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Autore: Aoimoku_kitsune    23/05/2012    3 recensioni
Dedicata a Izumi_curtis che con costanza e pazienza mi corregge i capitoli di Squillo per bene. Grazie veramente tanto e spero tanto che ti piaccia. Bacio.
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-Eien ni Teme.
-Eien ni Dobe.
Erano due cuori separati dal tempo, ma che, sempre erano rimasti uniti dal legame prezioso che li accomunava. Che li portava sempre più vicino, fino a che non arrivò il giorno in cui si rincontrarono.
Dopo 4 lunghi anni.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Diamonds'
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Cantava con tutta la voce cha aveva in gola, chiudendo gli occhi e immaginandosi, tra tutta quella folla, l’unico paio di occhi che voleva che lo guardassero.
Immaginandosi l’unica voce che volesse sentire pronunciare il suo nome. Urlarlo. Gemerlo.

-..S’uke.. Ti amo..
-.. Sei unico koi..

Strinse il pugno, intorno al microfono più forte, la musica che assumeva ritmo lentamente; le corde della chitarra che vibrarono nella notte di Tokio.
Aprì le labbra e cantò. Liberando le parole che per anni si era tenuto dentro di se. Esprimendo se stesso. Raccontando una storia.

Noi due non ci parliamo
Noi due non ci vediamo
noi due, due foglie cadute dallo stesso ramo.

Quando aveva sentito quelle parole, ne era rimasto affascinato. Il suo ragazzo aveva composto per lui, un motivetto al pianoforte, e il titolo dell’opera era proprio quella semplice frase. Noi due, due foglie cadute dallo stesso ramo.
Lui era dannatamente bravo nel pianoforte, le sue dita affusolate scivolavano sul pianoforte sapientemente, e Sasuke ne rimaneva ogni volta affascinato e anche orgoglioso.

noi due che dell'errore abbiamo fatto l'amore

Si erano conosciuti alle medie, e avevano stipulato un’amicizia fin da subito morbosa e strana. Erano sempre attaccati, l’uno che sosteneva l’altro.
Tutte e due che uscivano da una situazione familiare difficilissima.
Lui, con la madre morta nel parto e il padre alcolizzato e assente.
Sasuke, invece, senza genitori amorevoli. Nato come sbaglio, come distrazione di una notte e mai accettato da nessuno, nessuno tranne lui.
Si erano innamorati in una primavera di otto anni fa; sotto un ciliegio in fiore si erano dichiarati e scambiati il primo bacio della loro vita.

noi due, due arterie diverse dello stesso cuore

Tu ora dove sei

Erano stati insieme per quattro stupendi anni, e poi era arrivata quella notte, di tanti anni fa. Quella notte dove lui lo aveva tradito.

se vivi un'altra storia con chi stai

Era diventato cantante, subito dopo, cercando di ritrovare l’unica persona che gli avesse fatto battere il cuore. L’unica persona che aveva buttato giù il suo muro di dolore e sofferenza.

chi ti prenderà

Quando pensava che ormai si fosse rifatto una vita, il cuore gli doleva, come se qualcuno glielo stringesse, in un pugno.

chi ti stringerà

Pensandolo tra le braccia di un altro o altra, lo mandava in bestia, e annegava la sua tristezza in alcool, nei primi due anni e poi nel sesso.

chi ti griderà sei unica
mio danno e amore

Ora stava pagando tutto il dolore che aveva fatto provare a quel ragazzo che gli aveva dato tutto.
Il suo amore, la sua purezza e la sua fiducia. Fiducia che, come un vile, aveva tradito.



E passa il tempo lento

I giorni erano passati lenti, diventando mesi e poi anni. Le stagioni cambiavano, le persone crescevano, ma lui rimaneva sempre lo stesso di una volta.
Si era fermato al tempo che lui gli era accanto.

mi giro e mi tormento
e se ti chiamo lo so
che trovo sempre spento  

Sasuke guardò il numero, sul display del suo I-Phone, il nome del ragazzo che amava, senza il coraggio di premere ok.
Il primo anno che lo aveva perso, il telefono aveva sempre squillato a vuoto, la casa sempre chiusa.

