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Autore: SheLovesDrums    24/05/2012    1 recensioni
Lei è una normalissima batterista, con una band ed un sogno. Lei è molto semplice ed è una testa dura.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-Ciao Zayn! Tutto bene?- Domandai sorridente.
-Ehm, diciamo di no.. Entra e guarda..- Mi incitò ad entrare in camera.
C’era una donna sulla trentina sdraiata sul mio letto, insieme ad Harry.
-Salve.. Lei chi è?- Le chiesi.
-Oddio! Harry? Perché c’è una bambinetta che non sa chi sono?- Chiese scontrosa al mio amico.
-Ma buongiorno Styles. Anch’io sono così felice di vederti. Allora, tutto bene!? Ti sei divertito l’altro giorno con questa nonna?- Risposi in tono divertito e schifato allo stesso tempo.
-Non è come pensi..- Rispose, senza sapere cosa dire.
-Oh si invece! E’ come penso io! Ti conosco fin troppo bene, e sinceramente da te non me l’aspettavo.-
-Ti ho detto che non è colpa mia! Io volevo venire.. Però..-
-Ma che bravo che sei! Guarda, sei l’amico migliore del mondo.-
-Ti ho già detto che non ero con lei! Lei era ad un concerto! Io ero a casa con la febbre alta!- Rispose gridando.
-Senti, le scuse, se le devi dire, almeno inventale in modo che abbiano un senso..- Risposi andandomene via dalla stanza con Niall, Louis e Zayn.
-Basta! Sono stanca di tutte queste scuse! D’ora in poi me ne fregherò di tutto e di tutti!-
-Ehm.. Charlie, io so la verità..- Disse Louis.
-E quale sarebbe? Che il mio migliore amico è un traditore che pur di stare con una vecchia non accompagna la sua amica a un cesso di concerto?- Risposi arrabbiata.
-No.. Harry aveva la febbre sul serio. Io sono andato a portargli le medicine visto che non poteva uscire. Era davvero dispiaciuto, non faceva altro che parlare di quanto avrebbe voluto essere a quel concerto..-
-Cavolo.. Ho commesso un grave errore..- Dissi, per poi correre indietro, senza badare alla ferita.
Niall fece per correre, ma Louis lo fermò. -Lasciala, se la caverà.-
-Appunto, è per questo.. Non è che poi mena a Caroline?-
-…..-
Appena arrivata in camera notai che stranamente Harry non c’era, ma Carolina.. Caroline -o come cavolo si chiamava- era ancora sdraiata sul mio letto, e mi guardava ridendo.
-Mi spieghi che altro vuoi?- Disse scontrosa.
-Nooo! Io? Niente! Solo un altro letto.. Non dormo dove dormono i pensionati.. Sai, l’igiene.-
-Ah, allora ho fatto bene.-
-Va bene che ho una ferita lungo tutto l’addome, ma si picchia con le mani, non con la pancia.-
-Ti ricordo che sei una bambinetta, non puoi farmi niente! Anche perché io sapevo fin dall’inizio che andavi a quel concerto, e sai, con quel calo di pressione hai fatto in modo di farmi utilizzare il mio coltello…-
-Oh! Molto bene.-
Presi il cellulare, e feci per comporre un numero che assolutamente non avrebbe dovuto essere scoperto: 112.
-Pronto polizia?-
-Certo, le posso essere d’aiuto?-
-Si, grazie.-
-Mi racconti l’accaduto.-
-Allora, io ero ad un concerto, poi ho avuto un calo di pressione, e nel frattempo svenni. Però appena mi risvegliai mi trovai con l’addome tagliato e cucito. Vorrei sporgere denuncia ad una certa Caroline Flack.-
-Come?! Caroline Flack!? Davvero?-
-Ehm.. Si. Mi ha rivelato ridendo di essere stata lei.-
-E’ ricercata da ben quattro anni per rapina e omicidio. Lei ha rischiato grosso! Comunque verremo subito a prenderla, dove si trova?-
-All’ospedale principale di Londra.-
-Molto bene, tra pochissimo arriverà una pattuglia.-
-Grazie mille, salve.-

Avevo risolto tutto, o almeno ci speravo.. L’unica cosa importante era che lei non mi scoprisse, altrimenti sarebbero stati guai molto seri. Ora l’unica cosa da fare era non farmi scoprire. Finalmente, dopo tutto quel baccano, ebbi qualche minuto di tregua, che sfruttai per leggere qualche pagina del mio vecchio diario.

