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Autore: Sashaprati    22/05/2012    1 recensioni
La produzione di NARUTO è lieta di offrirvi il "Dietro le Quinte" dei vostri personaggi preferiti.
Non crederete ai vostri occhi...
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il frate Francescano Jiraya, dopo aver pregato ossessivamente e domandato perdono al Signore dei futuri peccati che sarebbe stato "costretto" a commettere con Tsunade, uscì intabarrato nel suo vestito di scena comprensa l'enorme parrucca bianca.
Con passo tipico da penitente, si diresse dunque sul set. Ormai lui non era più il "Pirotecnico tombeur de femmes" dei bei tempi andati del teatro, assieme a Madara e Fugaku Uchiha, bensì un uomo completamente diverso. L'attore pervertito per antonomasia era divenuto un uomo pio e devoto, preoccupato per la salvezza della propria anima e terrorizzato dalla possibilità di commettere ulteriori peccati sulla via terrena che lo separava dal Regno dei Cieli.
Camminando in modo leggermente impacciato, in quanto non era più in grado di muoversi agevolmente su quei grossi sandali così scomodi, durante il suo lento incedere incontrò Tsunade che usciva da un camerino; i due incrociarono un lungo sguardo, anche se entrambi sapevano bene che non era più possibile un'intesa umana e sentimentale tra loro (come invece doveva apparire nella serie di Naruto).
Subito dopo si misero a camminare fianco a fianco verso il set, quasi fossero due persone che si conoscevano appena, e proseguirono così senza dirsi una parola e senza apparentemente accorgersi l'uno della presenza dell'altra.
Sul set intanto si decise per un diverso ordine delle scene: la prima consisteva infatti in un piccolo momento di "intimità" tra i due cugini Hyuga, ovvero Hinata e Neji.
La sceneggiatura prevedeva un momento delicato e intimo tra i due, creato da una coppia di fan meno perversa del solito, dove Neji doveva consegnare un regalo per il compleanno di Hinata risultando cortese anche se inespressivo come suo solito.
Jiraya e Tsunade arrivarono dunque sul set, giusto in tempo per sentire il cambiamento dell'ordine del giorno. Tsunade sorrise e lanciò una sagace frecciatina nei confronti del frate.

- Carissimo, posso offrirti un caffè oppure è contrario ai tuoi voti?

Di fronte alle risatine di Tsunade, Jiraya arrossì vistosamente e borbottò delle parole di assenso per poi allontanarsi con Tsunade. Quella donna in passato, oltre ad averlo profondamente turbato, era stata anche in parte la causa della sua conversione.
Intanto sul set, Hinata entrò in scena con passo deciso e sicuro di sé e si appostò tranquilla sotto un albero, pronta alla scena da interpretare con suo cugino Neji.
Neji avanzò verso il set, con un passo aggraziato ma meno deciso, afferrò il pacchetto contenente il finto regalo per Hinata e si preparò a calarsi nella parte.
La voce del regista segnò l'inizio della scena: Hinata era seduta in riva a un fiumiciattolo, con l'aria depressa e abbattuta; Neji si avvicinò a lei, con passo deciso ma non brusco, e con un gesto delicato le fece passare il pacchetto davanti agli occhi, mormorandole qualcosa con voce ferma ma sottile. 

- Buon compleanno!

Hinata sorrise. Neji non era più l'imbranato cronico di poco fa ma era invece entrato perfettamente nel suo personaggio. Per tutta risposta, la ragazza si alzò e lo abbracciò con energia.

- Grazie Neji, grazie!

Nella trama scritta e suggerita dai fan, Hinata doveva ritirarsi in un luogo appartato (a causa del comportamento insensibile del padre) e Neji doveva venire a "consolarla"...
La ragazza trovava questa trama un po' demenziale, in quanto era in totale contrasto con la sua reale personalità: se suo padre si fosse comportato veramente in quel modo con lei, sarebbe stato mandato al diavolo senza tanti complimenti.
Tuttavia Hinata tenne la presa ancora per qualche secondo, rimanendo abbracciata nella stretta vigorosa e delicata del cugino, per poi staccarsi e attendere il ciak conclusivo del regista.
All'esterno del set intanto, il fratello di Sasuke era impegnato in altre faccende.
Seduto su una panchina e con un cellulare in mano, Itachi stava appunto effettuando un'importante operazione di Trading (un'attività che aveva in comune con suo fratello Sasuke).
Itachi Uchiha, a differenza del fratello, aveva un fenomenale intuito per le operazioni finanziarie ma non riusciva ad accedere ai dati che Sasuke riusciva ad acquisire.

- Vendi quelle obbligazioni a 102 - esclamò Itachi, spulciando via via le quotazioni riportate sul suo taccuino. - E acquista per coperture delle francesi legate all'oro!

Il tono di voce del fratello maggiore del giovane Uchiha sembrava allarmato, probabilmente qualcosa negli investimenti non era andata per il verso giusto. sembrava così concentrato in quello che stava facendo, che non si sarebbe distratto dalle sue transazioni per nessun motivo.
Intanto, in una stanza poco lontana, Kurenai era distesa su un lettino con Asuma che gli stava accanto cercando di farla riprendere dall'abuso di erbe illegali.

- Non sei ancora riuscita a vincere la tua paura delle telecamere, giusto? - le sussurrò il giovane Sarutobi, accarezzandole la mano con dolcezza.

Kurenai sembrava davvero intontita, affetta com'era  da un terribile mal di testa e con gli occhi spenti a causa dell'intossicazione, ma si sentiva ancora sufficientemente cosciente per replicare.

- Sai... Quando vedo una telecamera, mi sembra sempre di vedere tutte le persone che vi stanno dietro... E' più forte di me!

Asuma annuì, ricordando perfettamente da cosa era causata quella sua paura invereconda verso le telecamere e gli operatori addetti alle riprese.
Durante una ripresa della seconda stagione di Naruto, il set era crollato imprigionando Kurenai per diverse ore sola e con la telecamera accesa. Dopo quel tragico incidente, anche se i soccorsi l'avevano estratta indenne dalle macerie, la ragazza sembrava aver subito un forte trauma: lo chock infatti le aveva provocato un vero e proprio terrore per le telecamere, rendendole praticamente impossibile la prosecuzione del lavoro in condizioni normali.

Asuma gli posò una mano sulla fronte, cercando di rassicurarla e confortarla per quanto possibile. Ovviamente era preoccupato per lei, anche perchè la giudicava un'attrice con un potenziale stratosferico, e non riusciva ad accettare che la sua carriera potesse essere compromessa per quella fobìa.

( continua )

  
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