Poi era, semplicemente, scomparso.
Si era trasferito, abbandonandolo a Tokio.

perché non ci parliamo

Strinse gli occhi, maledicendosi, e buttando il telefono sul materasso.
Era tutta colpa sua se ora lui non c’era più. Aveva rovinato tutto con le sue mani, guardandolo andar via.
Stancamente si massaggiò le tempie, e come ogni santo giorno l’emicrania lo colpì, al sol pensiero.

perché non perdoniamo
noi due, due foglie cadute dallo stesso ramo

Un ragazzo si fermò davanti alla vetrina di musica, dove 7 televisori stavano dando lo stesso spettacolo.
I ciuffi biondi, ribelli, che scappavano dalla cuffia nera di lana, svolazzavano lenti nell’aria gelida di New York, e piccoli, candidi, fiocchi di neve lo avvolgevano tra loro, danzandogli intorno e posandosi dolcemente su di lui.
Il corpo era slanciato, alto, coperto da un cappotto corto nero, caldo di lana: Le gambe snelle e slanciate, invece, fasciate da un jeans scuro.
L’insieme gli dava l’aria da modello, con la sua bellezza androgina ed etera.
Vispi occhi color del cielo, guardavano malinconici, il ragazzo al dì là dello schermo colorato.
Ne seguì con lo sguardo ogni singola linea, memorizzandosela in mente.
Le labbra sottili che si muovevano lente, creando una voce che gli riscaldò il cuore. Quella voce che non sentiva da quattro lunghissimi anni.
Ascoltò la canzone, come incantato, e ogni singola parola s’incise dentro di lui.
-.. il cantante dei Taka.. Uchiha Sasuke con “Sei unica”, il primo singolo che ha fatto il giro del mondo..

Tu dimmi dove sei
se vivi un'altra storia con chi stai
lui ti prenderà
lui ti stringerà
lui ti griderà sei unica

-Naruto..
Si voltò di scatto, gli occhi leggermente aperti e poi sorrise dolcemente, socchiudendo le palpebre.
-Ti stavo aspettando.
Sussurrò, quando il ragazzo si avvicinò a lui, fermandosi davanti, accogliendolo in un abbraccio possessivo.
Abbassò il capo, appoggiandolo sulla spalla di Naruto e chiuse gli occhi, baciando la guancia del ragazzo, mentre quest’ultimo si voltava verso di lui, alla ricerca delle labbra sottili e calde dell’amante.

oh

Il bacio che ne seguì fu dolcissimo. Si baciarono, appoggiando le labbra a quelle dell’altro, leccandole lentamente, per poi accarezzarle dolcemente, mentre le mani del più grande avvolgevano Naruto, attirandolo per la vita.
Il biondo portò le sue al collo dell’amante, facendo perdere le dita in quei capelli sparati con del gel, verso l’alto.

Tu... dimmi dove sei

Erano leggermene umidi per la neve, che ancora scendeva, imbiaccando le strade affollate della metropoli dalle mille luci colorate.

vivi un'altra storia con chi stai

Qualcuno tossicchiò e si staccarono.
Naruto ridacchiò imbarazzato, mentre il più grande sfoggiava un piccolo ghigno.
-Andiamo a casa.. Honey!
Il più piccolo mise un broncio, corrucciando le labbra rosse e gonfie per i baci, e si staccò dall’abbraccio del ragazzo.
-Odio quando mi chiami così..
Piagnucolò, avviandosi per il marciapiede.
Il maggiore scosse il capo divertito,raggiungendolo con passo felpato, mandando occhiatacce alle ragazze che osavano guardare il biondo con ammirazione.


chi ti prenderà

Quando sentiva quel calore avvolgerlo, possederlo, la mente si spegneva, facendosi trasportare dai suoi cinque sensi.
Il letto cigolava appena sotto di loro e il rumore che faceva i loro corpi quando si congiungevano, lo faceva sempre imbarazzare ed eccitare all’inverosimile.
Si appese alle spalle larghe del ragazzo che lo sovrastava, attorcendo le gambe snelle e imperlate di sudore alla vita del suo ragazzo, mentre quest’ultimo gli afferrò un gluteo, nel momento, accarezzandoglielo, facendola perdere sulla coscia liscia e priva di peluria di Naruto.
Gemette, il biondo, attirando il ragazzo a se, baciandolo con crescente passione, mentre si faceva strada in lui, possedendolo.
-. Ti amo Naruto.
Il biondo s’inarcò, urlando e gemendo, raggiungendo l’apice del piacere più puro.

