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Autore: El_    21/05/2012    1 recensioni
Questa storia parla di Scarlett, una ragazza con un sogno: incontrare i suoi idoli. Nella sua vita ha incontrato parecchie difficoltà, ma mai avrebbe creduto di incontrare i suoi idoli così di colpo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi ciao- mi sentii dire; era una voce famigliare, ma non troppo. Chi cazzo era adesso?
Non volevo girarmi, avevo una mezza idea di chi potesse essere ma non ne ero sicura.
-Ehi Ele, mi hai sentito?-
Mi girai ed era esattamente come pensavo: Luca.
-Ah ciao!- dissi io; mi voltai poi verso Lucy, che era rimasta lì seduta di fronte a me con gli occhi fissi su Luca.
-Ciao anche a te signorina, piacere, io sono Luca- le rivolse un sorriso e le porse la mano.
Lucy esitò un attimo, poi strinse subito la mano di Luca con un sorriso.
-Piacere, io sono Lucy-
-Che ci fate qui ragazze?-
-Che domanda è scusa? Èun bar, cosa credi che ci facciano qua le persone?- chiesi io, con una punta di acidità e ironia messe assieme.
-Era per chiedere, chiedo scusa madame- mi sorrise.
-Se siete libere che ne dite di andare a farci un giro?-
A quel punto rimasi spiazzata; ma questo non ha altro da fare?
-Certo, per noi va benissimo- fu Lucy a rispondere.
Non riuscii ad evitare di tirarle un calcio, e di ricevere una sua occhiataccia come risposta.
Ma cosa le era saltato in testa? Era forse impazzita?
-Luca scusa, non è che potresti lasciarci sole due minuti?- chiesi io sorridendogli.
-Certamente ragazze, vado a prendermi un caffè intanto-
-Lucy cosa ti salta in mente?-
-Dai, è così carino, non sembra poi così male, mi ero sbagliata-
Ok, ormai l’avevo persa.
Sì, Luca era un bel ragazzo; alto, fisico da calciatore diciottenne, capelli neri e occhi verdi.
Ora che lo guardavo bene non era affatto male.
-Ok Lu, se lo dici tu-
Andammo a pagare e uscimmo, seguite da Luca.
-Allora ragazze, che si fa?- chiese con un sorriso smagliante.
-Boh, non so, tu che dici Scar?-
-Io dico che dovremmo andare a comprarci un vestito per domani-
-E posso gentilmente sapere dove andate domani?-
-A un concerto, ma siamo delle invitate ‘speciali’- rispose Lu.
-Ovvero?-
-Le fidanzate di due componenti della band- risposi io, del tutto fiera di quello che avevo appena detto.
-Che band?-
-One Direction, tesoro- rispose Lu.
All’inizio non si mosse, poi spalancò gli occhi.
-Mi pigliate per il culo?- rideva.
-No, siamo serie e se non ci credi domani sera vedrai-
-No no, non ci tengo. Quelli mi stanno sul culo-
-Non l’hai detto- dissi io, pronta a suonargliele per bene.
-Sì, l’ho detto cara- mi fece un sorriso strafottente.
Gli tirai uno schiaffo in pieno viso, e me andai, letteralmente incazzata.
Sentivo gli occhi pungere, quello che aveva detto mi aveva dato parecchio fastidio.
-Ehi Scar, fermati!-
-Lucy lasciami stare, non so nemmeno perché hai accettato di uscire con quello-
-Dai, lo so che ti ha dato fastidio, quello che ha detto non è piaciuto neanche a me, dagli una possibilità però-
Mi voltai e la fissai dritta negli occhi per qualche secondo.
-Stai scherzando vero? Dov’è finita la Lucy pronta a fare a botte con chiunque li insultasse?-
-Hai ragione, ma dalla faccia che ha fatto quando te ne sei andata ho capito che si è pentito-
Guardai Luca, rimasto in disparte a guardarmi; aveva un’espressione dispiaciuta, forse Lu aveva ragione, dovevo dargli una possibilità.
Andai verso di lui e lo abbracciai.
