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Autore: MidnightShiver    20/05/2012    5 recensioni
Albus Silente, preside della famigerata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, chiede a una delle sue studentesse più brillanti, Hermione Granger, di portare a termine una missione che ha a che fare men che meno con Draco Malfoy.
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Dal primo capitolo:
- Professore... E' davvero tutto quello che vuole che io faccia? Impedire a Malfoy che... che la uccida?
- Vedo che l'aver scelto lei è stata una buona cosa. La sua perspicacia mi colpisce sempre, Signorina Granger. No, in realtà voglio che lei, sempre se accetterà, faccia in modo che Malfoy si renda conto che la "parte" da cui sta non è... diciamo... vantaggiosa.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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A BB, una ragazza molto dolce che mi ha illuminato la giornata.







You are the hole in my head
You are the space in my bed
You are the silence in between
What I thought and what I said
You are the nighttime fear
You are the morning when it's clear
When it's over, you're the start
You're my head and you're my heart.




Sir Twain era un uomo gentile e disponibile verso gli altri.
Era un noto scrittore nel mondo dei maghi, forse il corrispondente di Shakespeare del mondo babbano e ciò non era poco.
Aveva scritto racconti di ogni genere: fantasia, amore, poesie e tanto altro, ottenendo sempre di più successo grazie al suo innato talento.
Oltre ad essere un bravissimo scrittore, aveva forse il talento naturale di non "giudicare i libri dalle copertine".
Questo era dovuto al fatto che, dato che era stato un grande viaggiatore, aveva conosciuto molte persone e di conseguenza aveva imparato che bisogna conoscere a fondo una persona per giudicarla.
Infatti quasi detestava le persone che giudicavano certe situazioni solo perché ai loro occhi sembravano sbagliate o innaturali: lui preferiva rimanere in una posizione neutra, conoscere realmente la situazione finché poteva e poi si che poteva giudicarla!
Le persone che facevano come lui le definiva, nella sua testa, inteligenti.
E oltre a questo piccolo aspetto dell'inteligenza apprezzava molto anche l'ingegno: infatti aveva una passione innata per l'imparare e diceva che neanche una vita era abbastanza per leggere tutti i libri che sarebbe valsa la pena di leggere.
Sir Twain non era un Corvonero, no.
Anche se modestamente si riteneva abbastanza inteligente ed arguto di mente, non poteva trovare che perfetta la sua casa di appartenenza.
Era stato il bambino più felice a questo mondo quando il cappello parlante, ai tempi che furono, lo aveva smistato nella casa dai colori argento e verde e sapeva che il copricapo non avrebbe potuto fare scelta migliore.
Infatti, anche se era sempre stato un bambino generoso e disponibile, era anche ambizioso a far valere i suoi ideali e cercava sempre di propagandare la sua idea di inteligenza rispetto al giudicare delle persone, anche se non aveva avuto sempre successo.
Oltre alle persone inteligenti, provava tanta ammirazione per quelle che sapevano risolvere i suoi complicati indovinelli.
Infatti, sapeva rispondere a tutti gli enigmi del mondo e mai nessuno era riuscito ad imbrogliarlo.
In cambio di una risposta ai suoi indovinelli, Sir Twain dava sempre qualcosa.
