17 febbraio 2010

Fu quel giorno che tutto cambiò...

Eravamo tutte riunite a casa di Alex, sedute a gambe incrociate sul suo letto gigantesco, mangiando gelato al
cioccolato e guardando distrattamente la tv, che trasmetteva un noiosissimo telefilm che parlava di due genitori divorziati
e una figlia in collegio, a cui non stavamo dando molta considerazione.
Tutta la nostra attenzione era sulle enormi vaschette bianche che avevamo davanti e che stavamo divorando senza fermarci,
siccome non avevamo nulla da fare. Era infatti un pomeriggio come tutti gli altri,
riunite a casa di una di noi aspettando l’estate per trascorrere lunghe giornate fuori.
Sarah aveva appena finito di mangiare mezza vaschetta di gelato e Maris la guardava quasi disgustata
mentre pensava con quale coraggio avesse mangiato così tanto.
Lei era sempre stata attenta alla linea e non mangiava mai tanto, come quella volta che di gelato ne aveva assaggiato davvero poco.
“Sei disgustosa, come riesci a mangiare così tanto?” disse Maris rivolgendosi a Sarah.
Tutte noi, conoscendola, cominciammo a ridere, senza fermarci.
“Io non sono come te, amo mangiare e proprio per questo ora finirò tutta la vaschetta di gelato!” le rispose Sarah con una linguaccia,
convinta di quello che stava dicendo, mentre affondò il suo cucchiaio nel gelato per poi portarselo alla bocca con aria soddisfatta.
Ancora una volta scoppiammo tutte a ridere.
Quelle due si erano sempre punzecchiate tra di loro. 
“Ragazze smettete di litigare come due bambine” Rachel, come al solito, le richiamava.
“La bambina qui è solo Sarah!” disse irritata Maris.
“Si è vero, sono una bambina” le rispose Sarah scherzando.
Maris in quel momento si sentiva soddisfatta a sentire Sarah darle ragione, ma non sapeva che si stava per vendicare.
Senza che Maris se ne accorgesse, Sarah prese con le dita un po’ di gelato e glielo spalmò su tutta la faccia.
Quel gesto diede inizio a vari colpi tra di noi, fino a finire ad una lotta vera e propria.
Nel giro di pochi minuti, la camera di Alex, diventò un disastro.
C’erano cuscini e tracce di cioccolato ovunque.
Sapendo quanto Alex soffrisse il solletico, cominciai a muovere le mani intorno alla sua vita
e lei senza rendersene conto iniziò a piangere dalle risate e involontariamente cadde dal letto
colpendo il telecomando che era poggiato sul pavimento.
Accidentalmente batté il suo gomito sui tasti, cambiando canale.
Davanti ai nostri occhi apparve l’immagine dei quattro giudici di X Factor UK
che stavano ascoltando attentamente l’audizione di un ragazzo
dai capelli alla Justin Bieber,una T-shirt bianca e dei jeans neri, che stava intonando alla perfezione
le note di “Cry me a river” di Michael Bublé.
Il volo dei cuscini e il solletico si interruppero improvvisamente.
Tutte ci fermammo, meravigliate da una così bella voce.
Quel ragazzo di cui non conoscevamo nemmeno il nome, ci attraversò il cuore, lasciando una forte e intensa emozione.