Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: timetosaybyebye    23/05/2012    14 recensioni
-Dimmi,promettimi che sei mia e di nessun altro.-mi sussurrò,prendendomi il viso.
-Harry,sono e sarò sempre tua in qualsiasi momento..Anche quando saremo lontani...Te lo prometto.
Styles, non l'avessi mai detto.
Una ragazza normale, alla mano,si incontra/scontra con i suoi idoli. Ruota della fortuna gira, ma non quella dell'amore. Tanti famosi, tanti guai e tanto amore..
Finirà bene? Amiche, One Direction e tanti altri... un mix pronto per far perdere la testa.
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Heartbeat.
 
 
 

QUALCHE GIORNO DOPO.

 
 
Laura.
 
 
Sospirai, fissando il PC. Stavo pensando a quello che mi aveva detto Juss, di andare ospite a quel programma. Non mi sentivo pronta, infondo. Mi alzai dalla sedia e andai verso l'armadio, per mettermi qualcosa di decente. Tra poco sarebbe venuto a trovarmi. Avevo parlato con Kim fino a 10 minuti prima e non  l'avevo mai sentita così felice. Mi aveva dato della troia, come suo solito, perchè non mi ero fatta sentire e mi aveva inoltre detto che sapeva che Justin era venuto. Anche perchè lo aveva sbandierato su twitter. Mi aveva anche chiesto come stavo, se era successo qualcosa con Justin. Le raccontai che ogni mattina mi preparava la colazione e poi se ne andava, un po' come quando stavamo insieme. Solo che se ne andava poco prima dell'alba. Sospirai. Nel chiudere l'armadio, sentii un qualcosa cadere.
- La chitarra! - esclamai. E corsi a prenderla. Appena l'aprii, caddero dei fogli e la chitarra stessa. Avevo sbagliato lato. Sospirai di nuovo, raccogliendoli tutti. Mi cadde l'occhio sull'ultimo.
Stop stealing my heart away
(i can feel your heartbeat) Your heartbeat.
Sorrisi d'impulso. Era la canzone che io e Justin avevamo scritto insieme.
 

QUANDO LAURA E JUSTIN STAVANO INSIEME....

 
 

Sento il tuo cuore. - dissi, spezzando quel silenzio. Lui si mosse un po', facendomi staccare l'orecchio dal suo cuore.
- Cosa? - domandò.
- Sento il tuo cuore che batte, forte. - sorrisi, e sorrise anche lui.
- I can feel your heartbeat! - disse lui.
- he said to me. - risposi, divertita.
- I can feel your heartbeat. - continuò.
- Non credi potrebbe essere una canzone perfetta? - gi proposi.
- Solo se la canti tu amore mio. - e mi diede un tenero bacio.
- Non sono così brava. - dissi modesta.
- Scommetto che un giorno diventerai una cantante famosissima.- mi incoraggiò con un sorriso.
- Si certo, e canteremo insieme! - lo smontai io. Lui mise il broncio.
- Non vorresti cantare con l'amato e pluripremiato Justin Drew Bieber?- scossi la testa, convinta. - Ah, è così? - e mi si avventò addosso, facendomi il solletico. Nonnostante mi dimenassi, la sua presa era troppo forte e riuscivo solo a scalciare.
- Ok, vabene, canterò con te. - mi rassegnai. - Ma solo quando sarò famosa. - gli risposi, quasi per fargli capire mai.

 
 
 
 
Sorrisi. Feci una foto e la caricai su twitter, menzionandolo.

"@justinbieber ricordi?" In fretta mi arrivò la risposta.
"@timetosaybyebye manterrai la promessa?"
"@justinbieber Non posso tirarmi indietro. LOL"

Sentii il campanello suonare e posai cellulare e testo della canzone sul letto. Appena aprii la porta trovai Justin con un mazzo rose bianche e rosse.
- Perchè è così difficile trovare fiori a Londra? - si lamentò, non appena varcata la soglia di casa.
- Dio che tenero, mi hai portato dei fiori! - Io, per ringraziarlo, quasi gli saltai addosso.
- Calma piccola, sono pur sempre un ragazzo in astinenza! - esclamò stringendomi a se e inebriandomi con il suo buon profumo di cocco. Sorrisi.
- il solito idiota, Bieber. - lo canzonai. Non riuscivo a credere. Eravamo tornati quelli di un tempo. Amici. Sorrisi. Sciolsi quell'abbraccio da Koala e lo portai in cuina per fare colazione. - Tu comincia, io sistemo i fiori. Le rose sono delicate! - esclamai, andando a prendere un vaso.
 
