Capitolo 12:
Santuario Parte IX: Un Altro Scontro Per Camus
Per la seconda volta, Camus si ritrovò a combattere. Ma se il primo scontro era con il suo migliore amico, stavolta il suo avversario era lo Shadow Saint che occupava abusivamente la sua casa: Oscar di Drilgorm. L’elmo, a casco, aveva la forma di una testa di leone, proprio come quella del totem del Gold Cloth di Aiolia, il suo coprispalla destro rappresentava la testa di falco e l’altro la testa di serpente cobra. Dietro la sua schiena aveva due enormi ali da pipistrello, mentre i bracciali avevano la stessa forma di zampe di felino come quelle del surplice della sfinge e dello shadow cloth del suo collega Natal.
-Un altro tizio di sangue latino vedo.- disse Camus per sottolineare il fatto che era messicano.
-Hai qualcosa contro di noi, francese dei miei stivali?-
-Assolutamente no! Il razzismo mi fa schifo!-
-Ecco e allora taci!-
Oscar iniziò a bruciare il suo cosmo.
-Uh! Che potenza…-
Oscar gli diede una violenta spallata da scagliarlo contro una colonna.
-Questo scontro sarà brevissimo.-
-Non ci contare, maledetto!-
-Mh? Strano… il mio signore ha tolto la barriera. Per quale motivo l’avrà fatto?-
-Forse ha capito che è inutile tenerla perché siamo riusciti a battere i tuoi compagni anche con quella attiva.-
-Mah. Può darsi.-
-Quindi, adesso che non ho più catene che mi tengono fermo… Diamond Dust!-
Nonostante la barriera fosse stata tolta, quindi il colpo riacquistò la sua reale potenza, non ebbe alcun effetto su Oscar.
-Ah! Com’è possibile? Ho usato tutto il mio potere in quel colpo. Inoltre ghiacciava allo zero assoluto.-
-Mpf! Lo zero assoluto funziona sui vostri Gold Cloth. I nostri sono di un metallo sconosciuto che componevano una meteora. Quindi molto più resistenti.-
-…-
-Ora toglierò quell’espressione perplessa sul tuo volto per sostituirla con una di sofferenza e dolore!-
-Non ci contare troppo! Freezing Coffin!-
Oscar fu imprigionato in una bara di ghiaccio.
-Grazie, ero accaldato. Mi andava a genio un po’ di fresco!- disse lo Shadow Saint liberandosi con una facilità incredibile.
-N… neanche Milo mi ha fatto sudare così tanto!-
-Beh. Stai paragonando la cioccolata con la m….-
-Bada a come parli del mio amico. Non ti permettere sai!-
-Che paura! Che c’è, lo ami? Sei solo un’ isterica che…-
-Adesso basta! Sta zitto! Diamond Dust!-
-Dai, prova ancora. Capirai, prima o poi, che è tutto inutile.-
In effetti, Oscar aveva ragione e Camus non seppe più che fare.
-Hai esaurito le frecce? Allora muori! Vengeance Flash!-
Camus fu investito da un’onda energetica che gli ricordava vagamente il suo Aurora Execution con l’unica differenza che non era di energia fredda.
-L’avevo detto che sarebbe stato breve come combattimento!-
-Camus!- gridò Ikki avvicinandosi all’amico.
-Arriva la cavalleria! Allegria!-
-Maledetto Shadow Saint. Ti ucciderò!-
-No!- lo fermò Camus.
-Cosa ti hanno detto sempre anche gli altri? Questa è la mia casa e la difenderò con le unghie e con i denti!-
-Invece di farti aiutare… tu sei tutto scemo, fammelo dire.- disse Oscar.
-Dì quello che ti pare. Questa è la casa dell’acquario, tu l’hai invasa e non ti perdonerò mai!-
-Minacce al vento. Non hai alcuna speranza contro di me!-
Ikki, dopo aver aiutato Camus ad alzarsi, si diresse verso l’ultima casa: quella di Aphrodite.
-Tsk! Quel moccioso è spacciato. Anche se riuscisse miracolosamente a sconfiggere Aphrodite, morirà a causa del tappeto di rose che si trovano sulla scalinata del palazzo di Atena!-
-Ah! Maledizione!-
-Uh, uh, uh, uh! Sarebbe bello assistere a quella ridicola morte!- Camus rimase come pensieroso. In realtà, stava utilizzando il potere telepatico che sapevano usare tutti e dodici i Gold Saints.
