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Autore: Horan_Potatooo    20/05/2012    4 recensioni
"chissà forse cambiare è giusto, forse trasferirci è la cosa migliore, bah non lo so, staremo a vedere"
quelle parole mi rimbombano nella testa, ora mi sembrano solo parole al vento, perchè ora so quale sarà il mio destino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia vita reale
-  Chiara!  - gridò mia madre dalle cucina per  farmi alzare, guardai l’orologio sul comodino, erano l e 7:05 – cinque minuti - mi dis si, rimisi la testa sul cuscino e… arrivò mia madre, che come sempre di prima mattina è di cattivo umore – Chiara! Santo cielo alzati è tardi! Sono già le 7:15! - mi urlò contro mia madre togliendomi le coperte dal mio corpo snello, -ma mamma sono appena le 7:07!- niente da fare mi dovev  o alzare o mia mamma mi avrebbe letteralmente preso di peso e messa in doccia. “Un altro giorno in quella stupida scuola” pensai  “ beh meno male che ci sono i miei compagni imbecilli a farmi sorridere”. Mi lavai, feci colazione, e mi vestii: misi dei jeans scuri, le mie adorate adidas nere, una maglietta aderente così per far ‘sognare’ il mio compagno di banco –non che pervertito della classe- e poi su la felpa rossa della Duff Beer. Presi lo zaino della Seven e uscii di casa.

Oh, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Chiara Santeramo, vivo in una città che a dir poco fa schifo, abito dietro la scuola e ho una classe piena di cretini che non pensano ad altro che alla f*** e al loro ‘amichetto’, faccio la terza media e fra qualche settimana ci saranno gli esami, compirò quattordici anni l’8 luglio, ma credo che sia inutile dirlo, tanto nessuno dei miei amici mi ha mai fatto gli auguri, nemmeno le mie amiche, già ma ormai ci sono abituata, l’unico che ogni anno puntualmente mi fa gli auguri è Riccardo, il tipo che mi viene dietro dalla prima media, ma non lo calcolo quindi…

Arrivata a scuola andai dalle mie amiche –Ciao ragazze!- le salutai –  Chiauo  - e come sempre ricevetti uno sbadiglio mischiato ad un ‘ciao’ poco chiaro. Poi mi girai e andai incontro a Lucia mia amic a dalle elementari – Ciaooo!! - mi salutò, - ma cia o!! - risposi io ci abbracciammo per poi scioglierci dopo qualche istante , -allora che cosa hai di materie oggi?- m i domandò – tecnologia, inglese e poi tre ore di quella specie di insegnante di  italiano che più di un’insegnante mi sembra babbo natale - risposi io acida –ahahah, va beh ci vediamo dopo, ciaoo!!- la salutai con la mano e tornai al mio gruppetto di am iche mezze addormentate.
Suonò la campanella dell’intervallo – finalmente! - esclamai – ho una fame! - dissi –ahah e quando mai- sentii dire dalla mi  a migliore amica, Angelica. Uscimmo dalla classe e come sempre andammo in bagno a mangiare, almeno, io mangiavo lei parlava, siamo mooolto diverse sia fisicamente che caratterialmente: lei è abbastanza grossa di corporatura, io sono un grissino, lei ha gli occhi color miele, io marroni che –da quanto dice mia madre- diventano verdi con la luce del sole, lei ha i capelli neri, io castani che diventano biondi di estate –sono un mix di colori- dolce, timida, tranquilla lei socievole, pazza, ma allo stesso tempo anche un tantino dolce io, lei non mangia mai per dimagrire, mentre io mangio sempre in qualsiasi momento.

Mentre pensavo a queste cose, il silenzio fu interrotto dalle mie amiche –largo, largo, c’è gente che deve ripassare qui!- sentii una voce familiare, Flavia entrò di corsa in bagno, mise il libro sul piccolo calorifero e cominciò a leggere ad alta voce la lezione di letteratura. –ma guarda che non interroga oggi!- esclamai io – e tu come fai a saperlo, scusa?! - - me lo sento!- risposi. Non mi diede retta e continuò il rip asso di Montale, del depressissimo Montale ‘emo’ pensai io.
Finito l’intervallo, uscimmo dalla toilette e ci sedemmo ai nostri banchi –hai studiato?- mi chiese Alessio, il mio compagno di banco –no!- risposi
e non sei preoccupata?- domandò lui –no per niente so che oggi non interroga, me lo sento!- dissi io, mi guardò confuso –Allora ragazzi! Oggi non interrogo né in storia né in letteratura! Quindi state tranquilli!- urlò la prof. Flavia, Angelica e Alessio si girarono verso di me con gli occhi sbarrati –io ve lo avevo detto!- dissi con un sorriso furbo sul viso.

Il resto della giornata andò avanti tranquilla, o per così dire. Amadei, il casinista della classe, fece ridere la classe facendo versi di animali e sparando cazzate ogni tanto su qualche fidanzata o ragazza della scuola che stava o, piaceva a qualcuno della classe –ASIA!- urlò lui e tutti ci voltammo verso Andrea ormai diventato rosso per aver sentito il nome della sua ragazza, scoppiammo a ridere, compresa la prof che poi disse –ma mi spiegate chi è questa Asia?!- -eeehh prof è una cosa complicata!- esclamò Alessio –è la ragazza di Zumpano!- urlò Matteo detto Meo. Ridemmo a crepapelle.

Ci fu il pomeriggio, due ore di arte, -che palle!- pensai mentre dipingevo il quadro odiato. Alle quattro uscimmo dalla ‘prigione’ e mi avviai a casa, dove mi aspettava la mia unica ragione di vita la NUTELLA! Ahah. Poi andai in camera a fare i compiti, poi ci fu la cena e poi a ninna.

Angolo dell’autrice^^
Beh, che dire? Benvenuti nel mio mondo!
Questa storia sarà basata completamente sulla mia vita, per i primi capitoli, già questa è la mia vera vita, la mia classe le mie amiche, la mia scuola, tutto quanto in questi capitoli è la realtà.
Recensioni!! U.u ciau
u^^

  
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