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Autore: Sammy_    24/05/2012    6 recensioni
Mi guardai allo specchio e una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri mi rivolse un’espressione esasperata.
Quella ero proprio io, Rebecca, o meglio Bechy, Ippolito, ragazza diciassettenne di origini italiane, costretta a vivere con quella sotto specie di scimpanzé, meglio conosciuto con il nome di Harry Styles.
Mi sciacquai il viso con l’acqua gelida sperando di levarmi dalla testa l’espressione strafottente del mio odioso fratellastro.
Si può davvero arrivare a detestare una persona così tanto? La risposta è si.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry&Bechy'
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CAPITOLO 11:
 
 
-          Non ci posso credere!
-          Nina abbassa la voce, vuoi che ci sentano tutti?
-          Tu … Harry … bacio … - mia cugina era semplicemente sconvolta per ciò che le avevo appena raccontato, io stessa lo ero.
 
 
Quello era stato il mio secondo bacio con Harry anche se teoricamente il primo non contava visto che stavamo giocando al gioco della bottiglia.
Il gioco della bottiglia … certo, era nato tutto da lì, se Ella non avesse avuto la pessima idea di giocarci adesso non mi troverei in questo pasticcio.
O forse no? Magari avrei scoperto in un altro modo di avere una cotta per Harry.
 
 
-          Bechy ti rendi conto? Voi due siete …
-          Fratellastri, lo so, anche se in realtà in nostri genitori non sono sposati quindi …
-          Non fa differenza! Prova a pensare come potrebbe essere: voi due vi mettete insieme, fate tutto di nascosto, poi vi lasciate, soffrite e non potete tentare di dimenticarvi a vicenda perché, guarda caso, vivete insieme! – wow, la sua capacità di sintesi era straordinaria.
-          Io non ho detto che ci metteremo insieme, in verità non ho la minima idea di come andrà a finire questa storia!
 
 
Mi era piaciuto baciare Harry? Si, parecchio, e questa cosa non andava affatto bene.
 
 
-          Allora dovete chiarirvi – sentenziò mia cugina – non perdere tempo, vai subito a parlare con lui!
-          Ma … che gli dovrei dire esattamente?
-          Non lo so, vedrai che quando sarai davanti a lui troverai le parole giuste.
 
 
Si, certo, come no … ero sicura che se me lo fossi ritrovata davanti gli sarei saltata addosso come avevo fatto l’altro giorno.
Nella mia mente continuavo a rivivere il momento del nostro bacio milioni e milioni di volte.
Le sue labbra morbide che si modellavano con le mie, le sue grandi mani che mi accarezzavano il viso, i suoi ricci tra le mie dita, il suo profumo inebriante, le sue adorabili fossette,  il calore della sua pelle …
Oh mio Dio, ma cosa mi stava succedendo? Ero passata dall’odio all’ossessione nei confronti di Harry.
Non sapevo cosa fare, Nina era carina ad aiutarmi ma in fondo aveva solo quindici anni, cosa ne sapeva lei dell’amore?
 
 
-          L’amore non ha età Bechy – mi disse lei quando le rivelai le mie preoccupazioni – si, hai ragione, ho solo quindici anni e in tutta la mia vita ho avuto solo un ragazzo, Giacomo. Però lo amo, sai? Dico sul serio, io sento di amarlo, e non importa l’età, ci si può innamorare a dieci anni come a trenta, a quindici come a quaranta. Credo che l’amore sia la cosa più bella della nostra vita ma è anche molto pericoloso certe volte, per questo devi stare attenta con Harry, non vorrei che tu rimanessi col cuore spezzato …
 
 
Ero quasi commossa. La mia piccola Nina era davvero preoccupata per me. A volte sembrava più grande, e sicuramente si stava comportando in modo più maturo di me che non avevo neanche il coraggio di parlare con Harry.
Ora però, sapevo cos’era giusto fare.
C’era solo una cosa che dovevo fare prima …
 
 
-          Va bene Nina, seguirò il tuo consiglio e andrò a parlare con lui ma … adesso devo fare una telefonata!
 
