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Autore: hobrienxx    28/05/2012    2 recensioni
Una nuova storia dove i protagosti sono Zayn e Alison, due ragazzi che si incontrano d'estate, si divertono senza però pensare alle conseguenze.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La realtà è sempre piu' difficile da come la si racconta.
Mi guardai un'ultima volta allo specchio, gli occhi ancora arrossati, il suo profumo sulla pelle, presi gli orecchini che mi regalò mia madre prima di lasciarmi da sola, tre anni fa, uscii per andare a preparare la colazione al mio piccolo.
Stava vedendo la televisione sul divano, lui e i suoi occhioni così dolci e vogliosi di scoprire il mondo, lo chiamai e allegramente si alzò per mangiare i suoi soliti cereali.
'Mamma volevo dirti una cosa ma avevo paura della tua risposta' disse ad un certo punto tra un boccone e l'altro.
'Dimmi amore' dissi fermandomi.
'Oggi dovevamo portare il nostro papà e dire che lavoro fa.. ma io non ho un papà.' disse con la semplicità che solo lui poteva avere davanti a un argomento simile. Io gli avevo raccontato quando aveva iniziato a fare domande che se ne era andato tempo fa. Un altro bambino non lo avrebbe chiesto, lui era grande, disegnava benissimo, se la cavava in tutto da solo, lo ammiravo tanto.
'Ah.. e Neville?' chiesi confusa, era la figura piu' simile a un padre per lui.
'Lavora, ha una sfilata importante' e fece una smorfia divertita.
'Posso parlare con la maestra' aggiunsi senza speranza.
'Io sarei l'unico senza' disse ora, malinconico.
In quel momento suonò il campanello.
Andai ad aprire e chiusi immediamente quella porta.
E' possibile che debba arrivare sempre nei momenti meno oppurtuni?
Non era Zayn vero? Mi sono immaginata tutto.
'ALISON!' Urlò invece lui.
'Zayn' aprì sbuffando 'Ma non hai una vita?' borbottai.
'Buongiorno anche a te' disse ridendo.
'Ciao campione' e battè il cinque a Christian che scoppiò a ridere di gusto e io lo seguii.
'Perchè ridete?' alzò un sopracciglio.
'Sei ridicolo!' disse senza contegno il piccolo e io in quel momento mi trattenei da una risata che avrebbero sentito anche i vicini.
'Nessuno lo saluta così' gli spiegai.
Neville entrò in cucina incuriosito dalle risate e squadrò Zayn, dalla testa ai piedi, non lo sopportava non dopo tutto quello che aveva dovuto sopportare lui per colpa di entrambi.
'Ciao Chri' e corse ad abbracciare lo zio tanto amato.
'Qualcuno mi ha detto che hai una "importante" sfilata, cosa c'è in ballo una copertina tra te e Alex?' dissi sorridendo e salutandolo.
'Forse mi trasferiscono' disse guardando a terra.
'In che senso? gli andai vicino.
'A new york'
Tre volte in tutta la mia vita mi era mancato così il fiato da non riuscire piu' a respirare: quando scoprì di essere incinta, quando mia madre mi cacciò di casa e ora, quando il mio migliore amico se ne sarebbe andato lontano.
'Ehi, respira, tesoro' disse lui tenedomi stretta 'Troveremo una soluzione'
Le parole iniziarono a rimborbarmi nella testa, una immagine comparì nella mia testa, lui seduto affianco a me che mi sussurrava che avremmo trovato una soluzione alla gravidanza, che finchè ci sarebbe stato lui io non avrei dovuto aver paura. Io gli avevo risposto che non potevo non aver rimpianti, avevo commesso un terribbile errore e la mia vita si era rovinata per sempre.
Lui mi ripeteva che non era colpa mia, baciandomi la guancia, tenendomi tra le sue braccia, proprio come ora, che entrambi avevamo fatto un errore e che anche se per me lui non si sarebbe mai ricordato di me, il mio migliore amico era certo del contrario, e aveva ragione, perchè quel ragazzo era seduto sul mio diavano assistendo a un altro mio pianto.
