"What's wrong, what have I done?
You feel this way, tell me why
your love is gone away."
case - what's wrong;
You feel this way, tell me why
your love is gone away."
case - what's wrong;
- Cosa ci fai qui, Josh? - chiese Sammi, guardando gelida il ragazzo che stava imbambolato di fronte a lei.
Allison spuntò dal ripostiglio, bloccandosi dietro l'amica. - Cosa sta succ..Josh?
- Tu devi lasciare in pace Deborah. - continuò la mora, fissandolo.
- No, vi prego, ascoltatemi.. - implorò lui, con una faccia da cane bastonato.
Samantha non voleva nemmeno discuterne. - No, con me non funziona. Lo so che sei riuscito a fare pena a Deborah, ma con
me non funziona. E ora vattene, e lasciala vivere in pace.
- Ma cos'è successo? - chiese Allison, che ancora non sapeva nulla di quello che era successo la sera prima.
I due non la ascoltarono, né le risposero. - Lo so che ho sbagliato a lasciarla con un bigliettino, lo so..
- Tu non sai niente, Josh! E' stata male ogni singolo giorno, e ora tu hai la faccia tosta di tornare qui e implorare perdono?!
La rossa incrociò le braccia. - Ragazzi, mi potete spiegare?
- Ma io la amo, Sam! - urlò lui, mettendo una mano sul bancone.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo. - Non osare, non osare. Se l'avessi amata non te ne saresti andato.
- Ehm, ragazzi.. - cominciò Allie, venendo però ammutolita da uno sguardo atroce da parte di Samantha.
Josh scosse il capo. - Tu non sai niente.
- E preferisco non sapere niente, e nemmeno Debbie. Le hai rovinato l'estate, non ti permetterò di rovinarle un altro giorno.
- Lo so e mi dispiace, ma fammi spiegare! - urlò ancora il ragazzo.
Samantha stava per perdere il controllo. - No, non ti farò spiegare un bel niente. Come hai potuto baciarla? Ti rendi conto?
Allison spalancò gli occhi guardando l'amica. - Baciarla? - poi si voltò verso Josh. - Baciarla? - ripetè, incredula.
- Ha un ragazzo, Josh! Ed era felice, prima che tu tornassi!
Il ragazzo non rispose, limitandosi a guardarle negli occhi. - Lei ha ricambiato il bacio, quindi sta a lei decidere.
- Non sceglierà te, non è così stupida. - non ne era certa, ma lo sperava con tutto il cuore.
In quel momento una cliente entrò nel negozio, e Josh si diresse all'uscita. - Non potete scegliere per lei, lo sapete anche voi.
E così dicendo scomparve, come, del resto, aveva sempre fatto.
***
- Bambini, tornate dentro, sta cominciando a piovere! - urlò Deborah, uscendo in giardino.
Pian piano i bimbi rientrarono, sconsolati. - Lo so che volete stare fuori, ma vi bagnereste. Volete ammalarvi?
- No, non voglio ammalarmi. - disse il piccolo Matt, triste. Debbie sorrise, accarezzandolo sulla testa.
Sperava solo che una volta rientrati non le avrebbero chiesto ancora del coma: ne avevano parlato per tutta la mattina.
- Cosa volete fare? - chiese quindi al suo gruppo, sedendosi sui materassini in classe.
Una bambina bionda con due lunghe trecce alzò la mano. - Dimmi, Sheila.
La bimba la guardò con i suoi grandi occhi blu e il suo sorrisone. - Quando viene Liam?
La domanda sbagliata al momento sbagliato. I suoi bambini amavano Liam: ogni volta che lo portava da loro, rimanevano ore
ed ore ad ascoltarlo raccontare favole oppure, ogni tanto, cantare. Ne rimanevano rapiti, con sguardi sognanti.
- Non lo so, Sheila. - rispose lei, un po' in imbarazzo.
- Avete litigato? - chiese un altro bambino, Steve. "Non ancora", pensò Deborah, maledicendo il suo essere sveglio.
- No, no, non abbiamo litigato.
- E allora cos'è successo? - chiese triste Meredith, la preferita di Liam.
- Niente bambini, non è successo niente. - li rassicurò lei, fingendo un sorriso. Doveva subito cambiare argomento, altrimenti
il discorso sarebbe andato a finire male, e i sensi di colpa stavano già tornando a divorarla.
- Dai, leggiamo un libro. - esclamò con finto entusiasmo. - Cosa volete leggere?
- Cenerentola! - urlarono Cindy e Natalie.
- No, cappuccetto rosso! - sbuffò Danielle. - Cenerentola l'abbiamo letto ieri.
I maschietti, quindi, andarono verso il bancone e prendere le macchinine: quando si trattava di discussioni femminili se ne
andavano sempre. Un po' come gli adulti, insomma. Deborah rise a quel pensiero.
Le bambine continuarono a litigare, e lei ringraziò il cielo per averle distratte da Liam.
Pian piano i bimbi rientrarono, sconsolati. - Lo so che volete stare fuori, ma vi bagnereste. Volete ammalarvi?
