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Autore: Manila    23/05/2012    1 recensioni
Heero, Relena, un invito a cena e tanti ospiti indesiderati...
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA. SONO MORTIFICATA E SARO' LIETA DI FORNIRVI SPIEGAZIONI IN VIA PRIVATA. A PRESTO!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heero Yui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                   -Invito a cena-
 
Acqua. Calda, zampillate, rigenerante acqua. Erano due mesi che bramavo una doccia. Non ne spreco nemmeno una goccia, lascio che scivoli gioiosa e birichina su ogni parte del mio corpo. A meno che non si viva su una colonia, è difficilissimo che una piattaforma orbitale ospiti un’attrezzatura adatta a questo scopo. Dopo aver abbondato con shampoo e bagnoschiuma mi avvolgo nell’accappatoio e mi siedo sul divano della camera d’albergo in cui mi sono fermato ieri, dopo gli esami di routine, la conferenza stampa e la serie di relazioni che ho dovuto preparare. Accendo il pc portatile e verifico per l’ennesima volta l’e-mail ricevuta appena sono atterrato. E’ stata Relena a mandarmela. Al mio arrivo lei non c’era… Certo, dovevo aspettarmelo visto che è impegnata in una serie di incontri diplomatici con i rappresentanti di alcune colonie. Inoltre non sarebbe stato prudente presentarsi lì, confermando al mondo intero la reale esistenza della nostra storia. La mia non è stata propriamente delusione, ci mancherebbe! Vedere l’abbraccio di Paul con la sua famiglia deve avermi fatto uno strano effetto, per un momento avrei davvero voluto che anche lei fosse stata presente all’atterraggio. Scuoto la testa concentrandomi nuovamente sul messaggio inviatomi dalla ragazza, come a volermi accertare di aver letto bene il suo contenuto. Si tratta di una sorta di appuntamento a casa mia per questa sera, per festeggiare il mio ritorno. Soli, io e lei. La faccenda si fa interessante…In effetti tutti gli ex piloti Gundam dovrebbero essere dislocati in vari luoghi tra Terra e colonie, quindi dovremmo avere ipoteticamente campo libero. A distrarmi dalle mie riflessioni è il segnale acustico che mi avvisa dell’arrivo di un nuovo messaggio, questa volta il mittente è Paul. Che diavolo vorrà adesso? Per un attimo temo che la mia serata a base di cibo e femmina stia per sfumare a causa di chissà quale motivo ma devo ricredermi. Una volta aperta la busta virtuale ciò che leggo riesce a sconcertarmi. Ecco le testuali parole che il mio superiore ha inviato :
Ricordati, ragazzo : 5 , 19, 23…Buon divertimento!”.
Ci manca poco che precipiti dal divano! Ma quando avrà trovato il tempo di scrivermi questa roba? Visto che ha una moglie davvero appetibile, perché non si preoccupa di attuarle lui? Ci manca solo che si presenti qui a darmi lezioni di pratica con tanto di dimostrazioni. Sono sicuro che ne sarebbe capace. Ci mancava solo il cinquantenne ninfomane! Scommetto che Duo avrebbe accettato al volo il consiglio, tanto tra lui e Hilde non si capisce chi sia il più disinibito…E poi, detto tra noi, cosa avranno mai di tanto speciale queste posizioni 5, 19 e 23 da prendersi il disturbo di rammentarmele con tanta enfasi?  Con uno sbuffo mi alzo, muovendo qualche passo per la stanza. Prendo l’asciugamano che avevo lasciato sul tavolino accanto al pc e comincio a frizionare i capelli ancora bagnati. I miei occhi vagano un po’ su quadri appesi al muro per poi cadere sul portatile rimasto acceso. Apro il mini frigo ed estraggo una lattina di coca. Tolgo la linguetta, ne bevo mezzo sorso e la lascio sul mobile. Mi avvicino al tavolino e, molto casualmente,  abbasso lo schermo. “Tanto si è fatto tardi, devo prepararmi se voglio arrivare puntuale all’appuntamento “, penso per giustificare il mio gesto. In effetti dovrei darmi una mossa, non ammetto ritardi dagli altri, figuriamoci da me stesso. Eppure qualcosa mi trattiene dal dirigermi verso l’armadio per scegliere cosa da indossare…Comincio a fischiettare con l’aria distratta, ringraziando il fato di essere totalmente solo in quella stanza, fino a quando non passo davanti ad uno specchio.