chi ti stringerà

Seguiva con gli occhi chiari, la figura dormiente accanto a lui, accarezzandolo e facendolo mugugnare.
Amava quel ragazzo che ogni notte gli donava il suo corpo.
Amava semplicemente Naruto e lo strinse a se, abbracciandolo possessivamente.

chi ti griderà sei unica

-.. Sei semplicemente unico, Honey!
Disse, accarezzando dolcemente la guancia di un Naruto dormiente.


mio danno e amore

Sasuke si alzò dal letto, scostando le coperte, strofinandosi gli occhi stanchi.
Posò lo sguardo nero sul comò accanto a lui, guardando quel cassetto, che per anni non aveva più aperto.
Allungò le mani, lentamente lo aprì, mostrando un piccolo cofanetto di legno, decorato con filamenti in ferro.
Si alzò, con l’oggetto in mano, e si recò nel bagno, facendo attenzione a non svegliare il ragazzo accanto a lui.
Fece scattare la serratura, facendosi scivolare sulla porta, e guardò per un tempo indefinito il cofanetto, indeciso sul da farsi.
Poi sbuffò, e lo aprì.
Il cuore che perse un battito e il groppo in gola che sempre lo aveva accompagnato, si fece sentire più prepotentemente di prima.
Una foto, che ritraeva lui e il suo primo e unico amore, e un anello, giacevano lì, tenuti al sicuro da quel semplice cofanetto.
Si girò l’anello tra le mani, accarezzandolo dolcemente e indossandoselo.
Gli stava ancora.
Lo sfilò, sorridendo amaramente all’incisione all’interno.

mio danno ed amore

Naruto si alzò, guardando il soffitto e poi il ragazzo accanto a lui.
Senza far troppo movimento sgusciò dal suo abbraccio, scivolando giù dal letto nudo.
Afferrò la camicia del fidanzato, indossandola. Gli stava larga e lunga, coprendolo fino a metà coscia, e se l’allacciò malamente, lasciandosi scoperta una spalla.
Si strofinò un occhio, sbadigliando e si guardò in giro.
Una melodia gli avvolse le orecchie, una melodia che riusciva a percepire solo lui.
S’incamminò verso la scrivania, afferrando la chiave che nascondeva dietro ad una cornice, e aprì un cassetto.
Il ragazzo nel letto si voltò, mugugnando infastidito, ma non si svegliò.
Sospirò di sollievo, facendo scattare la serratura, aprendolo piano.
Sotto carte di vario tipo, spartiti di pianoforte, c’era un piccolo cofanetto nero laccato.
Lo prese tra le mani, e si recò nel bagno lì accanto, chiudendosi dentro.
Si sedette sul bordo della vasca, guardano quel cofanetto che da anni non apriva.
Si spostò le ciocche dei capelli spettinati e arruffati, dal viso, aprendolo poi, guardandone all’interno.
Occhi pece lo guardavano da una foto sbiadita, e si sentì mancare per pochi secondi.
Poi un luccichio lo attirò, e sorrise tristemente, accarezzando l’anello bianco. Una piccola fedina.
La prese tra le dita, rigirandosela e poi se la portò vicino agli occhi, leggendo la piccola incisione all’interno.

mio danno e amore

-Eien ni Teme.
-Eien ni Dobe.


Erano due cuori separati dal tempo, ma che, sempre erano rimasti uniti dal legame prezioso che li accomunava. Che li portava sempre più vicino, fino a che non arrivò il giorno in cui si rincontrarono.
Dopo 4 lunghi anni.

Sulle note di Antonello Venditti "Sei unica"

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Dedicata a Izumi_curtis che con costanza e pazienza mi corregge i capitoli di Squillo per bene. Grazie veramente tanto e spero tanto che ti piaccia. Bacio.

Che dire! Dovevo postarla più di un mese fa, ma me ne sono proprio scordata. Capita quando si ha la testa svampita come la mia.. Uff..
Bhe! La canzone mi ha dato veramente tanta ispirazione che ho predisposto la Song fic per una Long… Casomai, se in un futuro non troppo lontano, e sperato che si passi indenne la fine del mondo, mi verrà voglia di scrivere qualcosa su questa fic.

   
 
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