Per questo fu immensamente felice quando vide arrivare di corsa la ragazza del dormitorio che proteggeva con la sua pesante cornice.
- Miss Granger, sta bene? - chiese il signore, educatamente.
La ragazza appoggiò una mano al muro, non rispondendo per riprendere fiato ansimando con la bocca aperta.
Chiaramente non era abituata a correre.
- Si, Sir Twain. Le devo chiedere urgentemente una cosa - disse in tono di voce serio da far preoccupare l'uomo.
- E' successo qualcosa di grave? - chiese allarmato lo scrittore.
- Può accadere, ma la devo fermare. Ho bisogno di trovare un oggetto. Un oggetto molto importante.
- E di che oggetto si tratta?
- Del diadema perduto di Priscilla Corvonero.
L'uomo quasi rise per l'assurdità della frase.
Il diadema di Priscilla Corvonero? Era per caso matta quella ragazza?
Nessuno in secoli e secoli lo aveva trovato e adesso lei pretendeva di trovarlo?
Sciocca ragazza.
Ma si accorse che aveva giudicato troppo presto la situazione e quasi arrossì dalla vergogna per essere andato contro la sua etica personale.
- Mi dica, perché lo vuole cercare? Non mi sembra che vada molto male con i voti scolastici...
- Oh, no! Mi ha frainteso! Non ho nessun problema scolastico! ho bisogno di trovarlo perché... - vacillò - Senta, Sir Twain. Ho necessità di trovare quel diadema e di certo non è per gioviare alla mia carriera scolastica... Sono molto soddisfatta dei miei v...
- Allora, Miss Granger, la posso aiutare. Però, mi deve dimostrare che è abbastanza inteligente da non voler usare il diadema per lei.
- E come?
Sir Twain ghignò.
- Deve rispondere ad un indovinello. Un mio indovinello. Accetta?
La ragazza annuì.
- Lo vuole sentire adesso?
Hermione annuì di nuovo.
Sir Twain aveva già in mente l'indovinello che avrebbe dovuto fare.
Si schiarì la gola tossendo ed annunciò a voce chiara:
- Si è perduta in un bosco e deve ritornare a casa. Vaga per tutta la notte e quando fa giorno arriva ad un bivio dove ci sono davanti due folletti. Riconosce quel bivio e sa che da una parte si trova la strada per casa sua e se prenderà l'altra andrà contro ad una morte certa, lunga e dolorosa, ma non sa in che ordine sono quelle strade. Sa anche che uno due folletti, che sono gemelli, dice sempre la verità e l'altro dice sempre la bugia, ma non sa chi dei due è bugiardo o meno. Ha la possibilità di rivolgere ad entrambi una sola domanda per capire che strada prendere e quando sarà partita non potrà tornare indietro. Qual è la domanda che le serve per arrivare a casa sua, sapendo che i due folletti sanno dove dirigono le due strade?
La ragazza sorrise. Sapeva già la risposta a quell'indovinello.
Infatti, Hermione aveva un'amica babbana che era appassionata di indovinelli e lei aveva dovuto trovare la risposta a tutti gli enigmi che lei le proponeva e fortunatamente gli si era già presentato un indovinello di questo tipo, con qualche dettaglio diverso, ma la soluzione era nello stesso modo.
- Che cosa mi risponderebbe l'altro folletto se gli chiedessi qual è la strada per tornare a casa? - disse, facendo finta di pensarci su un poco.
- In questo modo, entrambi mi risponderebbero la stessa direzione e io prenderei l'opposta. Giusto? - chiese di nuovo lei.
Sir Twain spalancò la bocca in stupore, per poi ricomporsi velocemente.
- Giusto. Mi stupisce sempre di più, signorina Granger. Ma ahimé, non so dove potrebbe trovare il diadema di Corvonero. Ma so chi potrebbe saperlo.
La ragazza si avvicinò per sentire ancora di più e capì dove sarebbe andata adesso.



