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Autore: avalonne    19/05/2012    1 recensioni
Ebbene sì: avete letto bene. Non è la solita rivolta contro le Mary Sue ma è una rivolta delle Mary Sue. Queste povere creature innaturalmente belle sono costrette ad essere perfette e a innamorarsi dei personaggi principali della saga. Ma se non fossero davvero così? Se anche loro avessero un cervello, ma un cervello vero non solamente descritto a parole, e una propria volontà? Perciò ecco a voi delle Mary Sue per ogni generazione pronte a prendere la loro strada.
Conoscerete quella che non si fa problemi se è di una strana specie, quella che è stufa di essere una poco di buono, quella che si chiede perchè si deve innamorare di un idiota e tante altre!
E alla fine ci sarà un piccolo spaccato di quelle che sono diventate Mary Sue contro la loro volontà: Lily Evans, Hermione, Ginny, Victoire, Dominique, Rose e Lily Luna. Anche i loro stereotipi verrano distrutti in poche righe!
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Bentrovati o voi che ancora leggete! Eccoci dunque giunti al tempo di Harry & co. Partirò direttamente dal quinto anno, visto che prima sono un po’ troppo piccoli per dare soddisfazioni in una storia d’amore (in fin dei conti sappiamo che quando c’è una Mary Sue di mezzo si parla sempre e solo d’amore. Cosa Cassandra Middleton non è d’accordo? Oh, va bè diciamo quasi sempre!).
Perciò mettetevi comodi sull’Hogwarts Express perché è sempre da qui che si parte!

 
  
 
 
Capitolo 8: Al tempo di Harry - La nata babbana Dark
 
1 Settembre 1995
 
Il solito incontro sul treno
 
V anno. Mentre Harry Potter era alle prese con le sue paturnie per tutto quello che gli era accaduto fino a quel momento (bisogna anche capirlo: essere attaccati da un Dissennatore, dover difendere il proprio cugino odioso, essere processati e non ricevere la spilla da Prefetto, possono seriamente minare autostima e equilibrio psichico), Draco Malfoy si sentiva soddisfatto. Un nuovo anno stava per iniziare e Potter si era già messo nei guai con il Ministero: la vita gli sorrideva. Se avesse saputo a cosa andava incontro avrebbe sicuramente fatto ricorso con suo padre!
Camminava bel bello (come il Don Abbondio di manzoniana memoria) per il corridoio dell’Hogwarts Express alla ricerca di uno scompartimento vuoto da dividere rigorosamente con Tiger e Goyle, quando andò a sbattere contro qualcuno. I treni sono posti pericolosi per gli incontri, il suo ex professore di Difesa Contro le Arti Oscure Lupin glielo avrebbe potuto confermare.
- Guarda dove metti i piedi! – Sibilò minaccioso Malfoy.
- Sei tu che mi sei venuto addosso! – Rispose a tono la persona contro cui aveva sbattuto.
Draco stava per rispondere acidamente ma rimase sbalordito alla vista della ragazza che aveva di fronte: era la strega più bizzarra che avesse mai visto. I capelli, in origine scuri, erano attraversati da ciocche rosso acceso e le punte presentavano traccia delle precedenti colorazioni. Portava un top nero che le lasciava scoperte le spalle, mentre le braccia erano inguainate in guanti lunghi fino al gomito e dalle dita mozzate. La gonna, di foggia scozzese, aveva una lunghezza (o cortezza che dir si voglia) che avrebbe procurato facilmente un infarto alla McGranitt e le calze a rete strappate terminavano dentro anfibi neri militari. Orecchini, piercing e spillette varie decoravano tutta la sua persona e, a completare l’opera, soffriva di eterocromia, avendo un occhio azzurro e uno dorato. Nonostante la descrizione da film horror era una delle ragazze più belle mai apparse sulla terra, ma non è per questa ragione che Malfoy la stava osservando con gli occhi fuori dalle orbite; il povero Draco era sotto shock alla vista di quell’insulto vivente al decoro dei maghi.
 
