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Autore: 4lb1c0cc4 Herondale    27/05/2012    1 recensioni
"Sono di nuovo di ronda questa mattina.
Scorgo un nuovo odore che mi mette in allerta, non è un odore pungente e nauseabondo come quello dei vampiri questo è molto più dolce come se fosse di ciliegie e lillà, ma a preoccuparmi maggiormente è l’odore del sangue che sento di sottofondo."
CHi è la persona che Seth ha trovato nel bosco? Come è arrivata lì? E perchè? queste e moltre altre domande tormentano i protagonisti ma ...
per scoprirne di più non vi resta che leggere
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 9





Il mio comportamento nei confronti di Dafne è stato dei peggiori. Ma come mi è saltato in mente di approfittare così di lei. Lei è così confusa adesso, non sa chi è, non ricorda nulla di se. Si è appoggiata a me, che sono diventato il suo punto di riferimento, ha cercato il mio conforto ed io ne ho abusato.
Quando l’ho vista avvicinare le sue labbra alle mie ho seriamente pensato che volesse quello che volevo io ... ma mi sbagliavo. Quando l’ho baciata si è irrigidita, mi sono scansato prima che mi respingesse definitivamente cosa che mi avrebbe senz’altro fatto stare peggio di quanto non sto già.
Arrivare dai Cullen non è mai stato così pesante, stare in sua compagnia in questo preciso istante è soffocante. Vorrei urlarle quello che provo, confessarle di desiderare ancora una volta di posare le mie labbra sulle sue. Vorrei poter sentire il suo corpo contro il mio, e inebriarmi del suo odore e del suo sapore ma so che tutto questo non accadrà mai.
Ho paura … ho la fottutissima paura di averla persa, ho paura che non  mi lasci più avvicinare a lei dopo ciò che ho fatto.
Non so come rimediare … forse potrei chiederle scusa, farle capire di essermi sbagliato.
“Seth possiamo parlare un attimo … io” non posso sentire ciò che ha da dire, sono un codardo quando si tratta di lei. Posso affrontare schiere di vampiri sanguinari ma sono spaventato da due bellissimi occhioni scuri e profondi.
“Scusa Dafne ho sbagliato, non dovevo …” dico ma in realtà il mio cuore urla tutt’altro … non mi sono mai sentito meglio. Quando le nostre labbra si sono unite mi sono sentito completo, perfettamente in pace con il mondo e con me stesso. Ma non posso dirle la verità, non capirebbe. Io per lei sono un uomo, anche se in realtà ho poco più di diciott’anni il gene del lupo mi fa sembrare molto più grande. Si è affezionata a me, ma quello che prova è sicuramente affetto fraterno e non mi vedrà mai da un punto di vista “amoroso”. “Ho agito senza pensare”
Questo dovrebbe farmi sentire meglio. Ma allora perché mi sento un cane, non appena ho finito di pronunciare queste parole? Forse è l’espressione delusa e allo stesso tempo amareggiata che si è formata sul suo viso. Perché reagisci così? Mi piacerebbe leggerti nel pensiero per poter realizzare tutti i tuoi desideri e per poterti dire sempre ciò che desideri, così da poterti rendere felice.
Devo parlarne con qualcuno. Ma con chi? I ragazzi del branco probabilmente si metteranno a ridere di me, tendono sempre a prendere le cose un po’ sotto gamba. Leah? Nooo, la cosa sarebbe imbarazzante è pur sempre mia sorella, senza contare che parlandole dell’imprinting potrei ferirla.  Potrei chiedere aiuto a Jake, anche se lui non è poi questo gran genio quando si tratta di donne … e se chiedessi a Bella, o meglio ancora alla bionda. Lei si è affezionata subito a Dafne, ed essendo donna sicuramente capirà meglio quello che potrebbe pensare.
A casa Cullen l’aria è tesa. Devono aver fatto delle scoperte preoccupanti, sono ansioso di sapere tutto e Dafne non è da meno ha dato un bello scossone a tutti con le sue parole. È incazzata nera, sarà a causa mia? Nah, non può essere.
Mentre Esme l’accompagna nell’altra stanza per parlare con lei e raccontarle tutto Carlisle ragguaglia il resto di noi.
