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Autore: DumbledoreFan    23/05/2012    5 recensioni
Raccolta di one-shot per l'Hummelberry Week indetta da Tumblr.
May 20th: Broadway
May 21th: AUs
May 22th: Firsts
May 23th: Wedding/Proposal
May 24th: Kids!Hummelberry
May 25th: Genderbent
May 26th: Angst
{Kurt/Rachel} La maggior parte di queste OS saranno intrise di romance e il raiting si alzerà presto al rosso. In ognuna di queste shot cercherò di mettere tutto l'amore che provo per questa coppia e spero di toccare almeno una corda del vostro cuore...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Kurt/Rachel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per il ritardo, ma ieri ho voluto dedicare tutta la mia giornata alla season finale e a tutto quello che ne comportava...mi sono voluta concentrare su Glee, riguardarmi gli episodi e...insomma, godermi il mio telefilm...maaa, oggi ovviamente sono tornata, non so quando ma uno di questi giorni, per rimettermi in pari, posterò due volte...o semplicemente finirò un giorno dopo, tanto andiamo, la sto facendo solo io l'Hummelberry week, posso fare con comodo xDD
Adesso vi lascio alla shot, breve ma intensa!














Day 3: Firsts
















We just need each other









 

Ad un tratto tutto era diventato confuso, forse per colpa della stanchezza, o forse per colpa del vino, ma stava di fatto che per Kurt e Rachel ad un certo punto il mondo si era fatto distante da loro, ovattato fuori da quella camera che era diventata la loro fortezza sicura, dove avevano cercato conforto, sollievo … E un po’ loro stessi.

Kurt quella sera si era presentato a casa di Rachel non appena si era accorto di non sopportare più la solitudine opprimente ed il silenzio intriso di pensieri scomodi. Era stanco di guardare il soffitto e chiedersi perché Blaine non volesse essere più che un amico per lui, perché fosse tanto cieco quando lui invece si struggeva dalla prima volta che aveva incrociato i suoi occhi cangianti.

Alla fine, c’aveva rinunciato. Semplicemente.

Blaine era uno dei suoi più cari amici e così sarebbe rimasto, inutile farsi degli sfavillanti castelli in aria, Kurt ormai se n’era fatto una ragione, si voleva troppo bene per continuare ad illudersi.

Ma si voleva troppo bene anche per rimanere da solo.

Così aveva deciso di andare dalla prima persona che gli era balzata in testa, dalla persona che sapeva non lo avrebbe mai rifiutato, dalla persona che sapeva lo avrebbe accolto in qualsiasi condizione ed in qualsiasi momento: la sua migliore amica.

Rachel era la porta che sapeva non poter mai trovare chiusa.

Per quanto la loro amicizia fosse cominciata in modo del tutto inaspettato, ribaltando alcune delle loro più ferme certezze, e permettendogli di scoprire che spesso le cose non erano come sembravano e che valeva sempre la pena di dare alle persone la possibilità di stupirti, Kurt e Rachel avevano imparato ad apprezzare le cose che avevano in comune e a cercare di migliorarsi a vicenda, fino al punto in cui erano diventati inseparabili. Indispensabili l’uno per l’altro.

E sempre più spesso si erano ritrovati a poter fare affidamento solo sull’altro. Quando tutto il mondo pareva uscire dalle loro vite, Kurt e Rachel si bussavano alla porta.

E così era stato anche quella sera, si erano ritrovati insieme e tutto, in un modo o nell’altro, andava meglio. Avevano passato maggior parte del tempo come facevano sempre, stesi sul letto insieme a guardare la TV e parlare sommessamente di musica e della scuola. Ma una sottile malinconia di fondo li aveva portati inevitabilmente a nominare Finn e Blaine, le cause della loro inquietudine, in cerca di un po’ di consolazione. Così Rachel si era alzata proponendo a Kurt un bicchiere di vino.

Un innocente bicchiere di vino.

Bicchiere che era diventato due, che erano diventati tre, che erano diventati l’intera bottiglia, e più lo buttavano giù, più le parole salivano su bene, liberandoli da un vero e proprio peso e lasciando spazio ad un soffice sollievo.

“Non abbiamo bisogno di loro.” disse Kurt con tono insolitamente deciso, incrociando poi gli occhi lucidi con quelli della sua migliore amica, in ginocchio di fronte a lui, sul letto.

“No, non abbiamo bisogno di loro.” acconsentì con voce un po’ impastata, accompagnando la frase ad un cenno d’assenso del capo.

“Ci hanno solo illuso.” borbottò Kurt stizzito, buttando giù un altro sorso.

“E fatto soffrire… Ma tanto non ci servono.” ribatté la ragazza, per poi avvicinarsi inconsciamente al suo migliore amico, mossa dall’istinto e da quello che stava per dire.

“Noi abbiamo bisogno solo l’uno dell’altra.”

