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Autore: skullrose    25/05/2012    3 recensioni
Come vi comportereste se scopriste che lo Stato e le nazioni intere controllano ogni vostra mossa? Come vi sentireste a essere osservati in ogni singolo momento della vostra vita?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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For all the world to see capitolo 11

Latitanza forzata parte I

 

Erano a casa di Michiru già da un’ora, nessuna osava preparare un piano valido. Tutte sapevano che le condizioni di Haruka erano precarie e volevano aspettare un segno di miglioramento della loro compagna per preparare un piano funzionante.

“Michiru fatti forza, Haruka è forte e vedrai che anche questa volta si salverà”

“Rei non è facile, quando eravamo in Iraq davo per scontato che sarebbe tornata a casa con me, adesso non è più così. Se si riprende e noi arriviamo tardi a prenderla sarà arrestata e giustiziata e non voglio vederla morire su una sedia elettrica”

“Non succederà! In ospedale c’è un medico che faceva parte della mia compagnia e ancora oggi mi è devoto, posso cercare di far seguire i progressi di Haruka da lui così quando sarà stabile potrà farla uscire”

“Setsuna te ne sarei eternamente grata”

“Ok allora, faccio un paio di telefonate”

Makoto continuava a pensare ad Ami e al modo in cui le aveva tradite, si sentiva un’idiota ad averle dato tanta fiducia. Aveva preferito il Presidente alla felicità del popolo.

“Makoto troveremo Ami e poi deciderai tu cosa farne con lei”

“Per me può anche marcire in galera. Ci ha tradite e questo basta per farla diventare morta ai miei occhi”

 

Penitenziario militare

 

Ami era in cella da qualche ora e già non ne poteva più, i secondini la guardavano dall’alto in basso e l’avevano già presa di mira tanto da farla finire subito in isolamento.

Odio questo posto! Non dovevo tradire il Presidente sin dall’inizio! Al diavolo tutto! Devo fuggire da qui e andarmene!

Nella sua cella senza finestre, con i muri rivestiti di un’imbottitura di gomma, ripensava a quello che aveva combinato nell’ultimo periodo e si era resa conto con suo enorme sgomento, che la verità era che non voleva servire veramente il Presidente e nemmeno aiutare le altre, il suo era solo un modo per dimostrare le sue qualità.

Sono una merda! Ho messo in pericolo un mucchio di persone! Forse è giusto che io muoia qui dentro!

 

Ospedale militare

 

Haruka aveva ripreso i sensi, sentiva il suo corpo intorpidito e la sua memoria non era delle migliori a causa dei pesanti sedativi che le avevano dato. Non ricordava com’era finita in ospedale, ma ricordava perfettamente che la loro missione era fallita.

Aveva tentato più volte di rialzarsi, ma le fitte di dolore alla sua testa e al suo addome l’avevano costretta a desistere. Un uomo di trent’anni con un camice bianco era entrato senza bussare nella stanza.

“Sono il suo medico. È ancora in gravi condizioni e per il momento non possiamo dimetterla”

“Senta, io sono un’agente e per tanto devo ritornare subito sul campo”

“Non mi ha capito signorina? Lei non può lasciare l’ospedale”

“Lei non capisce! La fuori le mie compagne stanno rischiando il culo!”

“Le sue compagne stanno bene! L’attendono pazientemente a casa sua”

“Come fa a saperlo?”

“Ho le mie fonti. Stia tranquilla nessuno sa dove si trovano e non sanno nemmeno che lei si è ripresa, finga di essere ancora semi-cosciente e vedrà che la porterò io stesso dalle sue amiche”

“La ringrazio dottore”

Appartamento di Haruka e Michiru

 

“Haruka sta bene! Entro stasera verrà portata qui”

“Nessuno deve trovare questo posto”

“Sta tranquilla, aspetterò io stessa fuori dall’ospedale e la porterò qui a casa”

“Verremo tutte quante, non vogliamo che qualcuno ci segui”

“È troppo pericoloso, verrà solo Michiru con me. E poi l’auto di Haruka è veloce, useremo quella per prelevarla e tornare a casa sane e salve”

“Va bene, ma se qualcosa va storto”

“Lo so bene”

 

Entrata dell’ospedale

 

Makoto e Michiru erano fuori dall’ospedale già da un’ora ma del medico che doveva scortare personalmente Haruka e la stessa Haruka non c’era traccia. Erano agitate, sapevano bene quali rischi correvano a rimanere ancora in giro.

“Tranquilla vedrai che la riporteremo a casa e poi ci nasconderemo per preparare un piano”

“Mako non è facile, se fossimo arrivate tardi? Se l’avessero già portata in galera o peggio?”

“Calma, nessuno va in galera, piuttosto aprire questa porta e tu Makoto vedi non rovinarmi la macchina altrimenti ti uccido”

Haruka era sulla sedia a rotelle accanto alla portella del guidatore che fissava le due ragazze che la guardavano come se fosse un fantasma, il dottore alle sue spalle si era preoccupato di portarla fino alla macchina e di aiutarle con le cure mediche necessarie.

“Haruka sei sicura che far guidare Makoto sia una buona cosa?”

“Ha già usato la mia auto no?”

“Come lo sai?”

“Il sedile, io non lo porto mai così e lo sterzo è troppo basso. Si vede che non sei abituata a questo tipo di auto”

Improvvisamente era scoppiato un piccolo attimo di ilarità, dove Makoto e Haruka discutevano sul modo migliore di guidare la BMW e Michiru che le fissava frastornata senza capire una sola parola di quel che dicevano.

