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Autore: xoxd    30/05/2012    2 recensioni
Questa storia è raccontata dal punto di vista di Santana, più avanti, forse, inserirò anche quello da parte di Brittany.
Si riferisce alle vicende che coinvolgono le due ragazze subito dopo che Santana ha confessato i suoi sentimenti a Brittany nella puntata 2x15.
Molti eventi riprenderanno la trama degli episodi, con delle aggiunte, altri invece, saranno di pura invenzione.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Ciao a tutti, scusatemi per l'immenso ritardo nella pubblicazione del capitolo, ma proprio l'ispirazione mi aveva abbandonata.
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che seguono e recensiscono questa fanfiction...grazie davvero...a presto!
 
                                                                   -               -                -                -                -
 
Non riesco ancora a credere nè tantomeno a capire come abbia fatto a cacciarmi in una situazione simile.
Da quel pomeriggio, da quando Brittany è venuta a trovarmi a casa, tutto sembra apparentemente tornato come qualche mese fa.
Sì, apparentemente, perché mi ritrovo ancora a soffrire terribilmente, fingendo che mi basti solo la sua amicizia.
Ma anche perché io e Brittany prima usavamo vederci quasi tutti i pomeriggi dopo la scuola, per uscire, per andare a fare shopping, per a prendere un gelato o semplicemente restare a casa a vedere qualche film, o meglio qualche cartone animato.
Ora, invece, ci vediamo quasi esclusivamente durante l'orario scolastico o durante le lezioni del Glee Club.
Devo ammettere che un pò mi mancano le nostre uscite al di fuori dellambito scolastico.
Più che altro sono io che ogni volta invento qualche scusa per non incontrarci, perché proprio non saprei come comportarmi trovandomi da sola con lei.
A dire il vero, non saprei se sarei capace di controllarmi.
E poi, lei ha Artie, quindi spesso preferisce uscire con lui.
Tuttavia, oggi, abbiamo progettato di vederci, di uscire un pò. 
Io, ovviamente, ho cercato di inventare una qualche scusa delle mie, come al solito, ma Brittany non ha voluto sentire ragioni...
"Ho voglia di uscire e di stare un pò da sola con la mia migliore amica" mi ha detto.
E quindi eccomi qui, ora, all'uscita della scuola ad aspettarla.
Il Glee é finito da un pò, ma le ho detto che avrei preferito aspettarla fuori, non ci tenevo affatto ad assistere alla scenetta di lei che amoreggiava con Quello.
Sarebbe stato semplicemente troppo.
Già è stata dura vederli durante tutto il Glee Club tenersi la mano o lanciarsi sguardi da innamorati, quindi il prima possibile ho preferito tagliare la corda.
Sento un rumore di passi che si fa sempre più vicino...mi giro e vedo Brittany che, con lo zaino in spalla, mi corre incontro.
-Finalmente...ce ne hai messo di tempo...stavo per fare la muffa qua- le dico, in tono un pò acido.
-Sì, scusami San...- mi risponde abbassando un pò lo sguardo.
Ok, forse poco fa ho esageratoun pò...mi dispiace vederla così, soprattutto se ne sono io la causa.
-Dai, non fa niente...ora andiamo però- mi affretto a dirle, accennando un sorriso.
Sto per avviarmi, ma mi accorgo che Brittany non si è mossa di un millimetro.
-Tutto bene Britt?-
Si morde un pò il labbro inferiore, probabilemnte un pò indecisa sul come rispondermi.
-...sì...però San non posso uscire con te questo pomeriggio...mi dispiace...-.
Provo un pò di stupore.
-Come mai? Insomma oggi a lezione sembravi quasi volermi uccidere se non ci fossimo viste...quindi proprio non cap...-
-Devo vedermi con Artie...- mi interrompe.
-Ha detto che mi vede un pò distante in questi giorni e che ha voglia di passare del tempo con me...- continua.
Come se non si vedessero già troppo spesso, penso tra me e me.
-Va bene, fai come ti pare- le rispondo, finalmente, in tono glaciale.
Dire che ci sono rimasta male è limitativo. 
Ok, va bene che ultimamente avrei fatto di tutto pur di trovare una scusa per non trascorrere del tempo extrascolastico con lei, ciò non vuol dire però che non volessi e che non ci sperassi in qualche mia fantasia...
Ogni volta, volente o nolente mi ritrovo tagliata fuori per lo stesso motivo...Artie.
-Se vuoi però possiamo vederci questa sera...vieni tu a casa mia o io a casa tua, così possiamo passare comunque un pò di tempo insieme...che ne dici?- mi domanda con un pò di incertezza, abbozzando un sorriso, probabilmente sperando in una mia risposta positiva.
Diciamo che se dovessi seguire ancora una volta l'istinto, farei come sempre e l'asseconderei, fregandomene di essere stata messa in secondo piano...
Ma, dato che è stato proprio l'istinto che mi ha cacciata in questa situazione poco piacevole, per una volta, decido di seguire la mia parte più razionale.
-No...stasera non posso...ho già un impegno...- le dico all'improvviso, cercando di fare la vaga e di non farmi tradire dall'emozione.
Noto che sul suo volto compare un pò di delusione.
-Devi vederti con qualcuno?- Mi domanda subito, evitando accuratamente di incastrare lo sguardo con il mio.
E ora cosa le rispondo?
-Sì...cioè no...insomma...non penso che ti riguardi cosa devo fare questa sera nè tantomeno con chi...divertiti tu con il tuo fidanzatino oggi-. 
Forse sono stata un pò troppo dura, perché scorgo subito che Brittany è rimasta un pò ferita dalle mie parole.
Ma non posso cedere, non è giusto...io sto male e lei non lo capisce.
Decido di andarmene da lì, questa situazione potrebbe degenerare e non mi va di iniziare altre lunghe discussioni, nè di essere persuasa a cambiare idea. 
Senza salutarla mi giro ed inizio ad avviarmi verso casa, lasciando Brittany ancora nello stesso punto, immobile.
 
