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Autore: Yanko97    19/05/2012    0 recensioni
é la mia reinterpretazione di una leggenda giapponese che narra la storia di una giovane scolara di nome Hanako; di cui non si sa, come sia morta.
Genere: Fantasy, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II capitolo
“Pronto polizia”
 
“Pronto polizia”grido il vecchio Sadako al telefono,”Voglio segnalare il ritrovamento di un corpo di una giovane studentessa” L’agente rispose” stia calmo signore, mi dica dov’è,e noi arriveremo”Sadako fra se”Stare calmo””io sto Calmooooo!!! Cavolo, volete muovervi mi trovo alla scuola media Zen” l’agente rispose con aria  frettolosa” stiamo arrivando”. Il bidello così incominciò a camminare su e giù nel bagno sentendosi in colpa per non aver udito niente(Sadako si era trasferito a Tokyo già da due anni dopo la morte della moglie e dei figli a Hiroshima dopo la bomba sganciata dall’aereo americano dell’operazione Enola Gay. Aveva partecipato alla seconda guerra mondiale, dalla quale era stato congedato dopo il ferimento dello scoppio dell’ordigno che l’aveva reso mezzo sordo, e così divenne un uomo robusto e vecchio molto scorbutico indurito dalla sofferenza della perdita di sua moglie e dei suoi famigli,essi viveva appartato rispetto a tutti gli altri), così riprese il telefono è chiamò la direttrice Aiko Hirano per avvertirla dell’accaduto;l’ anziana direttrice dello Zen, rimase notevolmente sconvolta dalla notizia e pensando di dover avvisare la famiglia cercò di riprendere il controllo di sé. Nel frattempo a casa di Hanako Nakashima si stava trascorrendo un tranquillo pomeriggio di lavoro domestico. In casa c’erano solo le quatro sorelle di Hanako: Maya la maggiore,Momo la seconda,Nana la terza,Niko la quarta e la piccola Miyuki (di cinque anni), giocava mentre le sorelle accudivano la casa. Ad un certo punto sentirono squillare il telefono subito la piccola Miyuki corse in salotto dove vi era l’unico telefono della casa e così rispose chiedendo :”Chi è?” La direttrice rispose:”Sono la direttrice della scuola di tua sorella Hanako, mi chiami il tuo papà?” :”Non c’è” Maya corse in salotto, vedendo la sorella parlare le chiese :”Chi è?”la piccola cercava di mimare con la bocca chi era, alla sorella , ma Maya non capiva :”Che hai detto?” allora accorse anche Momo e presa dal nervosismo le tolse il telefono dalle piccole mani e disse:”La devi finire di rispondere, quante volte te lo dobbiamo dire” E dandogli una spinta sulla spalla la fece cadere la piccola incominciò a gridare così Momo fece segno alla sorella di portarsela via,Maya allora la prese in braccio e la riportò a giocare in cucina,mentre Momo rispondeva tranquilla al telefono
-Mi scusi con chi parlo?”-
-Sono la direttrice della scuola media Zen dove tua sorella Hanako frequenta,vorrei parlare con tuo padre,è possibile?-
-Non glielo posso passare-
-Perché-
-Perché è fuori per lavoro ,e non sappiamo a che ora rientra-
-A va bene-
-Ma volendo può dire a me-
-No preferirei parlare a questo punto con tua sorella più grande-
-Ok gliela passo … Maya!!!!-
Maya grido:”Dimmi”
-È la preside della scuola di Hanako vorrebbe parlare con te-
-Si arrivo-
Maya allora lasciata Miyuki a giocare con Nana e Niko,corse in salotto, Momo le passo il telefono e così ritorno in cucina; allora Maya rispose al telefono:”Buona sera,direttrice Aiko Hirano aveva chiesto di me. Dica …”
A questo punto si svolge un dialogo concitato, in quanto la preside non sa in che modo dare la notizia ma nel frattempo la giovane  Maya, sembra aver capito, che è successo qualcosa a Hanako, e perciò cerca di levarle le parole di bocca.
-Si cara,volevo parlare con vostro padre ma ho fretta di avvisarla,che è successa una cosa terribile a sua sorella Hanako
- Hanako,come???...mi dica-
-Sua sorella è stata ritrovata … -
-Ritrovata?????-Ribatteva Maya con aria preoccupata.
-Nel bagno della scuola senza vita-
Maya rimase impietrita: la giovane sorellina che aveva tanto amato come una figlia era morta. Con le lacrime che le scendevano lungo il viso fece cadere il telefono a terra, presa dal dolore, incominciò a gridare. Corse in cucina prese il soprabito rosso di tela che le aveva cucito la stessa Hanako, e andò ad avvisare suo padre … lasciando Momo e le altre sorelle spaventate e di stucco.