“Ragazze se avete finito di parlare aramaico antico vi pregherei di andare subito a casa, non siamo al sicuro qui”

 

Con una sgommata d’eccellenza e le imprecazioni di Haruka sull’uso incosciente della sua auto si erano dirette a tutta velocità verso l’appartamento, ma qualcuno aveva seguito ogni loro mossa e presto la loro fuga sarebbe diventata una corsa contro la vita e la morte.

 

“Signore si stanno muovendo”

“Si signore”

Una Mercedes nera seguiva le ragazze a distanza di sicurezza, ogni semaforo che incontravano l’auto si posizionava due macchine dietro di loro.

“Haruka”

“Lo so Makoto, ci credono così idiote? È un trucco vecchio come il mondo, gli agenti del Presidente sono degli inetti senza speranza. Makoto levati dal volante ci penso io”

“Mi dici come fai a passare alla guida se ti trovi dietro e per di più ferita?”

“Makoto fa come dice, conosco Haruka ed è capace di tutto anche in queste condizioni”

“Come mi conosci tu amore non mi conosce nessuno”

“Taci Haruka e guai a te se ci fai catturare!”

Michiru si era spostata dietro mentre Makoto era passata sul lato del passeggero permettendo così ad Haruka di prendere il suo posto alla guida.

“Ma che cazzo Mako! Hai totalmente stravolto la mia posizione di guida! Quando usciamo dall’auto giuro che ti ammazzo!”

“Haruka puoi pensarci dopo?”

“Amore, questa è la mia bambina, è una BMW, solo io posso portarla come merita”

“Haruka per me è un mezzo di locomozione inutile, pacchiano ed economicamente irraggiungibile!”

“Michiru Kaioh non osare parlare così della mia bambina chiaro? Ora per cortesia nel sedile c’è una pistola, vedi di far fuori quegli idioti”

Haruka sfrecciava a tutta velocità nel traffico di New York stando attenta a non tamponare o falciare nessuno, dallo specchietto retrovisore vedeva chiaramente l’auto che le inseguiva distanziarsi sempre di più.

“Bene credo che-“

Un rumore di vetri infranti le aveva gelato il sangue, Michiru aveva spaccato il lunotto posteriore per poter sparare meglio contro gli inseguitori. Haruka aveva inchiodato brutalmente mandando Michiru a gambe all’aria

“Ma sei impazzita?”

“Potrei farti la stessa domanda! Mi hai spaccato il lunotto!”

“Haruka è solo una macchina per dio!”

“Non è solo una macchina!”

“Ragazze muovetevi! Ci stanno raggiungendo!”

 

Appartamento di Haruka e Michiru

 

“Ci stanno mettendo troppo!”

“Setsuna calmati, vedrai che arriveranno”

“Non dire di calmarmi Rei!”

“Agitarsi non serve! Dobbiamo rimanere lucide anche per loro!”

Setsuna camminava avanti e indietro davanti alla porta d’ingresso da mezz’ora e l’unica cosa a cui riusciva a pensare era il peggio. Non avevano più notizie del medico da più di un’ora e le ragazze non tornavano.

“Dobbiamo andare a cercarle!”

“Se ci muoviamo ora e loro sono state catturate cosa pensi di fare?”

“Ci penseremo al momento!”

Erano uscite di corsa dall’appartamento, stavano per prendere l’auto quando uno stridio di gomme aveva attirato la loro attenzione. Una BMW nera correva all’impazzata nella loro direzione e sembrava che stesse per travolgerle quando con una brusca frenata si era fermata davanti alle loro gambe.

“Merda Haruka per poco le investivi”

“Ma no, so quel che faccio, piuttosto chiudete il garage e fate silenzio”

“Haruka per colpa tua me la sono fatta addosso! Che cazzo sta succedendo?”

“Rei sta zitta! Ci stanno inseguendo e se facciamo casino siamo nella merda!”

 

Penitenziario militare

 

Ami si era appisolata nella cella d’isolamento quando un gruppo di secondini era entrata per malmenarla lasciandola in fin di vita nella cella buia.

“Questo è per il doppio tradimento!”

“Non uscirai di qui!”

“Morirai prima di arrivare alla sedia elettrica!”

Non riusciva a muovere un muscolo, il suo corpo era sottoposto a continue violenze, aveva capito che reagire l’avrebbe condannata ad una lunga tortura e aveva preferito lasciare campo libero ai secondini che ogni giorno la massacravano con manganellate, calci e pugni.

Questo è il prezzo del mio tradimento! Makoto direbbe che è il karma ma io non credo a queste stronzate! La verità è che i secondini sono corrotti, uomini e donne senza scrupoli che ucciderebbero anche la loro madre per guadagnare una lauta ricompensa. Io adesso sono il loro giochino, non che fonte di reddito, presto si stancheranno e mi lasceranno morire.

Era debole e stanca, la sua mente era annebbiata e il suo corpo era scosso da brividi di freddo, il dolore non le permetteva di muoversi e respirare era diventato molto più doloroso delle percosse che subiva ogni giorno.

Un’altra notte qui dentro e morirò in una pozza di sangue. Perdonami Makoto, eri la mia compagna, la mia amica e il mio tutto, ho tradito la tua fiducia scegliendo il Presidente. Mi dispiace.

Un forte calcio l’aveva colpita in pieno viso mandandola a sbattere contro la pesante porta di ferro della cella uccidendola sul colpo.

 

 

Questo è l’undicesimo capitolo, ho preferito spezzarlo qua per non appesantirvi troppo, non so ancora quanti capitoli ci saranno ma posso dirvi che si arriverà presto alla fine.

Ringrazio come sempre chi recensisce, chi legge in silenzio e chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite e ricordate :3

  
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