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Autore: 1502 1D    21/05/2012    8 recensioni
Capita a tutti nella vita di fare delle scelte, di dover cambiare, di dover ricominciare.
Per Karen questa non è stata una scelta, non avrebbe mai scelto di cambiare vita nonostante la sua non le piacesse affatto.
Ma a volte la vita ti riserva qualcosa di inaspettato, e a Karen fu dato un regalo che nemmeno lei avrebbe mai potuto sognare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Driin. Aprii gli occhi e fissai il soffitto. Ero quasi grata a quella sveglia, che solo tre giorni prima ritenevo dannata. Ero sveglia, pimpante e di buon umore, fantastico! Scesi rapidamente dal letto e corsi in bagno come al solito. Entrata in bagno mi misi davanti allo specchio e stranamente, mi rilassai e mi fermai a osservare la mia immagine riflessa. Molti mi dicevano che assomigliavo a Jennifer Lawrence, con i capelli mori e un po’ meno carina. Lei è proprio una bella ragazza, al contrario di me. I capelli mi ricadevano morbidi sulle spalle e scendevano fino a sotto il petto. I miei occhi verdi erano particolarmente vivaci e colorati. Mi cambiai velocemente e corsi giù dalle scale, incontrando mia mamma che saliva. “Heì, dove vai? E’ presto, fermati e spiegami cosa sta succedendo in questi giorni!” protesto lei, trattenendomi lievemente il braccio. “Mamma devo andare, parliamo stasera, ok?” domandai, non lasciandole però la possibilità di rispondere perché aprii e chiusi la porta, uscendo. Vidi mia madre che cercava di ribattere ma rimase impietrita sulle scale. In realtà Niall non era ancora arrivato così mi sedetti sul marciapiede fuori da casa, aspettandolo. Tirai fuori il mio I-Phone e mi accorsi che era un po’ che non lo accendevo, sullo sfondo avevo la foto di una ragazza che avevo sempre considerato una grande amica, pensavo che facesse il massimo che si potesse fare. Mi sbagliavo, dopo quello che aveva fatto Niall per me avevo capito che lei non teneva a me. Non era mai venuta a rallegrarmi quando ero da sola, non era mai venuta a prendermi per fare la strada verso scuola e ritorno insieme, non mi aveva mai portato al cinema, non mi aveva mai presentato i suoi amici, non era mai stata una vera amica e io, accecata dalla solitudine, non me ne ero mai accorta. Era stata solo capace di dirmi che non ero da sola, si sedeva vicino a me a mangiare, portandosi dietro le sue amiche con cui parlava durante tutto il pranzo, ignorandomi completamente. Avrei presto sostituito la sua foto con quella di Niall, Liam, Louis, Harry e Zayn. A proposito di Niall. Era appena arrivato quando terminai il mio pensiero, e lo vidi in piedi davanti a me, con la cartella in spalle, una mano sul petto, con le gambe piegate e una mano appoggiata al muro, tutto ansimante. “Cosa diavolo..” non feci in tempo a finire la frase che protestò, interrompendomi: “Non dire ..uff..  niente, lo so. E’ solo che .. non ho potuto prendere la macchina e neanche la moto, così ho dovuto fare .. gulp.. una mega corsa.” Lo guardai sbalordita, aveva fatto una corsa inimmaginabile per raggiungermi invece che mandarmi un messaggio dicendo che non sarebbe venuto! Quel ragazzo mi stupiva ogni volta. “Bastava dirlo, comunque, ora che si fa?” “Si corre, e .. immediatamente, non vorremo fare tardi..” “Allora VIA!” dissi, incominciando a correre. “Aspetta” gridò lui. “Muoviti, lumaca” “Ma come fai a correre così?!” mi domando, cercando intanto di raggiungermi. “Mi mantengo in forma!” intanto avevamo già percorso un centinaio di metri. Bhè, in realtà avevo percorso un centinai di metri, mentre lui era rimasto in dietro “Oggi non ho fatto una colazione decente, per cui non ho molte energie..” e chi ci credeva? Lui che mangiava poco? Volevo vedere cosa intendeva lui per colazione decente così li chiesi: “E cosa avresti mangiato?” Lui mi raggiunse, solo perché io rallentai. “Bhe, un panino, due toast, una fetta di torta, una tazza di latte, qualche biscotto..” Lo guardai sorpresa “Alla faccia. Neanche un orso che si prepara per il letargo si immagina di mangiare tutte quelle cose per colazione!” quel ragazzo era insaziabile, dico sul serio. Avrei fatto meglio a non invitarlo a casa mia altrimenti avrebbe fatto piazza pulita della dispensa. Non seppe ribattere e si limitò a cercare di stare al mio passo, per quanto li fosse possibile.
 
