliti baci ma un bacio pieno di emozioni perché lei mi fa provare tutto insieme, un bacio passionale perché la amo troppo, un bacio dolce perché voglio farla sentire il paradiso, un bacio pieno di noi perché voglio farle capire che la amo non per scherzo, non per illuderla, ma perché sento di essere completo, me stesso, libero, felice, amato.
- Ti amo anche io.-