 
                                                                                                                         ***
 
Chiudo il libro che ho davanti e me poggiato sulla scrivania con un gesto secco.
Dire di aver studiato è una parola grossa. Tra qualche giorno avremo il test di storia a scuola, quindi sarebbe meglio mettersi sotto, ma ho troppi pensieri per la testa.
Mi sono ritrovata a pensare l'intero pomeriggio a cosa stessero facendo Brittany ed Artie, a dove fossero andati, a cosa si fossero detti...
Probabilmente sarebbe stato meglio non sapere nulla di tutto ciò, ma la curiosità è una brutta bestia.
E pensare che questo pomeriggio avrei dovuto tenere io compagnia a Brittany...
Era un'occasione per passare del tempo insieme solo noi due dopo tanto tempo...sì, insomma, dopo la mia dichiarazione...
Sento squillare la suoneria del mio cellulare...non faccio nemmeno lo sforzo di vedere chi sia, sono molto tentata di ignorare la chiamata e di non rispondere a chiunque sia lo scocciatore.
Dopo poco smette, ma parte un'altra chiamata poco dopo.
Afferro il cellulare che è sulla scrivania ed osservo il display.
Brittany.
Ecco, ora sono confusa...mi sta chiamando proprio ora, quando dovrebbe trovarsi da qualche parte a divertirsi con il suo ragazzo?! 
Dopo un momento di sbigottimento, mi riprendo e premo il tasto per rispondere alla chiamata.
-Pronto...Britt?-.
-...San...-
-Britt che succede?-
-...posso passare da casa tua...ti prego-.
Sento che ha la voce un pò strozzata...probabilmente ha pianto o sta per farlo.
Che diavolo è successo?!
-Sì, certo che puoi...ti aspetto-.
-Ok...grazie...sto arrivando allora...-.
Interrompe la chiamata.
Con diecimila pensieri che mi frullano per la testa mi fiondo giù per le scale ed attendo davanti alla porta l'arrivo di Brittany.
Dopo circa 15 minuti, che a me sono sembrati ore, sento suonare.
In un nano secondo spalanco la porta di casa e mi ritrovo travolta dal corpo di Brittany che mi si tuffa letteralmente tra le braccia, singhiozzante.
Ancora un pò sotto shock, tento di farla calmare un pochino accarezzandole dolcemente la schiena e stringendola, per farle capire che ci sono e che non vado da nessuna parte.
Quando sento che si sta tranquillizzando un pò, mi allontando leggermente da lei per chiedere la porta di casa e portarla nel soggiorno.
La faccio sedere sul divano.
Il mio sguardo si sposta sulle nostre dita intrecciate.
Non mi ero accorta che durante questo breve tragitto la stavo tenendo per mano.
Tento di lasciare la presa il più dolcemente possibile, ma lei torna a stringerla saldamente, guardandomi implorante di non allontanarmi.
Le faccio un sorriso e le lascio una carezza sulla guancia con la mano libera.
-Ti vado a prendere un bicchiere d'acqua...va bene? Torno subito- le sorrido ancora, sperando di convincerla.
Annuisce e piano piano lascia andare la mia mano.
Mi dirigo velocemente verso la cucina, prendo un bicchiere pulito dalla credenza e lo riempio con dell'acqua fresca.
Faccio il tutto il più in fretta possibile, per poter tornare in soggiorno da Brittany.
Cosa può essere successo? 
Non ho mai visto Brittany così sconvolta.
Tornata in sala, mi avvicino lentamente a Brittany e le porgo il bicchiere pieno d'acqua. 
Le nostre dita si sfiorano, e un brivido mi percorre la schiena.
Quanto mi era mancato anche un semplice contatto con lei...
