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Autore: LauriElphaba    20/05/2012    3 recensioni
{Mini-long, Remus Lupin/Dorcas Meadowes}
"Insomma, come bacia?", chiese la donna mentre versava il latte nel pentolino con un tocco della bacchetta.
Ed è la tipa che stava dormendo.
Ho già detto che non c'è privacy in questa casa?

"Non so, magari potremmo fare un paragone con Dedalus?", rispose Dorcas con un ghigno.
"Non ci siamo baciati. Credo.", rispose Emmeline arrossendo leggermente. "E non cambiare discorso!"
"Allora tu non chiedermi certe cose!"
"Bacia male, eh?"
"Emmeline!"
Genere: Avventura, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dorcas Meadowes, I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Allora, eccoci al terzo capitolo! Prima di cominciare ci tengo solo a ringraziare il solito gruppetto di fedelissime, che mi fanno tanto felici <3

Fera per averlo letto in anteprima e avermi ridato un po' di fiducia <3 Grazie baby. And I mean it.

Ele per aver recensito il capitolo precedente (e spero che rimarrai soddisfatta dalla Siriusità di questo XD).

Andrea e la mia Omonima per averlo letto <3

E adesso... buona lettura!:D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Geniale

Di come il fine giustifichi sempre i mezzi. O forse no.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le vespe erano ovunque. Erano grosse, pelose, rumorose... cattive. Le ronzavano tutto intorno, i pungiglioni erano aghi di veleno nero che cercavano la sua pelle. Era terrorizzata e non vedeva altro che giallo e nero. Poi venne il dolore alla gamba, acuto, penetrante, mille punture su un solo polpaccio e non aveva la bacchetta, non riusciva a proteggersi, non c'era modo...

 

Dorcas fu svegliata dal suo stesso urlo per scoprire, nella luce del mattino ormai avanzato, Alice accovacciata vicino alla sua gamba destra scoperta, la bacchetta in mano, il viso paffuto contorto in una smorfia di concentrazione.

“Su, non può averti fatto tanto male!”, sussurrò assorta.

“Alice... maledetta pazza... - bofonchiò Dorcas, la bocca ancora impastata dal sonno -... che cavolo stai facendo?!”

La gamba non le faceva male, ma prudeva insopportabilmente.

“Incantesimo Epilatorio... mi ringrazierai.”

...

...Cosa ho fatto di male?

“Ok, ma era proprio necessario di prima mattina? Mentre dormo?!”, domandò esasperata.

“Altrimenti non ce lo avresti mai fatto fare, no?”, rispose Lily entrando con una grossa sacca viola tra le braccia.

“Ok, ma-”

“Su, basta fare capricci che abbiamo quasi finito!”, la zittì Alice.

Niente, non valeva la pena di sprecare fiato con quelle due esaltate. Tanto valeva lasciarle divertire.

Dieci minuti di imprecazioni dopo, con Lily che le teneva una mano e Alice che aveva tutta l'aria di starsela godendo come una matta, la tortura giunse finalmente al termine.

Dorcas tirò un sospiro di sollievo.

“Bene, adesso posso sapere perché tutta questa premura?”

Lily alzò gli occhi al cielo.

“Ma per la cena di stasera, no? Per una volta che abbiamo qualcosa da festeggiare...”

Quella sera sarebbe passato da casa di Emmeline tutto l'Ordine, per festeggiare il compleanno di Gideon. O più onestamente, per festeggiare il fatto che fossero sopravvissuti tutti abbastanza da arrivarci. Il che era bellissimo, ma mentre Alice si affannava a rifinirle le sopracciglia, a Dorcas sfuggiva ancora un passaggio.

“E posso capire come una mia depilazione integrale migliorerà la serata? - domandò - Non ho intenzione di indossare niente di troppo scoperto!”, aggiunse allarmata.

A quel punto, Alice interruppe i suoi sforzi e Lily si sedette sul letto con loro, prima di prendere la parola.

“Dorcas, mia cara. Magari non migliorerà la cena, ma noi siamo persone previdenti. Ci sarà anche il caro Remus...”

