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Autore: _Mio_Smile_    25/05/2012    0 recensioni
Continuando a guardarmi intorno e a non guardare avanti, andai a sbattere contro qualcosa … o qualcuno?
Alzai la testa e mi trovai davanti quello che doveva essere il tramite.
Era alquanto bizzarro: capelli blu elettrico, occhi viola e un corpo longilineo che lo faceva sembrare ancora più alto di quello che era.
Genere: Erotico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Successe tutto in un attimo: Kyl che sveniva e l’ampolla che andava in frantumi.

Rotta in mille pezzi.

- No … - non avevo nemmeno la forza per parlare. L’ultima speranza di salvarsi di Kyl si era infranta insieme all’ampolla.

Era troppo.

Mi avventai su Morpheus e lo schiacciai a terra con il mio peso. Lo tempestai di pugni, senza lasciargli respiro ne spazio per qualsiasi tipo di tecnica.

Urlò: gli avevo appena fracassato la cassa toracica. Ancora poco tempo e sarebbe  morto per asfissia; le costole gli avevano bucato i polmoni.

- Razza di bastardo … Non credo ti ucciderò: ti lascerò soffrire come tu stai facendo me … - ringhiai.

Cercò di dire qualcosa, ma il sangue che ora gli riempiva la bocca non glielo permise.

Non me ne curai.

Andai verso Kyl e avvicinai l’orecchio al suo viso: il suo respiro era molto flebile.

- Ti prego, non morire … non lasciarmi qui da solo … - sussurrai portandomi la sua mano alle labbra.

- Che cosa hai fatto? ! – la voce del Tramite, che si era liberato, si espanse nella vallata.

Mi voltai e lo vidi chinato sul corpo di Morpheus, morto.

- L’hai ucciso! L’hai ucciso! – strinse a se il piccolo corpo rosso e puntò i suoi occhi ametista su di me: erano rossi e gonfi di pianto.

- Gli ho reso pan per focaccia. – disse gelido.

- Te la farò pagare! –

- Mi hai scocciato … - alzai una mano e strinsi: il Tramite levitò ad un metro da terra. Si stringeva convulsamente le mani al collo cercando di respirare. Strinsi ancora e con uno schiocco secco, Elia cadde al suolo,  privo di vita.

C’era un silenzio innaturale.

Avevo appena ucciso un uomo!

Mi ero appena comportato come Morpheus!

- NO, lui se l’è meritato … -

Tornai da Kyl: il suo respiro si era fatto più irregolare. Presi lo scrigno che era vicino al tronco e cominciai a guardare cosa conteneva: solo una mappa.

Soltanto una dannatissima mappa.

Diedi un calcio al cofanetto e caddi in ginocchio. Nella mia mente risuonò una voce.

 

Bryan … Bryan … puoi ancora salvare Kyl, devi solo volerlo … avvicinati alla Quercia e ascolta ciò che ha da dirti … ripensa a ciò che ti ha detto il capitano sul comportamento dei paesani nei confronti dell’Albero … credi!

 

Come in trans, mi diressi verso la Quercia, poggiai la fronte e la mano sul suo tronco dorato e ascoltai. Mi raccontò di tutte le epoche che aveva vissuto, di come almeno in ogni secolo qualcuno aveva cercato di arricchirsi con i suoi frutti e di come erano tutti miseramente morti. Mi ricordò che i suoi frutti non andavano usati per se stessi, per un tornaconto personale ma solo per fare del bene.

Quando mi staccai, sapevo che cosa dovevo fare. La Quercia aveva ormai perso tutti i suoi frutti e le sue foglie eccetto una, quasi stesse aspettando il suo momento di gloria, come se sapesse qual’era il compito che le spettava. Delicatamente la presi ed andai da Kyl.

- Questo … è per te … - mormorai.

Misi la piccola foglia d’oro prima sulla fronte e poi sul suo cuore, aspettando che succedesse qualcosa.

Non successe nulla.

- No … non è possibile … ho fatto tutto quello che mi aveva detto l’Albero! Ho usato la foglia per te! Non puoi andartene adesso Kyl! – singhiozzai arrabbiato.

- Non puoi … - calde lacrime scivolarono lungo le mie guance e caddero sulla foglia d’oro, che risplendette più intensamente.

- Kyl non puoi morire perché … perché … perché io ti amo. – dissi con voce rotta.

La Quercia parlò nella mia testa.

 

Hai dimostrato di tenere più alla vita del tuo amico che alla tua: avresti potuto utilizzare la foglia in altro modo, ma hai preferito il suo bene al tuo. Per questo sarai ricompensato.

- Dillo di nuovo … - la voce di Kyl, così flebile, mi sembrò il più bel suono del mondo. Lo baciai con foga e lo abbracciai.

- Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo … - lacrime di gioia mi sgorgarono dagli occhi.

- Anch’io, ma credo che questo tu lo sappia già … - mentre lo diceva mi sorrise. Lo aiutai ad alzarsi e lui si strinse a me.

- Non lasciarmi mai più … - dissi al suo orecchio.

- Non lo farò … - mi baciò con dolcezza e passione che ricambiai.

 

La foglia d’oro che lo salvò, è ora incorniciata nel salotto di casa nostra. Era bella e splendente come dieci anni prima.

  
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