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Autore: Sammy_    26/05/2012    3 recensioni
Mi guardai allo specchio e una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi azzurri mi rivolse un’espressione esasperata.
Quella ero proprio io, Rebecca, o meglio Bechy, Ippolito, ragazza diciassettenne di origini italiane, costretta a vivere con quella sotto specie di scimpanzé, meglio conosciuto con il nome di Harry Styles.
Mi sciacquai il viso con l’acqua gelida sperando di levarmi dalla testa l’espressione strafottente del mio odioso fratellastro.
Si può davvero arrivare a detestare una persona così tanto? La risposta è si.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry&Bechy'
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CAPITOLO 12:
 
Harry (il mio ragazzo!!!), era dell’idea che fosse un’assurdità viaggiare in Italia, e in particolar modo in Toscana, senza andare al mare.
Avevo provato a spiegargli in tutti i modi che vicino a Firenze non c’erano spiagge ma ormai lui era irremovibile: VOLEVA passare una giornata al mare e NESSUNO avrebbe potuto impedirglielo.
Ah, il mio ragazzo era proprio testardo! (il mio ragazzo, il mio ragazzo, il mio ragazzo, Dio non mi sarei mai stancata di ripeterlo!)
Così, dopo urla strepiti e proteste, alla fine decisi di accontentarlo.
In una bella giornata di Luglio inoltrato, io, Harry, Nina e Giacomo, ci dirigemmo all’alba (esatto, all’alba, ma vi rendete conto di cosa ero disposta a fare per amore?) alla stazione per prendere il treno diretto a Orbetello, nella zona del Monte Argentario.
Il viaggio fu piuttosto rilassante e io potei recuperare il sonno dormendo beatamente tra le braccia di Harry per tutto il tragitto che in realtà fu piuttosto breve.
Una volta arrivati, ci dirigemmo in direzione di Porto Santo Stefano fino ad arrivare in una spiaggia conosciuta con il nome di “Feniglia”.
Era un luogo piuttosto familiare per me, nonno Pietro ci portava sempre me e Nina a fare il bagno quando venivo a trovarli dall’Inghilterra. Mi ricordo ancora di quando entrava in acqua insieme a noi e ci faceva fare i tuffi dalle sue spalle, che bei momenti!
La spiaggia era semi deserta fatta eccezione per qualche famigliola che si riposava all’ombra dei propri ombrelloni portati da casa.
Quella era la spiaggia libera, per raggiungere uno stabilimento avremmo dovuto fare un lungo pezzo a piedi ma non ne avevamo voglia.
Posammo le nostre cose e cominciammo a toglierci i vestiti rimanendo in costume.
Affondai le dita Dei piedi nella sabbia calda e dorata, per me era una di quelle piccole cose che ti facevano amare tanto l’estate.
 
-          Chi si tuffa per ultimo è un barbagianni obeso! – gridò mia cugina cominciando a correre verso la riva dell’oceano.
 
Giacomo prontamente scattò dietro di lei e, dopo averla presa in braccio, la gettò nell’acqua limpida.
Nina urlò per il freddo e cominciò a rincorrere il suo ragazzo per tutta la spiaggia minacciandolo di farlo affogare.
Io ed Harry fummo un po’ più cauti. Ci avvicinammo all’acqua piano piano e controllammo la sua temperatura con la punta del piede.
Brrrr, era davvero gelida.
 
-          Vai prima tu – mi disse Harry.
-          Scherzi? Vai prima tu!
-          No, prima le signore, insisto!
-          E io insisto di più!
 
Allungai una mano verso la superficie dell’acqua e lo schizzai in pieno viso.
Colto alla sprovvista dal gelo improvviso, Harry rimase imbambolato per qualche secondo, poi, ridendo come un bambino, mi sollevò di peso e cominciò a camminare verso l’acqua alta per poi buttarmici nonostante le mie urla di protesta.
 
-          Harry! – strillai una volta riemersa – come hai potuto?
 
