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Autore: AngelWithoutWings    28/05/2012    4 recensioni
Mi sedetti sulla sabbia affianco ad Harry, guardando con lui il tramonto "Parlami di lei."
"Di Rose?" rise, sorpreso. Si fece subito serio, continuando a guardare un punto fisso davanti a lui "Lei era perfetta: tutto quello che un ragazzo può desiderare in una ragazza."
Fece una pausa, mentre io mi pentivo di aver voluto sapere...
Ma ormai era troppo tardi.
Potevo solo rischiare "E se adesso fossi lei." presi un respiro profondo "E ti chiedessi: parlami di Belle."
Lui sorrise, voltandosi. Mi accarezzò il viso, posando la fronte sulla mia "Belle? Lei è la ragazza che ho scelto. Quella che amo. Quella con cui voglio stare per il resto della vita."
Mi prese il viso tra le mani, baciandomi dolce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Way She Used To Love Me'
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26 – Kiss me at Midnight

Si alzò sulle punte, tenendosi con le mani sulle mie spalle.
Le accarezzai il viso, guardandola sorridermi “Sei bellissima.”
Mi baciò, arrossendo “Me l’hai già detto.”
Risi, alzando le spalle “Era solo per ricordartelo.”
“Meglio della Barbie?” alzò un sopracciglio.
“Meglio di chiunque altra.” Le accarezzai il collo e la spalla, prima di baciarli.
Sorrise, prendendomi il viso tra le mani e mi baciò sulle labbra. Fece scivolare le mani sulle mie spalle, posandole dietro la nuca.
Dalla porta antincendio affianco a noi arrivavano le note delle canzoni all’interno.
“Vuoi ballare?” le sussurrai, sulle labbra.
Annuì poggiando la fronte sulla mia “Era da tutta la sera che aspettavo questa tua domanda...”
Sorrisi, stringendola a me finché il suo petto non toccò il mio e lei mi cinse il collo, passandosi i miei ricci tra le dita. Cominciammo a muoverci, mentre posava la testa sulla mia spalla.
Rimanemmo in silenzio, seguendo la musica e scambiandoci qualche dolce bacio.
   Finché la canzone lenta e romantica che stavamo ballando fu sostituita da una da discoteca.
Ci sedemmo sugli scalini d’acciaio. Le posai la mia giacca sulle spalle perché non sentisse freddo.
“Neanche da qui si vedono le stelle.” Posai la guancia sui suoi capelli.
Rise, sospirando “Mi manchi. Mi mancano tutte le cose che facevamo insieme.”
Le cinsi le spalle, stringendola a me “Non immagini quanto tu manchi a me.”
Si voltò, sorridendomi “Se potessi tornare indietro, quel giorno non me ne sarei mai andata.” Si scostò i capelli, abbassando lo sguardo “Ero così arrabbiata, ferita che...”
Posai la mano sotto il suo mento, alzandole il viso. La baciai “Sono qui. Siamo insieme.” Sorrise, annuendo e nascose il naso nell’incavo del mio collo “Potrebbe essere un buon proposito per l’anno nuovo.”
Rise, ma riconobbi l’assenza di allegria “Parti domani.” Constatò.
“Beh, ma potrei tornare a fine...” mi interruppe, ridendo di nuovo sarcastica “Potresti tornare a frequentare...”
“A Los Angeles?” esclamò.
“Non vuoi che resti, non vuoi venire...” allargai le braccia “Allora cosa proponi?”
Si scostò di nuovo i capelli, torturandosi lo smalto “Non mi piace questo gioco dei buoni propositi.”
Rimanemmo entrambi in silenzio.
Il problema era che quello non era un gioco. Tutto quel casino era la nostra vita. La nostra storia d’amore.
Sentimmo la gente, dall’altra parte, in terrazza, fremere cominciando il conto alla rovescia.
Si alzò, sistemandosi il vestito “Dovremmo rientrare.”
“Cosa? No!” mi alzai di scatto, prendendole il polso “Avanti, dimmi che cosa vorresti!”
Sospirò, stringendo le braccia al petto “Non è così facile.”
“Non ti ho chiesto di scegliere quello che è più facile.” La guardai, aspettando il momento in cui i suoi occhi avrebbero incontrato i miei “Ti ho chiesto che cosa vuoi.”
Rimase in silenzio, scostandosi i capelli.
“D’accordo, allora vado io.” Le presi le mani “Voglio aspettare abbracciato a te, qui, l’anno nuovo. E voglio fingere di aver apprezzato i fuochi d’artificio quando invece ti tenevo stretta, baciandoti a mezzanotte. Dirti che ti amo e vederti sorridermi dicendomi che ricambi.” Le accarezzai la guancia “Voglio...”
Alzò le spalle, mordendosi il labbro “Il 31 dicembre si fanno sempre promesse che non si mantengono...”