Dopo un quarto d’ora di corsa arrivammo al cancello, ormai già aperto da un cinque minuti buoni. “Ce l’abbiamo fatta finalmente! Dopo questo allenamento potremmo pure vincere una maratona” Ridacchia silenziosamente, per cercare di non farmi vedere. Potremmo? Durante la strada si era fermato almeno una decina di volte a riprendere fiato e credeva di poter vincere la maratona? Era pazzo, ma era meglio non distruggere la sua autostima, altrimenti.. Meglio non pensarci. Alla seconda ora avevamo un test d’ingresso di geometria, e per quanto poco avessi studiato, seppi rispondere alla maggior parte delle domande. Mi ricordavo molte cose da una lezione sull’argomento che avevo seguito più o meno attentamente nell’altra scuola. “Pss..” “Pss..” ripetè qualcuno vicino a me. Mi girai e mi accorsi che Niall cercava di sbirciare da mio foglio “Ok, ok, calmo.. ti faccio copiare.” E li avvicinai il foglio. Era il minimo che potessi fare per lui. Lui allungò il collo e si sporse verso di me, per vedere meglio. Il professore si schiarì la gola e mi guardò “Signorina Lynle, che sta facendo? Perché il suo foglio è così vicino al banco di Horan?” Arrossii di colpo, per poi sbiancare completamente. Horan mi stava facendo passare un brutto guaio. Presi tutte le forze e cercai di sfruttare le mie scarse doti di attrice. “Niente prof, è solo che, sto cercando la mia matita che è caduta” colsi la palla al balzo, ovvero nascosi la mia e presi la scusa della matita dato che ce n’era una proprio per terra, qualche metro più in là. Che fortuna sfacciata. Niall mi avrebbe sentito, prima o poi!
 
