Come avrete capito leggendo il titolo, ci sarà nella parte finale del capitolo una scena intima tra Nate e Edward: vi avviso, non c'è nulla di eccessivo o spinto, il raiting non lo pemette e poi non credo sia necessario, ma lo dico per non urtare la sensibilità di nessuno.
Ultima cosa e poi mi tolgo dalle balles: Misa, carissima, il capitolo è tutto tuo! Non sapendo bene come rispondere alla tua bellissima recensione, ho pensato che questo fosse il modo più opportuno per farlo, spero che gradirai :D
LA
PRIMA VOLTA
“
Pronto? ”
“ Emmett, ciao. ”
“ Edward perché balbetti e chiami con l'anonimo?
” Già Edward perché ti stai
comportando come un cretino con tuo fratello?
“ Avevo paura che non mi rispondessi. Hai da fare? ”
“ Già fatto fratellino: Rose, pienamente
soddisfatta, sta facendo la doccia. ”
Ride come un cretino e io mi maledico per aver pensato di chiamare lui,
ma con
Bella mi sarei vergognato troppo e anche lei, e poi non so fino a che
punto mi
avrebbe potuto aiutare.
“ Emmett devo parlarti di una cosa seria... Ecco, io penso
che stasera io e
Nate, sì insomma, potrebbe succedere qualcosa…
”
“ Edward non so come sia scopare con un uomo. ” Mi
interrompe lui e io vorrei
fare il test del palloncino per capire se nel latte di stamattina a mia
insaputa è stato messo dell'alcool: devo essere disperato
per rivolgermi a lui.
“ Certo che no cretino. Io volevo solo qualche dritta sulla
tua prima volta. ”
“ Edward lo capirai quando sarà il momento giusto
e non deve essere per forza
questa sera. In quel momento il cuore ti batterà forte,
quasi volesse lasciare
il tuo petto, il fiato si farà corto e la bocca
sarà simile al deserto del
Sahara: quello è il momento perfetto. Non importa il posto,
l'ora o che so io,
l'importante siete tu e lei, anzi nel tuo caso lui. ” Sorrido
come un imbecille,
le parole di Emmett sono bellissime,
non
credevo che il mio fratellone potesse essere tanto sentimentale,
peccato che io
mi senta sempre così con Nate: vuol dire che sono pronto ?
“
Considerando che io mi sento così da sempre con Nate,
non so se per me vale la stessa regola. ”
“
Mi chiedo come sia possibile che non vi siate ancora
strappati i vestiti di dosso quando siete insieme. Comunque, se ti
senti così è
perché c’è attrazione tra di voi e
chiede solo di essere sfogata. ” Chiarisce
mio fratello.
“
Ed è andata così tra te e Rose? ”
Indago.
“
Veramente no, è stata un vero disastro. Lei era
agitatissima e io così eccitato che sono venuto nel giro di
qualche minuto
senza preoccuparmi del suo piacere; la seconda volta però
è andata meglio,
eravamo già collaudati. ” Ride e sono sicuro che
se lo avesse sentito Rose gli
avrebbe tirato una scarpa in testa o addirittura l’abatjour.
“
Wow, sei stato incoraggiante. ” Sospiro, mentre penso
che tutto quello che ho organizzato per stasera sia solo un grande
sbaglio.
“
Edward, ascoltami bene: non è detto che tra te e Nate
andrà allo stesso modo e poi è un classico che la
prima volta non sia sempre
eccezionale, ma questo non significa nulla. Se dovesse succedere
stasera sarà
perché i tempi sono maturi, non è
l’atmosfera o il luogo a creare l’occasione
perfetta, ma siete solo voi due: per quanto riguarda me e Rose avremmo
potuto
farlo già dalla prima volta che ci siamo visti
perché entrambi sapevamo che
eravamo fatti l’uno per l’altra, ma abbiamo deciso
di fare le cose con calma, e
se tu hai avuto la stessa sensazione con Nate non
c’è niente di sbagliato e
anche se non dovesse andare come ti sei immaginato fa nulla, ci
sarà tempo per
rimediare, ma rimarrà comunque la vostra prima volta.
