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Autore: justinslove    20/05/2012    5 recensioni
- Pensaci, voglio cambiarti la vita -
Credimi ragazzo, l'hai già fatto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi partirono per Londra due giorni dopo la mia conoscenza, mi mandavano messaggi ogni giorno per non perdere confidenza, mentre Niall, il biondino irlandese mi chiamava sempre! Quanto poteva essere dolce quel ragazzo?
Britney ed io alla fine della scuola dovevamo dare l'esame di maturità, e sì, avevamo paura. Non le avevo ancora detto che partirò veramente a Londra, lasciandola quì, da sola.


Passarono 10 giorni da quando avevamo dato l'esame, era il momento per noi di sapere la verità.
In quella lunghissima lista cercai il mio nome..
Taylor Jennifer: 110/110.
Britney Smith: 100/110.

Sì, ho urlato così forte che tutti si sono girati verso di me. I miei genitori, nonni e zii mi raggiunsero con aria interrogativa finchè mia madre uni i suoi urli con i miei.
Tutti mi abbracciarono dai miei genitori fino ai genitori dei miei genitori (?). Solo dopo aver realizzato che tutto questo non fosse un sogno mi accorsi dell'assenza di mio nonno.
<< Mamma.. Dov'è nonno? >> Avevo ancora quel sorriso ebete sulla bocca quando lo chiesi a mia madre che al suono di quelle parole divenne seria in volto.
<< Tesoro, tuo nonno è in ospedale non è niente di grave ma.. >> Non lasciai finire la frase a mamma.. << Eh? Accompagnatemi subito da lui, vi prego! >> Io pensavo subito al peggio, perchè fino a poche settimane fa niente di positivo aveva stravolto la mia vita. << Devi stare tranquilla non è niente! >> Le parole di mia nonna non facevano differenza, no. Così pregai mio zio di accompagnarmi all'ospedale che teneva prigioniero mio nonno.
Corsi subito nella camera indacatami dall'infermiera.
Quella scena mi paralizzò, mio nonno con migliaia di tubi attacati sulle braccia. << N-nonno? >> Non riuscivo a spiccare parola e l'unica che riuscii a dire era più un sussuro. I miei genitori mi raggiunsero subito, mia madre rimase sconvolta quanto me, evidentemente neanche lei sapeva del perchè di tutti questi tubi. Si precipitò subito dal medico, mentre io mi sedetti su quella scomodissima poltrona posta vicino a mio nonno ormai con gli occhi chiusi, ma respirava.
Le presi la mano e con lui anche un filo di voce.
<< Ehy nonno, forse non puoi sentirmi, ma io ti parlerò lo stesso. Ora so già che sto esagerando, penso subito al peggio sì, ma sai come sono fatta no? Bhè volevo cominciare dal principio. Tu sei una persona fantastica, non lo dico solo io. Tu sei quell'uomo che quand'ero piccola ascoltava i miei filmini mentali di quando sfilerò sul Red Carpet, o quando vincerò il Grammy, e ti dissi che l'avrei dedicato a te, l'uomo che mi ascoltava sempre, in silenzio, ma sempre. Ricordo che quando venivo a casa tua mi chiamavi 'Pomontina' , di preciso ancora non so il significato di quest'aggettivo, ma è un sinonimo di 'Scaricatrice di porto', grazie insomma. Ti amo nonno, più del ragazzo che mi regalò la mia prima volta, più del mio prossimo viaggio a Londra, ti ho raccontato di Louis no? Mi vuole far diventare famosa, e se mai ci riuscirà non rimangio la mia promessa. Dedicherò il Grammy a te, l'uomo della mia vita. >> Le lacrime ormai scorrevano interrottamente sul mio viso.
Secondo voi potevo partire il giorno dopo? NO. Il mio sogno doveva aspettare.
Chiamai Niall dato che Louis non rispondeva, gli raccontai tutto, dicendogli che ritarderò la mia partenza per un paio di settimane, lui comprendeva perfettamente, l'avevo quasi fatto piangere.

I giorni seguenti erano monotoni : Casa e ospedale. Le condizioni di mio nonno miglioravano, di poco, ma sì miglioravano, e quel poco che cambiava mi dava la spinta di andare avanti. I ragazzi mi chiamavano ogni giorno, proprio quei piccoli gesti mi fecero capire che sono persone fantastiche, che devo tenermi strette.




Amori! Allora.. ora penserete ' Ma questa è depressa'? bhè no, non lo sono.
Vivo nei ricordi purtroppo.
Ringrazio tutti quelli che hanno messo nelle seguite preferite la mia ff, e non scordiamoci
di chi ha recensito, grazie mille sul serio! Anche a voi, che avete semplicemente visitato la storia.
Vabè, questo capitolo parla un po' di mio nonno, che purtroppo non c'è più, da 2 anni.
Al prossimo capitolo belli!




 

Ehy tu lassù, sei fiero di me?

  
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