Arrivò la fine dell’ultima ora e, veloce come un fulmine, al suono della campana, mi alzai, presi la cartella e trascinai fuori dall’aula Horan e il suo bel sederino da sculacciare! Era lì che mi implorava di tirarli una sberla ma riuscii a controllare l’istinto di farlo a pezzi. “Horan, si può sapere cosa diavolo hai fatto alla seconda ora? Per poco il prof non mi sbatteva in presidenza!” lo guardai minacciosa, forse stavo esagerando. “Scusa Karen, mi dispiace molto. Come posso farmi per..” le sue parole vennero sovrastate da quelle di Zayn. “Karen! Aspettateci, veniamo a mangiare con voi.” Mi girai e me lo vidi davanti, seguito da gli altri tre “Oh, ciao Zayn. Certo, andiamo!” Niall mi guardò strano, forse si era accorto che non ero scorbutica con Zayn.
“Allora, bella Karen. Questo pomeriggio ci divertiremo, eh?” Eravamo tutti seduti al tavolo e Luis ruppe il silenzio. “Certoo!” risposi io. Quel pomeriggio l’avrei passato con Louis. “Dove mi porti?” continuai. “A fare.. SHOPPING!” Rimasi imbarazzata “Davvero ti piace fare shopping? Fantastico allora alle 4?” “Certo” rispose lui. “Scusate ma devo andare, ho un sacco di cose da fare!” Mi alzai e me ne andai. Mi dispiaceva di non aver potuto parlare con gli altri.
Erano le 4, suona il campanello. Mia madre non era in casa così non dovetti rispondere a noiose domande. Aprii la porta e mi trovai davanti Louis che fremeva. Come mi vide mi prese per la mano e mi buttò fuori, chiudendo la porta. Meno male che avevo dei soldi in tasca! Mi fece salire in macchina e mi portò nel centro commerciale dove mi aveva portato Niall al cinema. Ci demmo a spese folli e tutto la nostra comunicazione fu formata da frasi del tipo Come mi sta? – Ti sta molto bene – Non mi piace – Che ne dici di questo etc .Girammo molti negozi, e naturalmente la Hollister era d’obbligo. Solo in quel negozio spesi ben 48 in una maglietta di un verde sgargiante e un vestitino bianco stupendo. Louis diceva che mi stavano divinamente ma, Louis è Louis e non ci credevo molto, ma decisi di darli retta. Lui finì col comprare un paio di converse rosse, uno stock di magliette e camicie di tutti i colori, lunghezze, marche e chi più ne ha più ne metta, oltre ad un adorabile giubbino in pelle. Mi regalò inoltre un ciondolino a forma di chiave di violino per il cellulare. Era piccolo ma significativo. Mi piaceva molto la musica e mi confessò che lui e gli altri quattro avevano un debole per il canto e avrebbe voluto partecipare a qualche show o formare una band. Ecco cos’era che li univa di più dell’amicizia: LA MUSICA! Avevo capito fin da subito che avevano una passione in comune, e non mi sbagliavo. Il pomeriggio fu indimenticabile e finimmo per scambiarci un sacco di abbracci e baci sulla guancia. Stava diventando un grande amico per me e non avevo nulla in contrario se non che c’era un problema: Niall ne sarebbe diventato terribilmente geloso! “Affari suoi!” mi dissi, ma non potevo sopportare quell’idea. Lui sarebbe comunque rimasto il mio unico migliore amico.
 
Louis mi riaccompagno a casa e mi lasciò alla porta con un bacio e un saluto. Infilai la chiave nella serratura e la feci scattare. Spalancai la porta e vidi mia madre che mi fissava, seduta sul divano. Aveva un aria un po’ scontrosa, un po’ stufa, un po’ spazientita, un po’ arrabbiata, un po’ spaventata e un po’ curiosa. Mi stava facendo timore e sapevo bene che non si metteva bene. Avrei avuto una discussione molto lunga. Cercai di svignarmela, ma, come si può immaginare lei mi bloccò. “Noi dobbiamo parlare, Karen..” Ecco, la mia espressione divenne terrorizzata. “Certo mamma.

Ciao!!
Questo capitolo è molto più lungo degli altri.
Ho seguito il consiglio di Dreamer821_ che nello
scorso capitolo mi ha consigliato di farl un pò più lunghi e con un pò di suspance.
Karen farà una bella discussione nel prossimo capitolo!!
Comunuqe volevo dire un pò di cose
1. Volevo ringraziare una mia amica, oltre compagna di classe
che segue la mia storia e aspetta i miei capitolo con ansia : Alice (Ali love jelena)
vi consiglio nuovamente La sua Love Story.
Poi un grazie a sabriz_ che ha recensito tutti i miei capitoli
a Dreamer821_ che mi h dato preziosi consigli
a Louis4E che segue le mie storie e aspetta i miei capitoli con ansia
e poi un grazie generale a chiunque abbia lasciato una recensione
o abbia fatto visita alla mia ff. Con questo non rischio di dimenticarmi di qualcuno perchè
tu che stai leggendo queste parole, sappi che il grazie è anche per te.
Ultima cosa: ho deciso che per un capitolo nuovo mi servono due recensioni
che non mi sembrano poi così tante
Inoltre se (come nel cap. 6) le recensioni diventano molte o almeno un pò di più
mi impegnerò a fare capitoli molto lunghi.
Un bacione a tutti
1502 1D

   
 
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