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Autore: FloxWeasley    21/05/2012    7 recensioni
Le anime gemelle non sono sempre fatte per stare insieme.
Capita che siano una bella coppia separate, mentre unite si respingano.
Dopo un addio burrascoso che li porta ad allontanarsi, Castle e Beckett giungono alla conclusione che provando a stare insieme hanno solo rovinato il loro rapporto.
Sono passati anni, ma sarà di nuovo un caso a riavvicinarli.
Riusciranno a mettere da parte i dissapori?
Avranno imparato la lezione, dopo così tanto tempo?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Quasi tutti, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Cercando un equilibrio che non resterà
- Secondo capitolo

 

Hai mai incontrato qualcuno e sentito quella intensa attrazione... all'istante?
E quella tensione?
L'abbiamo contrastata per mesi e poi... e poi non ce l'abbiamo più fatta.
Ma dopo un po' era come se la tensione fosse l'unica cosa che avevamo davvero.
E senza, tutto quello che rimaneva erano...
beh, quelle cose che ci facevano ammattire reciprocamente.
Insomma, sai come può essere.
[Sophia Turner, Linchipin]

 


Kate guidava la sua auto verso l'obitorio, asciugandosi rabbiosamente le lacrime.
Se fino a pochi minuti prima si era sentita colpevole, in quel momento quella sensazione sembrava scomparsa.
Tu non sei capace di amare.
Le parole di Castle le rimbombavano nella testa a ripetizione.
L'obitorio sembrava ancora così lontano, mentre pigiava sull'acceleratore, sgusciando in mezzo al traffico di New York.
Si infilò nel primo parcheggio libero e prima di uscire dalla macchina cercò di darsi un'aria presentabile.
Dieci minuti dopo singhiozzava tra le braccia di Lanie, che le accarezzava i capelli con delicatezza e stava in silenzio, rimuginando sulle parole che l'amica le aveva detto.
«Tesoro... »
Kate alzò gli occhi appannati dalle lacrime su quelli dispiaciuti della dottoressa.
«È stato davvero crudele da parte sua, ma sono sicura che non lo pensasse davvero. E so che fa male, so che è lui ad avere torto ora, ma dovete chiarire. Nessuno dei due si merita di soffrire come l'ultima volta» disse cauta Lanie.
Kate le lanciò uno sguardo vuoto, asciugandosi le lacrime.
«Torna al distretto, Kate. Scommetto che ha tante cose da dirti, e anche tu ne hai da dire a lui».
Beckett ci pensò a lungo.
Ripensò al passato, a quando lei e Castle si erano conosciuti, alla graduale amicizia che si era creata tra loro. Ripensò alla rotta che ad un tratto aveva preso il loro rapporto, portandoli ad essere vicini come non mai innumerevoli volte.
Le ritornarono in mente le ex di Castle, quanto fosse stata gelosa di ognuna di loro – e quanto ognuna, a modo suo, si fosse fatta da parte.
Le tornò in mente soprattutto Sophia, e poco a poco la loro intera conversazione.
Una frase in particolare la fece sussultare.
A volte, vorrei che non fossimo mai andati a letto insieme. Che avessimo conservato quel desiderio...
Era stato così anche per lei?
Avere finalmente Castle per sé era stato fatale?
Le sembrava maledettamente meschino.
Eppure era certa di averlo amato, non era stata solo una questione di desiderio e passione. Non riusciva a paragonarsi a Sophia, ad una donna che non aveva fatto altro che mentire.
Aveva amato Castle, lo sapeva.
Forse quello che si era esaurito, tra loro, non era il desiderio.
Era stato semplicemente l'amore.
Forse avevano forzato i tempi, forse non erano ancora pronti quando avevano deciso di provarci, pensando di aver aspettato anche troppo.
O meglio, lei non era pronta.
Lui le aveva dimostrato di essere pronto tante e tante volte, sia prima che durante la loro storia.
Alzò di nuovo gli occhi – stavolta stranamente asciutti – sul volto dell'amica, e annuì.
Si strinsero in un lungo abbraccio.
«Fai la cosa giusta, Kate... » le sussurrò Lanie all'orecchio.