Il comportamento del vecchio sciamano non mi convince per niente. Chi sa come reagirà Dafne ha una madre lì fuori e a quanto pare anche un fratello più piccolo. Carlisle ha cercato di aggirare l’argomento famiglia, chi sa perché. Per di più il suo nome è totalmente diverso da quello che ha ora, chi sa se vorrà cambiarlo e usare il suo vero nome o preferirà continuare a chiamarsi Dafne.
Per ora non ho nessuna risposta a queste domande, ma c’è una cosa che mi preme maggiormente sapere.
“Scusa Rosalie possiamo parlare un attimo” vedendo la sua espressione schifata sono costretto ad usare il mio jolly “ si tratta di Dafne” la bionda sentite queste parole è diventata stranamente cooperativa, come mi immaginavo.
Dopo averle raccontato del bacio, di quello che ho detto per non perderla e della sua espressione lo sguardo di Rosalie è diventato furente. Credo che questa è la volta buona che cerca di ammazzarmi mandando al diavolo il patto.
“Argh mi fai una rabbia stupido botolo pulcioso … ho sempre pensato che tu fossi meglio di quel cretino che scodinzola dietro alla mia nipotina, non che sia difficile essere meglio di quello. Invece sei un’idiota patentato. Non riesco a capire se devo essere più incazzata con te per averla baciata o per averla ferita con le tue parole inutili e fuori luogo.
Rifletti per un secondo, se ne sei capace … quando l’hai baciata che espressione aveva? Ti sembrava triste, arrabbiata, sorpresa, delusa o che altro?” il suo tono di voce e le sue parole sono taglienti, ma la sua espressione dopo il bacio mi è sembrata … felice, e ho sentito chiaramente il battito del suo cuore accelerare in maniera spropositata. Ma allora forse mi sono sbagliato lei lo voleva davvero quel bacio. “Ehi cane dalla  tua espressione sembra che hai appena fatto una scoperta sensazionale. Ma come al solito ci sei arrivato tardi. Ora se la farai soffrire di nuovo … beh puoi star certo che ci ritroveremo con una pelliccia puzzolente di lupo per casa”.
“Rose sono stato un cretino … ho avuto paura. Ma ora so cosa fare … grazie mille, lo sapevo che tu mi avresti aiutato” alle mie parole sbuffa  rumorosamente, ma non posso fare a meno di notare il sorrisetto soddisfatto che per una frazione di secondo è comparso sulle sue labbra.
 
Salgo le scale di corsa, voglio vederla e poi ho come il presentimento che abbia bisogno di me.
E lei è lì stesa sul suo letto con il cuscino premuto sul viso, come se volesse nascondere le lacrime che le stanno rigando il volto.
Lentamente mi avvicino al suo letto e mi siedo al suo fianco, sembra essersi accorta di me ma non mi presta la benché minima attenzione.
“Dafne ti va di parlare un po’ con me?”
“No, e di cosa vorresti parlare? Presto me ne andrò via così tu potrai tornare a fare quello che ti pare senza avere questa zavorra a romperti le scatole … e poi che ne so potrai anche avere più tempo da passare con la ragazza che ti piace” la sua voce esce soffocata da sotto il cuscino.
“Davvero vuoi andartene? Se questo è quello che vuoi non posso certo impedirtelo, ma se hai fatto questa scelta perché pensi di essere un peso per tutti noi ti sbagli alla grande. Siamo tutti felici che tu sia qui, e di poter passare del tempo con te, soprattutto io. E poi passo già un sacco di tempo con la ragazza di cui mi sono innamorato, anche se sembra sempre troppo poco”.
Bruscamente getta il cuscino via e si alza di scatto “Cosa?!?!?” il suo tono è più alto di un’ottava “quindi già ti vedi con lei …”
Sembra delusa e … gelosa, questa rivelazione mi rende felice non ha capito che mi riferisco a lei.
