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Autore: AnonimaKim    28/05/2012    5 recensioni
La ragazza,ha poco più di sei anni quando la sua famiglia viene brutalmente uccisa dalla Mafia. Rimasta sola,coltiva in se stessa il desiderio di vendetta verso i tre assassini e giura di trovarne uno ad uno,vuole ucciderli.
La giovane ragazza crescerà,imparando le sofferenze del mondo,e perdendo la donna che l'aveva tirata su come una figlia. A quattordici anni,Courtney è di nuovo da sola,ma non si da per vinta. La ragazza farà conoscenza con due ragazzi poco più grandi di lei,che la aiuteranno a scovare tutti gli assassini dei suoi genitori.
Ma non sono gli unici
Incontrerà qualcun'altro,qualcuno che farà capire a se stessa,di essere molto più di una assassina vendicatrice.
Una ragazza,capace di amare
Dall'ultimo capitolo:
[A quel punto mi bastò solamente lasciarmi trasportare da quella dolce tortura che forse,avevo sottovalutato troppo in quella mia vita.
Quella notte aveva scalato la vetta delle più belle dalla mia vita,anche solo quando lui aveva posato quelle sue labbra calde sulle mie.
Pazza,completamente pazza...
Completamente innamorata...]
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Heather | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale
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Questo capitolo sarà un po' corto...uffa! XD questo capitolo fa pena!

Ok,mi serva per forza come collegamento per il prossimo che sarà...

Fantastico!!! (almeno a parer mio)

Ma sì dopo 22 capitoli di noia assoluta il raiting Erotico finalmente servirà a qualcosa! Anche se devo dire che poi non è questo granché,ma a me piace ed è la prima volta che io....

Basta! Se continua così tanto vale che pubblichi il prossimo prima di questo...

AnonimaKim

 

 

 

 

Hello”

 

 

 

-”Sappiamo tutto Courtney,non sai quanto ci dispiace”-

Il sole era ormai alto,il caldo era soffocante come al solito ma tuttavia quell'aria fresca marina era presente,mi piaceva,a Seattle non c'era e mi pare anche ovvio. Chiusi gli occhi,eravamo seduti al tavolo della cucina della casa di Bridgette e Geoff,tutti a capo basso e taciturni,forse non potevamo davvero credere che tutto fosse finito.

Mi ero illusa fosse così. Non era finito niente,quel cratere nel mio cuore era ancora presente.

Era stata Bridgette a parlare,mi avevano spiegato tutto,senza di loro né gli altri io a quest'ora non sarei viva,erano stati loro a distrarre tutti gli altri in quella casa affinché Duncan potesse aiutarmi,dovevo la vita,a tutti.

-”Non sapete che cosa avete rischiato”- mormorai io seria,ma a dir la verità pensavo ad altro. La ragazza bionda sospirò.

-”Dovevamo spiegargli tutto,si erano preoccupati per te”- spiegò Heather e io mi rivolsi ai due ragazzi biondi,profondamente a disagio.

-”Non importa”-

C'era ancora silenzio. Mi rigirai ancora una volta per le mani il mio medaglione d'oro bianco,ormai del tutto irriconoscibile,deformato dal proiettile. Sorrisi,era così buffo che il simbolo della mia famiglia avesse salvato la vita a una persona per me così importante,che era seduta accanto a me,pacata e silenziosa,mi chiesi più volte a cosa stesse pensando.

-”Pensavo di organizzare una festa questa sera”- annunciò Geoff euforico,facendomi quasi sussultare.

-”Che bella idea!”- esclamò la bionda facendo sfoggiare un gran sorriso.

-”Oh,Courteny,potrai provare il vestito bianco,quello che volevi mettere ieri!”- si rivolsi a me,rimasi quasi imbarazzata alla risatina soffocata di Duncan,accanto a me.

-”No Bridgette,grazie tante ma io non verrò”-

-”Ma dai Courtney,sarà divertente”- esclamò Al alzandosi e rivolgendo un sorriso prima a me,amichevole, e poi a Heather che devo ammettere mi suonò quasi...ammiccante? Qui la gatta ci covava.

-”No grazie”- sorrisi io riconoscente,proprio non avevo voglia.

-”Ma sì dai...”- Mi girai,a parlare era stato Duncan.

-”Magari poi ci divertiamo,io e te”- non mi sarei fidata di quello sguardo malizioso neanche se fosse l'ultimo dell'universo,tanto bello e tanto imbarazzante.

-”Davvero,resto qui,non ho voglia”-

Alla fine cedettero tutti...quasi tutti,Duncan mi sembrò molto determinato a lanciarmi quelle sue solite occhiate,da nostro bacio non era cambiato quasi nulla,facevo ancora finta di non sopportarlo,e in parte era così. Lui era la persona più irritante,insopportabile,immatura e insensibile che avevo mai conosciuto. Eppure era proprio per questo che mi piaceva....

Tanto

 

 

 

-”Se proprio sicura di non voler venire”- mi chiese ancora una volta Bridgette sull'uscio di casa mentre Heather mi faceva un segno di incoraggiamento. La ignorai e rivolsi un sorriso alla ragazza davanti a me.

-”No,grazie tante,voi divertitevi”-

Duncan mi rivolse l'ennesimo sguardo,lo guardai storto e chiusi la porta. Mi ritrovai da sola in una enorme stupenda casa e non avevo idea di cosa avrei fatto,solo che non sarei andata a quella festa perché non ne avevo alcuna voglia. Decisi di mettermi in pigiama,non mi sarei più fatta vedere fino al giorno dopo probabilmente. Afferrai l'Ipod che mi avevano regalato Heather e Al per il compleanno,felice che finalmente avessi una famiglia che mi voleva bene per quella che ero. Mi sdraiai sul mio letto e selezionai la canzone che avevo tanta voglia di ascoltare,una canzone che in quel momento rispecchiava alla perfezione il mio stato d'animo,quella canzone che non mi faceva sentire sola mentre le ultime luci del tramonto scomparivano....

 

 

Playground schoolbell rings,

again

Rainclouds come to play,

again

Has no one told you she's not breathing ?

Hello, I'm your mind, giving you someone to talk to...

...Hello...

 

If I smile and don't believe

Soon I know I'll wake from this dream

Don't try to fix me

I'm not broken

Hello, I'm the lie living for you so you can hide...

 

Don't cry...

 

Suddenly I know I'm not sleeping

Hello, I'm still here, all that's left

Of yesterday...

 

 

Misi in pausa la musica,a quel punto mi resi conto che mi dovevo essere addormentata. Guardai l'orologio accanto a me: 22.20. Non era troppo tardi. Mi ero svegliata per quel rumore che avevo distinto dì là,nel salone e nell'atrio,una porta sbattere.

Uscì dalla mia camera e capì dalla porta chiusa che qualcuno era rientrato,non era di certo un ladro uno che chiude la porta,me ne accertai controllando che fosse chiusa. Ovviamente non avevo sbagliato. Mi sembrava che il rumore fosse dalla camera di Duncan,ma potevo anche sbagliare. Sospirai.

Questo era il momento giusto per parlare,io e lui,dovevamo chiarire. Avremo di sicuro avuto pareri diversi e anche,sicuramente,metodologie per “chiarire” differenti perché non so cosa lui si è messo in testa,e non parlo solo del bacio,parlo di tutti i film mentali che evidentemente si fa.

Sicura mi diressi verso la porta della sua camera e bussai tre volte,ma non ottenni nessuna risposta.

Un rumore attirò la mia attenzione dietro di me.

 

 


 

  
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