 

«Possiamo?»
Castle si voltò verso i due amici. Era ancora frastornato, ma sapeva di aver appena fatto una cazzata.
Annuì e si lasciò cadere sul divanetto, passandosi una mano tra i capelli.
«Abbiamo visto Beckett uscire, amico»
«Sembrava sconvolta»
«Che è successo?»
L'uomo si prese la testa tra le mani.
«Castle... » cominciò l'ispanico, incerto. «Che è successo tra voi, esattamente? Non solo oggi... intendo anche l'ultima volta». Lui sospirò e alzò la testa, passandosi di nuovo una mano tra i capelli.
«Sai, quando ci siamo messi insieme credevo che sarebbe stato tutto più semplice». Sbottò in una risata amara, spenta. «Invece non facevamo altro che litigare, ma non come sempre, stavolta sul serio... e poi lei era fredda, era come se mi evitasse... Finché non abbiamo rotto e beh, non ho avuto scelta... ho dovuto lasciarla andare»
«Mi dispiace, amico!». Ryan gli diede una pacca sulla spalla.
Esposito invece insistette. «E oggi? Oggi che è successo?».
«Non... non mi ha mai spiegato! Mi ha lasciato senza una spiegazione! E oggi abbiamo litigato di nuovo... »
Non era più sicuro di essere l'unico con il cuore spezzato.
CRASH.
Poteva quasi sentirlo, il cuore di Kate che andava in frantumi.
In un attimo anche lui era colpevole.
«Le ho detto che non è capace di amare» ammise Castle, mortificato.
Le espressioni comprensive di Ryan ed Esposito si fecero rabbiose. Per loro Beckett era come una sorella minore, e poco importava che non fosse più la ragazza fragile di tanto tempo prima ma la donna forte che conoscevano ora.
«Come hai potuto, Castle?»
«Capisco la tua rabbia, ma hai veramente esagerato!»
«Tu non sai com'è stato per lei dopo che avete rotto» lo accusò Esposito. Lo scrittore fece per ribattere, ma lui lo bloccò. «Non è uscita con nessuno per due anni. Due anni, Castle!»
«Sperava di tornare con te» disse Ryan a voce più bassa del collega.
«E io? Non pensate a me? A come posso essermi sentito io, mentre mi buttava via come un calzino vecchio?» si difese Castle.
«Dopo oggi, non conta più quello che è successo sette anni fa. O almeno, non è più così importante. Dovete chiarire, Castle. Non mi importa come»
«Non voglio più vederla soffrire così» fece Ryan. «E anche tu sei mio amico, quindi non voglio vedere così nemmeno te».
Castle non era ancora del tutto convinto.
Dopo tutto il dolore che aveva provato, non gli andava giù di passare dalla parte del torto solo per una frase, che per di più nemmeno pensava.
Ma lei era Kate, non la prima donna che gli capitava a tiro.
Non una qualunque.
Non voleva perderla di nuovo.
Annuì, pieno di nuova determinazione, e si alzò.
«Grazie, ragazzi»
«Figurati, amico». Esposito gli batté una mano sulla spalla.
«Lo facciamo per voi» gli fece eco Ryan.
Li abbracciò entrambi, la mente già altrove, prima di uscire dalla sala caffè.
La prima cosa che incontrò, appena uscito, furono un paio di limpidi occhi verdi.

 

 

{Angolo FloxWeasley
Non è stato facile scrivere questo capitolo, però alla fine è uscito, anche grazie al contributo di Linchipin, puntata che tra l'altro adoro.
Non so se a voi piacerà, è un po' il classico ostico capitolo di passaggio.
Ora è un po' più chiaro anche a me quello che è successo a Kate e Rick; spero sia chiaro anche a voi!

  
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