Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MorwenGwen    20/05/2012    19 recensioni
-Smettila-digrignai massaggiandomi le tempie
-La verità,Morgan-continuò tuttavia lui,accentuando dopo tanto tempo il mio cognome,-
E' che le tue doti matematiche sono troppo superficiali.Mettiamo in pratica una Dimostrazione per Assurdo.La tesi sei tu che sui tuoi vertiginosi tacchi sei convinta di non saperti innamorare;l'ipotesi è che ci sia di mezzo io.Se neghiamo la tesi,ragionando al contrario e riscontriamo un problema nell'ipotesi iniziale,lasceremo perdere.Se l'ipotesi,cioè me,rimane dov'è senza contraddizioni,la tesi è sbagliata.E sappi,Ashley,che la tesi,questa volta è sbagliata-.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quel giorno fu un incubo, un tremendo incubo; sentivo gli sguardi divertiti di gente che qualche giorno fa umiliavo senza nulla,
sguardi di gente mai vista nella Detrò che si sentiva più importante di me, troie senza oramai nessun timore dei miei tacchi o dei miei sguardi,
per tutti loro ero Ashley Morgan: la piccola Ashley Morgan tradita da un ragazzino biondo, una caduta nelle reti di uno come tanti ecco cosa stavo diventando.
La notte stessa mia attorcigliai tra le coperte trovando un modo per dormire, le pecore le avevo uccise tutte oramai;
i ricordi cominciarono a riaffiorare, ommiodio tutto tranne i flashback...

Aggiustai la larga treccia poggiata sulla mia spalla destra, seduta da sola al banco della mensa: quella scuola era enorme, e piena di cattiveria,
lo vedevo da come mi squadravano quelli più grandi.
Il biondino del mio corso di inglese si sedette accanto a me,probabilmente intento a restarci dopo aver poggiato il suo vassoio pieno:
< Stai facendo strada Morgan! > mi disse prendendo un boccone di pasta scongelata, corrugai le sopracciglia osservandolo
< Che vuoi dire Niall? >
< Che da quando hai dato buca al tipo della squadra di football dopo esserci andata a letto tutti stanno parlando di te >
spiegò con fare ovvio, eppure la cosa non mi sembrava dover fare tanto scandalo
< Non mi piaceva solamente, non l'ho mollato nel letto per altro > e mi chiusi nelle spalle timorosa di cosa potessero pensare gli altri sul mio conto
< Stai scherzando spero? Sei la nuova arrivata di primo anno che riesce a farsi uno di terzo lasciandolo come un idiota. Credo che da te le sorprese non siano ancora finite Morgan > e mi diede una spintarella amichevole sulla spalla.


Scossi furiosamente la testa per cacciare via quell'episodio,sperando magari di eliminarlo definitivamente, sembrava che tutto ciò che avevo creato mi fosse scappato di mano e non lo avrei recuperato facilmente;
affondai i singhiozzi nell'ormai umido cuscino, tenendomi una mano sul cuore avendo paura che potesse scoppiarmi da un momento all'altro,
e sentivo la pancia contorcersi con ogni organo del mio corpo volevo che smettesse tutto, che ci fosse una vera ragione per soffrire e star male e se non sarebbe venuta da se beh,me la sarei creata;
mi alzai furiosamente dal letto inciampando nel groviglio di coperte creatomi e aprì sotto la fioca luce notturna il cassettino della scrivania:
penne,penne, gomme,temperini,carta,fogli,post-it, quando il colore argentato delle lame delle forbici si fece largo tra i vari oggetti e le afferrai tremante.
Sentì la lama squarciarmi la pelle sul polso, ero troppo debole per permettere che andasse più a fondo ma troppo debole anche per fermarmi così incisi altri piccoli ma sanguinanti tagli lì vicino, sentì il polso bruciarmi come se gli stessero dando fuoco e il sangue invadermi il braccio, lama compresa e serrai gli occhi sperando che almeno 1/4 di quel dolore svanisse ma preferì sporgermi immediatamente verso il kit d'emergenza e strappare velocemente un grande pezzo di garza che arrotolai sulle ferite;
non ero stata forte, non ero stata felice, non ero stata ciò che volevo, non avevo fatto ciò che pensavo,
non ero più me.