 
Presi al volo il telefonino e uscì fuori di casa.
All’ultimo piano della palazzina c’era un enorme terrazza condominiale inutilizzata.
Da piccole io e Nina ci andavamo sempre a giocare. Fingevamo di essere due principesse intrappolate in cima ad una torre in attesa di un bel principe che venisse a salvarci.
Adesso era cresciuta e non credevo più né nelle favole né nel principe azzurro ma qualcosa era cambiato in me negli ultimi tempi. Sentivo che c’era qualcosa, o meglio qualcuno, che poteva rendermi davvero felice. Forse quel qualcuno era Harry, o forse no, ma se non ci avessi almeno provato me ne sarei pentita per tutta la vita.
 
Arrivata in terrazza mi affacciai dal parapetto per osservare il panorama.
Da lì si poteva vedere tutta Firenze, da piccola non me ne ero mai accorta, forse perché ero troppo bassa per sporgermi oltre il parapetto o forse semplicemente perché ero troppo impegnata ad aspettare il mio principe.
 
Presi il cellulare e composi il numero di Ella. Avevo bisogno della mia migliore amica, anche solo il suono della sua voce mi avrebbe aiutata a sentirmi meglio.
 
 
-          Pronto? Qui parla Ella, del reame la più bella!
-          Ehm … Ella? Hai fumato erba per caso?
-          Oh, Bechy sei tu! Scusa, qui al campo estivo stiamo organizzando una piccola recita e non posso fare a meno di parlare in rima.
-          Va bene, come vuoi … - per quanto la cosa sembrasse bizzarra e senza senso non potei fare a meno di sorridere. Ella mi mancava da morire, lei e tutte le sue piccole stranezze.
-          Allora, come sta andando lì in Italia?
-          Bene, benissimo, una meraviglia … senti Ella, avrei un problema!
-          Un problema? Oh dolce donzella, racconta tutto alla tua amica Ella!
-          Si, ma solo se la smetti di parlare così!
-          Okay, avanti spara!
-          Ioeharrycisiamobaciati! – dissi tutto d’un fiato
-          Cosa?
-          Io e Harry ci siamo baciati – ripetei più lentamente.
-          Lo sapevo! Niall, amore, vieni qui! Non sai cosa ti devo dire! Harry e Bechy si sono baciati di nuovo!
-          Dici sul serio?  - sentii la voce di Niall in sottofondo - avevamo ragione allora, me lo sentivo che tra quei due c’era qualcosa. Zayn mi deve dare cinque dollari!
-          Hanno scommesso su di noi? – esclamai indignata.
-          No! Niall adesso tornatene di là con quelle pesti … ehm, volevo dire con quegli adorabili bambini. Dovete ancora allestire il palco per la recita.
-          Va bene amore, salutami Bechy e dille da parte mia che approvo la loro relazione.
-          Bechy,  Niall ha detto che …
-          Ho sentito benissimo cosa ha detto! Adesso però possiamo concentrarci sul mio problema?
-          Si, dimmi pure, qual è il problema?
-          Non so come comportarmi.
-          Prima di tutto parla con Harry e chiarite i vostri sentimenti.
-          Si ma poi? Non pensi che la nostra sarebbe troppo complicata come relazione?
-          Si, forse lo sarebbe – mi rispose Ella dopo averci pensato su per un po’ – ma sai che ti dico? Fregatene! La vita è una Bechy, devi godertela, devi osare, anche a rischio di commettere degli errori.
 
 
Wow, quel giorno erano tutti un po’ filosofi, prima Nina con l’amore che non ha età e adesso Ella con la storia del godersi la vita.
La verità era che avevano ragione entrambe.
Non sapevo quanto fossero profondi i miei sentimenti per Harry, forse si trattava solo di una cotta passeggera, magari in poco tempo sarei tornata ad odiarlo oppure avrei conosciuto qualcun altro.
Ma dovevo osare, dovevo farmi coraggio e tentare altrimenti avrei passato tutta la vita a chiedermi “chissà come sarebbe stato fidanzarsi con Harry?”
 
