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Autore: pallina90    20/05/2012    7 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buona domenica gente! Eccoci qui con il penultimo capitolo...Nn mi sembra vero di essere arrivata fino a qui, credevo che tutte dopo la confessione di Edward mi mandaste a quel paese e invece siete ancora qui, quindi grazie di cuore!
Come avrete capito leggendo il titolo, ci sarà nella parte finale del capitolo una scena intima tra Nate e Edward: vi avviso, non c'è nulla di eccessivo o spinto, il raiting non lo pemette e poi non credo sia necessario, ma lo dico per non urtare la sensibilità di nessuno.
Ultima cosa e poi mi tolgo dalle balles: Misa, carissima, il capitolo è tutto tuo! Non sapendo bene come rispondere alla tua bellissima recensione, ho pensato che questo fosse il modo più opportuno per farlo, spero che gradirai :D
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LA PRIMA VOLTA

 

“ Pronto? ”
“ Emmett, ciao. ”
“ Edward perché balbetti e chiami con l'anonimo? ” Già Edward perché ti stai comportando come un cretino con tuo fratello?
“ Avevo paura che non mi rispondessi. Hai da fare? ”
“ Già fatto fratellino: Rose, pienamente soddisfatta, sta facendo la doccia. ” Ride come un cretino e io mi maledico per aver pensato di chiamare lui, ma con Bella mi sarei vergognato troppo e anche lei, e poi non so fino a che punto mi avrebbe potuto aiutare.
“ Emmett devo parlarti di una cosa seria... Ecco, io penso che stasera io e Nate, sì insomma, potrebbe succedere qualcosa… ”
“ Edward non so come sia scopare con un uomo. ” Mi interrompe lui e io vorrei fare il test del palloncino per capire se nel latte di stamattina a mia insaputa è stato messo dell'alcool: devo essere disperato per rivolgermi a lui.
“ Certo che no cretino. Io volevo solo qualche dritta sulla tua prima volta. ”
“ Edward lo capirai quando sarà il momento giusto e non deve essere per forza questa sera. In quel momento il cuore ti batterà forte, quasi volesse lasciare il tuo petto, il fiato si farà corto e la bocca sarà simile al deserto del Sahara: quello è il momento perfetto. Non importa il posto, l'ora o che so io, l'importante siete tu e lei, anzi nel tuo caso lui. ” Sorrido come un imbecille, le parole di Emmett sono  bellissime, non credevo che il mio fratellone potesse essere tanto sentimentale, peccato che io mi senta sempre così con Nate: vuol dire che sono pronto ?

“ Considerando che io mi sento così da sempre con Nate, non so se per me vale la stessa regola. ”

“ Mi chiedo come sia possibile che non vi siate ancora strappati i vestiti di dosso quando siete insieme. Comunque, se ti senti così è perché c’è attrazione tra di voi e chiede solo di essere sfogata. ” Chiarisce mio fratello.

“ Ed è andata così tra te e Rose? ” Indago.

“ Veramente no, è stata un vero disastro. Lei era agitatissima e io così eccitato che sono venuto nel giro di qualche minuto senza preoccuparmi del suo piacere; la seconda volta però è andata meglio, eravamo già collaudati. ” Ride e sono sicuro che se lo avesse sentito Rose gli avrebbe tirato una scarpa in testa o addirittura l’abatjour.

“ Wow, sei stato incoraggiante. ” Sospiro, mentre penso che tutto quello che ho organizzato per stasera sia solo un grande sbaglio.

“ Edward, ascoltami bene: non è detto che tra te e Nate andrà allo stesso modo e poi è un classico che la prima volta non sia sempre eccezionale, ma questo non significa nulla. Se dovesse succedere stasera sarà perché i tempi sono maturi, non è l’atmosfera o il luogo a creare l’occasione perfetta, ma siete solo voi due: per quanto riguarda me e Rose avremmo potuto farlo già dalla prima volta che ci siamo visti perché entrambi sapevamo che eravamo fatti l’uno per l’altra, ma abbiamo deciso di fare le cose con calma, e se tu hai avuto la stessa sensazione con Nate non c’è niente di sbagliato e anche se non dovesse andare come ti sei immaginato fa nulla, ci sarà tempo per rimediare, ma rimarrà comunque la vostra prima volta. ”
“ Grazie Emm, sei stato chiarissimo. ” Non pensavo che mio fratello, l’orso della famiglia, potesse fare dei discorsi del genere e tanto profondi, ma mi è stato di grande aiuto, tutto sommato.
“ Quando vuoi Edward. ” Riattacca e io mi sento un po' più tranquillo, mi ha fatto bene parlare con lui: la serata non mi sembra più così spaventosa.

 

La tavola è pronta, le pietanze stanno riscaldando lentamente sul fuoco e il lettore cd è già programmato: spero solo che Nate apprezzi tutto ciò.

Visto che è il nostro anniversario e volevo preparare qualcosa di speciale,  Charlie e Bella si sono offerti di  prestarmi la loro vecchia casa per organizzare ciò: l’unico monito di Charlie “ Se dovete farlo, evitate la mia camera per favore. ” Inutile dire che ho assunto una colorazione bordeaux da fare invidia a quella di mia sorella e le risate si sono sprecate.