Mi siedo accanto e attendo che finisca di bere e che sia pronta per raccontare.
-Mi dispiace essere piombata qui, San...non voglio rovinarti anche la serata...-.
-Non rovini niente, ok? Non ci pensare...perché piuttosto non mi spieghi il motivo?-
Sembra rifletterci un pò su.
Decido di iniziare io a farle qualche domanda, magari si scioglie un pò in questo modo.
-Eri con Artie prima...giusto?-
Annuisce e tira sù con il naso.
-E' successo qualcosa tra voi due?-
-Abbiamo litigato...- mi risponde con voce flebile.
So che in questo momento, da amica, dovrei essere super dispiaciuta...ed, effettivamente lo sono.
Non per il fatto che abbia litigato con lui, perché non potrebbe fregarmene di meno, ma per il fatto che sembra starci davvero male.
Non ho mai sopportato vederla triste, ha un sorriso talmente bello che non dovrebbe mai esserle tolto.
-...ha detto che passo troppo tempo con te...che vorrebbe più attenzioni da parte mia...io gli ho detto  che non è così, ma che è colpa degli orchetti cattivi che in questo periodo sono più arrabbiati del solito...e lui mi ha detto che devo smetterla di trasformare discussioni serie in un gioco tirando in ballo creature che non esistono...-.
Ok...primo: passiamo troppo tempo insieme? Ultimamente non mi sembra proprio.
Ci saremo viste sì e no 3 volte nel dopo scuola.
Forse avrebbe avuto più senso preoccuparsi qualche mese fa quando ce ne era motivo...insomma praticamente me la facevo con la sua ragazza...ma ora non ha proprio senso.
Secondo: probabilmente Brittany sarà stata molto più sconvolta per l'ultima parte, quella della non esistenza di creature fantastiche. 
Insomma, Brittany vinve nel suo mondo...lei è fatta così, e solo chi la capisce sa apprezzarla...a quanto pare Artie non lo sa fare. 
Ma come gli è saltato in mente di dirle certe cose?
Istintivamente, allungo il mio braccio fino a cingerle le spalle. 
La stringo forte a me.
Lei affonda il viso nell'incavo del mio collo.
-Britt Britt...non devi assolutamente dare ascolto ad un idiota del genere...tu sei speciale, capito? Se lui non riesce a vederlo è solo un suo problema ed una sua perdita...-.
-Io non voglio rinunciare a te...- mi sussurra soffiandomi sul collo.
-Non devi infatti...- faccio un sospiro prima di continuare.
E' dura dirle le parole che sto per pronunciare perché vorrei urlareesattamente l'opposto.
Vorrei dirle di lasciarlo perché non è nessuno per trattarla così.
-Senti...sono sicura che vi chiarirete...probabilmente ha solo bisogno di qualche attenzione in più, devi dimostrargli che tieni a lui...alla fine io sono solo un'amica...no? E' lui il tuo ragazzo quindi non ha assolutamente nessun motivo di cui preoccuparsi...- concludo facendo una risatina abbastanza nervosa.
Brittany alza improvvisamente la testa, quasi rischiando di farla scontrare con la mia.
La guardo un pò perplessa...rendendomi conto di quanto siamo vicine.
-Non dirlo...-
-Cosa?- deglutisco a vuoto.
-Che sei solo un'amica...-. mi risponde, tenendo fisso lo sguardo nel mio.
Il cuore inizia a battermi velocemente, forse per quest'ultima frase, forse per la situazione, o forse per questa inaspettata vicinanza.
All'improvviso, il suo sguardo scende fino alla mia bocca.
Noto che la guarda insistentemente.
-Non sei solo un'amica...- mi dice per l'ultima volta, fissandomi negli occhi, prima di appoggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.
  
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