Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: dragon_queen    27/05/2012    1 recensioni
"Non ricordo quando iniziai a vedere i fantasmi, ma sono sicura che sia accaduto molto tempo fa. Forse il primo che vidi fu proprio quello della mia adorata nonna, un paio di giorni dopo il suo funerale. Avevo quattro o cinque anni, non ricordo bene.
Lei mi si era semplicemente avvicinata, mi aveva accarezzato i capelli castano cioccolato e poi, con un sorriso era scomparsa.
Dagli altri ero considerata strana, eccentrica, insomma, da evitare. Fu per questo motivo che, quando un ubriaco stroncò la mia vita investendomi, nessuno venne a piangere sulla mia tomba, ad eccezione di mio padre. Si, forse era lui l'unico per il quale mi dispiaceva davvero lasciare quello schifo di mondo.
Mentre ancora lo guardavo, rassicurandolo in silenzio che non l'avrei mai abbandonato, un fascio di luce mi attrasse a sé.
Da quel momento, iniziò la mia nuova vita..."
****************
Una ragazza obbligata a diventare shinigami e mandata a fare di stanza sulla terra dopo la perdita del suo migliore amico...
Un inaspettato nemico...
Un Grimmjow che sarà costretto a proteggere qualcosa di diverso dal suo orgoglio di guerriero...
Fatemi sapere se vi piace o anche il contrario...Un saluto
[COPERTINA INSERITA NEL PROLOGO XD]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Yoko rimase in silenzio, fissando negli occhi quell'uomo. Era sicura di non averlo mai incontrato, eppure era come se la sensazione che provocava in lei fosse conosciuta, come già provata.

Poi quell'appellativo. Che voleva dire?

-Perchè mi chiami in questo modo?- chiese seria.

Quello sorrise ancora.

-Ma perchè è quello che sei, ragazza. Quel vecchio del comandante generale non te ne ha mai parlato? Eppure sono più che sicuro che lui sia a conoscenza della tua esatta condizione. Ti sei mai chiesta perchè ci tenesse in modo particolare a vedere il tuo vero potenziale quando eri all'accademia? Ti sei mai chiesta perchè ti tenesse più di conto rispetto a chiunque altro?-

Lei lo fissò, senza capire. Era vero, si era fatta più volte quella domanda, senza però trovare mai una risposta. Era giunta alla conclusione che probabilmente lo affascinasse la forza del suo reiatsu, manifestata molto prima rispetto a chiunque.

-Non so di cosa tu stia parlando- rispose.

Fu allora che Aizen si alzò dal suo trono e prese a camminare verso di lei. Avvertiva come se Daiki stesse scalpitando per uscire, ma nonostante lei si stesse impegnando per tentare di liberarlo, i bracciali che aveva ai polsi lo bloccavano, facendole male. Infatti, più lei si sforzava, più quelli diventavano incandescenti.

Quando tornò ad osservare l'uomo, quello era a pochi passi da lei. Quando la raggiunse, Yoko avvertì il suo corpo paralizzarsi. Aizen le afferrò il mento con una mano, costringendola a guardarlo negli occhi. Poi le disse:

-Ricominciamo da capo, vuoi?-

Si avvicinò al suo orecchio, provocandole un brivido. Le sussurrò:

-Benvenuta nella mia umile dimora, Hime-san. Yoko Kimura, principessa della Soul Society-

 

Non poteva credere alle sue orecchie. Principessa? Cosa significava? Quando Aizen tornò a guardarla, sfiorò lievemente le sue labbra.

-La notizia ti ha sconvolto. Lascia dunque che ti spieghi-

Quando non ci fu più la presenza del nemico a sorreggerla, quella avvertì le gambe farsi deboli, costringendola a cadere in ginocchio. Quello tornò a sedersi sul trono, continuando a sorridere.

-Cominciamo dall'inizio. Anni fa, non ricordo neanche tanti, giunse in questo luogo desolato la notizia che il re aveva avuto un erede, la cui forza spirituale era presente fin dalla nascita. Cosa alquanto insolita. Per questo motivo ne rimasi profondamente affascinato e mi prefissai che prima o poi avrei usato quello stesso potere per distruggere l'intero mondo degli shinigami. Purtroppo, qualcuno si rese conto dei miei piani, trovando il modo più di una volta di far sfumare i tentativi di impadronirmi dell'erede. Quel qualcuno era Yamamoto, l'attuale comandante generale del Gotei 13-

Yoko non poteva credere a quelle parole.