Di insulti e pregiudizi
 
- Ma come sei conciata? E quei capelli … - Draco Malfoy osservava disgustato la capigliatura della ragazza di fronte a lui. Lei lo squadrò di sbieco e accennò ai suoi biondissimi capelli: - Almeno io non mi faccio la doccia con l’acqua ossigenata! –
- Con l’acqua che? È un nuovo tipo di liquore, come l’Acqua Viola? –
La ragazza rise e il biondo avvampò di rabbia: nessuno poteva osare ridere di un Malfoy!
- Ma quale liquore! Non te lo consiglio proprio un bel bicchiere di acqua ossigenata. Il perossido di idrogeno si usa di solito come disinfettante, ma se lo diluisci lo puoi utilizzare per decolorarti i capelli. Ehi, se ho sbagliato e sei albino, scusami, non volevo offenderti! –
Draco era sempre più allucinato, non riusciva a capire di cosa stesse parlando quella strana strega e soprattutto odiava sentirsi trattato con condiscendenza.
- Io non mi decoloro i capelli: sono un tratto caratteristico della mia famiglia. – Poi, obbligato dalle regole dell’etichetta, si presentò. – Il mio nome è Draco Malfoy e tu saresti? –
- Amaryllis Magica Eterea Nyxen Vivian Arabella Malinconie Nivea Dark, ma tutti mi chiamano Lux. – Concluse, sfidando quasi il suo interlocutore a domandarle il perché del soprannome, e porgendogli la mano. Draco ignorò volutamente sia la mano tesa (mai come in quel momento si era sentito vicino a Potter che lo aveva rifiutato il primo anno) che lo pseudonimo e si concentrò sul cognome.
- Dark? Non mi sovviene nessun Purosangue con questa genealogia. Sei forse parente dei Black? –
- No, non conosco nessun Black. Forse ti sfugge che i legami di parentela si affidano al sangue piuttosto che alle assonanze! In ogni caso non nessun rapporto con i maghi inglesi. –
A questo punto sarebbe stato doveroso che la strana strega iniziasse un monologo per presentarsi e raccontare la sua infanzia, le sue estati passate in Italia in compagnia della prozia Magica DeSpell[1](da cui il suo secondo nome), unica altra parente strega che avesse e i suoi dolorosi trascorsi, ma Lux non era tipa da piangersi addosso e tediare il prossimo.
In ogni caso Malfoy aveva assunto un’aria schifata all’idea che la ragazza che lo aveva urtato avesse origini babbane.
- Mi vuoi dire che sei una Mezzosangue? Lo dovevo immaginare da come eri vestita! –
Lux non conosceva il significato della parola Mezzosangue, essendo appena approdata nel Mondo Magico, ma sapeva riconoscere un insulto.
- Mezzosangue sarai tu, tua madre e tua sorella! –
- Per tua informazione io sono un Purosangue da generazioni, come anche mia madre; inoltre non ho sorelle, essendo figlio unico. – Replicò Draco con sussiego. Infine si degnò di dare spiegazioni alla stralunata Lux che si chiedeva come potesse una persona essere così scema e boriosa allo stesso tempo. – I Mezzosangue sono maghi con genitori babbani, non magici, e come tali non dovrebbero avere nemmeno il diritto di stare tra noi Purosangue, figuriamoci studiare a Hogwarts! Se non fosse per quel babbanofilo di Silente ... ma prima o poi mio padre riuscirà a farlo cacciare e finalmente non dovremo più sorbirci la vostra compagnia! –
- Tra te e tuo padre dovreste essere una gran bella compagnia! – Lo schernì Lux. – Fammi indovinare, il sabato sera vi riunite insieme a qualche altro amico deficiente Purosangue e con dei cappucci in testa andate a linciare i Mezzosangue, stile Klu Klux Klan? –
Malfoy avvampò: - Come fai a sap… Voglio dire come ti vengono in mente certe idee? E ora gira al largo, inquini la mia aria! Salazar non voglia che tu finisca a Serpeverde! – E temendo di potersi tradire, la superò con fierezza, o almeno tentò visto che la strega gli fece uno sgambetto che rischiò di farlo finire a gambe all’aria.
- E voi due cosa avete da guardare? Filate con il vostro amichetto! – Sbraitò rivolta a Tiger e Goyle, per nulla intimorita dalla loro stazza. I due si allontanarono dietro a Malfoy con la coda tra le gambe; era raro che qualcuno avesse il coraggio di apostrofarli in quel modo.
- Razza di babbei, altro che babbani. – Bofonchiò Lux mentre cercava uno scompartimento.
 
Lettere e sfigati
 
Finalmente seduta sulle comode poltrone dell’Hogwarts Express tirò fuori il suo lettore cd e, sotto gli occhi di qualche primino spaesato (sicuramente anche loro Purosangue) si isolò felicemente dal mondo finché non entrarono in funzione le protezioni magiche contro gli oggetti elettrici babbani. Imprecando contro lo Statuto di Segretezza e altre simili sciocchezze, Lux si decise a tirare fuori la lettera che la sua prozia le aveva inviato (rigorosamente via gufo) prima della sua partenza.
 
“Mia cara nipote, sono così fiera che tu stia finalmente facendo la tua entrata ufficiale nel mondo magico …bla bla bla … mi auguro che darai lustro alle tue origini studiando e conseguendo ottimi risultati … ancora bla bla bla … spero inoltre che non ti accompagnerai a gente di basso livello come fece la tua disgraziata nonna maganò sposando quel babbano …  - malefica stronza – pensò Lux – come si permette di criticare la sorella, lei che è pure rimasta zitella? – Mi auspico che tu possa capitare nella prestigiosa Casa di Serpeverde, che ospita alcuni dei più interessanti rampolli del mondo magico: sarebbe davvero magnifico se nascesse un’amicizia e magari qualcosa di più con uno di essi. Ho saputo, per l’appunto, che il figlio dei Malfoy frequenta Hogwarts e ha la tua età, il suo nome è Draco…” – Oh cazzo! – Esclamò Lux ripensando al borioso biondino con cui si era scontrata prima.
 