*Caro Diario* Che bello, oggi faccio il compleanno, ma, per coincidenza, gli esami di terza media sono lo stesso giorno. Beh, spero almeno che Liam come regalo mi suggerisca per il compito di matematica. Non è che io non studiassi, ma mi rassicurava il fatto che Liam aveva 10 come voto, mentre io 7. Io avevo 10 in arte e musica, e credo, che un dieci, in vita mia, non lo vedrò mai più. Cavolo, non avrei mai potuto chiedere aiuto a Harry, lui era messo peggio di me. Io non ci potevo fare niente, cercavo di studiare, mala mia mente contorta mi indicava sempre la risposta sbagliata, non perché io non sia brava in matematica, anzi lo sono, ma durante i compiti mi viene una certa sensazione di.. SCHIFO e PAURA che non riesco minimamente a sopportare, ed Harry certo non mi aiutava. Beh, questa è una delle poche cose che odio di lui. O forse fa lo scemo perché ha fatto la primina? Cioè, l’ho fatta anche io, ma almeno avevo tutti i voti sopra l’otto, tranne –ovviamente- matematica. Credo che il prof mi odiasse, beh, è reciproco. Se non mi lascia in pace lo prendo a pugni a ritmo di Tiziano Ferro. Mammamia! Odio Tiziano Ferro. Oddio! Ho appena invaso il mio diario con il nome di gentaglia del genere.. me ne sto pentendo. A volte mi pento di essere italiana, però infondo non è così male insultare la gente in altre lingue. E poi era bello far spazientire Harry dicendo sempre che Tiziano Ferro è un cesso colossale. Liam ormai non ci faceva più caso, anzi, ultimamente sospetto che lui possa capire qualcosa in italiano. Tanto meglio. Anche se credo io stia dimenticando un po’ l’italiano, ormai la mia vita è qui, a Londra.

Finì lì di leggere, anche perche questo ricordo di Tiziano Ferro un po’ mi inquietava. Ma mi incuriosiva anche… Bene, d’ora in poi avrei rotto le palle a tutti parlando di un gay. Ovviamente senza fargli capire chi fosse. Piano perfetto.
Liam lo conosceva già, lo odiava, odiava le sue canzoni ed infine il suo aspetto. Menomale, almeno uno che la pensava come me.. Non che gli altri non la pensavano così, ma lui mi dava almeno qualche soddisfazione.

Una settimana dopo: -Che bello! Finalmente potrò uscire dall’ospedale! Oh yeah!- Disse Zayn saltando per tutta la stanza.
-Non mi rompere le palle, che io esco dopo domani. Cavolo Malik, mi porti con te? Non riesco più a stare qui..- Risposi emettendo un verso strano, che a dir la verità non capì nemmeno io.
Nel frattempo, sentimmo bussare alla porta: Era un’infermiera. Una di quelle vecchie. O forse era Caroline Flack? Ma credo sia più probabile che quella fosse un’infermiera. Era troppo giovane per essere lei. Oh che bella sensazione vedere la faccia di Malik rattristirsi all’annuncio della donna. ‘Scusa Malik, abbiamo sbagliato stanza, tu uscirai tra due giorni, scusa ancora’. Queste erano state le sue parole.
Appena io le sentì sorrisi, solo che lui se ne accorse:
-Ah, è così? Ridi? Vai a quel paese.- Disse ridendo.
-Senti, non rompere le palle con queste insulse ingiurie, che se mi arrabbio prendo lo stereo e metto Tiziano Ferro al massimo volume!-
-Ma chi è Tiziano Ferro.- Disse, non riuscendo a pronunciare bene il nome. Cosa che poi mi fece scoppiare a ridere seguita poi dal Pakistano.
Entrò Harry, che ci vide mentre soffocavamo dalle risate, rese l’atmosfera molto più seria con il suo: ‘Posso parlarti in privato?’
-Harry, senti, io ti chiedo scusa… Scusa se ho dubitato di te, è che quella donna è MALEFICA. MALEFICA, capisci?-
-Non continuare..-
Con quella frase cominciai a farmi domande esistenziali. ‘E se non vuole più essere mio amico?’ ‘E se per colpa di quella mi abbandona?’ ‘Non voglio rimanere sola’. Pensai. Questi secondi di riflessione mi ricordarono che avevo ancora un cervello. Che bello. Avevo un cervello. Pensavo seriamente di averlo perso per strada. Bah..
-Io.. Ho sbagliato. Scusa.-
Dopo aver sentito quelle parole rimasi impietrita. Dopotutto non era colpa sua, ma mia.
  
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