“Per cui – proseguì Alice – ci stiamo preoccupando anche del dopo cena.”

Pazze. Esaltate. Completamente fuori.

E il peggio era che una parte di lei era tentata di dar loro corda.

“Perché, cosa dovrebbe succedere?”, domandò, cercando di mantenere un tono scettico.

“Oh, non lo so... ma quando si hanno certi buoni amici, tutto è possibile, no?”, ribattè Lily con un sorrisetto.

Certi buoni amici?? Con chi diavolo... oh no. OH NO.

“Voi due esaurite non ne avete parlato con Sirius e James, vero? E magari c'è di mezzo pure Frank!”, esclamò Dorcas incredula. Se erano riuscite a coinvolgere persino Frank, indifferente com'era a questo genere di cose, voleva dire che la situazione le stava davvero sfuggendo di mano.

“Diciamo che ci siamo capiti a vicenda, senza parlare troppo...”, borbottò Alice con aria colpevole.

“E abbiamo un piano”, concluse Lily tirando fuori dalla sacca viola il più bel Kaftan che Dorcas avesse mai visto, uno strato di blu notte sopra un altro di rosso intenso, maniche lunghissime e orli ricamati d'avorio.

Se aveva pensato di opporsi, di mettere in testa a quelle due esaltate che non erano affari loro, alla vista di quel vestito ammutolì completamente. Innanzitutto, non aveva mai indossato un vestito da cerimonia, non c'era molto da festeggiare di quei tempi, Lily aveva ragione. E Dorcas, per quanto potesse vergognarsi dei propri sentimenti, era pur sempre una ragazza. Decise che valeva la pena fare i loro comodi pur di indossare quell'abito da principessa almeno una volta.

E poi chissà, Remus avrebbe potuto notarlo sul serio.

In fondo, cosa c'è da perdere?

Si avvicinò a Lily per prendere il vestito, incantata. Alice osservava la scena in silenzio, compiaciuta come non mai.

 

 

Nel frattempo nella stanza dei ragazzi Remus, tornato da poco e ancora sfinito dalla notte di luna piena, era al settimo sonno. In compenso, Sirius, James e Frank, che era stato sommariamente aggiornato, erano belli svegli e pronti al complotto.

Inaspettatamente era stato Frank, nella sua indifferenza, ad avere l'idea vincente. L'aveva esposta solo perché gli altri due la smettessero di spettegolare come comari di paese, ma era davvero... perfetta.

Adesso dovevano solo aspettare la sera.

 

Che arrivò prestissimo, con enorme nervosismo di Dorcas. Alice, Lily e i ragazzi si erano comportati normalmente per tutto il pomeriggio. Troppo normalmente. Forse stava solo diventando paranoica, ma ogni scambio di parole tra gli altri le sembrava fin troppo casuale, quasi volutamente-

Santa Rowena, sto diventando come Malocchio.

 

Remus emerse dal mondo dei sogni nel tardo pomeriggio e si palesò in cucina, dove Emmeline e la ragazza stavano finendo di cucinare, per un caffè. Se gli sembrò strano che Dorcas non gli rivolgesse quasi la parola e continuasse ostinatamente a fissare il tacchino arrosto in forno, non lo diede a vedere.

 

Finalmente, gli invitati cominciarono ad arrivare. Gideon, accompagnato da una ragazza di nome Susan che nessuno aveva mai visto prima, sembrava particolarmente su di giri – probabilmente l'aperitivo non era stato la sua prima bevuta della giornata.

Arrivate le otto, la piccola sala da pranzo era più stipata che mai. Persino la McGranitt si era fatta viva, e sembrava presa in un'accesissima discussione con Aberforth. Ma in tutto quel caos, era impossibile rimanere dietro ad ogni discorso. Hagrid da solo occupava un intero divano, e il suo vocione faceva da sottofondo costante alle chiacchiere degli altri. Sirius, James e Remus erano impegnati con Fabian, che stava raccontando qualcosa a proposito di sua sorella e dei suoi nipoti, i quali a quanto pare nascevano un giorno sì e l'altro pure.

