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Autore: Tribute    20/05/2012    1 recensioni
Ciao! Sono ormai da mesi una Directioner, ho scritto questa storia perchè mi piace scrivere e condividere con gli altri quello che immagino. Parla di una ragazza diciottenne che vive da sola, un giorno riesce a realizzare il suo sogno di inconrtare i One Direction, e di avere una storia con Niall Horan, il suo idolo da sempre. Spero vi piaccia, Buona Lettura.
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di luce si infiltrava nella stanza attraverso lo spiraglio fra i balconi della finestra. Aprii gli occhi e portai la mano alla fronte. Che mal di testa. Mi accorsi subito di non essere nella mia stanza, nella mia casa. Mi voltai e vidi Niall, addormentato come un bambino. Era casa sua evidentemente. Guardai l’ora sul mio cellulare, erano le 10:46. Non mi ero mai svegliata così tardi. Baciai Niall sulla fronte che si svegliò. “Buongiorno amore” dissi stiracchiandomi. Rispose con un tenero bacio sulle labbra. Mi accorsi che il mio vestito da sera era appoggiato alla sedia ai piedi del letto. Se non avevo il mio vestito addosso, cosa avevo? Abbassai lo sguardo e mi accorsi che stavo indossando un pigiama abnorme. Ma era profumato… sapeva di Niall. “E’ tuo?” chiesi indicando il pigiama. Lui annuì sorridendo, preferii non chiedere altro. Niall era disteso su un lato, mi fissava. Era un po’ inquietante perché mi stava guardando in un modo strano. Boh, mi ricordava un vecchio perverso. Accarezzò il mio profilo con le dita. Un secondo dopo era addosso a me e mi baciava intensamente, con passione...
 

 
 
 
Ero sudata e il trucco della sera prima era colato tutto sulle guance. Mi alzai dal letto lasciando un piccolo bacio sulla guancia di Niall, che mi guardava. Presi una cosa a caso dal suo armadio, non potevo rimettermi il vestito da sera. Una tuta con la bandiera americana stampata. Mi sarebbe stata un po’ grande forse, ma andava bene. Mi diressi verso il bagno della camera di Niall per farmi una doccia. Finita la doccia mi infilai la tuta. Era meravigliosa. La adoravo. Uscii dal bagno, Niall nel frattempo si era già rivestito. Scendemmo in cucina mano nella mano e quando arrivammo al salotto, che bisognava attraversare per andare in cucina, trovammo Harry, Louis e Liam che ci guardavano male. Louis ad un certo punto spezzò quel silenzio a dir poco imbarazzante: “Avete fatto un casino tremen…” Liam gli tappò la bocca con la mano e mi sorrise un po’ imbarazzato. Troppo tardi. Le mie guance si erano accese di un rosso fuoco. Strinsi ancora di più la mano di Niall, che mi trascinò in cucina. Feci colazione sulle sue gambe. Quando finimmo circondai il suo bacino con le mie gambe e lo baciai. Lui scese dalla sedia tenendomi in braccio e mi mise giù. “Jamie, vuoi trasferirti qui?”. Disse serio. Io lo guardai un po’ ‘scombussolata’ ma gli risposi quasi subito. “Certo, sarei la ragazza più felice del mondo.” Gli sorrisi e lo abbracciai. Gli chiesi di accompagnarmi a casa a prendere le mie cose, così, assieme a Louis, Liam ed Harry andammo a casa mia per ‘traslocare’. Non avevo tante cose a casa mia… solo i vestiti, i miei CD e… Il mio Pianoforte. Ovviamente Louis e Harry non facevano altro che correre di qua e di là scherzando e ridendo. Io e Niall eravamo in camera mia cercando di far stare tutti i miei vistiti in una valigia quando sentimmo un tonfo assordante. “Che diavolo hanno combinato ora?” dissi sbuffando. Corsi in salotto e rimasi agghiacciata. Harry era affianco al mio Pianoforte rovesciato e stava… ridendo. Cercai di mantenere la calma facendo dei respiri profondi, ma nonostante i miei sforzi, corsi da Harry e gli tirai un forte schiaffo in pieno viso. Tatuate sulla sua guancia aveva lo stampo delle mie cinque dita. “Ma sei coglione? Quel piano è la mia vita, cazzo. Era ciò che mi rimaneva dei miei genitori e tu ora lo hai distrutto. Tanto per informarti io, a differenza tua, non ho i milioni. Adesso come lo compro un altro piano? Puoi smetterla di fare il cretino una volta tanto e aiutare SERIAMENTE a fare qualcosa?” gli urlai contro tutto d’un fiato. Le lacrime avevano cominciato a scorrere sulle mie guance. Tutti mi guardavano sbigottiti. Presi una sigaretta e corsi fuori. Inspirai profondamente il fumo della sigaretta. Piangevo e… fumavo. Niall corse fuori e mi prese fra le braccia baciandomi la testa. “Non voglio vederlo mai più.” Sussurrai affondando la testa sul suo petto.
 
 
 
  
   
 
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