“Si, non posso fare a meno di stare con lei. Di guardare quei profondi occhi marroni, soprattutto quando è felice ha una luce particolare negli occhi … anche se non mi piace per niente vederla piangere. Mi piace tutto di lei anche quando si arrabbia con me per qualcosa di stupido e l’attimo dopo mi guarda con un’espressione di bambina birichina. Mi piacciono le sue labbra, piccole e carnose, che sanno di fragole. Mi piace quando si morde le labbra per il nervoso, anche se ho paura che prima o poi si farà uscire il sangue e con i vampiri in giro non è mai un bene. Mi piace quando si porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, come a volersi proteggere dal giudizio degli altri, e mi piace quel riflesso ramato che i suoi lunghi capelli cioccolato assumono al sole”
“Ma Gabrielle ha i capelli neri” esclama contrariata.
“Scusa ma da quando avrei smesso di parlare di te e avrei iniziato a parlare di Gabrielle? Io non me ne sono accorto.”
Credo che le mie parole siano difficili per lei da comprendere, è rimasta ferma con la bocca aperta come se si fosse improvvisamente paralizzata. Forse la notizia l’ha scioccata un po’.
“Tu … sei … io …” farfuglia parole senza senso, la capisco ho continuato a mandarle segnali contrastanti anch’io al suo posto sarei confuso.
“Calmati, e respira” le dico prendendole il volto fra le mani “Si mi sono innamorato di te e mi sento un totale cretino per non avertelo detto prima, ma avevo paura che tu non ricambiassi e non volevo perderti”
“Quindi non pensi che il bacio di oggi sia stato un errore?!?”
“Per niente, anche se ancora non so cosa ne pensi tu …” non mi lascia finire, che sento le sue labbra sulle mie. Finalmente il bacio tanto agognato è arrivato. Non avrei mai immaginato che potesse essere così fantastico baciare, ed essere baciato, dalla persona che ami di più al mondo. Non ci sono parole per descrivere come mi sento in questo momento. Il bacio però dura poco, vorrei rimanere per tutto il giorno a contatto con le sue labbra. Ma ad entrambi manca il respiro.
“Però non farmi mai più prendere un simile spavento, ho davvero pensato di non avere speranze con te … mi avevi detto che il bacio era stato un errore, e che dovevo dimenticarmene” mi aspettavo che lo dicesse “Tu non hai ricambiato e mi sono sentito rifiutato … e ho avuto paura di perderti”
“Povero cucciolo” mi dice accoccolandosi tra le mie braccia e strofinando il naso nell’incavo del mio collo, suscitandomi brividi piacevoli di certo non causati dal freddo “non pensavo che anche tu potessi avere paura di qualcosa, sembri così sicuro di te”.
“In realtà è una maschera che usavo per farmi bello ai tuoi occhi” sono deciso ad essere sincero con lei, devo farle capire che non sono un grand’uomo ma lei “  quando si tratta di te sono decisamente troppo insicuro”.
“Anch’io … quindi non lasciamo mai nulla di non detto, che potremmo fraintendere … quindi Seth mi sono innamorata di te non appena ti ho visto, lo so che potrebbe essere presto però è vero, credo di non aver mai provato questo sentimento per nessun altro anche se la mia memoria fa schifo”.
“Sei la mia vita” le confesso con il cuore pieno di gioia.
“Esagerato … anche se mi piace sentirtelo dire” non sa quanto in realtà ciò che provo per lei sia profondo, ma adesso è ancora presto per metterla davanti all’intensità della nostra unione.
Il tempo a nostra disposizione è sfortunatamente già finito, devo tornare a casa. Non ho proprio voglia di separarmi da lei ma il dovere chiama. Mentre mi alzo dal letto e mi avvicino alla porta della camera vedo il suo faccino rattristarsi; è più forte di me non riesco a vederla infelice, con un solo passo la raggiungo prendendola tra le braccia e dandole un bacio lungo e passionale.
“Buonanotte piccola ci vediamo domani … mi raccomando fai la brava”
“Notte”  
Uscito dalla stanza chiudo la porta e mi poggio ad essa, per paura di cadere. Mi sento ancora un po’ frastornato per tutto quello che è successo oggi, e probabilmente lei si sente come me.  Dalla porta sento un risolino soffocato. La curiosità è troppa e spingo piano la porta per sbirciare all’interno. La vedo con il viso poggiato sul cuscino, dove ho poggiato la testa, ed inspira, come se al suo interno fosse rimasto il mio odore. La scena rispetto a prima non è triste ma anzi lei sembra euforica e questo mi fa sentire orgoglioso e felice, perché sono io la causa della sua gioia.
 

  
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