Emmeline lasciava che Dedalus le riempisse il bicchiere di vino elfico a intervalli sempre più brevi, e sembrava si stesse divertendo un mondo. Per aggiungere ulteriore fracasso, i bambini di Marlene continuavano a rincorrersi in giro per la stanza stipata saltando poltrone, poufs, sgabelli e anche la gamba di legno di Malocchio, che fu seriamente tentato di Impastoiarli una volta per tutte.

Marlene, apparentemente dimentica della sua rumorosa prole, era tutta presa a raccontare con aria sognante a Lily e Dorcas di come avesse conquistato suo marito durante un esame di Difesa Contro le Arti Oscure in cui lo aveva salvato da un Molliccio con inutile quanto eroica audacia.

Su uno dei poufs più lontani Frank, imbarazzato ma visibilmente felice, accarezzava piano i capelli di Alice, che si era appisolata al suo fianco. La ragazza era famosa per non reggere l'alcool tanto bene.

Tutto stava andando per il meglio, tutti erano allegri e più belli che mai nei loro abiti da festa e Dorcas, mentre ascoltava distrattamente il racconto di Marlene, cominciava a provare uno strano misto di sollievo e delusione.

Sollievo perché cominciava ad essere tardi e né i ragazzi né Lily – figuriamoci Alice – avevano dato segno che qualcosa stesse per succedere.

Delusione perché ecco... tanto valeva ammetterlo: non le sarebbe dispiaciuto troppo, se qualcosa fosse successo. Onestamente, quanto tempo poteva avere davanti, lei? O Remus? Tutto il tempo del mondo come pochi giorni. Pensiero lugubre durante una festa, certo. Ma era una festa in mezzo alla guerra, una guerra che aveva già ucciso più di quanto tutti – eccetto Silente, forse – avessero previsto. Per cui, tanto valeva essere chiari con se stessi: se fosse morta presto, non si sarebbe vergognata di non aver tentato niente con Remus? Non lo avrebbe rimpianto?

Il problema però era sempre lo stesso: poteva pensare di cogliere l'attimo quanto voleva, era tutto molto saggio e coerente, ma poi... aveva davvero il coraggio di esporsi?

No. E basta, ok? No.

E adesso fammi godere la festa, che Gideon sta tagliando il dolce.

Un applauso e urla più o meno ubriache di auguri la riscossero dai suoi pensieri. Non riuscì a trattenere un microscopico quanto patetico sibilo di sorpresa quando si accorse che nel tempo che aveva passato a riflettere, Remus le si era seduto accanto, apparentemente ascoltando l'infinito racconto di una Marlene sempre più brilla e nostalgica con un sorrisetto.

Mentre continuava vergognosamente a fissarlo e ripetersi che doveva smetterla, qualcuno la afferrò dolcemente per le spalle.

“Si soffoca qua dentro, eh?”, accennò Sirius.

Ad essere sinceri, Dorcas non poté fare a meno di notare che anche lui era molto carino. Con quel vestito da cerimonia nero e dal taglio raffinato addosso era più facile ricordare che venisse da una famiglia nobile. Insomma, non era carino quanto Remus, ma ecco...

“Già... sei scappato da Fabian?”, gli sorrise di rimando.

“Cominciava a delirare, credo sia stato il Whiskey nella torta... cioè, sommato a tutto il resto. - ghignò Sirius.- Ti va di uscire a prendere un po' d'aria?”

In effetti, tra il camino acceso, il calore proveniente dalla cucina e tutta quella gente sazia e contenta, nella sala da pranzo cominciava a tirare aria di sonnolenza.

“D'accordo”, rispose alzandosi.

Mentre uscivano, le sembrò di notare Remus che dopo averla fissata in silenzio per una frazione di secondo attaccava discorso con Lily. Non era un gran passo avanti, ma probabilmente avrebbe dovuto ringraziare lei e Alice per il trattamento di bellezza, più tardi.

 

Sul piccolo balcone collegato ad una scala esterna, l'aria era fresca e frizzante. Si appoggiò al davanzale guardando la luna appena calante. Una cosa così bella, era impossibile credere che per qualcuno fosse una condanna.