“12, 11, 10...”

“Non importa. Tu promettimelo.”
Sospirò “Che cosa!?!”

“9, 8, 7...”

“Promettimi che quello che sta per cominciare sarà il nostro anno.” Le alzai il mento.
Alzò gli occhi che cominciavano ad essere lucidi, boccheggiando senza dire nulla.

“5, 4, 3...”

“Promettimelo...” Sussurrai.
Mentre dalla terrazza arrivò un coro unanime di auguri, Belle mosse un passo verso di me. Si alzò sulle punte, posando le mani sulle mie spalle. Mi guardò negli occhi, sorridendo “Buon anno.” E prima che potessi risponderle, mi baciò. La strinsi a me, cingendole la vita e le accarezzai la guancia con il pollice, posando la mano sulla sua nuca. Mi accarezzò le spalle, cingendomi il collo.
Davanti a noi, i fuochi d’artificio di tutta la città illuminavano il cielo e riecheggiavano nell’aria, rendendo quella scena ancora più perfetta. Sembrava la scena di qualche film della Disney, in cui il tempo sembra rallentare e le telecamere continuano a girare intorno ai due protagonisti. In quel momento, in effetti, il mio mondo si restrinse a noi. A lei, stretta tra le mie braccia e a quel bacio.
La baciai sull’angolo della bocca “Auguri, amore.”
Sorrise, baciandomi di nuovo.
Quando si riaccese la musica e il rumore dei fuochi andò scomparendo, scese dalle punte e si allontanò appena. Le accarezzai il viso, sorridendole. Sospirò, alzando lo sguardo “Ti amo.”
La baciai a stampo, lasciandole una serie di baci fino all’orecchio “Ti amo anch’io.”
Passò la mano tra i miei capelli, accarezzandomi il collo e mi imitò, avvicinandosi al mio orecchio “Devo andare.”
La strinsi, sentendo il cuore che accelerava, una sensazione terribilmente familiare “Non puoi...”
“Ho realizzato tutti i tuoi propositi, no?” le accarezzai il viso, asciugandole una lacrima.
“Non tutti.” Non rispose “Sei sleale, lo sai?”
Annuì, baciandomi sotto il mento “Ma mi lascerai andare...”
“Non mi dai altra scelta.” Allentai la presa dietro la sua vita.
Fece un passo indietro, scostandosi i capelli. Accennò ad un sorriso “Allora... buonanotte?”
“Verrai a trovarmi quest’estate o in qualunque altro momento?” la fermai.
Annuì, aprendo la porta che sbatté qualche secondo più tardi, alle sue spalle. Lasciandomi solo.
Era una bugia, lo sapevamo entrambi. Lei non sarebbe venuta come non era venuta l’estate scorsa.
Questa volta, però, non sarei riuscito a restare senza di lei.
Non avrei aspettato un altro anno solo per rivederla e poi perderla di nuovo.
L’amavo come lei amava me. Ma a differenza sua, non avevo paura di trovare una soluzione, se pur drastica. Avrei rinunciato e fatto di tutto pur di stare con lei.
Se avessi avuto una vaga idea di cosa fare...

Here I Am:
Allora, che ve ne pare del nuovo e PENULTIMO capitolo?
E non immaginate le lotte con il mio computer oggi per postarlo!!! >.<
Comunque, non so ancora se il prossimo sarà un capitolo lungo ma definitivo o se invece lo dividerò in due.
Sto ancora scrivendo, vi farò sapere...
A proposito, potrei metterci un paio di giorni, visto che ancora sono "Work in Progress".
Intanto non sarebbe male se lasciaste delle recensioni! ;D
Ah, quasi dimenticavo!
Grazie per tutte le recensioni che avete lasciato ai capitoli precedenti!
Siete delle grandiiiii! :DDD

 

  
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