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Autore: Hagne    25/05/2012    2 recensioni
"Quando un Re senza trono, ridotto in schiavitù, torna alla ribalta.
Quando degli dei, infrangendo le regole, compiono una blasfemia.
Quando ciò che non dovrebbe esistere nasce, cresce e uccide.
Allora nasce questa storia.
Una storia di amore, odio, rancore, e crescita.
Perchè il confine tra bene e male è labile, precario, e non sempre ciò che sembra giusto, lo è davvero"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Heart Of Everything '
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“Lost in the darkness
Hoping for a sign
Instead there's only silence
Can't you hear my screams?

I'll find you somewhere
I'll keep on trying
Until my dying day
I just need to know
Whatever has happened
The truth will free my soul”

[…]

“Wherever you are
I won't stop searching
Whatever it takes me to know”
( Somewhere – Within Temptation )










- Signore . Ha una visita .
Tony Stark aprì un occhio solo , tossichiando teatralmente per attirare l’attenzione di una Pepper in meditazione  , con scarsi risultati in verità .
- Sentito ? Sono richiesto . Devo…
- Niente discussioni , non ti muoverai di lì fino a quando non avrai terminato  la posizione dell’aratro – lo bacchettò aspramente la donna , tornando a regolarizzare il proprio respiro mentre il miliardario arcuava drammaticamente un fine sopracciglio .
- Aratro ? Io , Iron Man , eroe mondiale ,  uomo più intelligente delle terra ,  dovrei abbassarmi a fare cosa ? La posizione dell’aratro ?
Schioccò la lingua con evidente stizza , sbirciando la segretaria prima di azzardare un passo, ma si ritrovò a gambe all’aria quando lei lo azzoppò con un preciso colpo di stecca .
- Non osare muoverti . Lo Yoga serve per rilassarsi , ma sei talmente petulante che faresti  crescere i capelli a Buddha per lo stress !
- Non sei molto carina con me - bofonchiò quello , tornando a sistemarsi sul tappetino con un grugnito infastidito - guarda che devo fare per convincerti a venire a letto con me – continuò poi , piagnucoloso .
- Vedi che ti sento !
- Ma come siamo argute Pepper ! Non credi che l’abbia fatto apposta per far nascere in te il senso di colpa ? -   chiocciò Tony  , sfarfallando gli occhi nocciola con aria scanzonata prima di osservare la “posizione dell’aratro”  , sbiancando subito dopo   .
- Pepper ?
- Si Tony ?
- Quanti anni credi che abbia ?
- Quarantadue ?
- Trentanove Pepper . Trentanove . Suppongo che nessuno ti abbia  insegnato a contare,  alle elementari - sibilò lui , stizzito .
 La donna si lasciò scappare una risatina divertita prima di sbirciare l’espressione oltraggiata del compagno , e quando lo vide osservare con aria terrorizzata l’ologramma della loro insegnante di yoga ebbe quasi pietà di lui , quasi  .
- Perdonami , non volevo offendere il tuo pudore di donna vittoriana – lo prese in giro .
- Tu…
- Signore, non vorrei essere ripetitivo , ma ha una visita .
- Non vedi che sono impegnato a farmi venire l’ernia del disco con questa maledetta “posizione dell’aratro “ ! E poi chi sarà mai ? Qualche stupido fabbricatore d’armi che …
Il boato portò via le sue ultime tre parole , non tanto carine in verità  , e Pepper potè sentire il sospiro sconfortato di Javis tra le pareti , ma ora , la cosa che più premeva entrambi era capire perché Bruce Barner  , sotto forma di Hulk ,  avesse appena sfondato l’entrata dell’attico .
- Amico mio ! Qual buon vento ti porta a disintegrare il mio appartamento in mutande ?
