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Autore: GredandForge    19/05/2012    4 recensioni
Doncaster.
Un lavoretto estivo: fare la baby sitter.
Il bimbo al quale avrebbe dovuto badare per un mese, si rivelò essere il cugino di uno dei cantanti della sua band preferita: Louis Tomlinson.
E se quel lavoro si sarebbe tramutato nella più bella esperienza della sua vita?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7: AUSTIN’S BIRTHDAY

Ormai era trascorsa la prima settimana.
Louis aveva portato Austin e Rachele al parco.
Rachele aveva portato Austin al parco.
Harry era riuscito a passare un pomeriggio da solo con la baby-sitter, e per la prima volta aveva fallito. Forse perché un certo “Peter Pan” aveva influenzato “Wendy”. E Liam, Zayn e Niall avevano finalmente conosciuto la nuova baby-sitter.
Tutti e cinque erano arrivati a Doncaster per il weekend: era il compleanno di Austin, ed erano stati invitati alla festa.
Rachele aveva chiesto a Louis di aiutarla nella scelta del regalo.
Nel pomeriggio, mentre Austin dormiva –April lo aveva fatto affinché restasse sveglio per tutta la durata della festa, i due ragazzi, insieme a Niall e Zayn, avevano fatto un giro i uno dei negozi di giocattoli della città.
“Che ne dite di questi?” chiese Niall, con un paio di occhiali colorati extra-extra-large sul naso. Gli coprivano tutto il volto.
Rachele si portò una mano sulle labbra per non scoppiare a ridere.
“Niall, scusa…” Zayn lo scostò con fare da playboy. Sul naso aveva un modello diverso degli stessi occhiali. Questa volta non si trattenne, l’italiana scoppiò a ridere.
“Ah, io l’ho sempre detto che le italiane sono le migliori” sospirò con sguardo sognante, il moro.
“She’s mine*!” ringhiò Louis, attirandola a sé, per la vita.
“Ragazzi, Austin...” li chiamò alla realtà Rachele, divincolandosi dalla presa di Tommo. Era arrossita un po'.
Ad Austin comprò un peluche a forma di tartaruga. Era enorme. 
“Questo piacerà molto ad Harry” commentò Zayn mentre uscivano dal negozio. 
“Spero non diventi un ladruncolo per questo” ribatté Rachele, ridacchiando. 
“Beh, lo è già… Non sai quanti cuori ha rubato” scherzò ancora il moro.

Rachele aiutò Austin a scegliere i vestiti per la sera; e la stessa cosa fece lui con la baby-sitter.
“Metti questo!” le consigliò, indicando un vestito a mezza manica, bianco, a strisce rosse e blu alternate. “Scommetto che a Louis piacerà un sacco” ridacchiò.
Le ultime parole furono come un eco nella testa dell’italiana: a Louis piacerà un sacco.
Indossò quel vestito; e cercò il suo paio di All Stars bianche: mise a soqquadro la valigia e l’intera camera.
Bussarono alla porta:”Avanti!” rispose disperatamente, gattonando per la stanza.
“Rachele che stai facendo?” la voce era inconfondibile: Harold.
Si levò sul busto: “Nulla!” rispose, riprendendo ciò che stava facendo.
Un toc-toc e poi qualcun’altro in camera: “Riky, Austin mi ha detto che avevi dimenticato queste in camera sua”
Riky.
L’unico che conosceva quel suo sopranome lì a Doncaster era…
“Grazie Martin!” l’italiana gli saltò al collo.
Il maestro di Austin aveva scoperto per caso che a casa la chiamavano tutti con quel diminutivo, e da allora anche lui aveva preso quell’abitudine.
Il ragazzo si era meritato quell’abbraccio perché le aveva portato le scarpe che cercava da circa mezz’ora, o più.
Harry lo fulminò, anzi, lo incenerì con la forza del sol sguardo. Martin si congedò con una scusa, forse un po’ banale.