Lui per tutta risposta si tuffò in acqua e cominciò a nuotarmi intorno come uno squalo, poi si immerse e mi afferrò per una caviglia trascinandomi verso di lui.
Ebbi appena il tempo di prendere un bel respiro che mi ritrovai sott’acqua insieme a lui.
Aprii gli occhi e li sentii bruciare ma in compenso riuscii a intravedere l’immagine sfocata di Harry.
Lui mi strinse a se e mi baciò mentre delle bollicine d’aria uscivano dalle nostre bocche sfiorandoci le guancie e risalendo in superficie, quello fu il nostro primo bacio subacqueo!
Quando tornammo in superfici ci staccammo un attimo per riprendere fiato ma rimanemmo comunque molto vicini, lui con le braccia intorno ai miei fianchi e io con le mani strette al suo collo.
Il suo corpo era molto più caldo rispetto al mio e mi strinsi forte a lui per sentire meno il freddo.
Gli baciai il collo, la sua pelle sapeva di sale.
 Il suo corpo bagnato luccicava alla luce del sole rendendolo così bello da togliermi il fiato.
Non molto lontano da noi Nina e Giacomo si stavano ancora rincorrendo senza mai smettere di ridere come pazzi ma in quel momento non feci molto caso a loro, tutto quello che riuscivo a vedere era il meraviglioso sorriso raggiante di Harry.
Nel frattempo i nostri corpi si erano abituati alla temperatura fredda  e starsene a mollo in quell’immensa distesa di acqua cristallina era davvero piacevole.
Intrecciai le mie dita tra quelle di Harry e lo attirai di nuovo a me per un altro bacio, non riuscivo proprio a farne a meno, fosse stato per me non avrei mai fatto altro che baciarlo tutto il santo giorno.
 
-          Bechy, c’è una cosa che devo dirti ma ho paura della tua reazione – disse lui facendosi improvvisamente serio.
-          Che è successo? Dimmi!
-          Ecco vedi io … mi chiedevo se … noi due insomma … se tu ti sentissi pronta per …
 
Capii al volo cosa volesse dire e arrossii violentemente. Io ero vergine, lui naturalmente no, e questo mi spaventava un po’, insomma, lui era già più esperto mentre io non avevo la minima idea di cosa fare, non avevo neanche avuto una madre che potesse darmi consigli di tipo sessuale.
A mio padre di certo non potevo dire niente, si imbarazzava perfino quando la mattina mi vedeva girare per casa in mutande!
Bè, in realtà mezza Holmes Chapel mi aveva visto in mutande dopo la festa a casa di Andrew …
Cosa dovevo fare? Anzi, cosa VOLEVO fare?
Era ovvio che l’idea di fare l’amore con Harry mi piacesse ma … ero realmente pronta?
Forse avrei dovuto parlarne con “Ella del reame la più bella” che oramai si limitava a chiamarmi semplicemente “ Rebecca l’amante della bistecca”. Quella ragazza aveva dei seri problemi, se l’avessero mandata in un manicomio avrebbe fatto impazzire anche tutti i medici!
 
-          Non lo so Harry, ci devo pensare …
-          Va bene – rispose lui accarezzandomi il viso dolcemente – ti aspetterò per tutto il tempo che vuoi!
-          Oh, che dolce che sei! – esclamai cominciando a riempirlo di baci su tutte le guancie.
 
Uscimmo dall’acqua e andammo ad asciugarci.
Avevamo un solo asciugamano così decidemmo di condividerlo avvolgendoci entrambi stretti stretti l’uno all’altra.
Ogni contatto tra di noi era pura elettricità, l’attrazione fisica c’era, non lo si poteva negare.
 
-          Bechy …
-          Si?
-          Ti amo …
 
Quelle parole mi riempirono il cuore di gioia nonostante fossero del tutto inaspettate.
Era presto per dirle? No, in fondo ci conoscevamo da tanto tempo e il nostro legame era davvero speciale.
 
-          Ti amo anche io Harry!
 
In quel momento, mi sentii un po’ più pronta per il “grande passo” …
 
ALLORA, INANZITUTTO SCUSATE SE IL CAPITOLO E’ UN PO’ CORTO E NON SUCCEDE QUASI NULLA, A ME NON PIACE TANTO QUINDI CONSIDERATELA UNA FASE DI PASSAGGIO…
NON SO QUANDO PUBBLICHERO’ IL PROSSIMO (DIPENDE ANCHE DALLE RECENSIONI CHE RICEVERA' QUESTO :D ) QUINDI VI DARO’ QUALCHE ANTICIPAZIONE: I RAGAZZI TORNERANNO IN INGHILTERRA E FORSE, E SOTTOLINEO FORSE, COMPIRANNO IL “GRANDE PASSO”.
INTANTO FATEMI SAPERE SE QUESTO CAPITOLO VI PIACE!
BACI SAM J
  
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