-Accanto a lui stava un altro guerriero, il quale si offrì di proteggere l'erede del re sino alla morte. Fu così che, tramite non so quale malata tecnica, egli divenne puro spirito, impiantandosi nello stesso corpo di colui che doveva proteggere. Credo che tu lo chiami Daiki, non è vero?-

Un dolore al petto, come se il suo spirito stesse soffrendo, cosa che le fece capire che ciò che le stavano raccontando era la verità.

-Quindi il mio reiatsu è frutto di qualcun'altro?- chiese a mezza voce.

-E' qui che ti sbagli. Il potere che tu possiedi è tuo, Daiki è unicamente un custode a tale forza, un freno al tuo vero potenziale. Ma adesso fammi finire: quando il prode difensore compì l'eroico gesto, temendo ancora che io entrassi in possesso di quella forza, ti reincarnarono in una mortale. Non era in programma che tu passassi all'altro mondo così giovane, quindi quando avvenne dovettero addestrarti. Quel giorno spedii i miei espada all'arena per testare il tuo vero potenziale e devo dire che ne sono rimasta alquanto soddisfatto-

Continuava a sorridere. Yoko avrebbe volentieri voluto togliergli quel ghigno dalla faccia.

-Quindi che intenzioni hai con me?-

-Voglio il tuo potere, la Hikari no Doroppu, la stilla della vita. Con quella distruggerò l'intera Soul Society-

-E se io non volessi dartela?-

-Non è necessario che tu sia d'accordo nel cedermela-

Poi fece cenno a qualcuno e la ragazza si sentì sollevare per un braccio. Si voltò e si trovò a fissare di nuovo il quarto espada.

-Ci vorranno quattro giorni per estrapolare la stilla. Spero che accetterai la nostra ospitalità-

 

I bracciali erano incandescenti. I pugni chiusi e il corpo teso. Lanciò un rapido sguardo al suo carceriere, il quale fissava dinnanzi a sé, continuando a tenerla per un braccio. Poi parlò:

-Non tentare di scappare, non ce la faresti. Ho avuto ordine di tenerti d'occhio, ma non di non poterti farti del male se proverai a liberarti-

Come faceva? Era come se le leggesse nella mente.

All'improvviso si fermarono davanti ad una porta, la quale si aprì senza essere toccata. Una stanza buia con un solo letto si aprì dinnanzi a loro.

-Entra- disse piatto lui.

Yoko obbedì. Dopodichè la porta si richiuse, lasciando sola.

Tristemente camminò sino al letto e vi si gettò sopra. Quale sarebbe stato il suo destino?

 

Dopo qualche ora Ulquiorra tornò a prenderla per portarla al cospetto di un altro espada, un tipo dai capelli rosa e strani occhiali sul naso, la quale la fissava con uno sguardo strano. Stava in uno strano laboratorio, colmo di eccentrici macchinari, dei quali Yoko si immaginava solo lontanamente la funzione.

Fu fatta sistemare su una sorta di lettino, polsi e caviglie chiuse in anelli si metallo, in modo da impedirle di fuggire. Cavi ed elettrodi le furono attaccati alle tempie, al petto e ai due bracciali. Poi una potente scossa le attraversò il corpo, facendola gridare e inarcare la schiena.

Avvertiva la sua energia fuggirle dal corpo ogni qualvolta che veniva abbassata la leva di quel macchinario.

Dopo un tempo che le sembrò infinito, finalmente i due si decisero a liberarla. Si sentiva debolissima, non riusciva a camminare. Con un gesto privo di qualsiasi sentimento, si sentì sollevare tra le braccia del quarto espada e, senza poterci fare niente, abbandonò la testa nel suo petto, chiudendo gli occhi.

Quando li riaprì si ritrovò nella stanza, sola. Si rannicchiò sul letto, iniziando a tremare e le lacrime le salirono agli occhi. Per la prima volta da quando era arrivata in quel luogo, senza sapere perchè, le mancavano le braccia di Grimmjow.

 

Il giorno successivo, o almeno quello che lei credeva fosse il successivo, Ulquiorra tornò per ricondurla dal suo torturatore. Sentiva la presenza di Daiki sempre più debole, anche se tentava in tutti i modi di non farlo fuggire da lei. Il dolore che quell'infernale macchinario le provocava diveniva insopportabile.

