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Autore: Sashaprati    21/05/2012    1 recensioni
La produzione di NARUTO è lieta di offrirvi il "Dietro le Quinte" dei vostri personaggi preferiti.
Non crederete ai vostri occhi...
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Madara Uchiha interpretava due personaggi: Madara e Tobi. Lui doveva fare un grosso cambiamento nell'abbigliamento del personaggio: come Madara Uchiha, doveva abbigliarsi con una pesante armatura atta ad aumentare le sue dimensioni e la stazza; Tobi invece rispecchiava perfettamente la vera corporatura dell'attore.
Mei Terumi uscì dal suo camerino, vestita in modo perfettamente adatto al suo personaggio, ed emise un sospiro di piacere. A un occhio maggiormente attento si poteva notare come un sottile velo di sudore le ricopriva la pelle; a passi misurati, si recò dunque a prendere il copione e a leggere cosa avrebbe dovuto fare.
L'attrice rimase a dir poco traumatizzata: la scena che avrebbe dovuto fare non riscontrava i suoi gusti, in quanto si sarebbe dovuta "appartare" con Madara uchiha durante un rapimento.
Alle spalle di Mei, Madara si avvicinò serio e compito, e le mormorò qualcosa all'orecchio sinceramente dispiaciuto.

- Non piace nemmeno a me - ammise. - Ma dobbiamo farlo!

Dopo che Madara, vestito come il personaggio di Tobi, sussurrò quella specie di "incoraggiamento" alla giovane attrice, si allontanò in direzione del set per cominciare la propria scena.
Il set, preparato apposta per la scena "hot" tra i due attori, necessitava di un'ambientazione particolare: una stanza che doveva simulare un carcere, del mobilio molto spartano e un letto con una catena che avrebbe dovuto legare la caviglia di Mei al letto.
Madara passò accanto al set, senza nemmeno dargli molta importanza. Mei Terumi invece rimase in contemplazione quasi allucinata del set, osservando ogni particolare con sguardo allucinato. Dopo lunghi istanti, tirando il fiato con rassegnazione, si preparò a recitare.
L'attore che interpretava Madara si diresse verso il regista e sospirò. Nemmeno a lui piaceva particolarmente interpretare scene di quel tipo ma doveva farlo, il regista tuttavia anticipò la sua obiezione.

- Non ci sarà nessuno che guarderà, sarete solamente voi due!

Madara si voltò e si allontanò a passi misurati, pensando a come evitare l'imbarazzo che provava al solo pensiero di girare quella maledetta scena per due motivi: Il primo era che lui non poteva "sporcare" la sua reputazione con una scena come quella; il secondo era che Madara, essendo fondamentalmente composto e compìto nei suoi atteggiamenti, non sarebbe risultato credibile nel ruolo di un maniaco stupratore.
L'attore deglutì diverse volte nel tentativo di calmarsi, mentre la giovane attrice prendeva posto all'interno della camera. Come compromesso, una volta piazzate le telecamere a inquadratura fissa, nessun operatore sarebbe rimasto in scena; e tutto era stato strutturato in modo tale che Mei e Tobi/Madara potessero prendere posto tranquillamente per potersi dedicare a "Piacevoli attività".
Mei si era già incatenata la gamba sinistra al letto (avrebbe dovuto fare un grosso sforzo di fantasia per poter sinceramente godere di un rapporto con un tipo come Madara); la giovane attrice non apprezzava gli uomini dal comportamento compito e pudico come Madara, oltretutto era convinta che l'attore fosse uno sparalesto capace di schizzarla inavvertitamente.
Dovette rammentare il suo unico amore, per poter fingere in modo i gridolini di piacere che quella scena richiedeva.
I fan si erano inventati una violenza carnale compiuta da Tobi nei confronti di Mei, pretendendo che quest'ultima avesse anche modo di trovarla molto piacevole (ovvero follìa pura!).
Dopo i "preliminari" di rito, iniziò il rapporto vero e proprio. Mei non sembrava particolarmente convincente ma improvvisamente chiuse gli occhi ed iniziò ad immaginare i particolari fisici del suo amore: i suoi capelli biondi, così morbidi e sensuali al tocco; la rude gentilezza che traspariva da ogni suo gesto; la voce brutale e, allo stesso tempo, così dolce e musicale che le faceva perdere la testa...
Il rapporto sessuale che consumò con Madara fu in qualche modo coinvolgente (e non certo per merito di Madara). Mei si era talmente autoconvinta di consumare un rapporto sessuale con il suo vero amore che era riuscita a simulare un incredibile orgasmo.
Dopo che Madara, letteralmente sfinito e spompato, si tirò via dal letto con l'aria di un ergastolano graziato costretto, l'attrice si liberò della catena alla caviglia sinistra e si rivestì del giusto accappatoio. Nell'allontanarsi dal set, ancora "fumante" al pensiero di quanto il ricordo del suo amore riusciva ad eccitarla, passò accanto a Madara e finse di complimentarsi con lui per pura cortesia e carità umana.

- Sei stato realistica... Cioé, volevo dire: realistico!

