Non voglio essere grigio.
Voglio essere giallo, verde smeraldo, corallo.
Voglio essere amaranto e blu cobalto, voglio essere prugna, voglio essere celeste e mogano, verde muschio e indaco.
Voglio avere tante sfumatura da poter riempire mille tavole bianche.
Un caleidoscopio in movimento, una tavolozza su due piedi.
Voglio abbagliare, colmando gli occhi grigi di ogni persona che mi incontra. Riempire gli spazzi bianchi tra le parole.
Traboccare di colori, come un eruzione di vernice.
Il nero è sopravvalutato, il bianco non ha carattere, e di certo il grigio è un bieco compromesso.
- Il grigio è sempre adatto- Falso, il grigio è un sotterfugio, è un imbroglio collettivo.
Non mi lascerò piegare ancora, sarò rosso e arancione insieme, sarò viola e sarò felice nel mio mondo di tintura.
Infondo ce l'ho nel sangue, destinata a essere colore, incapace di vivere di grigi. Di vie di mezzo. Di bidimensionalità.
Preda di picchi e depressioni, costretta a oscillare tra l'etereo e il pragmatico.
Sarò sgargiante nel mio squallore e ripugnante nella mia luminosità.
Sarò esagerata, camminerò scuotendo i muri.
Sarò melodrammatica, sproporzionata, sconfinata, assurda, forzata, sarò incontenibile. Ma non sarò grigio.
Grigio non lo sarò mai più.
Viola
Dedicato a tutti quelli che grigio non sono, e non hanno mai voluto esserlo.