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Autore: smarties89    29/05/2012    7 recensioni
“Questo periodo particolare, dal 1999 al 2001, è stata la fase più nera della mia esistenza sul pianeta. (…) Credo che stessi pagando i miei debiti dopo i Guns. Era stata dura, ma si trattava di qualcosa che dovevo attraversare, per riuscire a concentrarmi e scoprire quanto sono tenace e resistente. E per riscoprire quanta fame avevo ancora.” (Slash)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono felice di sentirti dire queste cose, Saul, ma non credo che riuscirei...io lavoro tante ore qui in ospedale e ti costringerei a stare con una stacanovista noiosa e fissata con la professionalità...ci ho già provato, ma poi il lavoro ha sempre avuto la meglio, portandomi a trascurare tutto il resto.”

 

Non mentivo...era già accaduto...non saprei dire, però, se era perchè il lavoro è troppo importante per me o perchè non amassi abbastanza l'altra persona.

 

Quindi, mi stai dicendo che...non sei nemmeno disposta a provarci?”

 

Non voglio soffrire io e non voglio far soffrire te”

 

Ma Sophia...”

 

Mi dispiace Saul”

 

Uscii velocemente dalla stanza: non sarei riuscita a resistere, altrimenti, vedendo la sua espressione avvilita.

Andai subito a cercare Priscilla. Era in corsia e le chiesi se aveva un attimo da dedicarmi; capì subito che c'era qualcosa che non andava.

Appena chiuse la porta dell'ufficio, si voltò verso di me.

 

Che cazzo è successo?”

 

Domani dimettono Slash”

 

Fantastico! Non sei contenta?”

 

No, perchè non ci vedremo più...”

 

Che stai dicendo? E perchè?”

 

Ma come perchè, Pri...io lavoro sempre, lui magari non subito ma poi riprenderà a lavorare...non ci vedremmo mai...e io non voglio che poi accada come con Jim, ci abbiamo solo sofferto entrambi.”

 

Ma probabilmente tu non amavi abbastanza Jim da poterlo mettere al primo posto, prima del tuo lavoro. Tu hai sempre considerato il lavoro più importante di tutto il resto...gli amici, l'amore, la famiglia...te l'ho già detto, Sophia, la vita è breve. Se tu ami Slash, prova a mettere al primo posto voi due. In questi due mesi che lui è qui tu sei un'altra persona...solare, allegra, sorridente. Lui ti ha fatto bene, anche se non lo vuoi ammettere.”

 

Lui mi ha fatto capire che vorrebbe creare qualcosa di serio, ma gli ho detto di no...”

 

Brava furba! Vai da lui e digli che hai detto una stronzata, su!!!”

 

No, Pri, non posso...”

 

Sei una testa di cazzo, Sophia...non venire a piangere da me quando avrai capito di aver sbagliato tutto!”

 

E uscì dal suo ufficio sbattendo la porta; ci mancava solo Priscilla che la prendeva così. Chiesi di poter staccare un'ora prima perchè non mi sentivo bene...non sarei riuscita a stare un attimo di più in quell'ospedale...mi sentivo soffocare.

A casa, mi feci una doccia e mi misi a letto, nonostante fossero solo le 7 di sera; mi addormentai e feci dei sogni assurdi e orribili.

Quando mi svegliai ero sudata come se avessi fatto la maratona; presi il cellulare e trovai un sms non letto...chissà chi era...cliccai per aprirlo:

Grazie per tutto quello che hai fatto per me. Ti amo, Slash.

E poi, fu un attimo. Nonostante fossero le 3 del mattino mi alzai, mi buttai sotto la doccia per riprendermi e mi vestii. Uscii velocemente di casa e guidai a tutta birra. In dieci minuti arrivai in ospedale.

Era tutto tranquillo, segno che non c'erano state emergenze, fino a quel momento. Senza farmi vedere andai subito in camera del riccio; chiusi la porta e ci misi una sedia per bloccare la maniglia. Se mi avessero beccato non solo mi avrebbero licenziato, mi avrebbero proprio bandito dall'albo.

Mi sedetti sul letto e lo svegliai, scuotendolo dolcemente.

 

Saul...Saul svegliati”

 

Mhmm, ma che caz...Sophia?” spalancò gli occhi di colpo. “Che fai qui?”

 

Sai, dicono che la notte porta consiglio.”

 

Ah sì? E...?”

 

E...ho cambiato idea...”

 

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Mi svegliai di soprassalto, vedendo davanti a me una persona...chi cavolo era? Guardai meglio e...

Sophia? Che fai qui?”

 

Sai, dicono che la notte porta consiglio.”

 

Ah sì? E...?”

 

E...ho cambiato idea...”

 

Cioè?”

 

Cioè io non voglio perderti Slash. Proviamo a costruire qualcosa, qualcosa di serio, di bello...nella mia vita ho sempre messo il lavoro prima di tutto, ma ora mi sono stancata. Forse dovevo solo trovare una persona per cui valesse la pena farlo. E per te vale davvero la pena...io voglio stare con te.”