 
Justin.
 
Si era un attimo allontanata. Continuavo a pensare che le rose erano i fiori perfetti, anche perché rispecchiavano i miei sentimenti e la sua personalità. Rappresentavano me e lei. Erano delicati. Il loro significato, poi. Quelle bianche per il silenzio quello che io e lei abbiamo mantenuto a lungo. Poi quelle rosse, quelle d'amore per lei. Non potevo sul serio credere che io l'amassi ancora così tanto, come la prima volta che ci siamo conosciuti. Volevo fosse un gioco. Volevo sentirmi adulto, uomo. Perché gli uomini giocano sempre con i sentimenti. Non avrei mai pensato che ci sarebbero finiti anche i miei di mezzo.. Non potevo credere a quello che ci stava succedendo. Sapevo di non avere speranza. Sapevo che era inutile credere che io e lei saremmo tornati un noi, ma quella piccola fiammella continuava ad essere accesa dentro di me. Una piccola speranza, continuava ad esserci. Lei ritornò con un vaso di cristallo e mise i fiori dentro, con un grande sorriso.
- Allora? Ci hai pensato? - domandai, curioso e aspettandomi una risposta positiva.
- Credo sia la cosa giusta, sì. - mi disse,mordendo il suo cornetto.
- Perchè credo che tu voglia tornare non solo per per il programma? - lei sospirò.
- Justin. Mi sono stancata. Mi sono stancata di me stessa. Di questa solitudine forzata, di aver fermato tutto, di aver rovinato la vita a papà e alla mia migliore amica. Mi sento responsabile di tutto. Colpa dei miei capricci, dei miei stupidi sentimenti che mi hanno bloccato. Voglio tornare a casa mia Juss, a Londra. Voglio rivedere tutti, abbracciarli e chieder loro scusa. Essere forte, come avrei sempre dovuto essere. Non frignare come una stupida bambina. Sinceramente non mi interessa del programma o altro, ma mi interessa della mia famiglia e dei miei amici. E siccome sei un mio amico, voglio renderti felice venendo con te a quel programma e cantando insieme. Tu mi sei stato vicino, hai mantenuto quella promessa, Dio Santo. E non potrò mai ringraziarti abbastanza. Voglio tornare a casa a Londra. - io le sorrisi.
- La mia piccola. - e andai ad abbracciarla stretta. - Bentornata Lau! - lei sorrise.- Chiamiamo Alex e partiamo oggi stesso, ok? - le suggerii e lei annuì.
- Grazie ancora. - e sorrisi di nuovo. Mi bastava poco per essere felice con lei. Strano vero?
- Però prima potremmo cantare la nostra canzone? - supplicai con lo sguardo. Quella canzone, nonostante tutto, l'avevo sempre in mente. Avevo provato a cantarla tante volte, con altre ragazze, ma non mi piaceva, non era bella come quando la cantavo con lei.
- Ok, vieni. Stiamo in camera e poi sparecchiamo. - io annuii e la seguii. Vidi i fogli ammucchiati e la chitarra buttata sul letto. - Credo sia scordata, è quasi un anno che non la suono! - ammise lei, cominciando a suonarla. Prese l'accordatore e cominciò ad accordarla. Era così presa e concentrata che mi misi a guardarlo attento. I capelli scuri le ricadevano sul viso, concentrato e serio che fissavano il piccolo strumento. Le sue dita, pizzicavano e muovevano delicatamente le corde, producendo suoni che sembravano così armoniosi. Non lo so, credo sarei stato ore a guardarla e descriverla. Era così perfetta. Con così poco.
- Fatto! - esclamò, spaventandomi. Lei rise.
- Che ti è preso, Bieber? - domandò tra le risa.
- Non prendermi in giro, su! - e lei continuò a ridere, stendendosi sul letto e portando le mani alla pancia.
- Non ci riesco, sei troppo tenero, biondo! - e si schiarì la voce. - Bene. Ora suoniamo.  Dammi un La. - mi domandò. -Ok, possiamo cominciare.
 
