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Autore: SaraBondi_    19/05/2012    3 recensioni
Sciao beddi!
Questa è la mia prima fan fiction e spero vi piaccia, lasciate traccia del vostro passaggio!
Divertitevi e se volete sono @Sara_Bondi_ anche se twitter, se seguite ricambio (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Allora ricapitolando, io vengo con te e poi venerdì sette ho l’aereo alle undici di mattina da Firenze quindi penso di poter arrivare a casa verso l’una quindi già da venerdì possiamo ricominciare con le prove per X-Factor-
Mi sentivo così in colpa da quando avevo accettato che Harry mi accompagnasse, mi sembrava di rubargli tempo prezioso per le prove e per la band.
-Chiara non preoccuparti abbiamo provato tanto e due giorni non cambieranno niente- A quanto pare Zayn mi aveva letto nel pensiero.
-Cercherò di non pensarci- Gli sorrisi, Dio quanto mi sarebbe mancato.
-Ragazzi è quasi l’ora che andiate, mi sa che è arrivato il momento ..- Danielle quasi scoppiò a piangere.
-Dani non piangere, ci rivedremo! Tu e El dovrete venire a riprendere la valigia- La abbracciai e anche io quasi mi commossi.
-Non verranno sole! Stanne certa- Anche Niall volle abbracciarmi, i suoi abbracci erano i migliori. Riusciva a trasmetterti sicurezza con il solo gesto di stringerti tra le braccia.
-Mi mancherai irlandese-
Mi liberai dall’abbraccio e salutai tutti, Louis per ultimo e quando ebbe finito di salutarmi mi tirò i capelli facendo sorridere tutti.
-Mi mancherete da morire ragazzi, promettete che non scomparirete e che non mi dimenticherete. Io certo non mi dimenticherò mai di voi e di ciò che avete fatto per me- I miei occhi erano lucidi e la mia voce tradiva l’emozione.
-Come potremmo dimenticarci di te? Anne ti terrà informata durante X-Factor e appena possiamo stai sicura che prendiamo il primo volo e veniamo in Toscana- Liam si avvicinò a me e mi abbracciò di nuovo.
-Adesso dobbiamo andare davvero- Harry mi prese per mano e si mise sulle spalle il mio bagaglio a mano.
-Ci vediamo venerdì ragazzi-
-Vorrei fosse lo stesso anche per me- Detto questo io e Harry ci avviammo verso il nostro aereo.
 

Shut the door, turn the light off
I wanna be with you, I wanna feel your love
I wanna lay beside you, I cannot hide this
Even though I try
 

-Smetti, la signora non gradisce- Harry aveva cominciato a cantarmi nell’orecchio ma la signora di fianco a lui gli mandava strani  sguardi non troppo gentili.
-Tu gradisci?- E fece quel sorriso sghembo che mi faceva andare il cuore a mille.
-Gradisco eccome- E gli detti un bacio sul naso.
-Chi ci sarà all’aereo-porto?-
-Ci saranno i miei, nonna e mia sorella. Forse un paio di mie amiche ma non sono sicura-
-Non vedo l’ora di conoscere tua nonna- Ad Harry era sempre stata simpatica mia nonna, chi sa perché..
Ricominciò a cantare e io finii per addormentarmi, gli aerei avevano il potere di farmi venire un sonno pazzesco.
 
