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Autore: SaraBondi_    23/05/2012    3 recensioni
Sciao beddi!
Questa è la mia prima fan fiction e spero vi piaccia, lasciate traccia del vostro passaggio!
Divertitevi e se volete sono @Sara_Bondi_ anche se twitter, se seguite ricambio (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry

Finii la frase poi la baciai tenendo ancora la sua mano sul mio cuore che batteva come un matto sbandierando ai quattro venti quanto fossi emozionato. Era uno degli ultimi momenti della nostra estate. Si perché quella era la nostra estate e lo sarebbe rimasta per sempre.
-Ragazzi, uscite ci sono gli zii che sono venuti a trovare Chiara- Il padre di Chiara aveva un ottimo tempismo. Decisamene spettacolare.
-Arriviamo Babbo- Chiara gli urlò con voce scocciata.
-Scusalo, so che gli zii sono un pretesto ma è uno all’antica e secondo lui io sono ancora la bambina di tre anni che accompagnava all’asilo. Non credo abbia ancora assimilato la notizia di emm.. ecco di noi. Spero che la nonna gli faccia capire che sono cresciuta-
-Ci riuscirà, è fantastica quella donna! Poi ha anche un ottimo inglese- Le sorrisi e uscimmo.
Chiara parlò della vacanza con i suoi parenti, non capii gran parte dei discorsi ma quando cominciò a parlare di noi glielo lessi negl’occhi. Si girò per un secondo e mi sorrise timida quasi a scusarsi per aver raccontato ad estranei di me e dei ragazzi.
-L’hai stregata-
La nonna quasi mi spaventò mentre mi parlava all’orecchio.
L’avevo stregata? Lei aveva stregato me, in modo indescrivibile. Mi aveva fatto un incantesimo e mi aveva reso migliore. Aveva trovato il meglio di me e l’aveva portato fuori senza saperlo.
-Volete qualche biscotto? Qualcosa da bere? Harry accompagnami in cucina a prendere i bicchieri, non ce la faccio da sola- Mi prese per una spalla e mi portò in cucina.
-Quando torni a Londra?- Il suo sguardo era serio.
-Venerdì- Risposi abbassando lo sguardo.
-Poi ho le selezioni per X-Factor con i ragazzi-
-Mmm, quanto dura il programma?-
-Il programma in se e per se dura dieci settimane-
-Quando sarai di nuovo a casa quindi?-
-Anno nuovo, verso gennaio febbraio.. Perché?-
-Solo per sapere, ora aiutami veramente con questi bicchieri e torniamo di la-
Che strana conversazione, veramente strana.
 

Chiara

Parlai con i miei parenti per parecchio tempo ma ad un certo punto mi inventai una scusa e li lasciai in salotto a parlare con i miei e mia sorella. Harry sarebbe partito il venerdì e io non avevo nessuna intenzione di sprecare il mio tempo con i parenti, avrei parlato con loro appena sarei tornata alla mia vita di prima.
In quel momento volevo solo godermi gli ultimi giorni della Chiara londinese.
-Sono distrutto, l’aereo mi annienta- Harry si buttò delicatamente sul mio letto. Un elefante avrebbe fatto più piano.
-Anch’io sono stanca, poi domani dobbiamo svegliarci presto. I miei hanno intenzione di portarti a fare il turista a Firenze-
-Fantastico! Quindi per stasera film e gelato?-
-Com’è che sai sempre cosa voglio?- Mi sedetti vicino a lui.
-Dote naturale- Fece quel sorriso sghembo che mi faceva morire e mi baciò.
 
Andammo in mansarda e portammo con noi due coperte, eravamo abituati a guardare i film insieme la sera ma qui il clima era decisamente diverso da quello di Londra ma le coperte erano un nostro simbolo e non ce ne importava gran che del caldo, come non ci importava dei miei genitori che erano nella stessa casa e del buco nell’Ozono. Ancora una volta nel mondo esistevamo solo noi due.
-Questo lo adoro, ti va bene “Edward mani di forbice”?- E lanciai il DVD sul divano in modo che vedesse la copertina.
-Non l’ho mai visto, Louis mi dice sempre che è una cosa inconcepibile e che è uno di quei film che vanno visti per forza quindi perché no. Accontentiamolo- Prese il DVD e si avvicinò al lettore.
-Vai a sederti qui faccio io-
-Guarda che sono capace eh!- Gli lanciai un’occhiataccia scherzosa e andai a sedermi sul divano.
Mise il DVD e si sistemò anche lui sul divano vicino a me.
-Promettimi che non piangeremo- E mi sventolò il dito mignolo sotto il mento.
-Prometto!- E intrecciai il mio mignolo al suo.
Lasciammo i nostri mignoli intrecciati per tutto il film finche entrambi non ci rendemmo conto di piangere  entrambi.
-Avevi promesso!-
Lo dicemmo all’unisono e scoppiammo entrambi a ridere.
Chi sa se era veramente il film a commuoverci o era stata la consapevolezza che i nostri corpi non sarebbero stati così vicini per molto tempo, troppo tempo. Entrambi però dentro di noi continuammo a mentire a noi stessi e ci convincemmo di essere tristi a causa delle mani di Edward.


Hi guys!
So che questo capitolo non è un gran che .. Perdonatemi *faccia da cucciolo*
Spero di rifarni con il prossimo ♥
A presto bellissimi :3
  
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