”
“ Grazie Emm, sei stato chiarissimo. ” Non pensavo
che mio fratello, l’orso
della famiglia, potesse fare dei discorsi del genere e tanto profondi,
ma mi è
stato di grande aiuto, tutto sommato.
“ Quando vuoi Edward. ” Riattacca e io mi sento un
po' più tranquillo, mi ha
fatto bene parlare con lui: la serata non mi sembra più
così spaventosa.
La tavola è
pronta, le pietanze stanno riscaldando lentamente sul fuoco e il
lettore cd è
già programmato: spero solo che Nate apprezzi tutto
ciò.
Visto che è
il nostro anniversario e volevo preparare qualcosa di speciale, Charlie e Bella si sono
offerti di prestarmi
la loro vecchia casa per organizzare
ciò: l’unico monito di Charlie “ Se
dovete farlo, evitate la mia camera per
favore. ” Inutile dire che ho assunto una colorazione
bordeaux da fare invidia
a quella di mia sorella e le risate si sono sprecate.
Suonano alla
porta ed io volo ad aprire, non prima di aver premuto play nel lettore
cd e
lasciare che si diffondano per la casa le note di Michael
Bublè.
È lui, in
tutto il suo splendore, ed io mi sento quasi fuori luogo per indossare
dei
semplici jeans e una maglietta, mentre lui indossa dei pantaloni beige
e una
camicia blu con le maniche leggermente arrotolate.
“ Non mi fai
entrare? ” Dalla sua domanda mi accorgo che in tutto questo
tempo l’ho lasciato
davanti la porta senza dire una parola: che idiota!
“ Certo, entra
pure e scusami. ” Mi faccio da parte e lui entra, io chiudo
la porta e prendo
un profondo respiro, devo calmarmi. Quando mi volto lo trovo ad una
spanna dal
mio viso.
“ Ciao. ” Sussurra
e poi fa combaciare le nostre bocche in un bacio tenero, di saluto,
dove non
c’è lingua, ma solo labbra che giocano e si
assaporano. Quando ci stacchiamo i
suoi occhi brillano dalla felicità e io prendendolo per mano
lo conduco in
salotto: Nathan rimane incantato, sgrana gli occhi e li sposta
continuamente
dalla tavola a me.
“ Hai fatto
tutto questo per me? ” Chiede spaesato.
“ E per chi
altrimenti, scemotto! ” Gli do un buffetto sulla guancia e
lui mi getta le
braccia al collo, stringendomi in un abbraccio che mi dimostra quanto
sia
felice della sorpresa.
“ Sono stato
fortunato ad incontrarti. ”
“ Anche io!
Ma adesso mangiamo o avrò lavorato per nulla. ”
Prima che la situazione ci
sfugga di mano, lo faccio accomodare a tavola e poi vado di
là a prendere il
primo: risotto ai funghi, speriamo gli piaccia. Lui lo guarda curioso,
poi ne
prende una forchettata e la porta alla bocca; io nel frattempo
trattengo il
respiro e lo guardo fisso, in attesa di qualche smorfia di disgusto o
di
piacere, ma lui è impassibile: mastica il boccone senza
lasciar trapelare nulla
e io tra poco mi mangerò le unghie se non si da una mossa.
Deglutisce e ciò
vuol dire che il verdetto sta per arrivare.
“ Mhhh, veramente
delizioso. Sei un cuoco magnifico Edward, da sposare. ”
Finalmente
rilascio il respiro “ Sei uno stronzo , mi hai fatto morire.
Comunque grazie, ma
il merito non è solo mio. ” Confesso.
“ In che
senso? ” Chiede, mentre riprendiamo a magiare, o meglio lui
riprende e io
inizio.