- No, non voglio ammalarmi. - disse il piccolo Matt, triste. Debbie sorrise, accarezzandolo sulla testa.
Sperava solo che una volta rientrati non le avrebbero chiesto ancora del coma: ne avevano parlato per tutta la mattina.
- Cosa volete fare? - chiese quindi al suo gruppo, sedendosi sui materassini in classe.
Una bambina bionda con due lunghe trecce alzò la mano. - Dimmi, Sheila.
La bimba la guardò con i suoi grandi occhi blu e il suo sorrisone. - Quando viene Liam?
La domanda sbagliata al momento sbagliato. I suoi bambini amavano Liam: ogni volta che lo portava da loro, rimanevano ore
ed ore ad ascoltarlo raccontare favole oppure, ogni tanto, cantare. Ne rimanevano rapiti, con sguardi sognanti.
- Non lo so, Sheila. - rispose lei, un po' in imbarazzo.
- Avete litigato? - chiese un altro bambino, Steve. "Non ancora", pensò Deborah, maledicendo il suo essere sveglio.
- No, no, non abbiamo litigato.
- E allora cos'è successo? - chiese triste Meredith, la preferita di Liam.
- Niente bambini, non è successo niente. - li rassicurò lei, fingendo un sorriso. Doveva subito cambiare argomento, altrimenti
il discorso sarebbe andato a finire male, e i sensi di colpa stavano già tornando a divorarla.
- Dai, leggiamo un libro. - esclamò con finto entusiasmo. - Cosa volete leggere?
- Cenerentola! - urlarono Cindy e Natalie.
- No, cappuccetto rosso! - sbuffò Danielle. - Cenerentola l'abbiamo letto ieri.
I maschietti, quindi, andarono verso il bancone e prendere le macchinine: quando si trattava di discussioni femminili se ne
andavano sempre. Un po' come gli adulti, insomma. Deborah rise a quel pensiero.
Le bambine continuarono a litigare, e lei ringraziò il cielo per averle distratte da Liam.
***
Lunedì pomeriggio;
- Liam, sei vivo? - chiese Louis, passando una mano davanti agli occhi dell'amico, che fissava un punto davanti a sé. Niente.
- Si può sapere perché mi hai invitato qui se poi devi stare impalato come un pesce lesso?
Liam scosse piano la testa. - Sono preoccupato.
- Per cosa, questa volta? - chiese Louis, esasperato.
L'amico guardò il pavimento. - Deborah. Non mi risponde ai messaggi, non mi risponde alle chiamate.
- Magari ha perso il cellulare.
Liam lo fulminò con lo sguardo. - Sarebbe già venuta ad avvisarmi, no?
Louis alzò gli occhi al cielo. - Non ti preoccupare, secondo me è ancora l'incidente.
- No, c'è qualcos'altro. Me lo sento. - sussurrò lui, mettendosi le mani sul viso.
Louis non ce la faceva a vederlo così, doveva parlare con Deborah. - Dai, tranquillo, vedrai che non è niente. - cercò di tranquillizzarlo.
- Ora però devo andare, ci vediamo domani.
- Va bene Lou, e grazie. - sussurrò Liam, scuotendo piano la testa. Sembrava un depresso cronico.
Si diresse alla propria macchina, pensando che ormai a quell'ora del pomeriggio Deborah fosse già a casa, quindi imboccò la strada
per raggiungerla. Cosa poteva essere successo? Debbie è sempre sembrata molto presa da Liam, possibile che abbia cambiato idea
da un giorno all'altro? Che il coma avesse scombinato qualcosa in lei? L'avrebbe scoperto presto.
- Chi è? - rispose una voce metallica e leggermente strascicata.
- Sono Louis, posso salire?
"Louis?", pensò Deborah. "Che ci fa qui?" - Sì, vieni pure.
Il ragazzo salì, oltrepassò la porta semi-aperta e intravide la ragazza seduta sul divano nello stesso stato di Liam.
- Ma cos'avete tutti in questi giorni? - eslcamò, chiudendo la porta.
Deborah lo guardò confusa. - Che vuoi dire?
- Liam è depresso, Harry e Sammi vanno in giro pieni d'amore ed effusioni, per non parlare di Allison e Zayn che..
- Liam è cosa?! - chiese isterica la ragazza, interrompendolo.
- Oh, calma. Hai capito bene: è depresso. Sembra un cane abbandonato, tutto spento e raggrinzito e..
Debbie lo interruppe ancora, dandosi una sonora sberla in fronte. - Dio, sono un'idiota.
Louis la guardò, improvvisamente serio. - Dimmi cos'è successo.
Deborah cominciò a torturarsi le mani, a tremare. Prima o poi l'avrebbe comunque scoperto, dato che Liam l'avrebbe probabilmente
lasciata, quindi tanto valeva dire tutto. - Io l'ho.. - le parole non uscivano dalla bocca.
Il ragazzo la guardò incoraggiante, muovendo una mano per dirle di continuare.
- L'ho tradito, Louis.
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Spazio autrice:
E dopo circa 538274389 anni, ecco il diciottesimo capitolo!