“Ikki… Ikki mi senti?”
Ikki riuscì ad avvertire la voce e si arrestò, ma pensando di essersela immaginata continuò a correre.
-Ikki! Sono Camus! Mi senti?-
-Camus?-
Il ragazzo si arrestò di colpo.
-Camus… sei tu? Ma come…?-
“È un potere telepatico che tutti i Gold Saints sanno usare, ma non è questo il punto. Ascoltami attentamente: Se riuscirai a sconfiggere Aphrodite dei pesci, dovrai fare attenzione al tappeto di rose che ti troverai davanti quando raggiungerai il palazzo del sacerdote.”
-Perché? Che male possono fare delle innocue rose?-
“Innocue un corno di Aldebaran! Sono mortalmente velen…”
-Mortalmente cosa? Camus!-
Non aveva finito perché Oscar l’aveva attaccato.
-Non importa, devo proseguire. Esmeralda, Atena, sono quasi arrivato!-
E proseguì.
-Ti vedevo soprappensiero e così ti ho risvegliato.- disse Oscar.
-Maledetto. Mi hai disturbato!-
-Ah, sì? Ti chiedo scusa. Per farmi perdonare ti ucciderò, contento?-
-Sarai tu a morire!-
-E come farai? Non sei assolutamente in grado.-
Oscar gli diede un pugno, ma colpì qualcos’altro anziché il suo petto. Qualcosa di molto duro e freddo.
-Ahi. Che diavolo è? Ah!-
Il corpo di Camus era avvolto da una luce bianca ed emanava aria gelida come il vento della Siberia o il Polo.
-Credi di mettermi paura? Prendi! Vengeance Flash!-
Camus fu colpito e cadde a terra.
-Stupido!-
Con sua somma meraviglia, il Gold Saint si rialzò.
-Cosa? Ti sei rialzato? Perché?-
-Te l’ho detto: Devi essere sconfitto.-
-Ma finiscila!-
Tentò di fare un passo, ma non riuscì a muoversi. Era come se i suoi piedi fossero incollati al terreno. Quando guardò, vide che erano congelati.
-Ma… ma come ci sei riuscito? Non puoi fare una cosa del genere! È assurdo!-
-E perché è assurdo? Basta andare oltre lo zero assoluto e il gioco è fatto!-
-Mi rifiuto di credere a questa boiata!-
Si liberò, non facilmente, dalla prigionia e lanciò di nuovo il suo colpo, ma Camus lo parò con una sola mano.
-Cosa? Assurdo!-
-Non proprio. C’è un motivo ben preciso del perché son riuscito a fare questa cosa, ma siccome l’hanno detta tutti, e ormai stanca, non la dirò. Ti manderò all’inferno col beneficio del dubbio.-
-Zitto, dannazione! Zitto!-
Oscar corse verso di lui, ma Camus lo fermò con una serie di pugni velocissimi accompagnati da numerosi calci.
-Riproviamo, ti spiace? Diamond Dust!-
Mirò al braccio e alla gamba destra e si congelarono.
-No, non ci credo! Questo è… un incubo!-
-Ringrazia il tuo capo se stai per morire.-
-Mio signore! Perché ha tolto la barriera? Perché?-
Lo Shadow Saint gli rispose.
“Perché non ne ho più bisogno. Chi fa da sé, fa per tre!”
-S… signore…-
-Che capo sbruffone che hai!-
-Non è sbruffone. Lui è in grado di sconfiggervi tutti!-
-Mmmmh… secondo me non è così forte come dici. Altrimenti non avrebbe mai eretto una barriera!-
-Stai zitto! Tu sei come il passerotto che non può capire le aspirazioni di un grande uccello.-
-Ti permetti di fare anche il colto citandomi un proverbio giapponese? Mi hai stancato!-
-Anch’io sono stufo!-
Non si sa come, ma riuscì a liberare la gamba, ma il braccio era ancora congelato quindi non poté lanciare il suo colpo.
-Dannazione!-
Nel frattempo, Camus era già pronto a lanciare il suo.
-Addio. Aurora Execution!-
Oscar fu investito, il suo cloth andò in frantumi e sbatté violentemente contro una parete.
“Spero che Ikki abbia capito il mio messaggio… mi raccomando ragazzo!”