“ Diciamo
che la cena non è tutta opera mia, ho avuto delle insegnanti
speciali. ” Dico
sornione.
“ A bene, allora
domani ricordami di ringraziare Esme e Bella. ” Ride e io gli
lancio il mio
tovagliolo.
“ Ho aiutato
pure io. Sono stato un’ora a pulire i funghi e ho pure
ricevuto i complimenti
da Bella. ” Replico piccato.
“ Sarà…
”
Bisbiglia lui e poi scoppiamo a ridere insieme. Quando ci riprendiamo
lui
riempie i bicchieri con il vino e poi solleva il suo “ A noi
due! ” Dice e io
lo imito, facendo tintinnare i nostri bicchieri e bevendo un sorso di
vino
senza distogliere mai i nostri sguardi da quello dell’altro.
Finiamo di cenare
chiacchierando del più e del meno, per poi spostarci in
cucina, dove decidiamo
che io laverò i piatti e lui li asciugherà.
Mentre
canticchiamo le canzoni di Bublè ad un tratto sento lui
avvicinarsi a me e
cingermi da dietro i fianchi: inizia ad accarezzarmi la schiena con
movimenti
circolari e a baciarmi il collo, per poi passare all’orecchio
mordicchiandomi
il lobo; lascio andare il piatto che tengo in mano per evitare di farlo
cadere
e gemo, quando con la lingua prende ad accarezzarmi il collo. Non
contento,
spinge il suo corpo contro il mio facendo aderire il suo petto con la
mia
schiena e posso chiaramente sentire la sua erezione premere sul mio
sedere.
“ Ho voglia
di te Edward. ” Mi sussurra all’orecchio
“ Ti voglio da tanto, troppo tempo, e
adesso non resisto più. Dimmi che anche tu mi desideri o
impazzirò. ”
In questi
mesi io e Nate non ci siamo mai spinti oltre baci appassionati e
qualche
carezza superficiale: io non mi sentivo pronto, avevo e ho paura, e lui
ha
sempre rispettato i miei tempi. Ma adesso forse è arrivato
il momento di
lasciarsi andare, lo amo e so che la mia prima volta deve essere con
lui, lo
voglio anche io.
Non
rispondo, mi volto nel suo abbraccio e lo bacio con passione,
stringendo il suo
viso tra le mie mani e infilando quasi con prepotenza la mia lingua
nella sua
bocca, dando così vita ad una danza di passione, dove
c’è poco amore ma tanto
desiderio: desiderio di amarci, di stringerci, di possederci, di
sentire le
nostre pelli a contatto.
Lui sfila la
maglietta dai miei pantaloni e per un brevissimo istante interrompe il
contatto
tra le nostre bocche per togliermela; io inizio a sbottonare la sua
camicia, ma
lui è impaziente e se la toglie da solo come fosse una
maglia. Rimango a
guardarlo per un po’, beandomi del suo fisico asciutto,
leggermente più
muscoloso del mio, con gli addominali più scolpiti.
“ Sei
bellissimo. ” Sussurro e lui mi attira a sé per
riprendere a baciarmi. Lentamente
le sue mani percorrono il mio torace, mentre le mie scompigliano i suoi
capelli; velocemente arriva al bottone dei jeans e lo slaccia, tirando
giù
anche la cerniera: a quel punto mi irrigidisco un po’ e lui
se ne accorge
subito.
Pone fine al
bacio e mi guarda attentamente negli occhi “ Cosa
c’è Edward, ho fatto qualcosa
di sbagliato? ”
“ No, non
sei tu. È che io, sì insomma, non l’ho
mai fatto con nessuno e ho paura di
sbagliare qualcosa. ”
Mi guarda
sorridendo e poi mi scosta una ciocca di capelli dalla fronte.
“ Allora
siamo in due ad aver paura, o forse, essendo due inesperti, non
dovremmo avere
paura visto che nessuno dei due ha termini di paragone. Io voglio
amarti Edward
nel modo più naturale e semplice che ci sia: me lo permetti?