Da qui alla fine della scuola probabilmente ritarderò spesso,
perché è un periodaccio per tutte immagino çwwwç
Passando al capitolo: Josh fa lo spaccone, Allison è la poverina
di turno che non sa niente e nessuno si caga, Sammi è la tosta,
i bambini fanno i rompipalle e Louis fa l'interrogatorio a Debbie:3
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! :)
Ultimamente le recensioni sono diminuite,
fanno così schifo i capitoli? çwwwwç
Ringraziamenti:
- Grazie alle 334 che hanno recensito la storia :3
- Grazie alle 102 che la preferiscono csgwescvegswh
- Grazie alle 39 che la ricordano :)
- Grazie alle 150 che la seguono :3
- Grazie alle lettrici silenziose :)
- Grazie a chi mi ha messo tra gli autori preferiti cfdexheg :3
- Un grazie speciale a DeniM e ElenaStyles per aver segnalato
la mia storia come scelta, cioè vgsnbhwh *mascara che cola*
Come al solito, tantissimo amore per voi, vi amo :3
Becks :3
- Liam, sei vivo? - chiese Louis, passando una mano davanti agli occhi dell'amico, che fissava un punto davanti a sé. Niente.
- Si può sapere perché mi hai invitato qui se poi devi stare impalato come un pesce lesso?
Liam scosse piano la testa. - Sono preoccupato.
- Per cosa, questa volta? - chiese Louis, esasperato.
L'amico guardò il pavimento. - Deborah. Non mi risponde ai messaggi, non mi risponde alle chiamate.
- Magari ha perso il cellulare.
Liam lo fulminò con lo sguardo. - Sarebbe già venuta ad avvisarmi, no?
Louis alzò gli occhi al cielo. - Non ti preoccupare, secondo me è ancora l'incidente.
- No, c'è qualcos'altro. Me lo sento. - sussurrò lui, mettendosi le mani sul viso.
Louis non ce la faceva a vederlo così, doveva parlare con Deborah. - Dai, tranquillo, vedrai che non è niente. - cercò di tranquillizzarlo.
- Ora però devo andare, ci vediamo domani.
- Va bene Lou, e grazie. - sussurrò Liam, scuotendo piano la testa. Sembrava un depresso cronico.
Si diresse alla propria macchina, pensando che ormai a quell'ora del pomeriggio Deborah fosse già a casa, quindi imboccò la strada
per raggiungerla. Cosa poteva essere successo? Debbie è sempre sembrata molto presa da Liam, possibile che abbia cambiato idea
da un giorno all'altro? Che il coma avesse scombinato qualcosa in lei? L'avrebbe scoperto presto.
- Chi è? - rispose una voce metallica e leggermente strascicata.
- Sono Louis, posso salire?
"Louis?", pensò Deborah. "Che ci fa qui?" - Sì, vieni pure.
Il ragazzo salì, oltrepassò la porta semi-aperta e intravide la ragazza seduta sul divano nello stesso stato di Liam.
- Ma cos'avete tutti in questi giorni? - eslcamò, chiudendo la porta.
Deborah lo guardò confusa. - Che vuoi dire?
- Liam è depresso, Harry e Sammi vanno in giro pieni d'amore ed effusioni, per non parlare di Allison e Zayn che..
- Liam è cosa?! - chiese isterica la ragazza, interrompendolo.
- Oh, calma. Hai capito bene: è depresso. Sembra un cane abbandonato, tutto spento e raggrinzito e..
Debbie lo interruppe ancora, dandosi una sonora sberla in fronte. - Dio, sono un'idiota.
Louis la guardò, improvvisamente serio. - Dimmi cos'è successo.
Deborah cominciò a torturarsi le mani, a tremare. Prima o poi l'avrebbe comunque scoperto, dato che Liam l'avrebbe probabilmente
lasciata, quindi tanto valeva dire tutto. - Io l'ho.. - le parole non uscivano dalla bocca.
Il ragazzo la guardò incoraggiante, muovendo una mano per dirle di continuare.
- L'ho tradito, Louis.
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Spazio autrice:
E dopo circa 538274389 anni, ecco il diciottesimo capitolo!
Da qui alla fine della scuola probabilmente ritarderò spesso,
perché è un periodaccio per tutte immagino çwwwç
Passando al capitolo: Josh fa lo spaccone, Allison è la poverina
di turno che non sa niente e nessuno si caga, Sammi è la tosta,
i bambini fanno i rompipalle e Louis fa l'interrogatorio a Debbie:3
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! :)
Ultimamente le recensioni sono diminuite,
fanno così schifo i capitoli? çwwwwç
Ringraziamenti:
- Grazie alle 334 che hanno recensito la storia :3
- Grazie alle 102 che la preferiscono csgwescvegswh
- Grazie alle 39 che la ricordano :)
- Grazie alle 150 che la seguono :3
- Grazie alle lettrici silenziose :)
- Grazie a chi mi ha messo tra gli autori preferiti cfdexheg :3
- Un grazie speciale a DeniM e ElenaStyles per aver segnalato
la mia storia come scelta, cioè vgsnbhwh *mascara che cola*
Come al solito, tantissimo amore per voi, vi amo :3
Becks :3