*****



No light, no light
In your bright blue eyes
I never knew daylight could be so violent
A revelation in the light of day
You can't choose what stays and what fades away
And I'd do anything to make you stay
No light, no light
Tell me what you want me to say

Correva e correva verso il corridoio del sesto piano.
Non sapeva come l'avrebbe trovata, ma il suo intuito le diceva che sarebbe riuscita a parlare con lei, in qualche modo.
Dopo un po', quando era stanca, decise di sedersi sul bordo di una finestra, per riposarsi un po' e riprendere fiato.
Respirava affannosamente, cercando di controllare il suo battito cardiaco, ma non si accorse che qualcuno la stava osservando.
Si guardò intorno, dato che si sentiva osservata, ma non vide nessuno.
Rabbrividì quando sentì la voce di una donna profonda e calda, che arrivava da lì vicino.
- La tua ricerca è invana. Vattene.
Si guardò di nuovo intorno: era balzata in piedi dato che si era spaventata e così aveva cominciato di nuovo a correre per cercare di raggiungerla.
Si fermò e stavolta la sentì più vicina.
- Non ti dirò dov'è. Vattene.
Cercò di capire da dove proveniva la voce e scoprì che era nel corridoio dopo l'angolo vicino a cui si trovava.
- Hermione Granger, vattene. Questo è il mio ultimo avvertimento.
Arrivò in fondo al corridoio, svoltò a destra e vide in lontananza una figura pallida, fluttuante a mezz'aria.
Fu in quel secondo che Hermione si rese conto di dover respirare e magari parlare.
- Aspetta! - gridò alla donna, poco prima che quella si girasse per andare via.
Hermione riuscì a guadagnare terreno in qualche istante, raggiungendo la donna, che si girò e le gridò di nuovo contro.
- Non avrai nulla da me, vattene!
Detto questo le passò attraverso ed Hermione non riuscì a non rabbrividire per la sensazione di freddo che le aveva causato la donna, che adesso se ne stava tornando dov'era prima Hermione.
- Ti prego. Non lo voglio per me. Lo devo distruggere.
Con l'ultima frase Helena Corvonero si girò, con un'espressione accigliata.
- Tu cosa ...?
- Lo voglio distruggere. So che non ti fidi di me, ma non lo voglio davvero usare per diventare più inteligente e non lo darò a nessuno. E scommetto che sai anche perché.
Quelle ultime parole usciroo fuori dalle labbra di Hermione forse con il tono di voce sbagliato, dato che risuonarono nell'aria come un'accusa.
- Non pensavo che ne avrebbe fatto uso in quel modo! Non sapevo neanche chi sarebbe diventato, se per questo! Non mi puoi incolpare per uno sbaglio che ho fatto senza volerlo! - disse Helena, sulla difensiva.
- Lo so, e non ti sto incolpando per questo, Helena. Ma adesso hai la possibilità di essere perdonata per lo sbaglio che hai fatto! Devi solamente dirmi dov'è e io lo distruggerò! Quel diadema è un...
- Horcrux! So che cos'è! So anche come lo ha creato! Ero lì... Davanti a lui... Quando ha ucciso... Quella povera ragazza babbana... Lo stavo supplicando di non farlo! - adesso dal fantasma scorrevano pesanti lacrime salate- Ma non c'è stato niente per fermarlo.
Si era coperta il volto con entrambe le mani e aveva continuato a singhiozzare.
Hermione si era avvicinata a lei, commossa e le aveva sussurrato queste parole:
- Helena, hai l'opportunità di essere perdonata per questo sbaglio, devi solo dirmi dov'è.
- Hermione Granger - ussurrò la donna, asciugandosi le lacrime - vuoi davvero sapere dov'è il diadema perduto di mia madre?
La ragazza annuì debolmente.
- E' nella Stanza delle Necessità.



*****



To the crowd I was crying out and
In your place there were a thousand other faces
I was disappearing in plain sight
Heaven help me, I need to make it right

You want a revelation
You want to get "right"
But it's a conversation
I just can't have tonight
You want a revelation
Some kind of resolution
You want a revelation



Helena Corvonero le aveva spiegato dove si trovava il suo diadema perduto.
Era andata nella Stanza delle Necessità e, come indicato da lei, aveva trovato il vecchio, ma brillante diadema posto sul busto di una vecchia maga.
Era bellissimo, lo doveva ammettere e quasi avrebbe provato l'ebbrezza di provarselo per capire che cosa volesse dire essere ancor più inteligente di quel che era, ma disse che aveva fatto una promessa ad Helena e che aveva l'intenzione di mantenerla.
Così, lo aveva preso e si era diretta subito nel dormitorio dei Grifondoro, aveva chiesto dov'era Harry Potter e si era diretta subito dove gli avevano indicato.
Trovò il ragazzo a parlare con Hagrid nella sua casa e chiese al mezzogigante se poteva un attimo parlare in privato con Harry.
Lui la guardò stranito e le rispose:
- Che c'è?
Lei si guardò intorno e finalmente sussurrò all'amico.
- Harry, ho trovato un altro Horcrux.

Would you leave me
If I told you what I'd done?
And would you leave me
If I told you what I'd become?
'Cause it's so easy
To say it to a crowd
But it's so hard, my love
To say it to you out loud



NOTE DELL'AUTRICE.

La canzone è No light, No light - Florence and The Machine.
La dedica di questo capitolo è per una ragazza che mi ha lasciato un messaggio molto bello e che mi ha fatto anche scappare una lacrimuccia...
Voglio davvero, davvero ringraziarla e voglio ringraziare anche voi che state leggendo e che recensite!
Spero che la storia sia stata chiara e voglio ancora scusarmi per non aver potuto pubblicarlo domenica scorsa, ma come potevate sapere leggendo sulla pagina di Facebook, ho avuto dei problemi e non ho avuto la possibilità di scrivere.

Facebook:
http://www.facebook.com/pages/MidnightShiver-di-EFP/223362804392688?sk=app_4949752878
EFP: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=145406
Tumblr (blog in inglese) : http://scarheadcatnip.tumblr.com/
Pottermore:  SandSkull19363  
Email:   fuckyourself@virgilio.it

PS: Ci sono state delle persone che mi hanno contattato su Facebook (Il mio account è qui, potete richiedere l'amicizia se volete) che ci sono stati dei problemi per contattarmi senza usare Facebook o le e-mail. Se avete delle idee sono pronta per ascoltarle!









  
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