 

A quelle parole, mi sentii felice come non mai.

 

Vieni qui” le dissi.

 

La feci sdraiare accanto a me, sotto le coperte, in quel piccolo letto d'ospedale; lei appoggiò la testa sul mio petto e io le diedi un bacio sulla fronte.

 

Ti amo, Sophia”

 

Anche io, Slash...tanto...”

 

Ci addormentammo così, abbracciati e felici.

Il mattino dopo aprii gli occhi, ricordando subito che era successo; lei era ancora nella stessa posizione in cui si era addormentata. Le diedi un bacio sulle labbra per svegliarla: avevo sempre criticato la sua troppa professionalità, ma farci beccare in quella situazione non era il massimo.

 

Oh cazzo...se mi beccano è la volta che mi fanno fuori...” si sistemò osservandosi allo specchio. Fece una smorfia, probabilmente per le sue occhiaie piuttosto profonde, e mi misi a ridere. “Ti diverti?” mi chiese acida.

 

Da matti, piccola.”

 

Scemo...va beh, io cerco di andare nel mio ufficio a mettere il camice, poi torno come se nulla fosse a visitarti, eh?”

 

Stava per uscire quando entrò il primario.

 

Dottoressa Jones! Già qui?”

 

Saaaaalve dottore” trattenni un'altra risata: non era molto brava a recitare e stava parlando con un tono di voce troppo acuto. “Ehm...sono arrivata in anticipo stamattina, sono...sono passata a...a...salutare! A salutare, sì, il paziente, e ora...ora vado a cambiarmi e poi torno...per gli esami...sì...per gli esami.”

 

Sta bene Sophia?”

 

CERTO! Ehm, certo dottore, vado a mettere il camice e torno!”

 

Sophia si voltò verso di me e le alzai i pollici in segno di vittoria; in risposta lei mi fece un bel dito medio.

Quando tornò, tutta trafelata, mi visitarono e, appena videro che andava tutto bene, mi fecero firmare i fogli per le dimissioni.

 

Signor Hudson, è stato un'onore per noi averla qui. Ok, forse era meglio che non fosse mai venuto, ma cerchiamo il lato positivo, no?” fece una risata che mi parve più il latrato di un cane. “Come le ho detto, per il primo mese verrà tutti i giorni a farsi controllare e poi a seconda di come va decideremo come procedere. Ovviamente potrà sempre contare su Sophia.”

 

Oh, lo so bene dottore!” dissi ammiccando a lei, che mi rispose con una linguaccia.

 

Arrivederci, Signor Hudson”

 

Spero a non rivederci dottore!” ridemmo” E grazie mille!”

 

Uscì e io e Sophia restammo soli; tra dispetti, risate, solletico preparammo la mia valigia e uscimmo, per questa volta definitivamente, dall'ospedale.

Montai sulla macchina di Sophia, che partì sgommando.

 

Baby, sono sopravvissuto a una malattia al cuore, non voglio morire per un incidente d'auto.”

 

Scemo, io guido benissimo!”

 

Certo, come no. Gira di qui...”

 

Le diedi le indicazioni fino a casa mia.

 

Wow...ma è una reggia...”

 

E' una casa troppo grande per me...non so davvero che farmene!”

 

Se vuoi ci vengo ad abitare io, Saul” disse lei ridendo: ovviamente scherzava...ma non sapeva ancora quali fossero le mie intenzioni.

 

Credo sia un'ottima idea.”

 

Seh, come no...”

 

Stavamo camminando sul vialetto per raggiungere la porta, e io mi fermai.

 

Non sto scherzando, Sophia. Perchè non vieni a stare qui?”

 

Saul, ma ci conosciamo appena...”

 

E allora? Così avremo tutto il tempo per conoscerci...e io potrò sempre avere un medico a mia disposizione 24 ore su 24” mi ero avvicinata a lei e le avevo messo le braccia intorno ai fianchi.

 

Io...io non so che dire...”

 

Dì di sì...”

 

Saul...”

 

Ora che ti ho trovata, non ti lascerò andare così facilmente”

 

Che leccaculo che sei...” disse Sophia ridendo.

 

E' una delle mie tante doti, baby! Allora, cosa rispondi alla mia proposta?”

 

Mio Dio...sì Saul, sì...”

 

Mi abbracciò e io le sussurrai: “Lo sai che non è per niente professionale, vero?”

 

Si mise a ridere e io la seguii, guardandola negli occhi: quella ragazza era tutto ciò che avevo sempre cercato. E la baciai.

 

 

THE END (?)

 

 

Eccoci giunti alla fine di questa storia! Visto che è finita bene????? Amo troppo i lieto fine ;) Bene, posso dirvi che ho in lavorazione una continuazione, anche se non arriverà subito! Abbiate un po' di pazienza :) Ringrazio naturalmente tutte coloro che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, le fedelissime che hanno sempre recensito e anche coloro che hanno semplicemente letto!!! GRAZIE DI CUORE! A presto! 

  
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