Suonano alla porta ed io volo ad aprire, non prima di aver premuto play nel lettore cd e lasciare che si diffondano per la casa le note di Michael Bublè.

È lui, in tutto il suo splendore, ed io mi sento quasi fuori luogo per indossare dei semplici jeans e una maglietta, mentre lui indossa dei pantaloni beige e una camicia blu con le maniche leggermente arrotolate.

“ Non mi fai entrare? ” Dalla sua domanda mi accorgo che in tutto questo tempo l’ho lasciato davanti la porta senza dire una parola: che idiota!

“ Certo, entra pure e scusami. ” Mi faccio da parte e lui entra, io chiudo la porta e prendo un profondo respiro, devo calmarmi. Quando mi volto lo trovo ad una spanna dal mio viso.

“ Ciao. ” Sussurra e poi fa combaciare le nostre bocche in un bacio tenero, di saluto, dove non c’è lingua, ma solo labbra che giocano e si assaporano. Quando ci stacchiamo i suoi occhi brillano dalla felicità e io prendendolo per mano lo conduco in salotto: Nathan rimane incantato, sgrana gli occhi e li sposta continuamente dalla tavola a me.

“ Hai fatto tutto questo per me? ” Chiede spaesato.

“ E per chi altrimenti, scemotto! ” Gli do un buffetto sulla guancia e lui mi getta le braccia al collo, stringendomi in un abbraccio che mi dimostra quanto sia felice della sorpresa.

“ Sono stato fortunato ad incontrarti. ”

“ Anche io! Ma adesso mangiamo o avrò lavorato per nulla. ” Prima che la situazione ci sfugga di mano, lo faccio accomodare a tavola e poi vado di là a prendere il primo: risotto ai funghi, speriamo gli piaccia. Lui lo guarda curioso, poi ne prende una forchettata e la porta alla bocca; io nel frattempo trattengo il respiro e lo guardo fisso, in attesa di qualche smorfia di disgusto o di piacere, ma lui è impassibile: mastica il boccone senza lasciar trapelare nulla e io tra poco mi mangerò le unghie se non si da una mossa. Deglutisce e ciò vuol dire che il verdetto sta per arrivare.

“ Mhhh, veramente delizioso. Sei un cuoco magnifico Edward, da sposare. ”

Finalmente rilascio il respiro “ Sei uno stronzo , mi hai fatto morire. Comunque grazie, ma il merito non è solo mio. ” Confesso.

“ In che senso? ” Chiede, mentre riprendiamo a magiare, o meglio lui riprende e io inizio.

“ Diciamo che la cena non è tutta opera mia, ho avuto delle insegnanti speciali. ” Dico sornione.

“ A bene, allora domani ricordami di ringraziare Esme e Bella. ” Ride e io gli lancio il mio tovagliolo.

“ Ho aiutato pure io. Sono stato un’ora a pulire i funghi e ho pure ricevuto i complimenti da Bella. ” Replico piccato.

“ Sarà… ” Bisbiglia lui e poi scoppiamo a ridere insieme. Quando ci riprendiamo lui riempie i bicchieri con il vino e poi solleva il suo “ A noi due! ” Dice e io lo imito, facendo tintinnare i nostri bicchieri e bevendo un sorso di vino senza distogliere mai i nostri sguardi da quello dell’altro. Finiamo di cenare chiacchierando del più e del meno, per poi spostarci in cucina, dove decidiamo che io laverò i piatti e lui li asciugherà.

Mentre canticchiamo le canzoni di Bublè ad un tratto sento lui avvicinarsi a me e cingermi da dietro i fianchi: inizia ad accarezzarmi la schiena con movimenti circolari e a baciarmi il collo, per poi passare all’orecchio mordicchiandomi il lobo; lascio andare il piatto che tengo in mano per evitare di farlo cadere e gemo, quando con la lingua prende ad accarezzarmi il collo. Non contento, spinge il suo corpo contro il mio facendo aderire il suo petto con la mia schiena e posso chiaramente sentire la sua erezione premere sul mio sedere.

“ Ho voglia di te Edward. ” Mi sussurra all’orecchio “ Ti voglio da tanto, troppo tempo, e adesso non resisto più. Dimmi che anche tu mi desideri o impazzirò. ”

In questi mesi io e Nate non ci siamo mai spinti oltre baci appassionati e qualche carezza superficiale: io non mi sentivo pronto, avevo e ho paura, e lui ha sempre rispettato i miei tempi. Ma adesso forse è arrivato il momento di lasciarsi andare, lo amo e so che la mia prima volta deve essere con lui, lo voglio anche io.

Non rispondo, mi volto nel suo abbraccio e lo bacio con passione, stringendo il suo viso tra le mie mani e infilando quasi con prepotenza la mia lingua nella sua bocca, dando così vita ad una danza di passione, dove c’è poco amore ma tanto desiderio: desiderio di amarci, di stringerci, di possederci, di sentire le nostre pelli a contatto.

