Lui non la abbracciava mai. Metteva in risalto la loro differenza di altezza, cosa che non era gradita a nessuno dei due. Per questo fu uno shock anche più grande.
“Otani...”
“Scusami! Dimentica che voglio lasciarti, ritiro tutto”
L’unica volta che era rimasta così stupita era stato quando l’aveva baciata per la prima volta. Consapevolmente, si intende.
“Ma... gli esami?”
“No, lascia perdere gli esami.”
Lasciar perdere... No, quello non era Otani. Doveva essere finita in una qualche strana dimensione parallela. Otani non si arrendeva mai, non in una discussione ne in nient’altro. Forse quello era un sogno!
“Credo che tu mi piaccia molto di più di quanto pensassi, Koizumi!”
Sì, era decisamente un sogno.