 
-          Grazie Ella del reame la più bella, i tuoi sono stati dei preziosi consigli.
-          Prego Rebecca, amante della bistecca.
-          Ma … che razza di rima è?
-          Scusa, non me ne veniva in mente un’altra!
 
 
Conclusi quella telefonata prima che diventasse ancora più delirante.
“Okay Bechy, adesso tu torni giù a parlare con Harry!”.
Stavo per abbandonare la terrazza quando sentii dei passi sulle scale.
Poteva essere chiunque, ma il fato volle che fosse proprio il ricciolino che mi faceva battere forte il cuore. Adesso non avevo più scampo.
Io e Harry non ci parlavamo da un giorno, cioè da quando ci eravamo baciati.
Ci eravamo limitati a lanciarci occhiatine fugaci durante la cena e la sera prima di metterci a letto.
Lui adesso era lì, a pochi passi da me, e  mi fissava con i suoi grandi occhi verdi.
Sorrideva appena ma si vedeva che era imbarazzato tanto quanto me.
 
 
-          Dobbiamo parlare! – esclamammo entrambi nello stesso momento.
 
 
Sorrisi e gli feci cenno di cominciare per primo.
Lui fece un respiro profondo e si avvicinò ancora di più a me prendendomi le mani e stringendole forte tra le sue.
 
 
-          Bechy … lo so che tutta questa storia sembra assurda. Insomma, fino a qualche giorno fa ci odiavamo, o forse eravamo solo troppo orgogliosi per ammettere i nostri sentimenti. In realtà credo di avere una cotta per te da molto più tempo, lo avevo perfino detto a Niall una volta ma poi mi ero convinto di essermi sbagliato. – parlava velocemente e senza guardarmi negli occhi. Sembrava quasi che avesse passato tutto il pomeriggio a preparare quel discorso e probabilmente era proprio così – non so quali siano i tuoi sentimenti nei miei confronti – continuò alzando finalmente lo sguardo verso di me – ma se anche io ti piaccio direi che possiamo provare a stare insieme.
 
 
Ecco, era proprio quello il problema. Ormai era chiaro che mi piacesse Harry. Pensare di stare insieme a lui però era molto più complicato. Mai come in quel momento avevo desiderato che i nostri genitori non stessero insieme.
Lo guardai attentamente. Era lui, il mio Harry, lo sbruffone insopportabile che mi faceva sempre arrabbiare ma che al tempo stesso mi rendeva felice.
 
 
-          Hai ragione – dissi infine – dovremmo provare a stare insieme!
-          Sul serio? Meno male, pensavo che mi avresti preso per pazzo!
-          Ma io penso veramente che tu sia pazzo – scoppiai a ridere e gli scompigliai i capelli con una mano – sei il mio pazzo preferito però!
 
 
Harry mi strinse a sé finché le nostre labbra non si poggiarono l’una sopra l’altra.
Il bacio che ci scambiammo fu tenero e veloce, poi lui scostò il viso per tornare a guardarmi negli occhi.
Sorrise, e io feci altrettanto. Il suo sorriso era più luminoso di qualsiasi altra cosa, riusciva ad arrivare dritto al mio cuore.
Ci baciammo di nuovo, stavolta più a lungo.
E fu così, che io, Rebecca Paddy Ippolito, e il mio fratellastro, Harry Edward Styles, iniziammo la nostra avventura insieme, lì, sotto il sole della bella Firenze.
 
CONTINUA …
 
 
UNDICESIMO CAPITOLO! VI PIACE? PUBBLICHERO’ A BREVE IL DODICESIMO MA SOLO SE TROVERO’ QUALCHE BELLA RECENSIONE. GRAZIE ANCORA A TUTTI QUELLI CHE STANNO SEGUENDO QUESTA STORIA!
AH, QUASI DIMENTICAVO, COSI’, TANTO PER SAPERE, VOI DA CHE CITTA’ VENITE? IO DA ROMA MA HO PENSATO CHE FIRENZE FOSSE PIU’ ADATTA A QUESTA STORIA, NON LO SO, MI SEMBRA PIU’ … ROMANTICA?
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!
BACI SAM
  
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