Quella frase, quella consapevolezza sincera, sincera come poteva essere solo la confessione di un ubriaco, sembrò dissipare gli occhi annebbiati di entrambi. Avevano sempre saputo di aver bisogno l’uno dell’altro, ma in quel momento tutto fu estremamente chiaro: loro avevano bisogno SOLO l’uno dell’altro.

Il mondo poteva aspettare.

Fu con quella rinnovata consapevolezza che si baciarono. A discapito di ogni convinzione, di ogni idea, di ogni etichetta, Kurt e Rachel si gettarono l’uno sulle labbra dell’altra bisognosi, stringendosi forte e assaporandosi come se cercassero di placare la sete della loro stessa anima. Il bacio si fece velocemente più profondo, le loro lingue si strusciarono sinuosamente e le labbra continuarono a scontrarsi in una morbida lotta che mano a mano si faceva sempre più affannosa.

Kurt affondò una mano fra i lunghi capelli della ragazza, completamente liberi e setosi al tatto, e con l’altra le afferrò un fianco, mentre quest’ultima si metteva a sedere sul suo grembo e gli cingeva il collo per stringersi ancor di più a lui.
A quel punto, in quell’incrocio di mani, bocche, e sensazioni, tutto si era fatto ovattato, ed entrambi si erano sentiti estraniati dal mondo, Tanto che nessuno dei due esitò nel chiedersi “Perché?”

Perché quella situazione tanto sbagliata aveva un sapore così giusto?
Perché oltrepassare quel confine così pericoloso non li spaventava?
Perché trovarsi era stato così inaspettatamente semplice?

Forse perché Kurt e Rachel avevano bisogno l’uno dell’altra in ogni modo possibile.
Forse perché avevano bisogno di amarsi.

E si amarono.

Dopo quelli che ad entrambi parvero millenni, Rachel cominciò a sbottonare lentamente la camicia di Kurt e ad accarezzargli il ventre teso e candido, facendolo sospirare per i piacevoli brividi corsi lungo tutta la sua spina dorsale, e convincendolo a sfilarle il maglioncino e lanciarlo sul pavimento. Si spogliarono tentando di non staccarsi mai, tenendo sempre gli occhi chiusi perché non volevano essere svegliati dalla realtà, dalla paura, dalle domande. Volevano solo amarsi.

Si accarezzarono lentamente dappertutto, mappando minuziosamente i loro corpi e beandosi delle loro pelli calde a contatto, cercando di abituarsi a quell’intimità prima di avvicinarsi ancora.

Un unico sprazzo di razionalità li assalì, quello sprazzo che fece sporgere Rachel verso l’ultimo cassetto del suo comodino, dove aveva nascosto i preservativi che si era quasi convinta ad usare con Finn, e poi fu ancora tutto più confuso.

Quando Kurt scivolò lentamente dentro Rachel, facendola gemere sommessamente mentre gli artigliava le spalle nude, di nuovo percepì quel sollievo tipico di quando la solitudine lo aveva abbandonato, solo molto più caldo ed amplificato, che lo fece sospirare beato mentre cingeva del tutto la vita dell’altra per tenerla il più vicino possibile, continuando a baciarla sul collo scoperto.

Rachel si stese del tutto su di lui, e trovandosi petto contro petto, i battiti dei loro cuori si mischiarono, e a quel punto, solo a quel punto, furono davvero una cosa sola.
Kurt e Rachel si amarono per la prima volta.

Si amarono lentamente, si amarono senza farsi domande, si amarono perché era giusto.

Si amarono perché avevano bisogno solo l’uno dell’altra.











 

Spazio dell'Autrice.


 

Allora, voi non potete capire che trauma è stato per me scrivere questa FF...non per lo smut Hummelberry, sia chiaro (posso fieramente affermare di aver letto tutto il porno Hummelberry che sia mai stato scritto in lingua inglese xD), ma perchè ho descritto una prima volta.

Non penso di averlo mai detto, ma ci sono due cose che io odio categoricamente scrivere e che sono tendenzialmente bandite dalle mie FF: i "ti amo", e le prime volte.

Li odio, entrambi, non saprei neanche spiegarvi perchè, è complicato xD Comunque evito in tutti i modi...
Questa, a parte una vecchissima Dramione, è praticamente la prima first che scrivo...
Spero non faccia schifo xD

Non mi sono addentrata nei dettagli, per quello preferisco di gran lunga il sesso gay xD

Ultimo dettaglio...in questa FF nomino Blaine per la prima volta ç___ç Non vi sto neanche a dire che mi sono spezzata il cuore da sola a farlo....

Bene...perciò non mi resta che ringraziare!

Un grazie speciale all'amore della mia vita, Jessika meglio conosciuta come Chemical Lady, a cui sto letteralmente attentando la vita con tutte queste Hummelberry, ma che non so perchè continua ad amarmi ** I love you baby!
Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo, ovvero crocky, Meg_Gleek, Ili91 e sakuraelisa <3 Vi adoro, grazie per il supporto, davvero significa tantissimo per me!
E grazie a tutti quelli che leggono e mi seguono!

Buona notte a tutti! 

   
 
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