Tony non era il tipo che prendeva le cose sottogamba ,  e  per quanto potesse essere buffone , narcisista fino alla nausea ed egoista , sapeva diventare serio , eroico persino quando l’occasione lo richiedeva .
E quando lo scienziato riuscì a scorgere nella nuvola di fuliggine il corpicino di una bambina (?) , assottigliò pericolosamente le palpebre .
- Tu . Tu hai rapito una ragazzina ! – ululò , incredulo, fiondandosi su Hulk con gli occhi fuori dalle orbite , ma un pugno del colosso lo spedì contro la parete , strappandogli un gemito di dolore .
- Non si tocca – sibilò Hulk con voce sepolcrale , indurendo la presa sulla ragazzina che Pepperosservava con occhi dispiaciuti , preoccupati , materni .
- Posso ? – chiese allora , abbozzando un passo per vedere “cosa” il Vendicatore difendesse così strenuamente , e quando vide Astrid giacere esanime e con il respiro ansante , indietreggiò , sorpresa .
- Dove l’hai trovata ?
Hulk le rifilò uno sguardo minaccioso , sbuffando dalle narici prima di osservare la piccola con occhi più dolci .
- È caduta dal cielo – spiegò il Vendicatore , asciutto , osservando il miliardario tornare in piedi un po’ a fatica e guardare Astrid con occhi curiosi . - Oh ! Una  ragazza- lampadina  , ma che cosa carina – soffiò , sarcastico ,  prima di trovarsi con il palmo gigante di Hulk in diretta collisione con il suo cranio , ma quando la ragazzina emise un versetto acuto il dottore si fermò , accucciandosi su se stesso con occhi spaventati .
Le sfiorò il viso con un solo dito, stringendo le labbra nel sentirla gemere .
- Cos’ha ? – domandò Peppers , osservando la ragazzina con rinnovata preoccupazione.
- Io … non lo so .
Forse fu il tono sconsolato di Hulk , o l’espressione frustata del colosso a colpirlo , Tony non lo capì , ma quando i suoi occhi da scienziato riconobbero nell’alone di luce intermittene una nuvola di radiazione gamma , il suo interesse scientifico prevalse sul suo animo da sbruffone .
- Lo scopriremo . Di qua mio irascibile amico , ti aiuterò .
La donna si abbandonò ad un sorriso amorevole quando vide il compagno inforcare gli occhiali con un gesto secco  , incrociando le braccia dietro la testa nello scortare Hulk al laboratorio .
Ma prima di imboccare la tromba delle scale ,  il miliardario si voltò un secondo , adocchiando di sfuggita qualcosa alle spalle di entrambi .
- E vorrei essere ringraziato in anticipo dal momento che non ti farò pagare i danni . Il mio spirito da buon samaritano non …- un anulare verde gli tappò la bocca , spedendolo con uno schioccò del pollice contro la parete opposta mentre Hulk creava un altro buco bello grosso  , forse  per ripicca , per scendere nel laboratorio.
E sebbene Javis non amasse rivestire il ruolo di madre petulante , non potè che esprimere la sua opinione .
- Converrà con me , signore , che stuzzicare il professore in queste condizioni può nuocere gravemente  alla sua salute , se mi permette .
Tony sputò un pezzo di intonaco finitogli in bocca con aria disgustata , ravvivandosi i capelli con una mano .
- Convengo , Javis . E oserei dire che mi sto per ficcare in un altro piano suicida .
L’intelligenza artificiale non rispose , si limitò a “borbottare” .
Perché checché ne avesse pensato , detto , o anche solo consigliato ,  Tony Stark non lo avrebbe ascoltato , come era solito fare , ma avrebbe  , al contrario ,  risposto con la sua massima più ricorrente .
- Javis ?
- Si signore ?
- AC/DC . Al massimo volume . Ed una bottiglia di wishky  . Anzi no , portane due .  
- Sarà fatto, signore.   