-Chiara, svegliati dobbiamo andare-  Harry mi stava scuotendo le spalle cercando di farmi riemergere dal mondo dei sogni.
Aprii gli occhi e scendemmo dall’aereo.
-Mamma!- Appena la vidi mi si riempirono gli occhi di lei, fino a quel momento non avevo capito quanto mi fosse mancata. La abbracciai e tutta la mia famiglia si gettò su di me e ci abbracciammo tutti insieme. Probabilmente vista da fuori la scena appariva come un’ammucchiata di rugby ma non ce ne importava niente, finalmente eravamo di nuovo tutti insieme. La mia vita di Londra mi sarebbe mancata, certo, ma loro erano pur sempre la mia famiglia. Le persone che mi avevano cresciuta, erano le mie origini ed ero felicissima di poter rivedere mia nonna, i miei genitori e quella rompiscatole di mia sorella Sara a cui volevo un bene immenso.
Improvvisamente mi ricordai di Harry.
-Ah, ragazzi lui è Harry. Ricordate? Ve ne ho parlato nella cartolina .. E’ uno di quelli con cui sono andata alle Hawaii-
-Piacere di conoscervi, mi chiamo Harold ma vi prego chiamatemi Harry- Lui si avvicinò ai componenti della mia famiglia e strinse la mano ad ognuno di loro, quando fu il turno di mio padre prima di stringergli la mano lo squadrò da capo a piedi. Anche se erano passati tre mesi mio padre non aveva cambiato di una virgola il suo atteggiamento con i ragazzi.
-Com’è che sei venuto qua in Italia con mia sorella?- Se mio padre none era cambiato di una virgola mia sorella era cambiata ancora meno. Stessa impicciona di sempre.
-Emmh, ecco .. io e Harry ci diciamo frequentiamo .. –Non riuscivo a trovare le parole per descrivere alla mia famiglia il nostro rapporto ma il riccio lo fece al posto mio senza farselo ripetere due volte.
-Voglio molto bene a Chiara e la nostra amicizia si è spinta oltre durante il tempo che abbiamo passato insieme. Sono venuto qua con lei perché non mi andava che tornasse da sola a casa-
A quel punto mia nonna spezzo il silenzio con una sonora risata e tirando un buffetto sulla spalla di mia mamma disse:
-Ve l’avevo detto! Lo sapevo che si era innamorata, si sentiva dalla sua voce al telefono, l’amore non si può nascondere neanche dietro a centinai di kilometri. Lo sentivo nelle lettere del nonno quando era in guerra e l’ho sentito nelle telefonate di Chiara, l’amore non si nasconde mai-
Ci lasciò tutti a bocca aperta ma Sara ruppe l’incantesimo lamentandosi come sempre e obbligandoci ad andare a mangiare qualcosa.
Mentre mangiavamo mi riempirono tutti di domande sul mio soggiorno a Londra, come se durante i tre mesi precedenti non gli avessi raccontato nulla.
Parlarono molto anche con Harry e lui non sbagliò una risposta, cominciava anche ad andare a genio a mio padre. Quel ragazzo era pieno di risorse.
-Dove passerai la notte?- Chiese mia mamma rivolgendosi ad Harold.
-Pensavo di prendere una camera in un albergo, dopo andrò a cercarne uno-
Mia nonna lo interruppe e disse che non avrebbe permesso che dormisse in un albergo, gli offrì una delle tante camere della sua immensa casa e lui accettò.


Eravamo in macchina davanti a casa nostra e papà mi prese la mano.
-Ti ricordi ancora com’è ?-
-Certo che me lo ricordo!- Scesi dalla macchina e andai verso la porta di casa nostra, alzai lo zerbino e presi le chiavi. Aprii e subito andai in cucina, poi in salotto e via via andai in tutte le stanze della casa con Harry che mi seguiva stringendomi la mano. Per un’ultima andai in camera mia. Era ancora come l’avevo lasciata, non era stato fatto neppure il letto. I post-it attaccati allo specchio, l’armadio praticamente svuotato, i libri di scuola sulla scrivania con all’interno ancora le penne senza tappo con cui avevo svolto frettolosamente i miei compiti. Tutto era come fossilizzato alla mattina in cui ero partita.
Harry si avvicinò alla parete dove tenevo tutte le mie foto e cominciò a guardarle.
-Anche tu le foto alla parete eh!- Mi fece l’occhiolino.
-Ebbene si, ma adesso devo cambiarle. Ho una montagna di foto vostre da attaccare a quella parete-
-La mia parete è già piena di tue foto- Prese la mia mano e l’appoggiò sul suo cuore.
-Le vedi? Ti piacciono?-
Aprii la bocca ma non ne uscì che un flebile suono, un respiro strozzato dall’emozione. Volevo dirgli che era il ragazzo migliore del mondo e che l’amavo. Volevo dirgli tantissime cose ma riuscii solo a perdermi nei suoi occhi verdi dove più o meno due mesi fa ero affogata per la prima volta. Quegli occhi verdi che brillavano più del Sole, quegli occhi verdi da cui non sarei riuscita a riemergere mai più.



Hi guys!
Cosa ne pensate di questo rientro a casa?
Non voglio annoiarvi con le mie chiacchere quindi la chiudo qua bellezze :33
Ci vediamo al prossimo capitolo, mi racocmando non dimenticate di farvi sentire ^^ ♥♥♥.
 
  
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