Lui sfila la maglietta dai miei pantaloni e per un brevissimo istante interrompe il contatto tra le nostre bocche per togliermela; io inizio a sbottonare la sua camicia, ma lui è impaziente e se la toglie da solo come fosse una maglia. Rimango a guardarlo per un po’, beandomi del suo fisico asciutto, leggermente più muscoloso del mio, con gli addominali più scolpiti.

“ Sei bellissimo. ” Sussurro e lui mi attira a sé per riprendere a baciarmi. Lentamente le sue mani percorrono il mio torace, mentre le mie scompigliano i suoi capelli; velocemente arriva al bottone dei jeans e lo slaccia, tirando giù anche la cerniera: a quel punto mi irrigidisco un po’ e lui se ne accorge subito.

Pone fine al bacio e mi guarda attentamente negli occhi “ Cosa c’è Edward, ho fatto qualcosa di sbagliato? ”

“ No, non sei tu. È che io, sì insomma, non l’ho mai fatto con nessuno e ho paura di sbagliare qualcosa. ”

Mi guarda sorridendo e poi mi scosta una ciocca di capelli dalla fronte.

“ Allora siamo in due ad aver paura, o forse, essendo due inesperti, non dovremmo avere paura visto che nessuno dei due ha termini di paragone. Io voglio amarti Edward nel modo più naturale e semplice che ci sia: me lo permetti? ”

“ Sono tuo, sono sempre stato tuo. ” Asserisco convinto e riprendiamo da dove avevamo lasciato, con le mani che adesso non tremano più per la paura, ma per l’eccitazione, con i nostri gemiti che riempiono le pareti della cucina, sovrastando la musica che proviene dall’altra stanza.

Quando siamo entrambi nudi, lo prendo per mano e lo conduco in salotto, sul tappeto che si trova davanti il caminetto e lì ci distendiamo, iniziando ad accarezzare l’uno il corpo dell’altro lentamente, per assaporare bene ogni momento.  Le nostre mani vagano sui nostri corpi, cercando ognuno i punti più sensibili dell’altro, per donarci e ricevere piacere; esploriamo timidamente le nostre parti più nascoste, eccitati come non mai, scoprendo il piacere del sesso: bastano poche carezze e veniamo quasi in contemporanea. Continuiamo a baciarci, fino a quando Nate non mi chiede di voltarmi e io lo faccio, perché in questo momento non potrei mai dirgli di no: non posso e non voglio, mi fido di lui. Comincia a percorrere la mia schiena con le sue labbra, causandomi una serie di brividi e di scosse che confluiscono tutte nel mio membro, facendomi gemere in maniera imbarazzante, nonostante il piacere appena provato. Nathan continua nella sua discesa, massaggiando i miei glutei, fino ad arrivare alle mie parti più nascoste: lentamente entra dentro di me, servendosi dei nostri umori per facilitare le cose.

“ Cerca di rilassarti il più possibile, se ti faccio male fermami immediatamente. ” Mi sussurra preoccupato ed io annuisco, al momento non so che tono di voce mi uscirebbe. Nate inizia a muoversi dentro di me, prima lentamente, poi sempre più velocemente fino a quando non lo sento esplodere in me, invocando il mio nome. Non appena riprendiamo entrambi un attimo di fiato, inverto le posizioni, per poter donare al mio ragazzo le stesse splendide sensazioni che lui ha donato a me: entrambi oggi abbiamo provato il nostro primo orgasmo, causato dalla persona che amiamo, e nulla potrebbe rendermi più felice. Essere un solo corpo, sentirsi l’uno parte dell’altro, è una sensazione fantastica: stare stretto tra le sua braccia è come sentirsi a casa*, un porto sicuro che sai ti accoglierà sempre, anche quando la tempesta imperverserà così forte che neppure tu sai se riuscirai a farcela.

Esausti ci accasciamo sul tappeto e io tiro il copri divano e ci copro con quello; Nathan si avvicina a me e poggia la testa sul mio petto.  Lo sento tremare e mi spaventa questa sue reazione, sembra anche piuttosto pallido.

“ Nate, ti senti bene? Stai tremando. ”

“ Sì, amore mio. Grazie, è stata la notte più bella della mia vita. ”

“ Ti amo Nate. ” E’ la prima volta che lo dico, ma so che in questo momento le parole sono quelle giuste da dire e mai sono state più vere per me.

“ Ti amo tanto anche io Edward e lo farò per sempre, qualunque cosa accada. ”

Ci addormentiamo lì, sul tappeto, stretti l’uno tra le braccia dell’altro, innamorati e felici più che mai.

 

 

* Frase rubata alla mia Michy ;)
Allora, sono veramente emozionata, questo capitolo non ne voleva sapere di venire fuori ma alla fine sono piuttosto soddisfatta. Godetevelo, perchè il prossimo, nonchè ultimo, sono certa che vi stupirà parecchio, e non credo proprio in senso positivo.
Prometto che tra dieci giorni sarò di nuovo qui u.u Un bacio, Paola
   
 
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