'Nev.. non posso farcela..' dissi appoggiandomi alla sua spalla.
'E' complicato lo so' sussurrò.
'Ma è giusto che tu ci vada, hai sacrificato tanto per me.' dissi e mi voltai.
In quel momento vidi un'altra cosa che in quel momento mi fece sorridere: Zayn aveva preso Christian mentre piangevo tra le braccia di Neville, gli stava facendo vedere cosa aveva di interessante nel portafoglio, lo stava distraendo.
'Ne parliamo dopo ok?' mi disse Nev baciandomi sulla fronte e uscendo.
'Ok....' dissi senza pensarci e scappai in bagno.
Cercai disperatamente le mie pastigliee mentre mettevo in sobbuglio tutto mi ricordai di Zayn che mi disse che io scappavo dalla realtà imbottendomi di pillole fino a non capire nulla, non mangiando e piangendo.. ma era l'unico modo che conoscevo.. Mi sedetti per terra e iniziai ad ingoiarle.
Zayn entrò piano e si sedette affianco a me.
'Alison devi affrontarli i problemi' e poggiò un braccio dietro alla mia schiena
'COME?' dissi confusa, capivo poco, ero piuttosto stordita.
'Intanto buttando via queste cose' disse prendendo la scatola.
'Ma mi hanno detto di prenderle...' protestai allungando le mani
'Allora le terrò io, ok?' disse facendo una faccia alla quale dire di NO era impossibile
'Fai come vuoi' alzai le spalle.
'Secondo Neville se ne andrà? Io non prenderò il suo posto ma posso aiutarti'
'MA HAI I CONCERTI E COSE COSì COME FAI?' Dissi arrabbiandomi.
'Fidati di me.' disse tranquillizzandomi.
'L'ultima volta è finita male' puntualizzai.
'Sta volta sarà diverso ok?' mi baciò sulle labbra, dolcemente.
Mi faceva ancora strano, mi provocò una serie di scosse sulla schiena e un vampata di calore, forse voleva farmi stare bene.
'DOV'E' CHRISTIAN?' Sobbalzai.
'E' con Neville, mentre sei andata in bagno è tornato e lo ha accompagnato all'asilo scusandosi di esserne dimenticato'
'Ah...' tornai seduta ma Zayn mi prese per la vita e mi portò in camera.
'Sei tanto infelice, vorrei vederti felice molto piu' spesso, hai un sorriso che farebbe invidia a tutti, e oggi non vai a lavorare, non in queste condizioni.' disse sdraiandosi affianco a me.
'Se ne vanno tutti dalla mia vita, come dovrei sentirmi? Felice?' sospirai 'Prima tu, poi mia madre e ora il migliore amico, prima o poi scapperai di nuovo, lo so, tutti mi abbandonano, non sono abbastanza nemmeno per mio figlio'
'Tu sei abbastanza per me e anche per lui, fidati, ti vuole bene lo si vede da come ti guardava mentre piangevi..'
'Ah, grazie' chiusi gli occhi 'grazie.'
'Io non scappo, io non mi muovo, non ora che ti ho ritrovata, ora che posso amarti.'
Lui può amarmi? Lui mi ama? Come fa ad amare una persona come me?
Come fa ad amare? Perchè non corre via?
Forse davvero amare qualcuno è un sentimento forte e potente... Forse anche io posso amarlo.
'Posso amarti io?' domandai senza accorgemene
'Prima o poi lo capirai' rispose sorridendo e accarezzandomi il viso 'Per ora puoi solo farmi stare al tuo fianco e raccontarmi perchè ti arrendi così velocemente a tutto' sospirò.
'Solo se tu mi racconti qualcosa di te, tu i one direction e qualcunque altra cosa' sorrisi.
'Se ti fa star bene ti racconterò di quei quattro ragazzi che sono la mia famiglia, di tutto quello che facciamo, di come siamo cresciuti, dei nostri due cd, dei tour mondiali e di come sanno che ti amo' e dicendo questo capii che lui non aveva dimenticato.
'Si, voglio sapere tutto' e strinsi la mia mano nella sua.
  
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