°°°








- Mmm.
- Cosa significa mmm ?- sbottò Bruce , osservando frustato un silenzioso Tony Stark che , braccia conserte e sopracciglia aggrottate osservava la ragazzina fluttuare  all’interno della sua capsula medica .
Schioccò la lingua , agitando la mano in aria come per disegnare una figura astratta .
- Non credi che sia un po’ troppo blu ?  Dico , avrebbe potuto assorbire altre sfumature se …
Quando Bruce lo fulminò con lo sguardo Tony alzò le mani in segno di resa , tornando ad osservare la “cosa” con sguardo crucciato .
- Mmm significa mmm , mio caro dottore . E nel mio gergo , mmm sta per  ‘siamo nella merda’.
- Cosa diavolo …
Il miliardario lo zittì con uno ‘shh che il dottore incassò con una certa difficoltà prima che Iron Man potesse chiedere spiegazioni all’intelligenza artificiale .
- Allora Javis ?
- Si signore ?
- È come presupponevo ?
- Mi duole ammetterlo , ma aveva ragione , signore.
- Perfetto – sibilò allora , cupo , lanciando un occhiata obliqua alla ragazza-lampadina .
- Cosa succede ? Vuoi spiegarmelo o  hai intenzione di …
- Un segnalatore di posizione – sbottò Tony con voce rauca , afferrando un palmare sul quale cominciò a digitare numeri , cifre , con le sopracciglia che si aggrottavano sempre di più , tanto da creare sul suo volto una ruga d’espressione particolarmente profonda .
- Succede che la tua ragazza-lampadina sta emettendo dei segnali che stanno definendo la sua posizione , in poche parole , sta avvisando qualcuno o qualcosa che lei si trova qui , sulla Terra ,  mio permaloso amico verde .
Bruce non apprezzava la facilità con la quale lo scienziato trattava argomenti tanto delicati , e ancor di meno apprezzava che lui prendesse alla leggera  tutto ciò che riguardava Astrid .
- Vuoi dire che sta cercando di contattare qualcuno ?
L’uomo distolse lo sguardo per lanciare un occhiata al Vendicatore prima di tornare a digitare .
- Si , ma inconsciamente , non per sua volontà . È una specie di comando d’emergenza , ma ciò che più  mi preoccupa è a chi stia mandando questi segnali .
- E tu credi che …
- Bè , se vogliamo proprio usare l’immaginazione , potrei pensare a , che so , una mandria di scimmie aliene – elencò il miliardario, tenendo il contro con le dita di una mano – oppure un assalto di banane splint con la predilezione per le cose verdi  , o anche , non so , un’orda di divinità nordiche che la rivendicheranno ,  forse ?
Sull’ultima frase aveva accentuato il tono , perché tra le scempiaggini che aveva detto  quella era la più probabile , e a giudicare dallo sguardo inviperito del dottore , doveva averlo capito anche lui , anche se non voleva ammetterlo   .
- E perché mai …
- Andiamo dottore ! Non faccia finta di essere diventato stupido come quell’idiota di Capitan America  – scoppiò lo scienziato , avvicinandosi alla capsula per picchiettare con le nocche la ragazza al suo interno .
- Ha capito cosa ha raccolto ? Cosa è caduto dal cielo dottore ? Ha una minima idea che lei è riuscito a catturare il Tesseract che ,per una strana ragione a me ancora  oscura , è diventato una ragazza ?
Bruce gonfiò il petto , allontanando la mano dell’uomo da Astrid con occhi feroci .
- E con questo ? Vuoi ridarla a loro ? Se…
- Ehi no no no ! Fermo ! Io non voglio fare proprio nulla , voglio solo che la smetta di avvisare chissà quale strana creatura mostruosa – si difese Stark con voce infastidita , tornando a picchiettare le dita suo palmare con rinnovata foga .
A quel punto Bruce potè solo smorzare la piega minacciosa delle labbra  prima di poggiare il palmo della mano sulla capsula , osservando con preoccupazione crescente  Astrid galleggiare nel liquido ,  le palpebre chiuse .
- Ma certo ! Uno shock ! – sbottò tutto d’un tratto il Vendicatore accanto a lui , ma se Stark sembrava galvanizzato dalla sua formidabile idea , la parola ‘shock accostata ad Astrid portò lo scienziato ad aggrottare precipitosamente le sopracciglia .
Nel vederlo incupirsi a quel modo però , il miliardario gli concesse un’energica pacca sulla spalla , rifilandogli un sorriso da sbruffone che non riuscì in alcun modo  ad addolcire la piega delle labbra ,  o ad interrompere il fremito delle sue narici .
- Calmo dottore , voglio darle solo una minuscola scossa , una piccola piccola – e quantificò il suo “piccola” prendendo come esempio il minuscolo spazio tra  pollice e indice  