E mentre lei si allontanava in direzione dei camerini, trattenendo a stento una risatina divertita, Madara si diresse verso la Sala Regia per poter discutere di diverse cose con quelli della produzione.
Ansimando e tossendo, a causa dello sforzo di poco prima, iniziò a camminare verso gli uffici. In pochi minuti raggiunse la porta che cercava e, entrando garbatamente, si lasciò andare ad un leggero moto di irritazione.

- Posso sapere da quale pianeta provengono i fan hanno ideato una sciocchezza del genere?

Il produttore si alzò, dando le spalle a Madara, e con un fare calmo e rilassato si diresse verso un armadietto prendendo in mano una cartelletta e la lanciò con noncuranza sul tavolino.

- Leggila pure - esclamò.

Madara si sedette con tutta calma davanti al tavolino e iniziò a leggerla. La cartella conteneva un rapporto economico e commerciale COMPLETO, riguardante il prodotto editoriale "Naruto" in ogni sua espansione: Manga, Anime, Merchandise... insomma, ogni prodotto connesso.
L'attore iniziò a leggere, saltando le parti più strettamente economiche, e nell'apprendere i particolari dei documenti rimase fortemente traumatizzato.
Il rapporto indicava diverse cose: I fan non erano attratti dalla trama ma dovevano identificarsi con alcuni personaggi di essa; l'autore, conscio di questo, aveva logicamente inserito tantissimi riferimenti alle cosiddette "coppiette" e all'identificazione pseudoromantica...
L'attore lasciò cadere il rapporto sulla scrivania, assumendo un'espressione scandalizzata sul volto, e il produttore pensò bene di chiarire ogni suo dubbio.

- I ragazzi di oggi non vogliono più saperne di pensare, bensì cercano qualcosa con la quale identificarsi in ogni modo per loro più "congeniale" - spiegò. - Sono abbeverati di concetti come: l'amore supremo o altre stupidaggini e cavolatine varie... Tutte cose totalmente insensate che però "rendono", in quanto fanno presa sulle menti semplici, e perciò il mercato DEVE andare incontro ai gusti del suo pubblico! Se non facessimo così, il prodotto perde interesse; se il prodotto perde interesse, non si trovano finanziatori e se non si trovano finanziatori... Siamo tutti nella cacca, Madara mio, tutti sprofondati fino agli occhi in un fiume di merda!

Madara scorreva quelle righe con lo sguardo, rimanendo sempre più scioccato.
Possibile che i fan non volessero guardare neanche un minimo di trama? Davvero il pubblico erano così infantile da pretendere che lui, consumato attore di teatro, fosse costretto a recitare dei ruoli squallidi solo per il gusto di sembrare quantomeno figo?
Il produttore continuò, prevenendo l'obiezione di Madara Uchiha.

- Sì, il prodotto Naruto è etichettato principalmente per i ragazzini, dai dieci ai quattordici anni, come target preciso; il vantaggio che consente a Kishimoto di avere moltissimi fan internazionali è dovuto a due motivi: il primo è che i Ninja non sono un argomento molto conosciuto in occidente...

Madara alzò lo sguardo angosciato.
Prima d'ora non aveva mai voluto interessarsi di Marketing, e adesso purtroppo iniziava a pentirsene.

- Il secondo è che esiste una idolatrìa attualmente ingiustificata del Giappone, causata dallo sviluppo economico a debito degli anni settanta e ottanta, perciò diciamo che quasi ogni prodotto giapponese ha di partenza un credito che non è difficile da sfruttare... Non devo certo dirti che la mentalità giapponese, sotto quasi tutti gli aspetti, sia totalmente diversa dal modo di pensare occidentale; pensa solo che certi generi in occidente sono regolarmente accusati di essere un prodotto osceno; di conseguenza, in un paese sessuofobo, la fantasia ci mette poco a scatenarsi e a partorire questi capolavori che tu e i tuoi colleghi amate così tanto!

L'attore di teatro era davvero sotto shock e non riuscì a replicare alcunché. Il produttore invece, conscio di avere colto nel segno, continuò imperterrito nella sua esposizione dei fatti.

- Tempo fa l'autore mi ha citato un passaggio del film "ELIZABETH" che diceva: "Dio mi aiuti a sostenere questa suprema libertà"... Ebbene i ragazzi occidentali vogliono sempre qualche regola da rispettare, in quanto non sanno più reggere la libertà, e il desiderio di violarle fa parte della propria affermazione di se stessi; ma è più facile e più... vigliacco sì, si può dire così, seguire delle regole imposte da qualcun altro... Puoi leggerti tranquillamente il documento, se preferisci, ne ho qui una copia!

Madara annuì, ancora sorpreso da quella novità assoluta per lui. Si alzò e decise di allontanarsi alla ricerca di un luogo tranquillo dove poter leggere il documento e metabolizzare il ragionamento, a suo parere molto sensato, del produttore.

- Fattene una ragione, amico mio - esclamò dunque il produttore, versandosi due bei bicchieri di scotch e offrendone uno a Madara. - Viviamo in una società "programmata", non possiamo farci niente, dobbiamo solo fare buon viso a cattivo gioco... Salute!

 
  
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