- E va bene!!!- ringhio rivolto alla mia immagine riflessa, vergognandomi di quell’insicurezza che non ho mai provato in vita mia se non in particolari occasioni, che guarda caso, avevano a che vedere sempre e solo con Relena. Alzo lo schermo, apro la pagina internet sul primo motore di ricerca che mi capita e, dopo aver deglutito un centinaio di volte, inserisco le paroline magiche. Pochi minuti dopo mi ritrovo con gli occhi spalancati a chiedermi se si tratti di uno scherzo o se sia realmente possibile riuscire a fare “certe cose”  e , contemporaneamente, mantenere l’equilibrio. Forse chi ha inventato queste posizioni ha dimenticato di specificare che sono fruibili solo in orbita, in luoghi privi di forza di gravità. Non sono nemmeno sicuro di starle osservando nella giusta prospettiva! Forse se girasi lo schermo di…80/ 85 gradi riuscirei a capirci qualcosa… Mi sento un perfetto idiota, probabilmente qualsiasi altro ragazzo della mia età non proverebbe alcun tipo di imbarazzo o meraviglia osservando tali pose così contorte da fare invidia ad un nodo da marinaio ma purtroppo io non rientro nella categoria. Il fatto è che la mia vita è sempre stata un susseguirsi di guerre, attentati, assassinii, addestramenti. Non ho mai avuto il tempo di guardare la vita con gli occhi di una persona comune e , nonostante nei periodi di stallo tra una missione ed un’ altra abbia cercato di condurre un’esistenza normale, il mio spirito era ormai irrimediabilmente macchiato dalla devastazione e dalla morte. Non ho mai fatto  sogni sul mio futuro, tutto ciò a cui potevo pensare era come portare a termine un compito assegnatomi e come riuscire a non lasciarci la pelle. Non ho mai stretto rapporti d’amicizia con nessuno, ho sempre evitato i coinvolgimenti emotivi, mi sono auto convinto di bastare a me stesso. Tanto, alla fine, qualsiasi cosa sarebbe successa , nessuno avrebbe atteso il mio ritorno. Dall’inizio dell’Operazione Meteora in poi è tutto cambiato, dal giorno in cui Relena mi ha raccolto sulla spiaggia è stato come se tutto ciò che avevo represso, avesse spinto prepotentemente per riemergere. Ciò che credevo di aver ucciso, in realtà era stato solo nascosto in un angolo del mio cuore, in attesa che un evento esterno gli desse la possibilità di uscire. E come il magma che cova sotto la bocca del vulcano, i miei sentimenti sono esplosi nel momento in cui una dolce voce ha cominciato a chiamare il mio nome con affetto sincero e gratuito, quando una mano sfiorava la mia con timidezza e un sorriso caldo illuminava di buonumore giornate che dovevano sembrarmi grigie.
- … Oh,Relena…- è un sussurro il mio, provo un immenso piacere nel pronunciare il suo nome, anche se non sarò mai così espansivo da dirglielo. Ha dato una sterzata positiva alla mia vita ma nemmeno lei è così dotata da operare un miracolo così grande da conferirmi il dono dell’eloquenza. I miei pensieri me li tengo per me, anche se so che la sua più grande capacità è proprio quella di trovare comunicativi soprattutto i miei silenzi.
Il mio sguardo ricade su quelle immagini imbarazzanti. Non hanno nulla a che vedere con quello che c’è stato finora tra me e Relena. Beh, ammettiamo anche che in generale, non ho mai avuto tutto questo tempo per pensare al sesso, tanto meno con la principessa che sembra tutto tranne che una femmina maliarda.  Tra le mie conoscenze femminili è quella che risulta essere la più innocente, oltre che la più ingenua. Sono sicuro che se mostrassi queste strambe posizioni a Hilde o a Cathrine  , come minimo apprezzerebbero il suggerimento. La principessa, invece, spalancherebbe gli occhi e arrossirebbe fino alla punta dei capelli. Non credo che riuscirebbe ad immaginarsi in simili situazioni. E io? Riuscirei a vedermi così? E a vedere lei? Appoggio schiena e testa sul divano, incrociando le braccia dietro il collo. Rifletto su noi, su ciò che abbiamo costruito finora, su ciò che ancora ci aspetta. Spengo il pc e mi alzo dirigendomi verso l’armadio. Mi meraviglio della conclusione a cui pervengo: questa volta non ci saranno piani, nessuna premeditazione. Affronterò la situazione così come mi ha insegnato, afferrerò il momento, vivrò in pieno ogni singola esperienza. Non mi serve saperlo adesso e non darò fretta né a me , né a lei. Se saremo così bravi da gestire la nostra storia insieme, senza cercare di prevalere l’uno sull’altra, rispettando i propri tempi e quelli dell’altro, sono sicuro che giungeremo a vivere cose meravigliose senza pudore né imbarazzi. E al diavolo Duo Maxwell , Paul  Jafferson e  la loro incontenibile libido!!!
