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Autore: Emily OneDirection    20/05/2012    4 recensioni
Valentine ha subito atti di bullismo in passato.
Per scappare è andata un anno in Italia.
Ora è tornata.
Suo fratello Liam è cambiato, i suoi nuovi amici sono qualcosa che terrorizza Valentine...
Loro sono diversi dall'anno prima. Carini, gentili, dolci, amabili...
Il passato di Valentine le ricadrà addosso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 . Bully Boys

 

Entrai in casa seguita da tutti gli altri. Cominciarono a parlare e parlare, io non dissi nulla. Non che non mi avessero chiesto nulla, solo che non mi andava di parlare. Louis, Zayn ed… Harry erano a casa mia.

Avevo bisogno di respirare. “Vado in bagno” Mormorai, poi salii di soppiatto in camera mia.

Quando aprii la porta la riconobbi subito. Ricordavo i miei soliti nascondigli a memoria. Non c’era tempo. Controllai di avere il cellulare in tasca e mi precipitai ad aprire la finestra. Vidi se c’era ancora l’albero che era cresciuto lì accanto e poi mi aggrappai con cautela a un ramo. Respiravo lievemente. Mi calai sempre più giù cercando punti di appoggio e buchi per incastrare i piedi. Mancava poco meno di due metri a terra. Mi feci coraggio. Allungai una gamba verso il vuoto e poi mi buttai. Caddi sul prato procurandomi una semplice sbucciatura. Non sapevo come coprirla dato che avevo i miei pantaloncini corti. Non importava, non avevo tempo.

Presi a correre noncurante del dolore al ginocchio. Sentivo che stavo leggermente trascinando la gamba. Il sangue mi gocciolava giù per la gamba, mi sentivo appiccicosa.

Non me ne accorsi subito, ma avevo già superato due isolati. Cominciavo a cedere. Mi trovavo in un vicolo cieco. Mi sedetti a terra e cercai nelle mie tasche un fazzoletto.

“Valentine?” Domandò una voce fredda, familiare. Non alzai lo sguardo. Sapevo che era lui ma non volevo affrontarlo.

La sua mano si avvicinò a me. Teneva un fazzoletto. Lo poggiò sulla ferita, poi cominciò a tamponarla. Cominciò a bruciarmi. “Ahi! Basta!” Esclamai. Non smise.

Dovetti guardarlo. Il riccio mi fissava con gli occhi che non facevano capire cosa pensasse. Prima lo percepivo. Il suo sguardo era pieno di gelo. Mi sentivo morire.

“Harry lasciami!” Gli urlai contro alzandomi. Mi appoggiai al muro per non cadere.

“Dove vai?” Chiese Zayn arrivando davanti a me. Respiravo affannosamente. “Non come prima!” Urlai cominciando a correre. “Era lei?” Sentii domandare Louis.

Arrivai due isolati più in giù e andai a suonare alla persona che mi curava segretamente le ferite quando subivo il bullismo: Amanda Pierce, la cosiddetta ‘ochetta’ dalle sfigate (un po’ lo era) e ‘Salvatrice Vanitosa’ da me. In passato era la ragazza di Louis.

Non le avevo detto chi c’era nel gruppo. Aveva scoperto da sola che ne faceva parte Harry. Scampanellai più forte che potei.

“Chi è?” Chiese lei aprendo la porta. Appena mi vide sbarrò gli occhi. “S-sei tornata?”

 

Mi aveva messo una benda sulla ferita e le avevo spiegato tutto quello che potevo. Sapere che Louis ne faceva parte non la scosse. L’aveva lasciato per quello.

Mi salutò con un abbraccio e mi regalò un invito per il ballo di fine anno. Era cambiata.

Al ritorno a casa non li incontrai. Percorsi i marciapiedi in santa pace. Di tanto in tanto qualcuno mi riconosceva e mi chiedeva cosa avessi fatto. Era tutto diverso. Chi non mi voleva frequentare prima mi salutava addirittura e mi chiedeva come stavo.

Era passato troppo tempo dalla mia assenza.

Mi squillò il cellulare. “Sarah?”

“WoW tesoro come stai?” Parlava in italiano. Sorrisi risentendo la sua voce. “Bene, sono solo caduta da un albero” Risposi nella medesima lingua. Mi sentivo osservata. Mi guardai attorno, ma nulla.

“Cominciamo bene, eh?”

“Si. Era per scappare da casa mia.” Spiegai. La sentii sospirare. Divenni seria.

“Com’è Londra?”

“Diversa, tranne per i bulli”

“Quei bulli?” Sapeva di cosa parlassi. Annuii, ma capii che non poteva vedermi e lo dissi a voce. “Vorrei un tuo abbraccio.” Sentivo il suo respiro che si alternava col mio fiatone. “Anche io voglio il tuo.” La mia espressione felice si allargò per poi restringersi alla visione di casa mia. “Sono arrivata, vado. Ti voglio bene.” Dissi e riagganciai senza farla rispondere. La conversazione diventava troppo dolorosa.

Misi l’aggeggio in tasca. “Che lingua era?” Una voce profonda e roca mi sorprese. Proveniva da un’ombra che era davanti all’entrata. Rabbrividii.

“Indovina, sono stata in Italia…” Risposi secca, fredda. Venne fuori dal buio e ciò mi fece ancora più male. La sua immagine mi terrorizzò ancora di più. Indietreggiai di scatto e persi l’equilibrio. Caddi all’indietro, ma venni afferrata qua qualcosa, qualcuno.

Mi rimisi su e lo riconobbi dalla solita felpa e anche dal colore dei capelli, nero come la pece, anche più. Zayn mi guardava con degli occhi quasi imploranti. Cosa voleva?

“Valentine” Sussurrò Louis. Mi arrivò davanti con la sua solita maglietta a righe ed i pantaloni rossi. Non dico di non aver pensato che quei ragazzi fossero attraenti, ma alla fine era stato tutto offuscato dal bullismo.

“Che volete?” Domandai e successivamente deglutii. Sorrise lievemente. “Siamo cambiati.”

“A me sembrate gli stessi bastardi di sempre” Ribattei andando velocemente verso la porta. La grande mano di Zayn mi afferrò il braccio. Mi bloccai. Il cuore mi batteva velocemente. Avevo ancora paura.

“Ti prego…” Mormorò.

“Perché io?”

“Perché sei l’unica, sei sempre stata l’unica.” Sussurrò Harry. “L’unica per cosa? L’unica che avete quasi mandato in coma quella volta al mare, se non vi siete dimenticati.” Ricordai loro.

Mi avevano presa a pugni e calci. Ero tornata a casa con entrambi gli occhi neri e molti, troppi lividi per il corpo. Mi reggevo a malapena in piedi. Erano stati la mia rovina.

Mi liberai dalla presa di Malik e corsi in casa, poi salii le scale di corsa entrando in camera. Sbattei violentemente la porta e mi misi a piangere sul letto.

Non potevo soffrire in quel modo per ciò che mi avevano fatto…

 

Corner…

Ringrazio di cuore per le recensioni ‘itsvalerie’ e ‘Ali Love jelena’ .

Un grande ringraziamento anche a chi segue la storia.

So che i capitoli sono corti ma mi servono per non perdere la pazienza a scriverli. Sono strana, lo so.

Questa volta 3 recensioni  e continuo. Un salutone. Michy

P.S. Dal prossimo capitolo la storia si chiamerà solo ‘Mirror’.

  
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