“E' una bella serata, eh?”, fece Sirius chinandosi di fianco a lei, così vicino che i loro avambracci si toccavano. Dorcas non diede peso alla cosa, dopotutto lo spazio era davvero ristretto.

“Bella, sì...”, rispose distrattamente, ancora persa ad osservare il cielo. Sarebbe stato bello starsene lì con Remus, seduti insieme sul pavimento caldo. Avrebbe potuto addormentarsi come Alice con Frank, sul suo petto, cullata dal ritmo regolare del suo cuore. Lui non avrebbe potuto accarezzarle i capelli, era scomodo con le treccine, ma le sarebbe bastato che la stringesse a sé, sarebbe stato dolce...

“Mai bella quanto te”

Eh?

Le ci volle un attimo a registrare quello che Sirius aveva appena detto. Ma lo aveva detto sul serio?

Si rialzò di scatto, solo per ritrovarsi faccia a faccia col ragazzo, imbarazzantemente vicini. Troppo sorpresa per rispondere qualcosa di coerente, lasciò che lui le accarezzasse una guancia, per poi farsi ancora più vicino, più vicino,

Ma...ma che diavolo?

Così vicino che le loro labbra stavano per toccarsi e sebbene lei rimanesse impalata, completamente confusa, stava per succedere, stava davvero per succedere, Sirius aveva intenzione di baciarla.

“E ti sta alla grande, questo vestito...”, sussurrò il ragazzo, avvicinandosi sempre di più

Non doveva piacere A TE!

Doveva muoversi prima che le loro labbra si toccassero ma era già troppo tardi, una frazione di secondo e...

 

Ma nel medesimo istante, successero tre cose completamente diverse. I suoi riflessi finalmente reagirono e si ritrovò a poggiare le mani sul petto del ragazzo per respingerlo mentre si allontanava a sua volta, allo stesso tempo vide l'espressione intensa di Sirius trasformarsi in un ghigno di trionfo e... allo stesso tempo ancora, Sirius non era più lì.

Perché era stato sbalzato in fondo alle scale dallo Schiantesimo di Remus, il quale si trovava, apparentemente pietrificato dal suo stesso gesto, a due passi dalla porta finestra del balcone, Lily alle sue spalle vagamente allarmata.

Vide Dorcas voltarsi verso di lui ad occhi sbarrati, anche lei troppo sorpresa per reagire. Ma soprattutto, invece degli insulti che si aspettava, dal fondo delle scale sentì provenire quella famosa risata simile ad un latrato, la risata di Sirius che si stava rialzando e asciugandosi il sangue dal naso cominciava a risalire le scale.

“Oh Godric, quel Frank è geniale, geniale!”, esultò fra una risata e l'altra.

Se lui e Lily si erano aspettati che a quel punto Remus corresse ad abbracciare Dorcas e magari si sciogliessero in un bacio appassionato, furono pesantemente delusi.

Perché quello, semplicemente, si girò e corse via verso le scale.

 

 

 

 

 

 

NdA:

Ecco, più va avanti questa storia, più io mi diverto come un'imbecille <3

Penso di andare avanti ancora un paio di capitoli e basta, e non sono affatto sicura che, in tutto ciò, Dorcas farà in tempo a morire. Onestamente, me la sento anche poco di ammazzarla. D'altra parte però, un bel finale angstoso... NON LO SO.

Datemi anche il vostro parere, magari >.>

Un paio di note:

  • Gideon è Gideon Prewett, ovviamente, fratello di Fabian e di Molly Weasley, da cui le perplessità di Fabian su come sua sorella continui a sfornare figli come pagnotte.

  • Non so quanto sia ok nella politica dell'Ordine che Gideon si porti una ragazza random alla festa, probabilmente non lo è, ma mi andava di far fare un microscopico cammeo alla donna che gli ho affibbiato come moglie in “Eroi”.

 

 

Apparte tutto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto, io avevo grossi dubbi sul finale >.>

Ed ecco, grazie mille per aver letto e bacini sul naso a chi recensisce <3

Lau

 

 

 

 

 

  
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