http://www.youtube.com/watch?v=NVk4vENObiI

HIM.
I saw you talking on the phone
I know that you are not alone
But you steal my heart away
Yeah you steal my heart away
HER.
You’re acting like you’re on your own
But I saw you standing with a girl
Stop tryn’ to steal my heart away,
Stop tryn’ to steal my heart away
HM.
I don’t know where we going
I don’t know who we are
 
I can feel your heartbeat x2
He said to me
I can feel your heartbeat
Running through me
Feel your heartbeat
She said
I can feel your heartbeat
She said to me
I can feel your heartbeat
She said to me
I can feel your heartbeat
She said to me
I can feel your heartbeat
 
HIM.
Maybe it’s the way you move
You got me dreaming like a fool
That I can steal your heart away
I can steal your heart away
HER.
No matter what it is you think
I’m not the kind of girl you blink
And give my heart away
Stop tryin’ steal my heart away
HM&HER
I don’t know where we going
I don’t know who we are
 
 
Your heartbeat. Your hearbeat.
 
 
Ci sorridemmo compiaciuti.
- Aveva ragione Rossi, quando diceva che la tua voce era magnifica. Non vedo l'ora di registrare con te, Russo . - le dissi  abbracciandola.
- Voglio sia questo il mio primo singolo. Voglio questa canzone nel mio album, costi quel che costi. - esclamò, abbracciandomi. - Sul serio, grazie per aver mantenuto la tua promessa. Ti amo*, Justin. - Le sorrisi. Peccato che non come voglio io. Dissi tra me e me, mentre una lacrima sfuggiva al mio controllo. Sciogliemmo l'abbraccio e il mio cuore batteva all'impazzata. Ma lei non poteva sentirlo.
 
*NB:  I love you. Lei gli vuole bene. Quindi inteso "ti amo " come amico. Cioè. Ti  voglio bene. :)
 
Eva.
 
 
 
Sospirai, alzandomi. Oggi avevo il giorno libero. Finalmente. Mi chiedo Laura come abbia fatto a fare quel lavoro e ad andare a scuola. E' incredibile. Scesi in salotto e trovai tutti abbastanza tranquilli.
- Buongiorno! - li salutai e Liam corse subito ad abbraciarmi.
- Giorno piccola. Come stai? - mi domandò premuroso. Come si fa a non amarlo, eh?
- Stanca ma bene. Tu? - gli sussurrai, regalandogl iun casto bacio.
- Io benissimo! - urlò Kim eccitata. La guardai un po' stupita.
- Che avete fatto alla Kimerly depressa? - chiesi.
- Laura torna a casa. Tra un po' . - disse Louis, con un grande sorriso.
- Harry, a proposito? - chiesi ancora.
- A casa della vecchia, puttana, troia, bacucca, rincretinita, rubafidanzati, imbrogliona, subdola, cessa della Flack. - sputò Kim, facendomi ridere.
- Come siamo di buonumore! - disse Niall, facendo ridere tutti.
- Dopo quelle foto, scusate, ma io non la sopporto. - confessò, mangiando i suoi biscotti.
- Ma a Laura? Lo diremo? - dissi a Kim che scosse la testa.
- Ancora no. Non voglio mortificarla. Ora deve pensare al suo lavoro che ha abbandonato per colpa di quel stronzo bas... - e Louis la zittì con un bacio.
- Credo che per oggi basti tesoro con le parolacce. - lei sorrise.
- Amo quando mi zittisci così. - e si diedero un altro bacio.
- Ma tu non dovevi essere a lavoro? - domandò alessia a Kim.
- No. Appena ho saputo che Laura sarebbe ritornata a casa ho deciso di stare a casa.
-  Che ne dite se le organizziamo una festa? - proposi.
- Una festa? - mi domandò Giorgia.
- Sì. Se la merita. -risposi convinta
- Una cosa in grande! - esclamò Kim.
- In un locale immenso! - disse Zayn.
- Con tanto cibo! - continuò Nialler e tutti ridemmo.
- Beh sì. Ma non questa settimana. Ha le prove per il programma e deve registrare. - disse Louis.
- Uhm. - dissi. - Ma intanto ci organizziamo. Così abbiamo anche più tempo. Quando sarà ospite di X-FACTOR con voi? - domandai.
- Domenica. - disse Liam stringendomi.
- Che ne dite di Lunedì? Tanto per le star non fa' differenza. E' sempre festa!  - esclamai e loro risero.
- E lunedì sarà! - urlammo tutti sorridenti. Qualcosa sta cambiando. In meglio.
 