Ma lo strappo della camicia a seguito dell’ingrandirsi del bicipite di Bruce fu l’avvisaglia della tempesta , e del dolore .
Eppure , ancor prima di essere nuovamente spedito contro la parete , Tony fu abbastanza veloce da ordinare a Javis di fare quanto richiesto .
E quando Hulk vide una scarica elettrica disperdersi nel liquido e far sobbalzare il corpo di Astrid come in preda a spasmi epilettici , metà della Stark Tower venne giù a seguito della immensa “cosa” verde che sballottolava per il colletto il famoso scienziato .
Ma Tony non amava i bulli , non li aveva mai amati , e sebbene il suo fosse alto cinque metri  , fosse verde , brutto e arrabbiato , lui poteva contare su un cervello con il QI più alto del piante ed un armatura che , captato il suo comando , andò in suo soccorso.





°°°






- È stata contaminata , non ci resta che disattivarla- bisbigliò qualcuno sopra la sua testa , e sebbene di solito  non capisse la maggior parte delle cose che le venivano dette , quella frase la capì tutta .
La “assorbì” in tutta la sua totalità.
Anche se non capiva perché lei  fosse “contaminata” .
Volava , questo lo intuì dalla sensazione di leggerezza delle sue braccia  , e si trovava  in un luogo buio , nero , puntellato di luci colorate ,e di ombre , grandi e inquietanti ombre parlanti .
- Semjace , sei riuscita a capire dove si trova ?
Era di nuovo quella voce , una voce bassa , “cattiva” ,  che diceva cose brutte , che l’aveva definita “contaminata” .
Una parola che forse Bruce , il suo papà  , avrebbe potuto capire , e spiegarle con gentilezza , come faceva sempre .
Ma quando la sensazione di essere sola , abbandonata a se stessa cominciò ad acuirsi , la consapevolezza di non avere accanto a sé il suo papà la gettò nel panico .
- Sono quasi …aspettate , qualcosa la sta riportando indietro – bisbigliò una seconda voce , una voce di “donna” .
Perché Bruce le aveva spiegato la differenza .
Gli uomini erano forti , erano “rudi” , e avevano una voce grossa , mentre le donne erano più delicate , più “dolci” , come la voce che sentiva alla sua destra .
- Cosa ?
L’altra voce aveva urlato , forte ,  ma non era grossa , non  era “rude” , era bassa come il fischio che aveva anticipato il dolore , acuta come lo scoppio degli “spari” .
E quelli facevano male , lo ricordava , lo aveva sentito prima che tutto si facesse nero .
Male come il pizzicore che sentiva ora al fianco , ai piedi , al braccio destro .
Lanciò un urlo quando quel pizzicore le raggiunse il viso , portandola a strizzare le palpebre e raggomitolarsi su se stessa mentre una strana sensazione le arpionava lo stomaco , come se “qualcosa” l’avesse afferrata per la vita e tentasse di portarla via .
Ma quella voce si era avvicinata fino al suo orecchio  , “sibilando” , e quando sentì l’ombra stringerle il braccio con rabbia , con “cattiveria” , il pizzicore si unì al bruciore che sentiva invece dentro , nel petto , nelle gambe , nella bocca .
Quando sgranò gli occhi in preda al dolore , il boato dell’esplosione accompagnò il suo gemito di dolore mentre cadeva a terra , su qualcosa di duro , ma non buio come prima .
C’era qualcosa che strillava e che era acuto come il pianto di Estela ,  ma meno umano, meno “normale” .
E quando schiuse le palpebre si occorse con orrore di essere in un posto sconosciuto , illuminato ma estraneo , non suo , non come lo era casa di Bruce .
Non come gli alberi verdi sui quali amava arrampicarsi .
Era tutto più chiaro , meno verde , più spoglio , come le pareti d’oro della sua prigione , e la sensazione di soffocamento tornò a farsi pressante , portandola a rimettersi in piedi e guardarsi attorno con occhi spaventati .
Perché papà Bruce non c’era , e tornare sola le faceva “ paura”  .
- Papà ! – strillò  , dolorante , tentando invano di tornare in piedi , ma le sue gambe sembravano aver dimenticato quanta forza esercitare per farla rimanere in piedi .
- Tony ! Tony stai bene ? Cosa…o mio Dio !
