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Autore: postergirl84    28/05/2012    9 recensioni
Storia terza classificata al contest "Bella e Jacob per sempre" indetto da jakefan sul forum di EFP.
Bella ha deciso: sposerà Edward, e lo seguirà nella sua vita eterna. Perché il loro amore è più forte di tutto e per stare con lui tutte le rinunce che dovrà fare appaiono come piccole sfaccettature d’ombra in un avvenire perfetto.
Ma se non fosse davvero così? Se un avvenimento tragico facesse capire a Bella che la vita umana ha un valore troppo grande per essere semplicemente messa da parte? E se Jacob fosse proprio quel qualcosa che rende la vita degna di essere vissuta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A Ellie…
Perché mi odierai dopo questo capitolo.
Ma un amore facile non sarebbe scritto da noi.

 

 

Capitolo 7
Due anime

 

 Una settimana dopo il mio compleanno mi ritrovai a camminare per le strade di Port Angeles insieme ad Angela e Jessica. Era la loro ultima sera prima della partenza per il college. L’ultima sera da trascorrere insieme e, nonostante il mio umore non fosse dei migliori, non avrei mai potuto rifiutare quell’invito.
 Mi sforzai di sorridere e condividere la loro eccitazione per la nuova vita che stavano per intraprendere, ma i miei pensieri tornavano sempre a quel giorno. Quando Edward mi aveva lasciato per darmi la possibilità di fare una scelta forse diversa ma definitiva. Ed io, codarda come sempre, avevo invece cercato in tutti i modi di evitare Jake. Charlie ebbe l’ordine tassativo di non farsi sfuggire il mio nome davanti a Billy, non risposi mai al telefono e la sera stavo ben attenta a chiudere la finestra per evitare visite non desiderate. Mi mancava ma la paura e l’imbarazzo per il mio comportamento in spiaggia era troppo.
Tentai di tornare a concentrarmi sul fiume in piena che erano i discorsi di Jessica. Eravamo quasi  alla macchina, quando Angela pronunciò poche parole che mi gelarono:
“Ehi, Bella. Non è il tuo amico Jacob, quello?” Il mio cuore prese a martellare furiosamente nel petto, come a rallentatore seguii la linea invisibile che il suo dito tracciava e poi si fermò. Al lato opposto del marciapiede, Jake. Stava uscendo da una sala giochi con Quil e Embry e di certo non passavano inosservati. Tre ragazzoni che spiccavano fra la poca folla in entrata e uscita. Indossava i suoi soliti jeans logori e una t-shirt nera. Semplice e bellissimo. Come sempre. E come sempre dovetti ricordarmi di respirare. Anche a distanza  notai il suo viso aprirsi in un sorriso. E con quel sorriso fu come se il sole tornasse a toccare la mia vita. Lo vidi fermarsi ad aspettare il passaggio di una macchina prima di attraversare mentre io, vigliacca fino in fondo, approfittai di quel momento per stringere il braccio di Angela e trascinarla in auto.
“No. Era solo uno che gli somigliava”
Sospirai al sicuro nell’abitacolo e permisi al mio cuore di riprendere il regolare battito. Stupida ed infantile. Quando mi sarei decisa a porre fine a quel teatro del grottesco in cui avevo fatto precipitare le nostre vite?

 

 

“Magari non ti ha visto, fratello” Quil mi diede una pacca sulla schiena con fare consolatorio.  Mi spostai brusco da lui stringendomi nelle spalle.
“Certo, certo” Tornai a fissare l’auto con Bella al suo interno che si allontanava.
Era una situazione ridicola. Mi evitava da giorni. Non era così che doveva andare.
Gli avevo lasciato spazio. Come dicevano gli altri che si dovesse fare. Le stavo dando tempo. Come dicevano gli altri che fosse il comportamento giusto da seguire. Ma da quando io davo retta a quello che mi suggerivano gli altri? Insomma, Quil aveva avuto l’imprinting con una mocciosa e la storia più lunga di Embry era durata un settimana. Che ne potevano mai capire quei due delle donne?  Non avevo dato retta a Sam quando mi era stato proibito di vederla ed iniziavo ad ascoltare la gente proprio ora? Mi ero forse rincoglionito del tutto? 
Rimasi fermo come un’ idiota su quel marciapiede. Io conoscevo Bella, ero il suo migliore amico. Non gli serviva tempo, non gli serviva spazio. Dovevo, ancora una volta, andare da lei trascinandola fuori dall’ autocommiserazione in cui, ero sicuro, fosse sprofondata. In fondo, che avevo da perdere che non avessi già perso non una ma mille volte?