Una volta arrivati a destinazione la strega dai capelli artificialmente colorati (sempre meglio specificare per non confondersi con qualche Metamorfomagus di passaggio) si voltò intorno alla ricerca del mezzo di trasporto che l’avrebbe condotta al castello. Come immaginava, non basta essere una Mary Sue alternativa e strafiga, la regola vale sempre, scuola magica o babbana che sia: se sei nuovo finisci per forza con gli sfigati! Lux guardò l’ultima carrozza rimasta, a bordo c’erano già due ragazzi, sicuramente fratello e sorella, con i capelli più arancioni che avesse mai visto, un ragazzino grassoccio dall’aria insicura, un nerd con gli occhiali, la classica secchiona priva di senso estetico e una bionda New hippie. Si avviò nella loro direzione: sicuramente meglio gli sfigati che lo stronzo pettinato da una leccata di vacca che aveva incontrato sul treno!
 
Lo Smistamento e il discorso di inizio anno
 
Il Cappello Parlante calò sui capelli tinti della studentessa ammessa eccezionalmente (non così eccezionalmente da quando esiste il fenomeno Mary Sue) al quinto anno.
“Serpeverde, Serpeverde, ti prego mettimi a Serpeverde!!” Mormorava Lux nella sua testa.
L’antico copricapo non era nuovo alle suppliche degli studenti, ma quella ragazza aveva davvero poche caratteristiche in comune con la nobile casata di Salazar.
“È un desiderio che mi lascia perplesso, sono proprio curioso di sapere come mai lo brami così tanto… E NO!” Le urlò nella mente dopo averle letto i pensieri. “Non ti metterò tra i Serpeverde così che tu possa strappare i gioielli di famiglia a Malfoy e spedirli come orecchini a tua zia!!!”
- Grifondoro!!!! – Urlò dunque il Cappello, spedendola a far compagnia a quasi tutti gli sfigati con cui aveva appena trascorso il viaggio in carrozza.
 
Prima di cena Silente si apprestava a concludere il suo discorso di inizio anno quando un delicato colpo di tosse lo interruppe. Il preside si voltò verso il tavolo dei professori dove una donna mai vista prima spiccava come se fosse vestita di rosa. Rivolgendo un’occhiata complice alla docente di Trasfigurazione che lo aveva gentilmente interrotto poco prima, comunicò la novità agli studenti.
“Come la Professoressa McGranitt mi ha giustamente ricordato, mi accingo a presentarvi la vostra nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure: Miss Sally Lucy Marcie Piperita Patty Peanuts!”
La giovane strega si alzò in piedi, mentre un debole rossore le colorava le gote per l’emozione. Si risedette composta, lasciando al preside l’onore di terminare il discorso, e rivolse la sua attenzione al professore accanto a lei, un uomo nero d’aspetto e d’umore, che sprizzava da ogni poro l’allegria di un pipistrello a un funerale. Miss Sally eccetera eccetera gli regalò un sorriso luminoso, capace di spazzare via le nubi di una giornata uggiosa. Piton si ritrovò a osservare quegli occhi verde menta con pupille di liquirizia, quei capelli che sembravano cioccolato fuso, quei denti bianchi come zucchero filato e quelle labbra fin troppo somiglianti a ciliegie candite. Se quella strega fosse rimasta troppo a lungo a Hogwarts il rischio diabete era assicurato, pertanto Severus rispose alla manifestazione di simpatia che gli era appena stata espressa con una sguardata di disprezzo che avrebbe congelato un vulcano in attività. Il sorriso si smorzò debolmente.
 
 
Eccoci qua alla fine di questo capitolo che introduce non una, bensì due Mary Sue a Hogwarts! La prima si riferisce a tutte quelle nate babbane che, incredibilmente, rubano il cuore all’algido Principe delle Serpi Malfoy. Per come stanno le cose credo che l’unica possibilità cha abbia Lux sia quella di un’operazione a cuore aperto e vista la simpatia che riscuote Draco non è neppure così improbabile. Ah se vi state chiedendo il perché del soprannome, sappiate che non lo so neppure io! Dopo essermi imbattuta in Mary Sue con nomi e soprannomi totalmente casuali mi sono dedicata anche io alla funzione random! Inoltre non ha senso neppure il fatto che abbia un look dark, ma anche in quetso caso mi sono ispirata a fan fiction trovate su EFP: vi assicuro che le spillette vanno alla grande! Vedremo che ne pensa la McGranitt!
Ah suppongo che tutti abbiate riconosciuto gli “sfigati” nella carrozza con Lux, vero??
 
La seconda Mary Sue è tutta per Piton. Ovviamente ha gli occhi verdi (se non ha gli occhi verdi Severus non si innamora, fatevene una ragione) e è bellissima e dolcissima (diabetica) ma per ora non sembra aver fatto breccia nel cuore dell’untissimo. Vi aspettavate la Umbridge all’inizio, eh? Non vi preoccupate, presto saprete perché non è a Hogwarts! In quanto ai nomi della seconda Mary Sue… bè io amo Charlie Brown e company! ;)
 

 


[1]Magica DeSpell è il nome americano di Amelia, la strega nemica di Paperone! ;)
  
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