-Scusami, è che non sopporto che insultino i miei idoli-
-No, scusami tu, non dovevo dirlo, e non dovevo nemmeno pensarlo; ti prometto che non succederà mai più-
Mi staccai da lui e gli sorrisi.
-Allora, andiamo a comprare questi vestiti? Sono disposto a sopportare due ragazze che fanno shopping oggi-
-Sì, prendiamo il treno?- propose Lu.
-Ma che treno, prendiamo la mia macchina!-
Lo seguimmo nel parcheggio di fianco al bar e ci portò davanti a una lancia ypsilon nera.
Salimmo in macchina e partimmo.
-Dove vi porto?-
-Andiamo agli Orsi Scar?-
-Come vuoi- le sorrisi.
-Vada per gli Orsi-
-Perfetto-
Il viaggio non fu lungo, il tempo passò in fretta tra una risata e l’altra.
Entrammo in parecchi negozi senza trovare nulla.
-Ragazzi, ho una fame tremenda vi prego, andiamo a mangiare- dissi io.
-No Scar, prima dobbiamo trovare dei vestiti!-
-Oh andiamo, abbiamo tutto il pomeriggio! Sto morendo di fame, ti prego!-
La guardai con gli occhi da cucciolo e a quel punto intervenne Luca.
-Sì effettivamente ho fame anch’io, andiamo la a quel fast-food, e dopo riprendiamo la ricerca degli abiti. Va bene Lu? Così la nostra Scar non ci muore di fame-
-Va bene, ma facciamo in fretta-
-Facciamo che riprendiamo quando sono abbastanza piena invece- risposi io.
Mentre mangiavamo, mi accorsi che Luca mi stava fissando.
-Qualcosa non va Luca?- chiesi io.
-Eh? No no, tutto a posto tranquilla- non era molto convinto di quello che aveva detto e me ne accorsi, ma feci finta di niente.
-Scar, smettila di mangiare, questo è il quarto panino!-
-E ti sembra che abbia mangiato tanto? Io ho ancora fame-
-Poi ti va tutto sul culo!-
-Domani mattina ho gli allenamenti, smaltisco tutto- risposi io ridendo.
Fece un sospiro, esasperata, poi si accorse che il suo telefono stava suonando e si allontanò per rispondere.
-Avete qualche idea di come prendere i vestiti?- mi chiese Luca.
-Sinceramente no, conoscendo i gusti di Lu prenderà qualcosa di blu o nero, per me invece va bene qualsiasi colore, dipende solo dal mio umore-
-E com’è il tuo umore in questo momento?-
-C’è il sole, sono fidanzata con Zayn Malik, sto mangiando.. Beh, sono felice, altroché se lo sono!-
Lucy tornò e si sedette di nuovo.
-Chi era?- chiesi io.
-Niall, mi voleva dire che stasera non vengono a dormire da te, dormono nel pullman del tour-
-Dormono da te?- intervenne Luca.
Annuii e finii il mio panino per poi andare a pagare.
-Ah, stasera non ci sono nemmeno io, vado un po’ a casa- mi disse Lu.
-Bene, sono sola soletta, begli amici che siete-
-Dai, solo per una notte, non muori!-
-Questo lo dici tu!- risposi io ridendo.
La ricerca dei vestiti continuò fino a quando non arrivammo davanti a una vetrina, in cui vedemmo due vestiti bellissimi.
Uno, era color rosso corallo, era stretto sotto il seno da una fascia nera, che si chiudeva a fiocco sulla schiena, e arrivava fino a metà coscia.
L’altro, era blu elettrico, fatto a tubino, anch’esso con una fascia nera sotto il seno ma senza fiocco e lungo fino a metà coscia.
Guardai Lu sorridente, ed entrammo.
Trovammo le nostre taglie e li provammo. Io avevo scelto quello rosso, e Lu, quello blu elettrico.
-Allora Luca, come ti sembrano?- chiesi io.
-Beh, io direi che siete stupende- ci rispose lui sorridendo.
Andammo alla cassa a pagare, e quando uscimmo, vidi i ragazzi dalla vetrina del negozio di fronte.
Diedi una gomitata a Lu, e indicai il negozio.
Che ci facevano i ragazzi lì? Non dovevano essere alle prove? 
  
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