Quando vide una donna “dorata” bloccarsi poco distante da lei , il suo primo istinto fu quello di volare via , di chiedere aiuto a papà Bruce , ma sentiva male alle gambe , alle braccia , e la voce non le veniva fuori .
La “donna” però non era cattiva come l’altra creatura “dorata” .
Era più piccola , più “delicata” , come la “madre” di Estela , e non le avrebbe fatto del male se era una “madre” , quello la bambina lo aveva detto con una certa sicurezza , e lei si fidava di ciò che la sua maestra diceva .
Sapeva che era vero , sapeva che era ” giusto” .
Perciò , quando la vide avvicinarsi a lei con parole che non capiva , ma che sapeva , erano “dolci” , smise di abbracciarsi le gambe  e osservò con confusione la mano che la “donna” le tendeva .
- Non preoccuparti tesoro , non voglio farti del male . Sono  tua amica .
Amica .
Allargò gli occhi , sorpresa , rivedendo in quel gesto quello di papà Bruce , e le nacque spontaneo dire quella parola che continuava a ronzarle in testa , ciò per cui lei non le avrebbe potuto fare male .
- Madre ?
La vide sobbalzare leggermente  , sorpresa quasi quanto lei  prima di fissarla negli occhi e lasciarsi scappare un sorriso “bello” , che la “scaldava”  dentro e la faceva sentire strana , “protetta” .
- Mi piacerebbe tesoro ,ma ora credo che …- il frastuono che il soffitto emise nel venire giù coprì le sue ultime parole , ma la “donna” l’aveva prontamente  abbracciata , e la stringeva con forza , come faceva Bruce .
E per quanto il contatto non la spaventasse , non la facesse innervosire , quando alzò gli occhi dal petto morbido della creatura “dorata” sentì qualcosa di orribile muoversi nella sua gola, bruciarle il viso .
Perché c’era papà Bruce , verde , grande , ma sempre il suo papà , schiacciato a terra da un oggetto strano , una “cosa” che le fece sentire caldo alle mani , alle braccia .
Una “cosa” rossa come il mantello della creatura “dorata” .
“Rosso” come il sangue delle creature che aveva cacciato via .
E quella “cosa”  stava facendo male a papà Bruce , lo teneva fermo per la gola .
Ed era “sbagliato ”.
Quando Tony Stark venne avvisato da Javis di una forma di  vita non identificata che lo puntava , lo scienziato fece appena in tempo a vedere una scheggia azzurra saettare verso di lui prima di essere scaraventato dall’altra parte della stanza , con  i comandi fuori uso a causa della  scarica di energia che mandò in panne il sistema .
E quando quella “cosa” fu lontano da suo papà lei potè gettarsi su Bruce e abbracciarlo forte , con rabbia , singhiozzando il suo nome con voce disperata .
- Papà !
- Papà ?
Sotto gli sguardi allibiti della giovane segretaria e di un attonito Tony Stark , Bruce Barner si calmò , tornando a dimensioni più umane con una mano affondata nei capelli dell’alieno che lo chiamava papà e che lo scienziato provò a calmare con un abbraccio altrettanto disperato .  
- Ho bisogno di un goccio di tequila bum bum   - lamentò lo scienziato , togliendosi la maschera con un grugnito di fastidio .
- Provvedo subito signore .
Il bicchiere divenne un allettante sostituto alla crisi nervosa che lo avrebbe preso di lì a poco , ma ancor prima di avere la possibilità di sorseggiarlo , uno schizzo di azoto liquido trasformò il suo bellissimo e rilassante alcolico in un cono di panna montata .
- Ferro vecchio ? Con te  facciamo i conti dopo .
La macchina emise un verso acuto , come l’uggiolio di un cagnolino triste  mentre lo scienziato , in barba all’ulcera gastrica che lo avrebbe colto nel mandare giù quella schifezza , ingurgitò voracemente il  bicchierino , lanciando un occhiata di sbieco alla ragazzina che gli lanciava sguardi minacciosi da sopra la spalla del dottor Barner .
- Ti tengo d’occhio , ragazza-lampadina – sibilò , minaccioso , indicandosi gli occhi per farle capire le sue intenzioni , e quando la “figlia” del dottore divenne di nuovo fluorescente , l’ennesima ondata di energia lo spedì al tappeto .
Ma questa volta l’uomo non ebbe voglia di alzarsi .
Si limitò a fissare  i buchi nel soffitto con attenzione maniacale , pensando che si , si era appena ficcato in un piano suicida .