Chiudo le porte dell’armadio dietro di me e indosso un vestito scuro  tra quelli che ho trovato sperando che non sia particolarmente elegante ma nemmeno sportivo. Sbuffo sonoramente, che palle la smania delle donne di avere sempre il vestito adatto per ogni occasione! Io indosserei la divisa dal lunedì alla domenica, nei giorni festivi, in quelli feriali, a Natale, Epifania, Pasqua, tutte le feste e ricorrenze di sorta, ai funerali,alle comunioni, ai compleanni, agli onomastici, alle lauree, matrimoni, battesimi, la indosserei perfino per andare a dormire.  Colpevole di avermi aperto gli occhi sulla situazione è stato quel maledettissimo Trowa Barton. Accidenti a lui e alle sue lezioni di bon ton! Solo perché di etnia francese crede di sapersi comportare da gentleman e, soprattutto, ha avuto la presunzione di farmi notare la mia inettitudine al “cambio-indumento-ad-ogni -respiro”. Gli affari suoi non se li sa proprio fare… Ha parlato quello che gira lo spazio esibendosi con un costume da pagliaccio!!! Io non sono così! Le donne, invece, senza il minimo senso di razionalità sono capaci di cambiarsi d’abito ad ogni ora del giorno: a colazione, a metà mattinata, a pranzo, a metà pomeriggio, all’ora del Thè, e a cena. Ma non finisce qui! Non si basano solo sull’orario ma anche sul colorito della carnagione , sul colore degli occhi, sullo smalto, sulla luce che le colpisce durante la giornata. E questo solo nei giorni normali perché se capita qualche ricorrenza, si salvi chi può! Per non parlare di Relena, che non solo di mestiere fa la principessa ma ricopre anche la carica di vice ministro degli esteri in memoria del padre adottivo deceduto. In pratica ad ogni viaggio occorrono almeno due mezzi :uno che trasporti lei e il suo staff, e uno che riesca a contenere la mole incalcolabile di collant, biancheria, abiti da sera, abiti da rinfresco, abiti da Happy hour, abiti per le messe di tutte le religioni (comprese quelle professate sulle innumerevoli colonie!), abiti di gala, abiti per andare a cavallo e per praticare altri sport, ecc… Un discorso a parte va fatto per scarpe e borse ma preferisco fermarmi altrimenti la mia già scarsa considerazione del genere femminile potrebbe andare ancor più scemando. Oh Dio, mi sento tanto Chang Wufei in questo momento, almeno sotto il punto di vista “donne e indumenti”, perché sotto il profilo “pronto per la festa” mi sento proprio Duo Maxwell.  Sbarbato, pettinato con la fila di lato, profumato come il culetto di un bambino dopo il cambio del pannolino ed abbigliato come un pinguino, guardo la mia immagine riflessa nello specchio della camera da letto. E’ stata Lady Une ad inviarmi il vestito, con la postilla di rendermi degno dell’occasione. Dannazione alla sua smania della perfezione… Che cavolo ci faccio conciato stile ballerino di tango?!?! Ci manca solo il mazzo di rose rosse in mano, una tra le labbra e una all’occhiello e posso dire  addio alla mia reputazione! Sfilo la cravatta, sbottono i primi 3 bottoni della camicia e quelli ai polsi, m’infilo una mano tra i capelli lasciando che riprendano la solita piega un po’ ribelle, cambio le scarpe calzandone un paio più casual, cercando così di rendere l’insieme meno serioso. Infine tolgo la giacca, me la poggio su una spalla sola. Così va decisamente meglio, l’immagine che mi propone lo specchio mi soddisfa molto rispetto a quella precedente, col risultato che la mia autostima ne guadagna del 100%. - Cara Lady Une, mi dispiace davvero ma se il tuo ideale di uomo non si discosta di un millimetro dal compianto Treize Khushrenada non è detto che debba esserne io a pagare le conseguenze…- dico chiudendomi la porta della stanza alle spalle.





Un grazie particolare a Jack83
  
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