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Autore: UnLuckyStar    29/05/2012    3 recensioni
Questa sarà una raccolta di one-shot, ognuna ispirata ad una parola che fa riferimento all'aria. I personaggi si rifanno alla mia storia in corso, "Una storia un po' diversa", specialmente (e forse unicamente, non ho ancora deciso) saranno delle Alessandro/Lucky. Le one-shot saranno dodici.
Questa raccolta partecipa alla challenge 'The Four Elements Challenge' di xdxdxdxd
[One-shot scritte: 6/12]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Il fascino del diavolo
Autore: UnLuckyStar
Genere: Sentimentale, romantico.
Raiting: Verde
Word: 636 parole
Disclaimer: Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro. I personaggi, i nomi, le situazioni e tutto ciò che deriva dalla trama appartengono solo a me.
Tabella: Aria
Prompt: Soffio
Note: --

 

The Four Elements: Air

1. Soffio 2. Ossigeno 3. Vento 4. Respiro
5. Cielo 6. Brezza 7. Nuvole 8. Tempesta
9. Atmosfera 10. Condensa 11. A scelta 12. Aria

Completate 1/12


Il fascino del diavolo

Lo vedo lì, seduto al solito tavolo del solito bar, intento a rigirarsi una ciocca del ciuffo nero tra le dita, con gli occhi immersi in un libro. 
E' questo il suo fascino. O almeno, io trovo che tutti i ragazzi che amano leggere abbiano uno charme irresistibile.
Rimango a guardarlo, senza muovere un passo, quasi con il timore che solo entrando potrei distoglierlo da ciò che sta facendo. E a me non piace disturbare le persone.
Mi sento una stupida, appostata in questo modo davanti a un bar a fissare il mio coinquilino. Sì, perché tra tutte le persone con cui potevo vivere, ho deciso di trasferirmi nell'accogliente casa del diavolo.
Non esagero, quel ragazzo potrebbe far spazientire anche un santo, ma la mia pazienza giunge al limite fin troppo presto, quindi potete immaginarvi che genere di convivenza sia la nostra.
Ma come qualsiasi demone che si rispetti lui ha quel non so ché, che non riesco a descrivere. Ha la capacità di far desiderare la sua assenza, ma di rendere indispensabile la sua presenza, di farsi odiare ed amare, di ispirare violenza e tenerezza allo stesso tempo.
E' capace di farti cadere nella parte del torto semplicemente guardandoti negli occhi. Lui ha tutto, può fare tutto, in qualsiasi momento, il punto è che non lo sa.
Questo è ciò che mi manda in tilt il cervello. Riesce a farti scordare il tuo nome con una tale disarmante innocenza che forse è proprio questo il motivo per cui i miei neuroni spesso smettono improvvisamente di funzionare.
Vorrei essere più ferma nel mio carattere, vorrei che non servisse solo un bel faccino e una voce consumata per farmi cadere in trance, vorrei picchiarlo ogni secondo e baciarlo nel tempo restante.
La mia bipolarità poi, non mi aiuta di certo in tutto questo; i miei pessimi sbalzi d'amore, i miei pianti improvvisi, le mie paure insensate, quella che lui chiama "malattia" perché sa quanto mi da' fastidio essere etichettata, specialmente come malata.
Parlare con Alessandro è come mettersi nei panni di un funambolo. Non so mai se cadrò e da che parte lo farò. Potrei precipitare dalla parte del materassino, magari potrebbe spuntarmi un livido, e concluderei la serata litigando selvaggiamente con lui. Sì, i litigi e l'odio sono il mio materassino, ciò che mi preserva dal farmi male seriamente.
Ma cosa succede quando cadi dall'altra parte, quella senza protezioni? Lì per lì precipitare nel vuoto sembra stupendo, ti sembra che non potrà mai esserci una fine a quello spazio in cui stai scivolando velocemente, fino a che non sbatti violentemente contro la realtà, incapace persino di alzarti da quella superficie fredda e dura. E' il momento il cui ti fai male davvero.
Va a finire che in fondo alla conversazione emerge un gesto inaspettato come una carezza, un bacio, una parola dolce che ci fa ritrovare a fare l'amore un po' ovunque: nel letto, sul divano, in bagno dopo aver fatto una doccia.
Parlare con lui equivale a stare in equilibrio su quella fune, fino a quando non cadi a causa di un soffio di vento. Il soffio di vento. Quello che determinerà come sarà la fine della serata e buona parte di quella successiva.
Quel soffio è capace di tutto. Di giocare con te, di farti rischiare di cadere, di abbracciarti, spaventarti, riempirti, disorientarti e di farti volare.
Quel soffio è Alessandro.
Lo vedo portarsi un dito alle labbra per inumidirlo e voltare pagina. Alza lo sguardo verso la porta, verso di me, che probabilmente ho assunto un'aria da maniaca. Non perde nemmeno tempo a sorridere o ad accennare un saluto con la mano. Riabbassa rapidamente lo sguardo sulla pagina assumendo un'aria più concentrata , o forse più turbata, come se guardare nella mia direzione fosse stato un errore.
Ieri abbiamo litigato e Alessandro non dimentica.

 

Chiunque stia leggendo Una storia un po' diversa, capirà subito che la mia Lucky è un po' OOC, ma per una volta volevo che avesse dei pensieri romantici, ma poco poco, eh, altrimenti si cade nel banale :P Ringrazio chiunque legga, recensisca e inserisca la storia tra le preferite/ricordate/seguite. 
#MuchLove, UnLuckyStar.

   
 
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