Rachele balzò sul letto, infilò i calzini, e poi le scarpe.
“Perché ti ha chiamata ‘Riky’?” chiese il riccio mentre scendevano le scale.
“E’ il mio sopranome” rispose con non curanza la rossa.
“Cosa?!” urlò scettico. “E perché io non lo sapevo?”
“Non me l’hai mai chiesto…” ribatté lei, uscendo in giardino.
“Bene, allora anche io ti chiamerò Riky” affermò, mettendo le mani in tasca.
Louis era lì vicino, e sentì tutto. Si avvicinò a Riky, che stava dando degli stuzzichini dal buffet ad Austin.
“Perché Harry ti ha chiamata con quel nome da maschio?” le sussurrò, non appena il riccio si fu allontanato, con voce roca e un tono autoritario. Le diede l’impressione di essere… geloso? Forse era la sua impressione, anzi, lo era.
Diede il piatto al bambino, gli fece una carezza e si voltò verso il cantante, che aveva uno sguardo truce.
“E’ il mio sopranome” sospirò lei. “Ha sentito Martin, ed ora lo usa anche lui." Si rese conto in quel momento che forse avrebbe fatto meglio a non nominare Martin. “Se vuoi puoi farlo anche tu…” si affrettò ad aggiungere.
Ma Lou l’aveva già portata da parte, sul retro della casa.
“Fammi capire, Martin usa il tuo soprannome, del quale io non sapevo nulla?” le chiese mettendola spalle a muro. Letteralmente. Rachele era attonita e terrorizzata, appiattita alla parete, tra le braccia tese del castano, che incuteva un po’ di timore.
L’infantile Louis era scomparso, per far spazio al ragazzo geloso e possessivo.
“Si può sapere che ti prende?” gli chiese l’italiana cercando di non dare a vedere che aveva paura. “Tu e i ragazzi non mi avete mai fatto domande del genere, e io non l’ho detto perché tra meno di due settimane sarò di nuovo in Italia, a casa mia, a raccontare di questa splendida vacanza” lo guardò dritto negli occhi. “Vantandomi di aver fatto amicizia con i miei idoli… anche se loro si saranno già dimenticati di me” l’ultima parte la sussurrò abbassando il capo, per non farsi sentire. Louis le alzò il mento con due dita. I loro sguardi s’incrociarono.
“Non dimenticarti di dire loro che sei una ladra” lo sguardo e il tono erano tornati quelli di prima, segno che si era calmato.
Aveva fatto finta di non sentire l'ultima frase di proposito.
“Ladra?” inarcò un sopracciglio. Lui annuì. “Io non sono una ladra!” ribatté risoluta, incrociando le braccia sotto al petto.
“Oh, sì invece”affermò il cantante, sicuro di se.
“E cosa avrei rubato?” chiese la ragazza, beffarda.
“Il mio cuore...” le rispose avvicinandosi a lei.
Non resistette, la baciò.
Consapevole di sbagliare.
La baby-sitter non ricambiò subito quel dolce bacio. Quelle parole e quel gesto l’avevano un po’ sorpresa.

Un’ombra comparve vicino al muro.
I due non se ne accorsero, e continuarono ad intrecciare le loro lingue.
L’ombra si soffermò ad osservarli.

 

 

 

 

* "She's mine" l'ho scritto in inglese perché rendeva di più. (ndA)

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

AND I'M HERE AGAAAIIN! LOL
Sì, la smetto, anche perché ho un sacco di ringraziamenti da fare! Tutto lavoro arretrato, ed è colpa mia, ovvio.
Comincio col dirvi che non credevo di rivedervi così "presto", insomma, le mie prof mi hanno messo tutte le interrogazioni adesso, e io non posso nemmeno oppormi perché rischio veramente di essere rimandata, e se succede... beh, passerò l'estate senza MUSICA, CALCIO, pc e telefono. In breve: io starò senza One Direction, Jonas Brothers, Fernando Torres, Liverpool e Juventus; e voi -visto come vanno le cose, non vedrete più un mio capitolo fino a data da destinarsi.

ANYWAY, pensiamo al presente, che oggi sono successe già un sacco di cose parecchio rattristanti...
Spero di rallegrarvi un po' la giornata con il capitolo... Ve gusta? :3
A me non molto. E nemmeno quelli che seguiranno (lo sapete no, sono già alla stesura del sedicesimo... E ancora non ho finito!)
Allora, Louis si è "quasi" dichiarato; Rachele, lo avrete capito, è cotta del Tommo. Ma chi sarà quell'ombra misteriosa. Chissà. Chissà.
Di certo non vi anticipo nulla, nemmeno se mi pregate per messaggio qui, su facebook, o mi "scassate" su twittah.

Bene, è giunto finalmente il momento da voi tanto atteso: i ringraziamenti.
Come al solito, quelli per il capitolo precedente, poi, quelli per il capitolo che ho saltato la scorsa volta.
A massive thank you to Emma Horan Tomlinson e -ormai lo sapete meglio di me, Mei_Linn.
Per il capitolo precedente... Okay, qui ci vuole un po' di tempo per ricordarmi di tutti.
Partiamo dalle recensioni: Mei_Linn (sempre lei <3), blck_star_, ZoomIntoMe94, Emma Horan Tomlinson (Anche lei non ci scherza <3) e nicoleambro.
VasHappeninPotatoes_ Per averla inserita nelle preferite.
nicoleambro nelle ricordate.
LachenormaybeNevetes, SammiC, e _Boo_ nelle seguite.

Ho terminato! Spero di non aver dimenticato nessuno.
Scusate per questo mio angolino, che "angolino" non è.
Spero di rivedervi al più presto, perché le vostre recensioni sono una delle poche cose che mi fanno sorridere,
Andy_Pancake

P.S.: Se volete seguirmi su twitter, sono @NiallersPancake. Ricambio sempre il follow, anche se non lo chiedete. (Pubblicità occulta) 

   
 
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