Nascosi i polsi sotto le maniche della lunga felpa mimetizzandomi nella folla di studenti quella mattina ,
senza tacchi e con delle semplici scarpe ginniche mi sembrava più facile.
La riccioluta chioma di Harry mi sbucò davanti strabuzzando gli occhi:
< Ashley?... > chiese titubante con la paura di aver sbagliato persona, annuì
< Fatti abbracciare > sussurrò chiudendo gli occhi e attaccandomi al suo petto, capì che avesse scoperto tutto; sentì qualcosa di umido sulle guance ed alzai lo sguardo verso di lui: i suoi occhi verdi mi osservavano lucidi
< No, ti prego non piangere > lo supplicai asciugandogli le guance umide con le maniche della felpa che si tirarono un po più su,
Harry serrò gli occhi a due fessure osservandomi i polsi, quando intercettai il suo sguardo che seguiva i lineamenti oramai cicatrizzati da quella notte provai a ritrarre il polso ma questo me lo afferrò riportandolo davanti al suo sguardo, mi avrebbe ucciso,
< Scompari dalla mia vista > sibilò buttando all'aria il mio braccio e allontanandomi da lui come se avesse scoperto che avevo la lebbra
< Har... > provai a sibilare allungando una mano verso di lui
< Se non scompari tu scomparirò io. > mi interruppe dando un forte pugno all'armadietto e andandosene.
Ma che era, un trucco di magia?

***


Passai una settimana nel silenzio, mentre Louis,Liam ed Harry si rifiutavano di parlarmi per colpa di quei fottuti tagli
ma anche per Niall le cose non erano andate per il meglio: Louis minacciò di prenderlo a pugni e la cosa francamente non mi sarebbe dispiaciuta;
erano circa 2 ore che ero riparata nella biblioteca scolastica tra qualche libro di fantasia
< Morgan? > mi chiese una voce fin troppo familiare, alzai lo sguardo verso di lui
< Senza tacchi,con dei felponi e i capelli legati in una treccia? > continuò a chiedere squadrandomi, alzai un sopracciglio:
< La cosa è inspiegabile anche per me: Zayn Malik in biblioteca, non ci sono libri da colorare mi spiace > si sedette di fronte a me poggiando qualche lbiro di chimica più in la e scrutandomi in silenzio, no ma fai con comodo!
< Cosa vuoi sapere? > chiesi secca senza alzare lo sguardo dal libro tuttavia non ne riuscivo più a capire il senso logico con lui davanti
< Perchè ti tagli > chiusì energicamente il libro fissandolo:
< Chi.te.lo.ha.detto > ringhiai
< Oramai lo sanno tutti, chi dice che mentre scrivi ti si vede in classe,quando ti cambi, quando giochi  in palestra... >
emeriti pettegolezzi del cazzo
< Sono bugie, semplici bugie > smentì tenendo un tono piatto e basso curandomi di abbassarmi lentamente le maniche della felpa quasi fino ai palmi delle mani, non ero riuscita a smettere: le ferite non si rimarginavano mai e nuove se ne creavano ogni notte, giuravo di smettere ogni volta che sentivo quella lama giocare fin troppo con la mia vita ma ero troppo debole;
ogni minuto che passava in quella posizione di pattuglia sui miei modi di fare, di vestire o persino sui miei polsi che scivolavano da una parte all'altra del libro sfogliando le pagine mi stavano mettendo in soggezione:
< Senti Zayn, non sono più il tipo che fa scenate quindi per favore lasciami in pace se non hai nulla da dirmi. > i suoi occhi che qualche settimana prima erano diventati più caldi furono improvvisamente rascurati dal muro che c'era tra di noi fin dall'inizio, mi aspettai un "In realtà dovevo dirti qualcosa... "
o un tentativo di farmi compagna ma lo scivolare rumoroso della sedia sul pavimento e il percorrere privo di sentimenti la biblioteca mi fece rendere conto che io non valevo più nulla per nessuno.