 
 
Laura.
 
 
 
Presi le chiavi dalla borsa e aprii piano la porta. Justin, dietro di me, aveva le mie valige e il borsone di papà.
- Sono t.. - ma non feci in tempo a dirlo che Kim mi saltò addosso, stritolandomi.
- Troia. Sei una grandissima troia. Sei una puttana. Sei anche una... - e la interruppi.
- Mi sei mancata anche tu, brutta stronza di merda. - le risposi, stringendola più forte. Entrammo in casa, così permisi anche a Justin di posare le valige. Faceva piùttosto freddo fuori. Una volta dentro, abbracciai tutti. Ero tranquilla. Ero a casa mia, finalmente.
- Ragazzi, mi siete mancati tutti. Io sono una totale deficiente, ecco. Scusatemi per tutto. - dissi e mi strinsero in un abbraccio di gruppo. Avevo degli amici fantastici. - Ora volevo andare in casa discografica, voglio chiedere scusa anche a Rossi. - loro annuirono.
- Dobbiamo accompagnarti? - chiese Liam Scossi la testa.
- No, c'è Justin. - sorrisi e uscimmo di casa.
- Ci vediamo più tardi! - salutai tutti.
- Lau, sono le 4. Vedi di tornare ad un orario decente! - mi rimproverò Kim, come al solito. Cero che il tempo era passato in fretta!
- Non preoccuparti, tornerò tardissimo. - le sorrisi e io e Juss uscimmo.
- Perchè vuoi andare alla casa discografica? - domandò Justin curioso, mettendo in moto.
- Voglio parlagli di alcune canzoni. Alcune sono vecchie, altre nuove. Voglio sapere che ne pensa. - sospirai.
- Laura, mi potresti spiegare una cosa? - e si fermò. C'era un semaforo, forse.
- Chiedi pure. - lo incitai.
- Perchè sei così cambiata? Io ti ricordavo molto diversa. ti ricordavo più timida e più in carne. Poi i tuoi atteggiamenti... Cosa ti è successo? - abbassai il capo.
- Sono cresciuta. Sono dimagrita e.. Non lo so, credo di essermi adattata a questo tipo di società cinico. - risposi, piatta. Lui sospirò.
- Ok, non vuoi dirmelo. Siamo arrivati. - mi sorrise e sorrisi anche io. Non gli avrei mai raccontato della clinica. Anche di questo avrei dovuto parlare con Rossì, sì. Entrammo nell'edificio e me la feci di corsa al suo ufficio. Appena mi vide, si alzò dalla sedia.
- Aspetti. So di aver combinato non pochi guai ma ho delle canzoni e vorrei fargliele vedere. Poi ci sono dei problemi da risolvere. - E mi abbracciò, inaspettatamente.
- Stai meglio? E' quello è l'importante. - mi disse amorevole.
- Io vorrei registrare. - proposi. Gli si illuminarono gli occhi. Arrivò anche Justin, finalmente.
- L'ho convinta! - annunciò il canadese. Gli sorrisi.
- Cosa canteremo? - domandai.
- Non ce la farete a registrare la canzone e il resto. Quindi.. - si mise a pensare il mio manager.
- Potremmo cantare Under the mistletoe tutti e due! - propose il biondo. Io annuii.
- Ma non la conosco. - lui mi guardò stupito.
- Sul serio? - balbettò incredulo.
- Justin...Lascia stare su. - esclamai. - Dai cantamela! - lo incitai, senza spiegare troppe cose.
- Aspetta, te la passo sul cellulare, così l'ascolti e poi domani vediamo le parti. - mi suggerì. Io annuii. Stava per mandarmi la canzone, ma gli squillò il telefono. - Devo rispondere, scusa. - mi disse e si allontanò.
- Laura. Dovremmo parlare di alcune cose che riguardano te e Justin. - mi sussurrò Rossi, una volta che Bieber era lontano. Ero sicurissima che loro sapevano tutto. Sapevano che fossi stata adottata, era improbabile che non sapessero che ero stata in quela maledetta clinica.
- Lo so. - dissi. - Non voglio si sappia della clinica, assolutamente. Nascondetelo, è una delle parti del mio passato che voglio dimenticare. Come non voglio si sappia della falsa adozione e il resto. E...
- E per Justin? - mi domandò.
- Per Justin.. Posso raccontare come è andata. L'ho conosciuto quando lavoravo in hotel e spesso facevo servizio in camera sua e abbiamo legato. Credo di poterlo fare. - lui annuì.
- Perchè non vuoi si sappia della clinica? - chiese di nuovo.
- Non voglio che la gente diventi mia fan per pietà. E poi dovrei spiegarne il motivo e non voglio. - sospirai.
- Procederò stasera stessa. Bentornata, Lau. - mi disse Rossi, sorridente.
- A proposito. Ho anche un'altra canzone. Ma non ho trovato ancora la base giusta. Credo ci voglia qualcosa di più elettronico. - e gli passai "Aftershock".
- Aftershock? Bene, vedrò con Andrew e Jeff. A domani Laura. Va' a riposarti. - annuii e Justin, finalmente tornò.
- Idiota, accomapagnami a casa. Devo cantare mistletoe! - scherzai e tornammo a casa. Andai su twitter e notai che @carolineflack1 mi seguiva. Roteai gli occhi.
Volevi la guerra, donna? E l'avrai. Non avresti mai dovuto toccare il ragazzo che amo più di me stessa.
 