Intanto la preside, chiuso il telefono si mise in macchina e si diresse verso la scuola Zen. Arrivata lì trovò il bidello con la polizia ,che esaminava il corpo. Alla vista del corpo inorridì. Quest’ultimo era diventato ormai livido e i tratti erano già stravolti. Era il momento di chiamare tutti i professori.
 Maya corse per un paio di chilometri e arrivata al laboratorio del padre, spalancò la porta scorrevole e grido
- Hanako è morta-
-Come???-
Rispose il padre a Maya. La ragazza gridò ancora:”ALZATIIII!!!! DEVI CORRERE A SCUOLA DI HANAKO:” non se lo fece ripetere due volte, scattò in piedi chiuse la bottega e dopo aver detto a Maya di ritornare a casa ,prese la bici e si diresse pedalando velocemente verso la scuola. Durante la strada Ritsuka piangeva domandandosi il perché sua figlia fosse morta. Pensava:”Sarà stato un incidente? L’avranno uccisa o forse sarò stato io a indurla al suicidio vietando continuare gli studi …:” tutte queste domande lo stavano distruggendo.
Arrivato a scuola, l’enorme scritta Scuola Media ZEN lo risveglia dai suoi pensieri costringendolo a ritornare alla realtà.
 Parcheggiata la bici, entrò e corse per il corridoio verso le scala del primo piano. Salì al primo piano ma non vide nessuno, continuò a salire per il secondo piano, e da capo, non vedendo nessuno Sali al terzo. Li vide degli agenti davanti alla porta dei bagni e capì . Si precipitò verso il bagno ma un gruppo di professori, tentavano di fermarlo per poterlo preparare a ciò che avrebbe visto ma lui continuò divincolandosi sino ai bagni , vide uscire gli agenti con una barella coperta, la posarono a terra e così Ritsuka poté abbassare il telo e vedere la faccia di sua figlia. Una lacrima calda scese sul suo viso distrutto e così in cominciò a gridare:”Hanako, dai, alzati andiamo via,Hanako, perché non ti alzi, basta dormire:” Alla vista di ciò i presenti incominciarono a piangere, solo uno rimase imperterrito. Era il Professore Soubi che disse al padre:”Cosa piangi, cosa? La colpa è solo tua. Io te l’ avevo detto dovevi farle continuare gli studi e adesso si è uccisa. Che padre sei …:” il bidello disgustato, diede uno schiaffo al giovane Soubi che scappò in un’ altra aula.
Così  Ritsuka si chinò a baciare sua figlia per l’ultima volta, prima che gli agenti la portassero via,per l’autopsia.
Lo spirito di Hanako guardava  impietrito la scena, seduto, non capendo cosa stava succedendo e perché suo padre stesse piangendo così, e quindi disperata iniziò a urlare:”Papà eccomi, perché piangi sono qui???”: Nessuno le rispondeva, poiché gli adulti non riuscivano a vederla, lei continuava a gridare, cercava di toccare suo padre, di scuoterlo ma niente e quindi  capì. Non c’era più Hanako,e perciò si arrese al destino di essere diventata uno spirito, e così si mise a ripercorrere con la memoria gli ultimi momenti della sua vita. Rivide il professore, le sue mani,le sue parole la sua violenza; la rabbia le salì al punto da provare disgusto. Rabbia, un’ immensa rabbia, incontrollabile.
Allora decise di vendicarsi di tutti quelli che l’avevano fatta soffrire, che le avevano tolto la sua vita, i suoi sogni, la sua famiglia e  allora si ricordò che il professor Soubi aveva una figlia e che l’avrebbe iscritta alla sua scuola; così decise di aspettarla per compiere la sua violenta vendetta.
Esaminato il cadavere venne fuori che i segni sul collo della piccola Hanako ricordarono uno strangolamento post-lotta, ma non erano sicuri che fosse così e non avendo trovato prove, decisero di chiudere il caso. Affermando in maniera frettolosa che la giovane studentessa Hanako Nakashima si era suicidata.
Il mattino seguente in casa Nakashima dopo la sconvolgente scoperta raccontata da Maya ritornata a casa, fu affrontato il dolore della consapevolezza della morte di Hanako, preso il corpo dall’obitorio, la famiglia Nakashima scavò un enorme fossa vicino alla tomba della mamma in giardino deposero tanti fiori e vi adagiarono il corpo che pareva addormentato, Allora Miyuki posò tra le sue braccia la sua bambola, l’unica che aveva , chiuso il fosso che conteneva la tredicenne, il vecchio padre pregò Buddha, per la vita d’oltre tomba della figlia.
Hanako era molto triste vedendo prima la sua morte, e poi la sua deposizione, appoggiata a un ramo di un ciliegio. Il quale sembrava  piangere per lei petali rosa, che ricoprirono la tomba. 
  
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