Lasciati i libri nell'armadietto, quel pomeriggio sgattaiolai nell'ala Sud del corridoio cercando tra le varie file di targhette, quella della camera di Harry:
ero così sola, avevo bisogno di lui;
mi soffermai qualche secondo sulla porta intenta a decidere cosa dirgli ma sentì la sua rauca voce alzarsi di 2 ottave alla volta:
< Tu sei il problema! Non ti rendi neanche conto di quello che hai fatto! > urlò Harry e sentì i brividi percorrermi il corpo, mai far incazzare Harry Styles, < Me ne rendo conto porca puttana! Ma ora smettetela di darmi contro! > il sangue mi si gelò nelle vene e la voglia di scappare via prima che qualcuno aprisse la porta della camera mi stava invadendo, Harry ammutolì Niall:
< Come possiamo non darti contro?Hai visto cosa le hai fatto?Come l'hai ridotta? > era oramai chiaro che l'argomento della loro discussione fossi io
< Tu non hai idea di quanto io ci stia male. > emisì uno strano verso: no, lui non ci stava male, se ci fosse davvero stato male mi avrebbe cercato
< Tu non stai male sul serio. Tu non hai idea di come mi manchi la vecchia Ashley, di come soffra vedendola nascondere i polsi sotto quei lunghi maglioni ! > la voce del riccio sembrava quasi rotta dal pianto, osservai i miei polsi sentendomi dannatamente in colpa;
un colpo secco della porta mi pietrificò all'istante quando gli occhi azzurri di Niall sgranarono trovandomi lì davanti
< Ash... > bisbigliò il biondo e questo bastò per attirare immediatamente l'attenzione di Harry sul ciglio della porta,
in un movimento veloce scostò Niall catapultandosi su di me e stringendomi a lui, il contatto con il suo corpo era caldo, delicato e protettivo e per la prima volta non sentì il bisogno di farmi del male, continuava a sussurrare il mio nome a pochi centimentri dal mio orecchio, gli accarezzai lentamente la schiena fino a sentire il bisogno di affondare le mani nel suo maglione e lasciarmi ad un silenzioso pianto, i singhiozzi che affondavo nella sua maglia facevano abbassare e alzare velocemente il mio petto
< Come ti senti? > mi chiese allontanando il mio viso dal suo maglione, stupida,idiota,sfigata,orribile,stronza,in colpa, usata, maledetta
< Bene > risposi abbozzando un sorriso e sentì il dorso della sua mano accarezzarmi il viso,
Niall ci fissava rimanendo dietro le spalle di Harry poi lo vidi muoversi fluidamente di passi impercettibili a noi:
< Ashley... > sussurrò cercando la mia attenzione, i suoi occhi trasmettevano un misto di dolore e dispiacere, provavo ancora qualche brivido mentre mi scrutava così ma non ci avrei mai più dovuto far caso, non tenni il contatto per più di qualche secondo abbassando immediatamente lo sguardo sulle scarpe di Harry:
Uh erano scamosciate, il riccio scosse la testa nella sua direzione facendogli cenno di lasciar perdere,
le sue dita scivolarono sulla mia felpa con estrema disinvoltura e sapevo bene dove andasse a parare: alzai di mia spontanea volontà il gomito mostrandogli i polsi che presentavano ancora ciccatrici più vecchie o ancora da rimarginarsi e sospirò
< Non scapperò di nuovo > disse sorridendomi
< Gli altri cosa pensano di questa storia? > chiesi
< Come me. Non capiscono come tu sia potuta cambiare così tanto,diventare così debole > mi chiusi nelle spalle
e la sensazione di essere vulnerabile cessò immediatamente quando mi ricordai cosa fino a qualche settimana a ero capace di fare a qualsiasi ragazzo, studente, troia nella Detrò e massacrai Niall per un secondo buttandogli contro tutto l'odio represso in debolezza,
avrei dovuto lentamente ricostruire ciò che avevo distrutto.


Yep.

Okay,ecco il capitolo,è alquanto lungo ed ho deciso di non tenervi fin troppo sulle spine,spero siate contenti lalala io sono buona,sisi.
Ad ogni modo,siamo quasi alle 300 recensioni oddio rodndafodafsnofnfofnaro cazzo quanta strada abbiamo fatto;
partendo dalla prima FF che ha coinvolto tanta gente fino a questa,che ha ricevuto più recensioni e più gente che la segue e spero tanto
che anche Human Life abbia un futuro come quello di questa fan fiction. A proposito:
per favore,leggetela,l'ho aggiornata ieri e il link al capitolo lo trovate alla fine dei capitoli precedenti, vorrei sapere cosa ne pensate nonostante sia solo agli inizi.
Il prossimo capitolo lo continuerò dopo 15 recensioni.Il perchè è semplice e molta gente sarà felice,me lo sento quindi qui sotto un piccolo Spoiler...





Spoiler:

Ashley dimenticherà Niall grazie e Zayn e ciò che doveva succedere da tempo finalmente si realizzerà.

Non vi dico nient'altro altrimenti vi anticipo troppo shalalala.
Much love,mel.

   
 
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MorwenGwen