#autorecheparla.

SIAMO ALLE 300 RECENSIONI CAZZO.
HO AVUTO 300 (301 u.u) GIUDIZI SU QUARANTASEI CAPITOLI.
CAZZO, IO SONO FIERA DI VOI CHE MI AVETE SOPPORTATO.
GRAZIE DI TUTTO.
Torniamo alla storia.
Sono tornata prima. ALLELUJA, ALLELUJA. 
Ho trovato anche le foto delle protagoniste! #stimatemi

Laura è lei. Ero indecisa, a dir la verità, con lei poi boh, ditemi voi. E questo, è il tatuaggio che ha Lau :3 senza le linee però u.u
Passiamo alle altre :3
Lei è
Giorgia :3 è magnifica, vero :3?
Lei è la pluristimata
Kimberly LOL
Poi c'è
Eva . BONAZZA LEI!
Ed infine, 
Alessia.
Che ne pensate?
E devo dirvi anche un'altra cosa. Un po' brutta.
La storia sta per finire.
A conti fatti, sarebbero 3 MASSIMO 4 capitoli e metterò fine a 'st'obrobrio.
Intanto mi viene da chiedervi. Qual è il vostro personaggio preferito nella storia?
Personalmente amo Justin. E Kim, che è ispirato a quella troia di mia moglie Alessandra che saluto *saluta*
Ok, vi lascio.
Sappiate che stavolta voglio 8 recensioni.
Altrimenti NO CAPITOLO U.U
(So che ce la possiamo fare. LOL)
Un bacio e buona fortuna per qualsiasi compito interrogazione o altro che avete :)

Lau :3

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: timetosaybyebye