”
“ Sono tuo, sono
sempre stato tuo. ” Asserisco convinto e riprendiamo da dove
avevamo lasciato, con
le mani che adesso non tremano più per la paura, ma per
l’eccitazione, con i
nostri gemiti che riempiono le pareti della cucina, sovrastando la
musica che
proviene dall’altra stanza.
Quando siamo
entrambi nudi, lo prendo per mano e lo conduco in salotto, sul tappeto
che si
trova davanti il caminetto e lì ci distendiamo, iniziando ad
accarezzare l’uno
il corpo dell’altro lentamente, per assaporare bene ogni
momento. Le nostre
mani vagano sui nostri corpi, cercando
ognuno i punti più sensibili dell’altro, per
donarci e ricevere piacere; esploriamo
timidamente le nostre parti più nascoste, eccitati come non
mai, scoprendo il
piacere del sesso: bastano poche carezze e veniamo quasi in
contemporanea.
Continuiamo a baciarci, fino a quando Nate non mi chiede di voltarmi e
io lo
faccio, perché in questo momento non potrei mai dirgli di
no: non posso e non
voglio, mi fido di lui. Comincia a percorrere la mia schiena con le sue
labbra,
causandomi una serie di brividi e di scosse che confluiscono tutte nel
mio
membro, facendomi gemere in maniera imbarazzante, nonostante il piacere
appena
provato. Nathan continua nella sua discesa, massaggiando i miei glutei,
fino ad
arrivare alle mie parti più nascoste: lentamente entra
dentro di me, servendosi
dei nostri umori per facilitare le cose.
“ Cerca di
rilassarti il più possibile, se ti faccio male fermami
immediatamente. ” Mi
sussurra preoccupato ed io annuisco, al momento non so che tono di voce
mi
uscirebbe. Nate inizia a muoversi dentro di me, prima lentamente, poi
sempre
più velocemente fino a quando non lo sento esplodere in me,
invocando il mio
nome. Non appena riprendiamo entrambi un attimo di fiato, inverto le
posizioni,
per poter donare al mio ragazzo le stesse splendide sensazioni che lui
ha
donato a me: entrambi oggi abbiamo provato il nostro primo orgasmo,
causato
dalla persona che amiamo, e nulla potrebbe rendermi più
felice. Essere un solo
corpo, sentirsi l’uno parte dell’altro,
è una sensazione fantastica: stare
stretto tra le sua braccia è come sentirsi a casa*, un porto
sicuro che sai ti
accoglierà sempre, anche quando la tempesta
imperverserà così forte che neppure
tu sai se riuscirai a farcela.
Esausti ci
accasciamo sul tappeto e io tiro il copri divano e ci copro con quello;
Nathan
si avvicina a me e poggia la testa sul mio petto. Lo
sento tremare e mi spaventa questa sue
reazione, sembra anche piuttosto pallido.
“ Nate, ti
senti bene? Stai tremando. ”
“ Sì, amore mio.
Grazie, è stata la notte più bella della mia
vita. ”
“ Ti amo
Nate. ” E’ la prima volta che lo dico, ma so che in
questo momento le parole
sono quelle giuste da dire e mai sono state più vere per me.
“ Ti amo
tanto anche io Edward e lo farò per sempre, qualunque cosa
accada. ”
Ci addormentiamo
lì, sul tappeto, stretti l’uno tra le braccia
dell’altro, innamorati e felici
più che mai.
Allora, sono veramente emozionata, questo capitolo non ne voleva sapere di venire fuori ma alla fine sono piuttosto soddisfatta. Godetevelo, perchè il prossimo, nonchè ultimo, sono certa che vi stupirà parecchio, e non credo proprio in senso positivo.
Prometto che tra dieci giorni sarò di nuovo qui u.u Un bacio, Paola