Continua…
 


Veloce come il vento , ma scrivere mi fa stare bene , e penso che tutti vogliano esserlo il più a lungo possibile .
Ho deciso di prendere le cose con calma con la presentazione dei personaggi e  la tessitura dei loro legami , anche se devo consigliarvi di prendere una bella boccata dopo il prossimo capitolo che sarà in parte divertente  per la presenza di Tony e del suo rapporto con Astrid , ma dopo ci sarà poco da ridere , ve lo assicuro.
Spero vivamente che l'entrata in scena di Iron Man vi sia piaciuta , perchè io me la immaginavo proprio così !
Vi sarete accorti della parte in cui Astrid , ancora priva di sensi , vede "quelle cose" che parlano con lei , bene , fate attenzione e ricordatevili , perchè saranno importantissimi andando avanti .
Ringrazio tutti per la lettura , la sola visita  e anche solo l'occhiata lanciata alla mia storia .



- Eruanne : Ehi ! I tuoi saluti mi mettono sempre il buon umore ! Sono contenta che il legame tra Bruce e Astrid ti piaccia , perchè sono molto felice di come ho sviluppato entrambi ! Ed ecco a te Tony Stark ! Che ne pensi ?  Ti piace ? è stato divertente come avrei voluto che fosse ? Spero di si, spero che anche questa canzone sia azzeccata . Un abbraccio forte forte !

- Anastasiya Rajikova : Non preoccuparti per le recensioni precedenti , l'importante è che la storia continui a piacerti ! Ti ringrazio per il tuo sempre e apprezzatissimo luuuuungo commento , davvero grazie ! E sono anche felice che tu abbia capito perchè abbia scelto Bruce . Spero anche che Tony non ti abbia deluso , così come la sua presentazione nella storia . E per quanto riguarda lo "sfoltire" hai ragione , è stato un momento di follia , perchè non riesco ad essere più corta nel racconto , non è nel mio stile e comunque anche io amo la Russia e tutto ciò che ne deriva , nomi compresi!
Ti ringrazio ancora per il bellissimo commento ! A presto ! Un bacio !


- Jack Decadente : Altra new entry ! Sempre benvenuta ! ti ringrazio per tutti i tuoi bellissimi aggettivi e che anche Astrid ti piaccia , perchè ci sono affezionata ! Sono anche felice che la caratterizzazione dei personaggi sia venuta bene , è la parte a cui tengo di più .
Grazie anche per la recensione ,e riguardo questo , preferisco averne poche ma buone .
Sono stata veloce visto ! Spero che Tony Stark ti abbia colpito con il suo fascino ,e che lo abbia descritto bene come avrei voluto ! Un saluto affettuoso!


Al prossimo aggiornamento  , Gold Eyes
  
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