 

 


Lasciai le ragazze con la promessa che mi avrebbero scritto spesso per raccontarmi della vita nel campus. Per Angela era scontato che quelle mail avrebbero dovuto invogliarmi a seguirla al college al più presto. Mi abbracciò forte senza aggiungere altro e io rientrai in casa. Angela non era una persona di troppe parole; lei andava dritta al punto e la maggior parte delle volte vedeva oltre quello che gli altri mostravano. Era semplice e diretta ed io le volevo un gran bene. Mi sarebbe mancata molto. Senza volerlo mi ritrovai a pensare a come il suo carattere fosse, per certi aspetti, molto simile a quello del mio Jake. Ripensai a lui, a come lo avevo evitato e ancora una volta mi vergognai da morire. Mi infilai a letto, nascondendo la testa sotto le coperte finché non sentii il campanello.
A forza mi trascinai di sotto, aprendo la porta e desiderando subito dopo di non averlo fatto. Jacob s’infilò rapido nello spiraglio che avevo lasciato e posò le sue enormi mani sulle mie spalle.
“Finalmente”, disse cercando i miei occhi e io non potei evitare quel contatto. Le sue iridi nere bruciavano dentro le mie.  “Mi vuoi dire che succede Bells?  Non merito neanche più il tuo saluto?”
Feci un passo indietro cercando di mettere un minimo di distanza fra noi e abbassando lo sguardo. Dovevo cercare di mantenere la mente lucida e sentire i suoi occhi che mi scrutavano così affondo, non aiutava certo.
“Non ero sicura fossi tu. Insomma, non è che di solito frequenti le sale giochi.” dissi incerta, torturandomi le mani.
“Stronzate, Bella. Certo che sapevi che ero io. E comunque avevamo deciso di concederci un giorno di ferie dal… dal resto.”
“Ah e com’è andata? Vi siete divertiti?” Dondolai sui talloni sperando che la mia tattica per cambiare discorso funzionasse. Jake sbuffò irritato, andandosi a sedere sul divano.
“E’ stato uno spasso. Sì, proprio uno spasso. Finché non ho incontrato la mia migliore amica e lei ha deciso di fare finta che non esistessi.”
“Come sei drammatico, Jake. Ero con delle amiche e tu con i tuoi, tutto qua.”
Mi fulminò con lo sguardo e io arrossii, spostandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
“Non hai più l’anello di fidanzamento.” Jake notò subito il mio anulare e tornò in piedi vicino a me. Nascosi d’istinto la mano dietro la schiena, anche se ormai era inutile. Non potevo più tacere su quello che era successo con Edward.
“Noi… ci siamo... lui non è più convinto che sposarci sia la cosa giusta da fare in questo momento.” Lo vidi aggrottare un sopracciglio incerto.
“ Lui o tu?” I suoi occhi mi scrutavano ardenti. Era come se la mia anima e la mia mente fossero nude ed esposte davanti a lui che poteva carpirne tutti i segreti. Una paura improvvisa ed irrazionale mi colse, costringendomi a mentire a me stessa, prima che a Jacob.
“Lui. Io non ho cambiato idea. Lo amo e lo voglio.” Jake prese la mia mano, che ancora tenevo al sicuro dietro la schiena e, prepotentemente, costrinse le mie dita ad unirsi alle sue.
“Non è vero, Bella. Tu ami me”, la sua voce  roca era distorta dalla furia e da un dolore quasi disperato, “Perché non lo ammetti? In fondo l’hai già fatto una volta.”   Alzò le nostri mani unite e le posò sulla mia guancia. Sentivo il fuoco provenire dai nostri polpastrelli, sentivo il fuoco sul mio viso. Mi sentivo bruciare per lui e non ero pronta.
“ E’ vero, l’ho fatto, ma ti ho anche detto che non eri abbastanza.”  Le mie parole andarono a segno questa volta. Si stacco bruscamente da me. Vidi il suo corpo, scosso dalla rabbia, iniziare a tremare e l’attimo dopo era sparito dal mio salotto, lasciando di sé solo un ululato che si dissolveva nel bosco.
 Mi accasciai sul pavimento iniziando a piangere. Che cosa c’era di sbagliato in me? Perché era così difficile ammettere la verità?

 

 

Note autrice.

 

Lo so, ora tutte odiate me e Bella. Cosa vi posso dire?  Ormai stiamo entrando negli ultimi capitoli, riuscirà Bella a farsi perdonare da Jake e da voi? Lunedi prossimo  lo scoprirete?
Grazie per  essere ancora qua e seguirmi.
Con affetto
Noemi.

   
 
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