Quel giorno, ad assistere, c'era anche quel bastardo di Aizen. Yoko tentava di trattenere le grida, dimostrarsi forte, ma le scosse nel suo corpo avevano una durata sempre maggiore e lei non ce la faceva. Finalmente fu dato l'ordine di smettere. La ragazza perse i sensi, mentre le lacrime le rigavano le guancie.

Fu ricondotta nella sua stanza e lasciata di nuovo da sola.

Non sapeva quanto tempo fosse trascorso, ma la porta si spalancò. Lei alzò lo sguardo e qualcuno stava sulla soglia, osservandola.

-Chi è?- chiese.

Quello mosse qualche passo, fino a quando lei non potè vederlo in faccia e in quel momento rabbrividì.

-Tu!!-

Fece per scagliarsi su di lui, ma la fatica era troppa che ricadde sul letto.

Lo sconosciuto le si avvicinò ancora, mentre un sorriso poco rassicurante gli si allargava sul viso.

-Cosa vuoi?- chiese lei.

-Penso solo divertirmi-

Prima che potesse realizzare avvertì una stretta ferrea sul suo collo, la quale le mozzò il respiro. Tentò di liberarsi, ma senza successo. Due occhi colmi di cattive intenzioni si puntarono nei suoi, oramai quasi socchiusi.

Quando sentì il suo respiro all'altezza della guancia, li chiuse del tutto, prima di avvertiva qualcosa di viscida che le sfiorava la pelle: la stava leccando!!

-Allontanati da me!! Sei uno schifoso assassino!!- gridò lei.

Quello rise.

-Ti riferisci al tuo amichetto? Sai, ho goduto quando gli ho squarciato il torace- rispose l'espada, passandosi la lingua sulle labbra.

Davanti agli occhi di Yoko si ripresentò l'immagine di Doi, riverso a terra, il suo sangue che le macchiava le mani.

Avvertì il peso dell'uomo su di lei e le sue mani sul suo corpo.

-Lasciami- disse ancora tra i denti.

-Sai, non mi sono mai fatto una principessa- disse lui e si avvicinò di nuovo.

Lei girò il volto dall'altra parte. Non voleva vederlo. Avvertiva la sua bocca sul suo collo, mentre avido la divorava. Le lacrime le salirono agli occhi: nessuno l'avrebbe aiutata.

D'un tratto lui le afferrò il mento, facendola voltare di nuovo. Prima che potesse dirgli qualsiasi cosa, le sue labbra furono ghermite da quelle di lui, mentre la sua lingua premeva per entrare. Le dette la nausea.

Puntò le mani sul suo petto, con l'intenzione di levarselo di dosso, ma era debole e non ci riuscì. Si sentì perduta.

Quello continuava ad approfittare di lei, senza che potesse far niente per impedirlo. Sentì una sua mano scivolarle sul seno, sino ad afferrarlo in malo modo, provocandole un gemito. Le sue labbra tornarono sulla bocca, stavolta con più decisione.

-Vedrai, ti piacerà- disse quello, quando si allontanò di poco.

L'altra mano era sulla sua coscia, mentre risaliva lentamente.

Quando ormai si sentiva perduta, il peso di lui scomparve all'improvviso, seguito da un ringhio.

-Che cazzo stai facendo?!?- gridò una voce, la quale lei riconobbe immediatamente.

-Che succede Grimmjow? Sei geloso? Scommetto che te la sei già fatta. Non ti va di condiciderla con un tuo compagno?-

-Nooitra, razza di bastardo!! Stai lontano da lei, non provare neanche a sfiorarla o ti taglio quelle schifose mani che ti ritrovi!!- gridò di nuovo lui.

-D'accordo, me ne vado, ma non pensare che rinuncierò. Quel corpo è davvero eccitante e io non mi farò scappare un'occasione così ghiotta- e ridendo uscì dalla stanza.

Yoko si rannicchiò su se stessa, le spalle alla porta, il corpo che tremava. Sapeva che Grimmjow non aveva abbandonato la stanza, in quanto lo sentì avvicinarsi.

-Yoko...- la chiamò.

Lei non rispose. Quello, affranto, fece per andarsene.

-Aspetta- sussurrò lei tra i singhiozzi.

L'espada si fermò.

-Ti prego, resta con me-

Grimmjow si stupì della richiesta, ma tornò indietro, sedendosi ad un lato del letto.

-Mi dispiace-

Furono le ultime parole che lei sentì, in quanto poi si lasciò carpire dalle braccia di Morfeo e si addormentò.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: dragon_queen